3 Febbraio 2010

Caro commercialista, quanto mi costi: la ricerca del consulente fiscale a Trieste, Gorizia e oltre

(emm) Esasperato dai costi esagerati del mio precedente commercialista (nothing personal), negli ultimi due mesi mi sono messo a cercare un’alternativa sensata.

Su circa 30.000 euro di fatturato lordo annuo, finiva che all’esoso di cui sopra versavo oltre il 6% dei miei guadagni. E, pure, Lui si bullava di avere dei costi “normali, perchè tutti gli altri chiedono così. Che sono in contatto coi miei colleghi e so quanto chiedono“.

Ho pubblicato un annuncio sul mio profilo su Facebook e un altro nel forum di Bora.La. Ne ho cavato speranza: sì, non occorre sborsare quella barca di soldi.

Prima di darvi le informazioni pratiche, segnalo come il problema di riuscire ad avere dei costi bassi per la gestione della partita Iva sia una rogna diffusa per chi ha tra i 30 e i 40 anni e conduce professioni intellettuali o comunque nel terziario avanzato senza guadagnare fantastiliardi. Quante sono le persone con il mio stesso profilo fiscale, in Italia? Ho visto alcuni numeri su internet (“350mila lavoratori autonomi non inquadrati negli Ordini professionali”) ma se qualcuno dei lettori ha dei dati freschi e attendibili: vi prego di raccontarceli nei commenti qua sotto o via email a milic@bora.la .

—————–COMMERCIALISTI VIA INTERNET

Pur non essendo questi basati a Trieste e Gorizia, diversi professionisti mi hanno scritto per offrirmi i loro servizi. Nessun problema, secondo loro: la contabilità e la dichiarazione dei redditi si possono gestire a distanza. Dicono che su questo sito si può verificare chi è abilitato all’esercizio della professione. E tutti mi hanno chiesto delle cifre che variano tra i 500 e i 1000 euro. Ecco alcuni dei loro nomi e le loro email:

Daniele Trolese, Padova. “Consulenza aziendale, tributaria, finanziamenti agevolati, contabilità anche on line. “Le specifico che oltre a clienti “classici”, annovero anche molti e-commerce e drop shippers ai quali fornisco consulenza sulle tematiche specifiche che si rilevano in tali settori di attività“. daniele.trolese@alice.it

Cristian Marra, Cosenza. marracristian@libero.it

Giuseppe Aymerich, Cagliari.Pratico prezzi che ritengo onesti. Se la sua contabilità è così semplice come lei ha scritto sull’annuncio, 500 euro l’anno (+ 4% di contributi e 20% di IVA, che comunque potrebbe detrarre integralmente) è un prezzo assolutamente fattibile. Il mio studio è a Cagliari mentre, se ho ben capito, lei vive a Trieste, ma questo non costituirebbe un problema poichè ormai quasi ogni cosa viene eseguita telematicamente, e per la consegna dei documenti sarebbe sufficiente scannerizzarli e inviarli via mail (o, in alternativa, via fax). Seguo già diversi clienti on line, anche nel Nord-Est, e finora non vi sono stati problemi“. Sito web e email: giuseppeaymerich@hotmail.it

Daniele Puccetti, Perugia.E’ giusto ridurre le tariffe a chi ha una contabilità costituita magari da 1 fattura mensile e poche in acquisto. Studio Commerciale Tributario e del Lavoro. Contabilità, Buste Paga, Dichiarazioni dei Redditi”. Sito web. Email: studio@studioglobale.it

—————–COMMERCIALISTI BASATI A TRIESTE E GORIZIA

Anche questi due studi chiedono cifre modiche: tra i 500 e i 700 euro all’anno, tutto incluso.

Rodolfo Pobega, Trieste. Mi è stato consigliato da una serie di operatori di associazioni senza fini di lucro. E’ quello che ho scelto e per ora mi ha fatto una buona impressione. rpobega@ragionierits.com

Stefano Boscarol e Claudio Andrini, Trieste. “Le prestazioni rese a prezzi moderati derivano dal fatto che essendo giovani dottori commercialisti vi e’ la necessita’ di acquisire clientela, ma la qualita’ del servizio rimane sempre elevata“. Sito web. Email: stefano.boscarol@gmail.com


—————–SEI UN COMMERCIALISTA VALIDO E NON ESOSO?

Scrivimi a milic@bora.la descrivendo in non più di 3 righe il tuo lavoro e le tue tariffe e, se sarai convincente, ti aggiungerò in questa lista.

224 commenti a Caro commercialista, quanto mi costi: la ricerca del consulente fiscale a Trieste, Gorizia e oltre

  1. dottore tributarista iscritto albo lapet, consulenza economica fiscale tributaria, contrattuale, societaria, bancaria creditizia.
    Se la contabilità descritta non supera i 30.000 euro di fatturato la mia parcella è di euro 300 +4% inps più Iva e 50 euro per la dichiarazione.

  2. ciccio beppe ha detto:

    Ci sarà un Dottor Pavsek anche per questo?

  3. enrico maria milic ha detto:

    Pavsek oltre confine no, ma Pavsek oltre Litorale, in Italia: certamente
    : )

  4. Gavino Pancetta ha detto:

    Che tristezza… i contribuenti che cercano il commercialista solo in base al prezzo (occhio, perchè a volte si risparmia di parcella ma aumentano i rischi di sanzioni!!), ma anche i professionisti che si svendono come al mercato…

  5. Fulvio ha detto:

    Ciao, sono un commercialista di Trieste.
    Mi permetto di intervenire sull’argomento solo per evidanziare come una tariffa di 500/600 euro/anno per la gestione di una contabilità e relative dichiarazioni, sia pur “semplici”, non possa essere sostenibile. Ipotizziamo un professionista, sia pur ad inizio carriera, che tiene questo tipo di contabilità: potrà gestirne personalmente (comprese dichiarazioni redditi, irap, 770, comunicazioni iva, studi settore, calcoli iva trimestrali, gestione deleghe f24, gestione inps, ici, stampa registri, adempimenti vari, ovviamente tutto compreso nel prezzo) non più di una cinquantina,forse sessanta, poi necessiterà per forza di un aiuto, con i relativi costi. Restiamo alle sessanta (e non sono poche) contabilità gestite personalmente, che renderanno, a quelle tariffe, al massimo 35000 euro/anno. Dotiamo questo poveruomo di un computer, un programma di contabilità, una singola stanza di ufficio con riscaldamento, acqua, luce e spese condominiali, un abbonamento al sole24ore, qualche testo(si spera)professionale, una linea telefonica, un fax, un collegamento adsl (necessario per inviare le dichiarazioni), un telefonino. Ad occhio, per poco che spenda, credo che 1000 euro/mese vadano tutti. Ecco che dei 35.000 euro/anno di compensi ne restano 23.000. Facciamogli pure pagare tasse e previdenza, circa il 45% di prelievo, e restano 12.650 euro/anno. Forse e meglio che il nostro eroe alzi le tariffe o cambi lavoro……
    Con questo esempio non entro nel merito di quanto paghi, o di quanto sia “giusto” pagare, per la gestione della tua semplice contabilità, ma voglio solo evidenziare che spesso e volentieri dietro delle tariffe troppo basse si cela un lavoro fatto senza la necessaria diligenza (applicabile solo in presenza di un equo tempo/lavoro), oppure si celano strutture dove tutto è demandato a collaboratori/dipendenti che, nelle loro otto ore di lavoro, pur di rientrarci con il “giusto prezzo” devono gestire una mole di registrazioni evidentemente troppo onerosa. In uno studio serio è il professionista (abilitato) che si occupa delle dichiarazioni, controlla le contabilità, si relaziona con il cliente e lo consiglia, e questo richiede un certo tempo ed una certa competenza che non può ridursi a cifre ridicole…..io non accetterei mai di farmi visitare dalla receptionist del mio medico o del mio dentista pur di pagare meno la visita, e non chiedo consigli legali all’impiegata del mio avvocato. Quindi mi permetto di dubitare circa la correttezza di adempimenti che, per risparmiare, saranno sicuramente affidati all’impiegata del commercialista.
    Pagare una tariffa troppo bassa per un lavoro che richiede una preparazione ed una diligenza professionale (si gioca con i tuoi soldi, ed in caso di errori le sanzioni sono emesse a tuo carico) dovrebbe per forza generare dei leciti sospetti. Certo che se, invece, siamo convinti che il fisco italiano sia chiaro ed alla portata di chiunque, e che i relativi adempimenti fatti da tizio o da caio siano assolutamente perfetti, allora possiamo anche affidarci a loro in piena tranquillità.
    Cordialmente
    Fulvio

