3 Febbraio 2010

Lo scippo della Costa dei Barbari – lettera di Diego Kuzmin

lo scippo della costa dei barbari – conquista sociale degli anni sessanta

Nel buio freddo dell’inverno, quasi lo scippatore che si frega la borsetta della vecchietta, l’amministrazione del comune di Duino Aurisina annuncia, con un laconico comunicato, un “rappel à l’odre” per la Costa dei Barbari: conquista sociale e collettiva dagli anni sessanta di un luogo abbandonato, dove ogni estate e per generazioni, normali cittadini d’ambo sessi, han preso possesso degli sassi scomodi della battigia, per prenderci il sole nudi, così come la natura ha concepito l’essere umano, che non deve portar vergogna delle sue fattezze.

Rosanna Valente di Trieste, prende posizione a supporto del “ritorno all’ordine” del sindaco e racconta, nella sua lettera al Piccolo del 22 gennaio, che negli anni settanta, da bambina assieme ai suoi “costumati” genitori, è stata sfrattata dall’acqua cristallina dai nudisti, descritti quali “barbaro” esercito, oppressore ed oppressivo, apparso del tutto improvvisamente.

Non è vero, perché il fenomeno era già nato il decennio precedente e forse prima ancora. In forma sporadica all’inizio, data la difficoltà di raggiungere il luogo, per sentieri agevoli solo alle capre. Negli anni sessanta ci si avventuravano pochissime persone, che si mettevano assai distanti l’una dall’altra, coperte dalla visuale dei vicini per via degli scogli affioranti, tali da consentire di togliere ogni indumento per ricevere il bacio del sole, piacevolmente e sul corpo intero.

Così tutti si toglievano anche le mutande, in un modo di essere e stare, forse evoluzione del fenomeno dei bagni separati di Trieste, dove le donne, da tempi semi-asburgici ormai, se ne stanno in topless, ancora vietato in quasi tutto il mondo e pure in Brasile oggi.

Nudi si sta bene. Era lei, la Rosanna coi suoi genitori, a trovarsi fuori luogo lì…

Recentemente il sindaco di Duino, Giorgio Ret, ha comunicato che nel caso si faccia la città metropolitana di Trieste, avrebbe chiesto l’annessione alla provincia di Gorizia, per garantire l’indipendenza della sua Duino.

Da goriziano, spero proprio non si faccia la città metropolitana.

Così ché il bacchettone Ret, che evidentemente non ama l’integrale, se ne resti lì, nel suo borgo alla periferia triestina, al quale non pare basti l’imminente colata edilizia sulle coste della baia di Sistiana, coll’imprimatur del “grande cementificatore”, l’architetto Enzo Piano, solo temporaneamente rinviata per la crisi economica mondiale.

Secondo l’amministrazione, per il bene del comune di Duino Aurisina, anche i “grembani” della Costa dei Barbari vanno “riorganizzati” e quindi tolti ai naturisti, persone che non consumano e non spendono, di grave danno perciò, alla comunità duinese.

Vivamente si spera, che presto si costituisca un comitato, capace di organizzarsi per chiedere l’asservimento giuridico della zona agli “usi civici”, per usucapione, a favore di tutti gli abitanti della Regione -tutti- che da mezzo secolo ormai la frequentano, proprio per poterci stare semplicemente al sole, nudi e a gratis, ancorché su sassi scomodi…

Diego Kuzmin – Gorizia

lì, 31 gennaio 2010

(Foto di Diego Kuzmin)

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27 commenti a Lo scippo della Costa dei Barbari – lettera di Diego Kuzmin

  1. DaVeTheWaVe ha detto:

    Viva la Costa dei Barbari, libera e nudistica!
    Viva el cirilìn de fora!
    Abbasso le mudande borghesi!
    Se sarà necessario, faremo una grande manifestazion con l’alzaband… ehm.. con le bandiere e le chiappe al vento!

  2. alpino ha detto:

    che anche la costa dei barbari torni come la baia di sistiana ad uso e consumo dei “costumati” e delle famiglie, insomma di tutti coloro che vogliono prendere il sole con il costumino i nudisti hanno anche troppoa costa fino agli zoppoli…l’archittetto è Renzo Piano no Enzo

  3. Brunetto ha detto:

    Non c’è limite al peggio.

