12 Febbraio 2010

Guida ai centri commerciali dell’Euroregione: l’era post Mc Donald’s del Giulia di Trieste

Proprio ieri il Tar del Friuli Venezia Giulia ha annullato la delibera comunale che assegnava a Trieste lo status di città d’ arte e permetteva di aggirare il tetto massimo di aperture domenicali concesso dalla legge regionale per il  commercio. Si tratta di un duro colpo per chi, come i centri commerciali, punta sull’ apertura nell’ arco dell’ intera settimana.

Bora.la ha deciso quindi di guidarvi alla scoperta dei centri commerciali dell’ Euroregione. Partiamo da “Il Giulia” di Trieste.


Il Giulia è stato il primo Centro commerciale ad aprire a Trieste, all’ inizio degli anni ’90. Sorto sull’ area che prima ospitava la storica birreria Dreher, si sviluppa su due piani.  È un centro decisamente dalla dimensione umana,  visitabile in poco tempo, ma che copre praticamente tutte le esigenze di chi va in un centro commerciale.

Al suo interno sono collocati trenta esercizi, 8 di abbigliamento, 4 di elettronica,  un supermercato e un negozio di dolciumi, 2 di gioielli, 2 bar e una pizzeria take away, 6 negozi per la casa l’ufficio e il tempo, libero, 3 punti vendita per la bellezza e il wellness e una banca.

I cinque punti vendita più grandi sono occupati da grandi catene come Euronics, Oviesse, Pam, Pittarello, e Sportler. Gli altri negozi sono occupati sia da altre catene che da esercenti locali. La struttura in sé è abbastanza gradevole da visitare e si discosta dalla megalomania di altri centri commerciali. Ci sono diversi punti di ristoro dove ci si può riposare tra una spesa e l’altra. Il Giulia deriva la sua diversità,proprio dall’ essere stato il primo centro commerciale della città, e trae forza dalla sua collocazione, trovandosi praticamente nel centro cittadino. Risulta una cittadella nella città, e questo è sicuramente un punto di forza. D’ altra parte il tallone d’ Achille è insito proprio nelle piccole dimensioni, nel senso che i clienti hanno scarse alternative quando vanno alla ricerca di un prodotto.

Nella storia recente de Il Giulia una tappa fondamentale è stata la chiusura, il 30 giugno 2009, del Mc Donald’s, prima vittima illustre della legge regionale sul commercio. La catena di fastfood americana aveva scelto come primo approdo in città proprio il nascente centro commerciale, nell’ ormai lontano 1991. Si può dire che Il Giulia e il Mc Donald’s a Trieste siano cresciuti insieme e per questo la chiusura di quest’ ultimo può essere considerato un evento spartiacque. Ormai sono diverse le serrande abbassate  e non si può non pensare che questa situazione sia strettamente collegata all’ imposizione delle chiusure domenicali oltre che naturalmente, alla crisi economica. Negli ultimi anni Il Giulia è riuscito  comunque a tenere testa alla concorrenza dei nuovi centri commerciali che sono spuntati a Trieste e dintorni ed ha saputo rinnovarsi grazie a  una recente ristrutturazione. Un segnale positivo per il futuro è che su alcuni dei locali dismessi spuntano le insegne di “prossima apertura”

Il Giulia è agevolmente raggiungibile con le linee degli autobus  6, 9 e 35, mentre per chi pensa di usare la macchina è a disposizione un parcheggio su 5 livelli. La tariffa per la prima ora sosta è di 1,20 euro, per la seconda e la terza è di 0,90 cent e per le ore successive di 1,40 euro. La tariffa giornaliera invece è di 12 euro.

Il Giulia è aperto dalle 9.30 alle 20 dal lunedì al sabato mentre l’ orario domenicale è 10 – 19.30. A seguito della legge regionale che impone un tetto massimo delle aperture domenicali in tutto l’ arco dell’ anno è stato redatto un calendario che prevede che il Giulia resterà aperto tutte le domeniche fino alla fine di marzo, poi osserverà le chiusure per i mesi di aprile, maggio e giugno e tornerà ad aprire il 4 e l’ 11 luglio. Le domeniche torneranno ad essere “sbarrate” fino a fine settembre, poi da ottobre fino alla fine dell’ anno i visitatori troveranno sempre aperto. È però da tenere presente che questo calendario è suscettibile di cambiamenti.

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6 commenti a Guida ai centri commerciali dell’Euroregione: l’era post Mc Donald’s del Giulia di Trieste

  1. rocco ha detto:

    la crisi!!!!!!!!!!!! non la legge sul commercio.

  2. Triestin - No se pol ha detto:

    Ieri ultimamente al Giulia ? Metà negozi xe
    serai, vien el magon girar la dentro…
    la crisi lo ga spopolà, comunque dispiasi che sia finì cusì remengo….anche là una scatola semisvoda come al freetime…

  3. Denis Furlan ha detto:

    Più che crisi, il Giulia sembra essere in vendita.

    Lo comprerà sicuramente qualche società inglese e ci metterà dentro il Burger King al posto del Mac

  4. Macia ha detto:

    Chi si ricorda del centro commerciale di Altura? In pauroso stato di degrado…

  5. Davide ha detto:

    I podeva lassar la vecia dreher, iera sai mejo.

  6. Lester ha detto:

    el postegio a pagamento xe la bara del giulia, xe cussì caro che non vien gnanca inimente de andar, 61 minuti za costa 3 euro

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