  6. enrico maria milic ha detto:

    gentile Fulvio,

    stai sostenendo che io come affermato professionista della comunicazione online se guadagno 30.000 euro lordi all’anno va bene, mentre per te è troppo misera la stessa cifra lorda, visto che sei commercialista?

  7. Fulvio ha detto:

    Se credi che il succo di quanto ti ho scritto sia questo, allora forse devo rivedere qualcosa sulla MIA capacità di comunicazione….
    Credo invece che tu, affermato professionista della comunicazione, con il tuo tempo/lavoro possa aspirare a ben più di tale cifra, mentre invece un professionista che lavora a tariffe troppo basse arriva ad un limite strutturale che non è superabile.
    Ciao
    Fulvio

  8. enrico maria milic ha detto:

    caro Fulvio,
    se pensi di aver necessità sul fronte della comunicazione (vedo che sono tanti i commercialisti che si fanno pubblicità online) sono a disposizione per una consulenza: milic@bora.la
    😉

  9. Daniele Trolese ha detto:

    In linea generale sono pienamente daccordo con te, Fulvio, soprattutto per l’incapacità da parte dei clienti di percepire la qualità/competenza/capacità del professionista a cui si rivolgono (fino a quando non nascono problemi…).

    Ciò non toglie che in alcuni casi vi possano essere delle rendite di posizione su alcune tariffe proposte da altri sulle quali si possa essere concorrenziali, soprattutto in considerazione del fatto che attraverso internet la platea dei potenziali clienti raggiungibili risulta essere amplificata.

    Parlando del caso specifico invece, per quanto mi riguarda le tariffe indicate (sotto i 1.000 euro) riguardano il regime dei Minimi che, come ben sai, richiede minori adempimenti rispetto agli altri regimi.

    Daniele Trolese
    “Consulenza aziendale, tributaria, finanziamenti agevolati, contabilità anche on line.
    daniele.trolese@alice.it

  10. Fulvio ha detto:

    Gent.mo Daniele,
    se stiamo parlando del regime dei minimi, allora la tariffa sotto i 1.000 euro, fossero anche 700, rientra nella normalità, posto che non si necessita di contabilità, studi di settore, liquidazioni iva, registri, irap, etc.
    Però non penso che il nostro professionista della comunicazione adotti tale regime, visto che il suo (ex) commercialista gli fatturava almeno 1.800 euro/anno (oltre il 6% del reddito lordo, come da lui indicato nel primo post.
    Se non adotta il regime minimi allora non vedo di costa stupirsi, se non di chi chiede 500 euro/anno tuttocompreso per una normale contabilità.
    Se invece rientra nei minimi, allora non vedo di cosa stupirsi nel cambiare commercialista rivolgendosi ad un altro che ti chiede (giustamente) la metà o meno.
    Non è che il tutto puzza un pochino di sensazionalismo?
    Ciao
    Fulvio

  11. Fulvio ha detto:

    Gent.mo Enrico,
    potrei anche avere qualche necessità sul fronte della comunicazione, ma non certo per farmi pubblicità, attività deontologicamente scorretta. Credo, come la maggior parte dei miei colleghi, che la miglior forma di “pubblicità” siano i propri clienti, se soddifatti. Toglici una curiosità: ma tu sei nel regime dei minimi o no?
    Fulvio

  12. alpino ha detto:

    mi permetto di intervenire perchè vivo la stessa situazione ma rovesciata, io sono un piccolo imprenditore (goriziano)ma opero a Padova città con un certo numero di collaboratori che gravano sul consulente del lavoro quindi discorso a parte (esoso ma a parte), mi appoggio da oramai 4 anni ad un commercialista della città, non lo pago poco, non starò qui a snocciolare prezzi, introtiti ecc ecc…ma grazie a lui ho potuto apprezzare la netta differenza tra Commercialista Consulente (con la C maiuscola) e Commercialista ragioniere ovvero tra il professionista che mi segue, monitora, contatta con visite periodiche, mi consiglia e mi aggiorna sulla materia e il professionista che arriva, raccoglie le tue carte ci fa sopra i conti e ti prepara gli f24 e morta li…
    La differenza è abissale e ne va del proprio lavoro…uno dei commercialisti di cui sopra le ha messo il prezzo + IVA dicendo che per lei non è un costo perchè lo scarica, domanda, ma sei lei guadagna entro i 30.000 euro non dovrebbere essere esente iva in regime forfettario? quindi l’iva sugli acqusiti non la scarihi al 100%.
    Attenzione, la figura del commercialista è importante okkio a mettere all’asta del ribasso una simile consulenza…spesso la normativa è densa ma conoscerla ci aiuta a districarci meglio e perchè no spesso a risparmiare, ho visto ragazzi fatturare entro i 30.000 anche di meno,,,ai quali nessuno aveva detto del regime dei minimi, applicando pure l’iva…

  13. Fulvio ha detto:

    Gent.mo Alpino,
    giusta ed apprezzabile distinzione la Sua,e concordo anche con quanto dice, ma la prego: non chiamiamoli Commercialisti Consulenti, Commercialisti Ragionieri, o altro: il Commercialista E’ un professionista qualificato, ragioniere o dottore, che ha seguito un certo percorso formativo e che ha superato un signor esame con le palle, previa tirocinio, che lo abilita all’esercizio di una professione nella quale si rendono consulenze e pareri in materia fiscale e tributaria, e si è quindi responsabili di patrimoni aziendali e personali, si rendono perizie su cui si basano decisioni di tribunali, si difendono clienti in ogni grado della giurisdizione tributaria e per ogni importo, si risponde di decisioni che possono mettere in ogni momento a rischio l’intero patrimonio dell’impresa e dell’imprenditore. L’altro è il Contabile, ovvero colui che di fatto registra la contabilità e, purtroppo, fa anche dichiarazioni e consulenza. Capita a volte che bravi, diligenti e coscenziosi contabili ne sappiano quanto (o anche più) di un commercialista, come un bravo, appassionato e studioso infermiere può saperne quanto o più di un medico, ma certo non possiamo affidare la nostra salute e le nostre finanze al primo venuto sulla base di quanto poco ci costa: se un giorno arrestano il nostro comunicatore pensa che scieglierà il proprio avvocato sulla base di chi chiede meno onorario? o il medico dei suoi figli sulla base di quanto poco gli costa?
    Non posso che essere d’accordo con Lei sull’importanza della figura del Commercialista o del Contabile, non ne faccio una questione di titolo, ma purtroppo la maggior parte delle persone pensano che la propria posizione fiscale, in quanto “facile”, sia alla portata di tutti. Lei è un imprenditore, e si è accorto della differenza che passa tra un professionista serio ed uno meno attento: crede che le tariffe che sono state qui riportate (escludendo il regime dei minimi)siano sostenibili? Io, sinceramente, no.
    Grazie
    Fulvio

  14. enrico maria milic ha detto:

    @ Fulvio commercialista

    1) RIPOSTA ALLA DOMANDA:
    SE I 500-600 EURO DI COMMERCIALISTA SONO UNA PARCELLA ANNUALE GIUSTA PER UN PROFESSIONISTA CHE HA UN GUADAGNO ANNUO LORDO INFERIORE AI 30.000 EURO?