  4. Dario Predonzan ha detto:

    L’architetto non è Renzo Piano, bensì uno molto meno famoso.
    Piano era stato coinvolto dall’allora proprietà (Fintour) della baia per il progetto di vent’anni fa, bocciato però dal Ministero dei beni culturali e poi la società era fallita.
    Il nuovo progetto è stato invece, malgrado la durissima opposizione degli ambientalisti (nell’inerte silenzio del “mondo della cultura” e anche di gran parte dell’opinione pubblica), approvato alla fine da tutti gli enti competenti.
    Da allora il sindaco di Duino-Aurisina pensa di poter fare qualunque cosa, a Sistiana e altrove. E ha ragione: chi potrebbe fermarlo (Regione, Ministeri) lo spalleggia.

  5. apu ha detto:

    è l’abitudine ormai imperante di dover governare tutto e tutti con leggi, vincoli e ordini, senza capire che la civiltà di una società si vede anche dagli spazi di libertà.
    io ho sempre trovato che ci sia una speciale “unicità” di trieste perchè in essa convive la tradizione del bagno separato (che nessuno si sogna di togliere anche se antistorico) e la libertà di certi pezzi di costa (che, ricordiamolo, sono tra i più puliti e rispettosi dell’ambiente, altro che “grembani”!). chi non capisce questo è contro la civiltà storicamente radicata di queste terre

  6. enrico maria milic ha detto:

    matteo apuzzo fa coming out come convinto libertario:
    STANDING OVATION
    : )

  7. rezbar ha detto:

    Forse bisognerebbe far notare al sindaco (e non solo a lui) la differenza che c’è tra i tratti di spiaggia occupati dai “costumati” e quelli occupati da “quegli sporchi sudicioni senza mudande”…
    Me par che inveze de mandar via i “smudandai” imbruttir la costa con obbrobri de cemento i dovessi indicarli come esempio per la pulizia e l’ordine che xe in quei tratti de costa “smudandai”…

  8. chinaski ha detto:

    certe facce le xe ‘sai piu’ oscene de qualunque cul. ma ‘sai.

  9. DaVeTheWaVe ha detto:

    @chinaski: son sempre d’accordo con ti, come quando che te me spiegavi le trasformate de fourier!
    @apu: anche koversada xè pien… xè triestini per tuto!

  10. viceversa ha detto:

    @ Kuzmin
    beh, provi a convincere il Sig. Ret ad installare qualcuno dei suoi oggetti di arredo “urbano” in contesto balneare, forse potrebbero tornare utili ai naturisti…
    Cordiali saluti

  11. alfio ha detto:

    organizzatevi su facebook e inviate il link!

  12. brancovig ha detto:

    Però devo dire che un po’ tutta la costiera triestina è stat mal gestita e sottoutilizzata sia come volano turisitico che per il godimento dei locali.

    La zona da Grignano ai filtri è praticamente inacessibile. Fatta propria dai proprietari di ville e villini. Non sarebbe bello una lunga passeggiata a mare con spazi per la balneazione (sul modello della jugoslavia di Tito)

    E poi alcune parti della costa dai filtri alla costa dei barbari autogestita in modi perlomeno discutibili.
    Per finire con i disastri di Sistiana

    Poi se lungo tutta la costa identifichiamo delle aree naturistiche, non mi sembra un fatto negativo. Ci si specializza in un offerta turistica

  13. Cristiano ha detto:

    ma per mi costa dei barbari la pol anche toier ai nudisti

    per mi la vera spiaggia nudista xe’ Liburnia,
    li veramente se mostra la civilta’ della muleria per come xe’ in ordine

    se me toca quela do de testa

  14. Lester ha detto:

    Si no stemo far niente lassemo i posti inacesibili. e pieni de scovaze e grebani. che seno riscio che turisti vien qua e no va più in nostra lepa amata jugoslavia.

  15. Giuli-ano ha detto:

    Me fa de rider che persone che no ga MAI frequentà la Costa dei Barbari ghe interesi quel toco de costa impervio e franoso. Perchè no ve fè i c..avoli vostri e continuè a frequentarve le “vostre” spiage non naturiste invece de auspicar che cambi qualcosa là, lasando che sia i frequentatori veri a dir la propria opinion?

  16. Federica ha detto:

    Cominciano cosi, pi piano piano arriveranno a vietare il naturismo su tutta la costa….bisognerebbe che tutti i naturisti triestini si mobilitassero, anche quelli come me che frequentano altre spiagge. I tessili continuino ad andare a Sistiana! Inoltre, l’orrore del villaggio istro-veneto parla da se. Impediamo lo scempio della costa!