    Tu ipotizzi che il nostro commercialista, con queste parcelle, guadagni lordi circa 30.000 euro annui. A questi, secondo te, tiriamo via una serie di spese a cui metterò io accanto i costi reali:

    – computer, scanner, stampante e fax (1000 € annui, visto che vuole queste attrezzature nuove una volta all’anno…)
    – un programma di contabilità ( 100 € annui)
    – una singola stanza di ufficio con riscaldamento, acqua, luce e spese condominiali, traffico telefonico (4500 € annui)
    – abbonamento al sole24ore, qualche testo(si spera)professionale (1000 € annui)

    Io credo che ad occhio, volendo, un commercialista può spendere di spese necessarie al suo lavoro sui 6000 € annui.
    Gli avanzano 24000 € e credo che i modi per non pagare tutto quel 45% di tasse ci siano, correggimi se mi sbaglio.
    E comunque anche se dovesse privarsi di un 45% in tasse, gli resterebbero netti 1000 € al mese che al giorno d’oggi sono uno stipendio niente male per molte persone (cfr. “crisi economica”).

    2) RISPOSTA ALLA DOMANDA:
    “SE E’ VERO CHE IL COMMERCIALISTA E’ VERAMENTE UTILE PER I LIBERI PROFESSIONISTI A DISTRICARSI IN GABELLE E ALLA RICERCA DI OPPORTUNITA’ ECONOMICHE?”

    La risposta è no, almeno nel mio caso. I commercialisti che ho avuto in 10 anni di partita iva non mi sono mai serviti a risparmiare particolarmente o a aiutarmi a trovare clienti o incentivi per le mie attività. In linea di massima i commercialisti che ho conosciuto sfruttano mani-in-mano la bizantina legislazione fiscale d’Italia che obbliga “piccoli-medi” freelance come me a dover sganciare il 4-6% del proprio stipendio a un mediatore imposto, in sostanza, dal bizantinismo legalizzato.
    Non dico che la figura del commercialista sia popolata per forza da persone cattive… (se il contorto sistema fiscale italiano esige le loro competenze, è un bene che ci siano). Solo non si spacci la gestione fiscale di 20 fatture, dei giustificativi dei costi e la dichiarazione per illuminata consulenza.

    3)
    RISPOSTA ALLA DOMANDA
    “COME POSSONO RISPARMIARE I FREELANCE SUL MERCATO CHIUSO DEI COMMERCIALISTI?”

    La risposta è: bisogna far girare le informazioni, cioè far pubblicità ai commercialisti capaci che non chiedono cifre esose per chi ha una contabilità abbastanza semplice e stipendi non faraonici. Ben venga internet e ben venga la concorrenza stimolata da internet.

    4)
    RISPOSTA ALLA DOMANDA
    “UN COMMERCIALISTA PUO’ SOPRAVVIVERE SOLO CON CLIENTI DA 500 € AL MESE?”

    Non credo che debba per forza avere clienti solo di questo tipo. Penso che sia normale e giusto chiedere parcelle piccole a chi guadagna di meno e chiedere di più a chi ha introiti maggiori…

    5)
    CARO FULVIO, IL SENSAZIONALISMO NON STA NEL METTERE IN RETE INFORMAZIONI DI AIUTO PER I LIBERI PROFESSIONISTI. MA STA NEL DARE PER SCONTATI DEI PRIVILEGI DI UNA CASTA, QUALI SONO SPESSO E VOLENTIERI I COMMERCIALISTI.

  15. Claudio ha detto:

    Per caso mi sono imbattuto in questa appassionante discussione. Allora vi svelo questo segreto che può farvi risparmiare anche i 500 euro del commercialista/consulente/altro: è possibile fare tutto da soli! dalla contabilità, alla dichiarazione, al pagamento degli F24, tutto!!! Non è richiesto particolari “titoli”, competenze o istruzioni. non credo proprio che fare contabilità semplici sia lavoro da commericialisti (nel senso che richiedano particolari requisiti).
    Basta solo spendere un po’ di tempo per informarsi.
    Non è fantastico? Provare per credere!

  16. Fulvio ha detto:

    Gent.mo Enrico,
    io non voglio polemizzare ne farti cambiare idea, ho solo ritenuto utile, ai fini di un sano e disinteressato scambio di opinioni, riportarti le mie considerazioni e la mia esperienza: in ogni caso non mi permetto di criticare la scelta di un collega che, per necessità o convinzione, applica tariffe fuori mercato, ne la scelta di chi cerca soluzioni per ridurre i propri costi. Ben venga la tua volontà di informare i piccoli professionisti sull’esistenza di alternative all’esoso commercialista, ma non volermene se credo che una informazione completa debba anche evidenziare che non sempre al prezzo più basso corrisponde una effettiva convenienza e tutela. E’ giusto cercare la convenienza, ma cerchiamo di informarci sulla capacità di chi ci assiste in un campo pieno di insidie qual’è il fisco italico.
    Ribadisco, nessuna volontà di polemizzare ma piacere di un trasparente scambio di opinioni.
    Ciao
    Fulvio

  17. alpino ha detto:

    Salve Fulvio,
    forse non mi sono spiegato bene la mia distinzione tra Commercialista ragioniere e commercialista consulente non verte sulla distinzione ufficiale in merito ai titoli di studio e cursus honorum del proffessionista ma sull’approccio che differenzia coloro che ti seguono, speigano e consigliano da coloro che raccolgono carte calcolano e redigono gli F24 senza far’altro.
    Il comercialista è una figura importante lo so, dipende però anche dalla contabilità posseduta, se uno è un libero professionista, con contabilità semplificata, poche fatture d’acquisto e di vendita, non capisco perchè non possa armarsi di buona volonta e come dice Claudio attrezzarsi per svolgere autonomamamente la contabilità, cosa che a suo tempo feci anch’io pur possedendo una laurea tutt’altro che economica..non è difficilissimo ne tantomeno complicatissimo farlo, bisogna ovviamente studiare.
    Io continuo a chiedermi perchè Enrico debba pagare oltre il 40% di tasse se ha un fatturato annuo entro i 30.000 euro..quando dovrebbe avere una tassazione forfettaria del 20% + previdenza + infortuni…

  18. alpino ha detto:

    @Enrico:
    tu scrivi
    “In linea di massima i commercialisti che ho conosciuto sfruttano mani-in-mano la bizantina legislazione fiscale d’Italia che obbliga “piccoli-medi” freelance come me a dover sganciare il 4-6% del proprio stipendio a un mediatore imposto, in sostanza, dal bizantinismo legalizzato.”
    Non corrisponde a verità non è obbligatorio appoggiarsi ad un commercialista, s non vuoi puoi non farlo ed occuparti personalmente della tua contabilità, conosco elettricisti, idraulici e altri liberi prof. che lo fanno anche al contrario di te hanno acquisti in buona quantità e quindi contabilità un filino più articolata

  19. enrico maria milic ha detto:

    @Alpino e Claudio

    certo, non è obbligatorio appoggiarsi a un commercialista. Ma è molto comodo e fa risparmiare molto-molto tempo.

    500 euro sono un costo più o meno giusto per uno stipendio come il mio.

  20. Fulvio ha detto:

    Enrico,
    permettimi un ultima, piccola considerazione. Tu valuti il costo in ragione del tuo fatturato, ma non è corretto: un professionista serio calcola l’onorario soprattutto sulla mole di lavoro, quindi sulla quantità dei movimenti. In linea teorica è assolutamente uguale registrare una fattura con un imponibile di 10 euro o 10.000.000 di euro, idem redigere una dichiarazione. E’ proprio per questo motivo che sono stati creati dei regimi minimi senza contabilità e con minori adempimenti, per ridurre le incombenze di chi ha bassi volumi.
    Fulvio

  21. enrico maria milic ha detto:

    Caro Fulvio,
    in parte forse sbaglio,
    in parte forsi sbagli tu:

    il costo di un prodotto si basa non solo sul lavoro necessario, ma anche su quanti soldi sono sul mercato e presso i clienti disposti a comprare il prodotto.

  22. augh ha detto:

    “sfruttano mani-in-mano la bizantina legislazione fiscale d’Italia che obbliga ….”

    Provate a seguire questo “conto della serva”:

    N° delle partite IVA: 7 milioni
    Uffici delle imposte: 107
    Impiegati per ufficio: 60
    totale 6.240
    n° clienti per commercialista: 100
    n° commercialisti: 70.000
    n° collaboratori per studio: 5
    totale 350.000
    Guardia di Finanza 200.000
    occupati nell’informatica per i commercialisti 250.000
    editoria per commercialisti 34.000
    ministeri vari 250.000
    uffici riscossioni 140
    dipendenti uff. riscossioni 10.000
    CAF, sindacati, associazioni = ??

    A parte qualche n° buttato ad occhio, ci si avvicina alla cifra di circa 1 milione di persone che vive direttamente o indirettamente, per permettere allo Stato di incassare le tasse da 7 milioni di soggetti fiscali.

    Le società di capitale (SpA + Srl) sono 1.300.000, ed anche qui bisognerebbe sfoltire, che tra le Srl ci sono anche delle panetterie e molte società immobiliari che non hanno 1 dipendente. Ci sono anche delle imprese artigiane di notevoli dimensioni ma in n° irrisorio. Il n° delle PMI sembra sia di circa 450.000.

    Quindi, andiamo da un rapporto di 1:1 ad 1:2, tra chi produce e chi si occupa della riscossione.

    Ogni impresa, deve mantenere 1/2 persone in più, che vanno aggiunte a quelle già assunte in amministrazione.

    Se invece suddividiamo i costi su tutti i 7 milioni di partite IVA, ogni 7 imprese bisogna pagare sempre lo stesso stipendio aggiuntivo.

    La media retributiva dei “tassaioli”, sarà probabilmente più elevata della media nazionale. Mettiamo che il costo sia di € 30.000 annuali?

    30.000 : 7 = € 4.800

    al quale bisogna aggiungere le tasse e gli altri costi interni, ovviamente.

    Con i limiti di questo tipo di conteggi (il mezzo pollo di Petrolini), si possono dedurre alcune cose:

    1) il problema dell’evasione fiscale è una bufala: per le imprese minori e marginali, stare dietro a tasse e burocrazia, è impossibile.

    2) è impossibile essere competitivi in Italia. Esempi? 1 km di trasporto autostradale, costa in Ungheria quasi la metà che in Italia, ma le imprese italiane ed ungheresi lavorano sulle autostrade italiane in regime di concorrenza. Il pane in Slovenia costa quasi la metà che in Italia e nessuna delle due produce grano. 1 pallina di gelato costa 20 centesimi a Sezana, la stessa ad Opicina, costa 1,2 € ed entrambi i gelatai hanno macchine lussuose. Eccetera.

    3) riscuotere le imposte delle attività marginali in modo analitico come fa l’Italia, costa molto più dei ricavi.

    4) i contadini sloveni che vendono le loro patate sul bordo della strada, qui non potrebbero mai farlo, non esistono i registratori di cassa… quindi, in Slovenia c’è più libertà che in Italia e le tasse, di conseguenza, costano la metà.

    5) liberando la metà di quel milione di persone per attività produttive, l’Italia potrebbe fare un balzo economico notevole.

    6) eccetera, che sarebbe lunga.

    Non si può?

    Mica vero, un mio parente in Germania, riceve a casa il 740 già compilato, se ha dei problemi va all’ufficio delle tasse e ne parlano: non servono commercialisti per le attività marginali.

    Ridurre le tasse?

    Impossibile, lo Stato non ce la farebbe.

    Ridurre i costi?

    Certo, ed a danno di chi? Provate ad immaginarlo…

    Governo di c. destra o c. sinistra?

    Non cambia nulla, il problema è sempre lo stesso.

    Che dobbiamo fare?

    Voi non so, io sono troppo vecchio, consiglio vivamente a mio figlio di emigrare.

  23. STUDIO D'AURIA ha detto:

    vorrei aggiungere tra i costi….i contributi dovuti all’ordine e le tasse di iscrizione all’anno, che da sole arrivano a circa 4500 euro per una categoria che non ci protegge dai fasulli…e dai “dottori commercialisti” che pur di catturare il “tuo” cliente gli raccontano frottole screditando il tuo lavoro inventando finti miracoli..!per la tenuta della contabilita’ il prezzo varia molto a seconda della zona geografica….!il nostro studio gestisce clienti dai 400 euro ai 4000 euro annui….che pero’ fatturano circa 1.5 milione di euro con 4000 fatture emesse e 2000 di acquisti….!purtroppo non possiamo alzare i prezzi nè lamentarci perchè fuori c’è una concorrenza spietata formata da tanti pseudo professionisti non qualificati ma mascherati da caf e centri elaborazione dati.
    al Sud una contabilità del genere costa dai 700 ai 800 euro ma molto dipende anche dal genere di attività che si svolge…un conto è una ditta edile un altro la piccola salumeria o ancor di più un medico o un avvocato o ingegnere.

  24. Amato Alessandro ha detto:

    Vedere colleghi che svendono la propria professionalità….e vedere clienti che in non rari casi si sono compromessi solo per risparmiare non più di 20-30 euro al mese…
    Se volete vi pago io per tenervi la contabilità!!!!!

  25. Fulvio ha detto:

    Dott. Fulvio Ripa, consulenza del lavoro, fiscale e finanziamenti agevolati. Per portare la contabilità sopra descritta la mia tariffa è di 600 +Iva

  26. Christian ha detto:

    Gent.mi,
    mi fà piacere vedere che ci sia anomosità nel difendere le proprie idee….

    Nella mia zona (provincia di savona) non ho trovato commercialisti che parcellano sotto i mille euro.
    … il mio commercialista percepisce 1200 euro l’anno per gestire la mia partita iva e sono in un regime fiscale ordinario.
    Faccio grafica pubblicitaria e siti internet da 4 anni. Lo scorso anno(2009) ho portato al mio commercialista 37 fatture da me emesse per un totale di poco più di 15mila euro. ne avro portate una ventina da scaricare….
    In questi 3 anni MAI mi è stato segnalato il regime dei minimi… premetto che purtroppo ho poco lavoro e NON FACCIO NERO… quelli sono i miei reali introiti.. per me, alla fine dell’anno, restano solo briciole (quest’anno ho avuto un utile di neppure 3000 euro.. perchè affitto, telefono e adsl, benzina e quant’altro la pago anche io…)
    … mio cognato ha lo stesso commercialista, spende quasi lo stesso importo mio (1500 euro), ma lui, bravo a lavorare a differenza mia, fattura 200 mila euro l’anno, emette quasi 800 fatture ed acquista anche materiali che vanno regolarmente registrati nella fatturazione da scaricare.