  17. maurizio ha detto:

    piano piano si sta vietando un po dappertutto sulla costa..con la falsa idea di rispetto

  18. cortemiracoli ha detto:

    http://www.facebook.com/home.php#!/group.php?gid=61016920867&v=wall

    c’è un gruppo su fb: amici della costa dei barbari

  19. giovanni f ha detto:

    Il naturismo non è cosa oscena, sono solo gli ignoranti a farne ancora del facile moralismo basato su concezioni ormai superate (da tempo E in tutta Europa)…d’altronde noi italiani, cittadini di uno stato laico, non siamo (purtroppo) famosi per la nostra coerenza e capacità di mantenere una linea per più di qualche tempo.
    Se dopo aver mollato i progetti del porto vecchio mille volte, dopo esser stati tagliati fuori dalla TAV, etc (e non continuo solo perchè non finirei più) vogliamo anche eliminare l’ultimo barlume di iniziativa per differenziarci da ciò che ci circonda (per avere turismo ma non solo) beh, se davvero lo facciamo, allora significa che ce lo meritiamo. Ogni popolo, in fin dei conti, ha il governo che si merita.
    Iscrivetevi alla associazione Liburnia, facciamo numero, facciamo valere le nostre ragioni…anche se ci costa 30 euri l’anno non moriremo certo di fame.

  20. Milost ha detto:

    Sono un tessile,con una famiglia tessile, e mi sta benissimo che i nudisti facciano come piace a loro nella Costa dei Barbari. Io qua e loro là: un tessile può sostenere la causa dei naturisti, vero? O è vietato anche questo?

  21. dimaco ha detto:

    “Non sarebbe bello una lunga passeggiata a mare con spazi per la balneazione (sul modello della jugoslavia di Tito)”
    prevedo addensarsi nuvoloni di offtopic con questa dichiarazine.
    ma TITO non era un dittatore brutale che opprimeva il popolo privandolo della libertà? ora viene fuori che gli faceva le passeggiate sul mare? ma che razza di dittatore è uno che fa star bene i suo cittadini? 🙂

    BUON PRIMO MAGGIO A TUTTI!! AVANTI POPOLO ALLA RISCOSSA CON LA MUTANDA DISMESSA!!!! 🙂

  22. isabella ha detto:

    Tutti al mare tutti al mare a mostrar le chiappe chiareeee….

    Scherzi a parte le cose oscene in giro per il mondo non sono un culetto o un cirilin al vento.

  23. Tergestin ha detto:

    Almeno una roba no ga mai atechido tropo a Trieste, tra le tante disgrazie: el moralismo bacchetton e provincialista da flautolenti guardoni democristiani. Ma visto che semo noti per abbracciar ogni stronzada che ne rallenti e che ne fazi danno, perche’ farse scampar anca questa?

    COPRITEVI, INNOMEDIDDIO! DOV’E’ FINITA LA DECENZA?

  24. chinaski ha detto:

    @tergestin

    no me stupiria. d’altra parte stemo tornando rapidamente al medioevo, tra matrimoni de parassiti inglesi e beatificazioni de papi polachi, con ampolle varie tipo bossi sul po.

  25. Tergestin ha detto:

    Le ampolle de Bossi pero’ xe ormai roba da anni novanta, el polacco i lo fa santo a salma calda per vender libri e santini (se sa che al Vaticano i schei ghe manca) e i do’ neo-sposi reali…..oh ala gente le pacchianade romantiche ghe piasi ancora. Cos’te vol che te digo, perlomeno quei do’ no i ga bisogno de pila a diferenza de tuti i marchetari che finissi a far i tronisti sule tivu’ del nano arapado. Dela serie: in tuto el mondo se perdi tempo con le favolete. Distrai la gente e mal, ma le xe utili.

    E cinismo quasi a parte, co’ vedo e sento ‘ste monade penso che un bigolo e un do’ zuche de fora in totale nonchalance in costa dei barbari xe un segno no solo de civilta’, ma anca de svago e de distrazion sana. Quela vera, spontanea, che no passa atraverso i billionaire e altre orende cagade del genere che inveze ne se proponi a model.

  26. chinaski ha detto:

    le ampolle de bossi xe roba vecia, ma l’ ampolla col sangue del papa polacco xe roba de ieri. 😉

  27. maja ha detto:

    e anche la civil list xe ancora attuale.

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