    Ora… i miei 100 euro al mese per la mia contabilità sono tanti.. sopratutto se paragonati ai suoi 125…
    ..

    L’impatto economico del commercialista per la mia attivita è notevole, per mio cognato irrisorio.

    Soluzione??
    Avere semplicemente un “contabile”…. e non un commercialista…

    Ad un “DOTTORE commercialista” ci si dovrebbe rivolgere solo quando si hanno esigenze fiscali che superano la semplice contabilità… e dico DOTTORE perchè è giusto che sia così…
    Il ragionere faccia il contabile…..
    ..
    @ Fulvio…
    Sei stato etico sino al penultimo post… poi ti sei fatto pubblicità… ed anche tu sei entrato “nella tariffa econmica” e sei entrato a far concorrenza … come la chiami tu… <>

  27. Alice Zuzek ha detto:

    Racconto anche a voi cosa mi è successo, sempre in tema di commercialisti. Mi chiamo Alice, sono una traduttrice e lavoro con il mio partner traduttore Thomas. Ufficialmente la faccenda riguarda lui, ma scrivo io perchè sono italiana.
    1) il racconto, mandato anche all’ordine dei commercialisti;
    2)La email mandata agli avvocati assoldati dalla commercialista:

    1)Buongiorno,

    vorrei ricevere informazioni riguardo la legittimità della parcella propostami da una commercialista di Trieste.
    Mi sono recato dalla commercialista per la trasmissione telematica della dichiarazione doganale di 2 fatture il 26 Luglio (data di scadenza) in quanto avevo avuto dei problemi ad abilitare il servizio telematico doganale e non volevo ritardare la trasmissione.
    Non avendo i dati completi per la seconda fattura, è stato eseguito l’invio per una sola fattura. Il servizio, tra chaicchiere varie, è durato mezzora. Non abbiamo concordato il compenso e a fine servizio mi è stata presentata una fattura dell’ammontare di 100 Euro IVA inclusa. La commercialista ha precisato che la parcella includeva l’ invio dei dati della seconda fattura che sarebbe stato eseguito il giorno seguente una volta comunicategli i dati mancanti. Ho trovato la tariffa sproporzionata al servizio e, scioccato, sono uscito dall’ufficio dopo aver pagato 50 Euro. Il giorno dopo, l’Ufficio delle dogane mi ha spiegato come risolvere per conto proprio l’invio della dichiarazione doganale e, a titolo informativo, mi ha detto che il prezzo applicato dalla commercialista era ridicolo.
    Ho provveduto immediatamente ad informare la commercialista del fatto che la seconda parte del servizio non era più necessaria e che quindi ritenevo il servizio saldato, avendo pagato metà di quanto richiesto nella fattura. La commercialista in disaccordo con la mia interprtetazione dei fatti mi ha sollecitato al pagamento dell’intera somma, alché io ho dichiarato che non intendevo pagare per intero un servizio reso a metà. Ho anche commentato il fatto che ritenevo la tariffa, non previamente concordata, sproporzionata al servizio in questione. La sigora ha espresso l’intenzione di rivolgersi ad un legale, ho quindi provveduto a mandare una lettera di contestazione per rendere ufficiale la mia posizione. Ora mi è arrivata la lettera del legale, che mi invita a saldare la fattura della commercialista e a pagare 100 Euro per l’intervento legale.
    Aggiungo che le due fatture di cui dovevo fare la dichiarazione ammontavano ad un totale di 200 Euro e che, come confermato dall’Ufficio doganale, se avessi provveduto all’invio per conto mio- in ritardo- avrei pagato 52 Euro di multa.
    Il legale menziona l’articolo 2233 CC, per cui mi rivolgo a voi per ricevere chiarimenti riguardo alla legittimità dell’importo della parcella della commercialista. Mi chiedo anche perchè mai dovrei pagare qualsiasi cifra propostami senza preavviso e perchè io non possa in ogni caso recedere dal servizio, ad esempio in base all’articolo 2237 CC ???

    Vi ringrazio dell’attenzione e Vi prego di rispondermi quanto prima, in quanto ho 7 giorni per agire.

    Thomas James Keeler
    traduttore libero professionista

    2) http://www.meetup.com/beppegrillotrieste/messages/boards/thread/9541891/

  28. Alice Zuzek ha detto:

    Dal link pubblicato nel mio post precedente:

    “Premetto che sono sicura che non tutti gli appartenenti alle due categorie sono da biasimare, ma molti si. Scriverò di più su questo tema e organizzerò una raccolta firme probabilmente, sia anche solo per dare la possibilità a certi commercialisti e avvocati di dissociarsi dall’atteggiamento arrogante e ingiusto degli attori della vicenda sottoriportata. Questa è una lettera, anzi e-mail, mandata a due avvocati, fratelli, che hanno sottoscritto un sollecito di pagamento di una fattura emessa da una commercialista di Trieste e che si dice io dovrei pagare, ma che ritengo giusto contestare perchè non ho ricevuto il servizio completo a cui la fattura fa riferimento ed il prezzo era, a priori, eccessivo.
    Avevo scritto anche qui qualcosa, ma era proprio agli esordi:
    http://myforum.savvyt….

    ECCO QUI LA PETIZIONE: http://www.petizionio
    Mettete un nome o cognome, possibilmente entrambi, ma soprattutto che cosa fate nella vita.
    PETIZIONE

    E_MAIL senza nomi:

    Gentili avvocati SSSSS e MMMMM,

    Vi chiamo Gentili perchè è così che si dice, ma da qui in poi lascerò da parte inutili formalismi e formule trite e ritrite.
    Vi scrivo via e-mail in quanto non ho nessuna pretesa che quanto ho da dirvi abbia un qualche impatto “legale”. Ho, o meglio abbiamo, ricevuto la vostra raccomandata in merito al caso della fattura della sig. OOONNN nei confronti di Thomas James Keeler. Scrivo quindi per conto del sig. Thomas James Keeler, mio partner di vita e di lavoro, per facilità di comunicazione ed essendo stata presente nello studio della commercialista durante l’erogazione del servizio oggetto della contestazione.
    Vengo al dunque:
    Pensate che l’aver apposto la vostra firma su di una lettera ci faccia passare automaticamente dalla parte del torto?
    Non trovo niente di sbagliato, illegale, “dilatorio”, né “defatigatorio”, nel rifiutare di pagare integralmente un servizio che non abbiamo ricevuto integralmente e che è stato perdipiù quantificato in un importo non prevedibile, non concordato e sproporzionato al servizio a cui fa riferimento.

    Sunto dello svolgimento dei fatti:
    Ci siamo recati dalla commercialista per la trasmissione telematica della dichiarazione doganale di 2 fatture il 26 Luglio (data di scadenza per la dichiarazione intrastat) in quanto avevo avuto dei problemi ad abilitare il servizio telematico doganale e non volevo ritardare la trasmissione.
    Non avendo i dati completi per la seconda fattura, è stato eseguito l’invio per una sola fattura. Il servizio, tra chiacchiere varie, è durato mezzora. Non abbiamo concordato il compenso e a fine servizio mi è stata presentata una fattura dell’ammontare di 100 Euro IVA inclusa. La commercialista ha precisato che la parcella includeva l’invio dei dati della seconda fattura che sarebbe stato eseguito il giorno seguente, una volta comunicategli i dati mancanti. Abbiamo trovato la tariffa sproporzionata al servizio e, scioccati, siamo usciti dall’ufficio dopo aver pagato 50 Euro. Il giorno dopo, l’Ufficio delle dogane mi ha spiegato come risolvere per conto proprio l’invio della dichiarazione doganale e, a titolo informativo, mi ha detto che il prezzo applicato dalla commercialista era ridicolo.
    Ho provveduto immediatamente ad informare la commercialista del fatto che la seconda parte del servizio non era più necessaria e che quindi ritenevo il servizio saldato, avendo pagato metà di quanto richiesto nella fattura. La commercialista in disaccordo con la mia interpretazione dei fatti mi ha sollecitato al pagamento dell’intera somma, alché io ho dichiarato che non intendevo pagare per intero un servizio reso a metà. Ho anche commentato il fatto che ritenevo la tariffa, non previamente concordata, sproporzionata al servizio in questione. La signora ha espresso l’intenzione di rivolgersi ad un legale, ho quindi provveduto a mandare una lettera di contestazione per rendere ufficiale la mia posizione. Ora mi è arrivata la vostra lettera, che mi invita a saldare la fattura della commercialista e a pagare 100 Euro per l’intervento legale.
    Aggiungo che le due fatture di cui dovevo fare la dichiarazione ammontavano ad un totale di 200 Euro e che, come confermato dall’Ufficio doganale, se avessi provveduto all’invio per conto mio- in ritardo- avrei pagato 52 Euro di multa.

    Meno male che la funzione primaria dei -commercialisti- sarebbe quella di favorire il commercio…

    COMMENTI DI NATURA PERSONALE:
    Abbiamo da poco avviato la nostra attività di liberi professionisti nel campo della traduzione. Stiamo cercando di avviare la nostra attività con impegno e spesso lavoriamo di notte per poterci concentrare (visto che abbiamo una bambina di 19 mesi). Per guadagnare 100 Euro ci vogliono diciamo 4 ore di lavoro, qualche volta di più (noi non scanniamo i clienti con cifre improponibili come voi sembrate pensare sia lecito fare).

    E io dovrei pagare 100 Euro per una dichiarazione intrastat relativa a 2 fatture di 100 Eur l’una, eseguita in una ventina di minuti? Tanto vale che neanche ci lavori con l’estero a questo punto (e qui ritorniamo al discorso della funzione primaria dei commercialisti). E che non mi si venga a dire che dietro a quei 20 minuti ci sono anni di studio perché abbiamo studiato tutti ma non per questo siamo diventati avidi.
    Non solo, dovrei ora pagare voi avvocati per essermi difesa da una tale ingiustizia?

    Se la risposta a queste due domande è si, vergognatevi.

    Mi sono comunque rivolta all’Ordine dei commercialisti e sono in attesa di una loro risposta. Pubblicherò questo fatto su un giornale che mi ha già dato il consenso e provvederò alla traduzione dello stesso in inglese e sloveno per la pubblicazione in quotidiani esteri, che saranno sicuramente interessati a sapere quanto in basso è finita una categoria, quella dei commercialisti, che esiste solo in Italia.”

  29. Alice Zuzek ha detto:

    ultima corrispondenza, che invierò oggi agli avvocati con raccomandata questa volta (ho ripreso alcune delle loro diciture, tanto per sorridere):

    RACCOMANDATA A.R.

    Con la presente sono a comunicarvi che
    -a nulla rilevano le affermazioni con Vostra dd. 03/08/2010 presentate con tono evidentemente intimidatorio e di contenuto per niente informativo dei diritti e doveri delle due parti in questione, con eccezione del rimando all’art. 2233 cc.
    -non provvederò al pagamento dei 50 Euro erroneamente esatti dalla Sig.ra Nnnnnn, né ai 100 Eur per il Vostro intervento legale richiesto dalla Sig.ra Nnnnnn, in quanto per i principi del buon senso e anche in base agli articoli del Capo II, Libro V del CC:

    -Ho diritto a recedere dalla prestazione di un servizio il cui prezzo è superiore alla sanzione a cui sarei andato incontro se non avessi provveduto alla dichiarazione intrastat entro i termini previsti, quest’ultima la ragione per cui avevo richiesto il servizio, e ritenendo la tariffa applicata potenzialmente irregolare;

    -Non sono inadempiente avendo già pagato l’opera svolta fino al momento della recessione. Inoltre non era stato fissato alcun appuntamento né disponibilità di tempo per l’esecuzione della seconda parte del servizio e non vi è quindi alcun mancato guadagno da parte del prestatore;

    -La tariffa applicata dalla commercialista Nnnnnn sembra sproporzionata e inadeguata al servizio fatturato (art. 2233 CC) e sembra non rispecchiare i principi e le tariffe stabilite dall’Ordine dei commercialisti; ne va quindi quantomeno appurata la correttezza.

    Inoltre
    – Penso di avere il diritto ad informarmi e la vostra scadenza per il pagamento non me lo permette visti i tempi di risposta degli organi competenti (È stato interpellato l’Ordine dei commercialisti il giorno stesso della ricevuta del Vostro sollecito);
    – la tempistica da voi stabilita per il pagamento non sembra riflettere nessun obbligo di legge o perlomeno tale obbligo non è stato da Voi opportunamente specificato.

    PAG 2 DI 3

    Riporto qui sotto lo svolgimento dei fatti per completezza e invito Voi o la Signora Nnnnnn a rimborsarmi le spese sostenute per la spedizione di comunicazioni in difesa dei miei diritti, nonché a porgermi le Vostre scuse per aver definito i miei intenti dilatori e defatigatori e per aver assunto impropriamente un tono intimidatorio nel sollecitarmi a pagare una somma che fino a prova contraria non devo a nessuno.

  30. Alice Zuzek ha detto:


    SUNTO..
    Non avendo i dati completi per la seconda fattura a causa della ritardata comunicazione da parte del committente, è stato eseguito l’invio per una sola fattura. Il servizio, tra chiacchiere varie è durato mezzora. Non abbiamo concordato il compenso e a fine servizio mi è stata presentata una fattura dell’ammontare di 100 Euro IVA inclusa. La commercialista ha precisato che la parcella includeva l’invio dei dati della seconda fattura che sarebbe stato eseguito il giorno seguente, o comunque quando il committente sopra-citato avrebbe finalmente comunicato i dati mancanti….

    ETC ETC

    CORDIALI SALUTI

  31. akasha ha detto:

    andè allo studio del sindaco di gorizia….

  32. Muscoletto ha detto:

    Salve,
    sono capitato sul questo blog perché anche io, così come chi mi ha preceduto, sono in cerca di informazioni e preventivi a causa della non rinviabile esigenza di cambiare il mio consulente.
    Leggendo i commenti lasciati dai vari commercialisti non vi nascondo che spesso ho sorriso (amaramente)… sono anni che ascolto le “solite” giustificazioni per parcelle a dir poco esorbitanti e sono anni che non riesco proprio a comprendere per quale motivo questi professionisti pretendono di scaricare sui propri clienti i costi di gestione senza considerare che non tutte le aziende che si seguono richiedono, da parte loro, gli stessi carichi di lavoro… principio che nella sua ovvietà ritengo a dir poco banale: se lavoro 4 ore non posso pretendere di essere pagato per 10. Chiaro che un cliente dovrà contribuire al pagamento delle spese per far si che il nostro caro amato consulente possa avere un ufficio con adsl, riscaldamento, computer, abbonamento al sole 24 ore, previdenza e tasse … ma sempre tenendo presente che i costi fissi vanno proporzionati all’entità del lavoro che si esegue. Al contrario, invece, ho la netta impressione che il mio commercialista voglia farsi pagare dal sottoscritto e da altri malcapitati buona parte delle spese di gestione della sua baracca mentre a me, normalmente, viene detto:

    “Hai costi fissi troppo alti? Non riesci a stare nel “mercato”? Bene!!! Sono cavoli tuoi capire come abbatterli o se come e quando cambiare mestiere! ”

    Anche io opero nel campo della comunicazione e non starò qui a snocciolare il mio CV fatto di lauree, master, corsi di specializzazione e certificazioni varie (dalla serie: “i professionisti dottori, qualificati, che hanno seguito un certo percorso formativo e che hanno superato signor esami con le palle non sono solo coloro che si sono iscritti alla facoltà di economia e commercio”) e per scelta del consulente di cui sopra nel 2008 sono passato da partita iva uninominale a srl (che so benissimo comportare adempimenti e costi contabili più elevati). Premetto che così come scritto da qualcun altro anche il mio commercialista ha sempre teorizzato che grazie a lui avrei avuto al mio fianco un consulente che mi avrebbe aiutato a compiere scelte strategiche e che mi avrebbe ben consigliato per il buon proseguo della mia attività aiutandomi anche ad acquisire qualche nuovo cliente … ma fatti alla mano, oltre a prendersi le fatture e a mandarmi via mail, a mezzo delle sue varie collaboratrici, le sue parcelle e gli F24 dei vari adempimenti (che provvedo a pagare io altrimenti mi sarebbero costati 5,00€ cadauno) non ha mai e sottolineo MAI fatto altro e ho sempre dovuto piangermela da solo!!

    Considerando che il sottoscritto ha una contabilità fatta di (anno 2009):
    – meno di 30.000 euro di fatture in uscita (12 fatture)
    – più di 10.000 euro di fatture in entrata (56 fatture)
    – 2000 euro circa (e sono fortunato) per la gestione della mia struttura;
    – 700 euro circa per costi fissi per adempimenti quali: tassa concessione governativa, camera commercio, vidimazioni , ecc ecc
    Come considerate la ricezione da parte del mio commercialista di una fattura mensile siffatta:
    Consulenza contabile e fiscale relativa al periodo 01.03.2010 ‐ 30.04.2010 – € 300,00
    Elaborazione certificazione sostituti d’imposta anno 2009 – € 30,00
    Visura ordinaria – € 10,00
    Ravvedimento operoso delega F24 – € 30,00
    Spese generali studio – € 30,00
    AI QUALI AGGIUNGERE IVA E RITENUTA D’ACCONTO

    N.B. : la redazione del bilancio della mia srl non è incluso ma pagato a parte per € 500 + iva + ritenuta

    Io dico che il mio conto in banca urla giusta vendetta e che i commercialisti non possono pretendere di vivere sul pianeta marte mentre tutto il resto del mondo economico/professionale/imprenditoriale è costretto a confrontarsi con ben altre difficoltà a maggior ragione quando, come nel mio caso, si proviene da realtà particolarmente difficili come il Meridione d’Italia.
    Saluti.

    P.S.
    Qualunque professionista voglia propormi il suo preventivo può scrivermi all’email indicata

  33. Muscoletto ha detto:

    Che sarebbe questa: s.muscoletto@libero.it

    Ancora saluti! 🙂

  34. grillo ha detto:

    per Muscoletto.
    Credo che spesso, per motivazioni non sempre trasparenti, non venga ben inquadrata la propria posizione contabile-fiscale, fra le varie alternative concesse dal nostro “beneamato” legislatore.
    Prova ne è il fatto che molti non sanno del nuovo regime dei minimi.
    Anche nel caso del sig. Muscoletto mi sembra che avere una srl per gestire 12 fatture ed un introito di circa € 30.000 l’anno, sia veramente eccessivo.
    Senza entrare nel merito della tariffa attualmente richiesta, è giusto evidenziare che per il solo fatto di avere una “srl” è necessario avere una contabilità cosiddetta “ordinaria” registrando anche tutte le movimentazioni finanziarie (incassi, pagamenti, ecc…) tenere gli opportuni registri (libro giornale, inventari, ecc…), depositare un bilancio presso la CCIAA competente con relativa nota integrativa e verbale di approvazione.
    Credo che tutto questo abbia un costo, mentre una semplice contabilità minima, come giustamente detto nei precedenti interventi non costerebbe più di € 1000/anno.
    Allora bisognerebbe porsi alcune domande.
    Quali sono i motivi che hanno portato alla scelta di avere una srl?
    Sono stati preventivamente valutati i costi che avrebbe comportato una simile decisione?
    Ci sono altre motivazioni (magari non economiche) che consigliano tale scelta?
    Solo rispondendo a queste e ad altre domande, che un corretto professionista deve porre al proprio cliente, si può intraprendere quella giusta intesa fra cliente e professionista che deve stare alla base del rapporto di consulenza; altrimenti è come andare al mercato, si compra dove costa meno.
    Grillo

  35. new entry ha detto:

    Io faccio volentieri tariffe di 500/1000 euro, però se arrivano degli accertamenti, delle cartelle di 2 o 3 mila euro, se vi fermano l’auto per via di cartelle incomprensibili, non voglio sentire niente e son tutti problemi vostri.
    Chi ci sta?

  36. Alice ha detto:

    ma chi ha scritto ‘sta new entry? ma sai leggere o ti dobbiamo pagare anche per capire?

  37. Federico ha detto:

    Al mio carissimo amico e commercialista per gestire la mia partita iva (sono un artigiano) pago 1.200 euro annui su 34.500 euro.

    Preferisco non fare discussioni, poemi o romanze inutili come chi ha scritto in precedenza su questo articolo, ma vi voglio solamente dire che io diffido dai commercialisti che si svendono per 500-600 euro l’anno perchè non mi sembra giusto che ci sia questa sorta di vendità-a-basso-costo della propria professione.

    Imparate a rispettare la vostra professione e i vostri colleghi.

    Saluti a tutti

  38. lalà ha detto:

    invece il post di “new entry” è simpaticissimo. e sardonico.

  39. Simona ha detto:

    SONO UNA CONSULENTE DEL LAVORO DI NAPOLI ,LA MIA POSIZIONE E QUELLA DEGLI ALTRI MIEI COLLEGHI E’DAVVERO UMILIANTE
    LA NS ATTIVITA’ FATTA CON PROFESSIONALITA’ ED ONESTA’ CI IMPEGNA 24 ORE AL GIORNO E PER 365 GIORNI ALL’ANNO E NON PUO’ ESSERE CONSIDERATA SOLO PER IL PREZZO.
    IO CERCO DI FORNIRE AI MIEI CLIENTI PROFESSIONALITA’,DISPONIBILITA’ ED ECONOMICITA’. I NUOVI CLIENTI POTRANNO PROVARE I MIEI SERVIZI GRATUITAMENTE PER RENDERSI CONTO DELLA MIA PROFESSIONALITA’.
    TUTTO CON LA MASSIMA TRASPARENZA

  40. denis ha detto:

    toglietemi una curiosità……quando vuole un commercialista per assistenza durante la costituzione di una s.r.l., assistenza ad acquisto ramo d’azienda e consulenza?

  41. maria anna ha detto:

    salve
    sono una giovane commercialista della provincia di salerno di 30 anni
    penso ke la nostra professione sia molto impegnativa, ma poco apprezzata, molti pensano solo al guadagno senza pensare alle vere esigenze del cliente

    se vi può interessare le mie tariffe partono da € 400,00 l’anno (meno di 40,00 € mensili)
    ora si fa tutto on line, quindi non è un problema se svolgete la vostra attività lontano

  42. Andrea 77 ha detto:

    Ciao, sono un’artigiano della provincia di novara di 34 anni, giusto oggi mi è arrivata la parcella trimestrale del mio commercialista, che oltre al fisso di 180/190 € a trimestre conteneva le seguenti voci:

    -compenso per redazione ed invio telematico Mod. 770/S 2011 € 80

    -compenso concordato per redazione ed invio telematico Mod. UNICO 2011 per redditi 2010, IVA, IRAP € 420.

    Visto che io in materia sono ignorante, volevo lumi da parte vostra per sapere se questi prezzi sono congrui oppure no.

    Senza contare il fatto che 420 € per tre operazioni a me sembrano tantini.

  43. Simona De Cesare ha detto:

    Salve Sig. Andrea77 ho letto il suo commento e le dico che il mio compenso è inferiore a quello da lei descritto, ma questo penso che dipenda anche dal luogo in cui opera il suo Commercialista che pratica dei prezzi piu’ alti.

  44. Cristian ha detto:

    Capito su questo blog per caso e leggo i vari interventi, non condividendoli assolutamente direi. io sono un commercialista iscritto all’albo e tra mille difficoltà, sto cercando di avviare un mio studio.
    Cercherò di essere il piu’ possibilmente schematico per rendere piu’ chiari gli aspetti che mi lasciano piu’ perplesso

    Come premessa vi dico che i miei prezzi sono piuttosto contenuti rispetto agli altri studi della mia zona, sia perchè cerco di attirare clienti, sia perchè lavorando da solo, riesco a contenere al massimo i costi di struttura e pertanto posso chiedere ai miei clienti un prezzo minore, almeno per ora.

    A titolo indicativo

    contribuenti minimi 800 euro anno
    imprese individuali da 1200 euro anno
    società di persone da 2500 euro anno
    società a resp lim. da 4500 euro anno

    ho già il presentimento che qualcuno contesterà sulla convenienza di questi prezzi, ma conti alla mano e considerando il numero di contabilità che posso gestire autonomamente (le 60 contabilità che il mio collega indicava prima per me sono già troppe per un commercialista solo, perlomeno lo sono se si vuole veramente ‘seguire’ il cliente), comunque, questi sono i miei rilievi:

    1. Il compenso del commercialista non puo’ basarsi principalmente sul fatturato del cliente; a livello operativo un cliente che fattura 30.000 euro puo’ occupare lo stesso tempo di un cliente che ne fattura 300.000. il ragionamento, pertanto deve partire dal tempo che questo cliente occupa

    2.Il fatto di avere ’12’ fatture emesse all’anno non significa che questo esenti da tutti gli adempimenti del caso, quali liquidazioni iva, dichiarazione dei redditi – iva – irap, tenuta della contabilità, pagamento dei modelli f24, consulenza fiscale anche telefonica o email (tutti i miei clienti hanno il mio numero di cellulare. Ergo: se andate da un concessionario a comprare un’automobile, non potete pretendere che ve la vendano a metà prezzo di un altro acquirente che guadagna il doppio di voi… non so se mi spiego…

    3. Buona parte del tempo di un commercialista (se iscritto all’albo e professionalmente serio) è dedicata alla formazione continua, quindi quotidiana lettura di giornali dedicati (sole24ore, italia oggi, ecc) e frequenza obbligatoria di corsi di aggiornamento (obbligatoria e auspicabile. La tariffa oraria del professionista risente anche di questa necessità di ore a vuoto. Nessun professionista serio lavora a mo’ di catena di montaggio

    4. Tra i costi del professionista che non ho visto mai elencati ci sono appunto i corsi di formazione (almeno 2000 euro l’anno, senza considerare il tempo ad esse dedicato)e quelli di un ASSICURAZIONE PER RESPONSABILITA’ che dubito tanti sedicenti consulenti da 300 euro all’anno abbiano. Gli stessi software di contabilità non costano meno di 1000-1500 euro l’anno, a meno che non si utilizzino software minimali con la moltiplicazione del rischio di errore

    5. Questo è un PUNTO CHE VALE PER TUTTE LE ATTIVITA’: Il fatto che in italia ci siano moltissime partite iva con un fatturato medio di 30.000 euro e con utili al netto di imposte e contributi da 10-12 mila euro (da fame) non significa che anche tutti gli altri debbano guadagnare allo stesso modo. Io non dico certamente che uno debba arricchirsi ingiustamente, ma conti alla mano, una professionista per vivere degnamente, considerando anche oneri fiscali e rischio d’impresa, dovrebbe guadagnare almeno 30.000 anno (come utili a cui togliere imposte e contributi). Se il reddito della vostra occupazione principale è molto piu’ basso (e non avete alcuna speranza di migliorarlo) allora da professionista vi consiglio di cambiare attività: è crudele dirlo, ma purtroppo questa è la realtà delle cose.

    6. Tanti parlano di ‘casta dei commercialisti’, quando la nostra categoria è la piu’aperta delle professioni: chiunque, svegliandosi la mattina, puo’ mettersi a fare gran parte delle cose che noi abitualmente facciamo, con il solo onere (gratuito se si fa autonomamente poi..) di aprire la partita iva all’agenzia delle entrate.

    7. LA PROFESSIONALITA’ SI PAGA.. se un commercialista fa pagare 2.000 euro ad un imprenditore che ne ricava 30.000 allora presumibilmente significa che il servizio che lui offre è qualitativamente alto, non che necessariamente sia un ladro. D’altra parte l’imprenditore dovrà essere messo nelle condizioni di ‘sentirsi tutelato ed in mani sicure’. Nessuno vieta a nessuno di cercare di risparmiare qualcosa, qualora lo ritenesse opportuno, ma è necessario capire che prezzi considerevolmente minori significano un servizio a volte anche molto peggiore.

    Scusate la lunghezza del mio post. Spero abbiate gradito

  45. Gian A ha detto:

    Buongiorno a tutti. Come altri, sono capitato in questa discussione casualmente. Premetto che svolgo la professione da diversi anni.
    Spiace veder mercanteggiare il lavoro, sembra più una “borsa”, un “chi offre di meno” a scapito di un riferimento adeguatamente serio. Fermo restando che talune offerte lette in questa pagina siano tutte da verificare (anche se si riferiscono a circa 3 anni fa), ho comunque fatto una ricerca web di contabilità on line, e devo dire che tra coloro che indicano un prezzo, i valori sono, direi, oltre la media. Un esempio è uno studio online che, trascurando lo slogan “..ditta individuale in semplificata, indipendentemente dal regime fiscale…” (!), propone un costo annuo fisso di c.a 700 euro e in aggiunta una percentuale poco sotto l’unità sul fatturato. In sostanza un costo annuale di un migliaio di euro per una ditta da 30.000 euro di fatturato. Tenuto conto che le contabilità on line al momento sono rivolte in particolare a piccole realtà (piccole per mole di lavoro), non mi sembrano prezzi tanto concorrenziali. A parte che non ho ancora capito cosa succede se l’ADE invia un avviso bonario per mancato abbinamento di un F24 (responsabilità dell’Ente) ad un soggetto di Gorizia che si fa assistere dallo studio online di Pisa (e non è vero che l’Agenzia di Pisa in questo caso risolve su Gorizia, non sono tenuti a farlo e non sempre è fattibile), mi sembra che la cifra richiesta non sia con tutto quel risparmio che si va cercando.
    Chi fa questo genere di lavoro, sa quante difficoltà incontra ogni giorno, senza considerare poi i rapporti con gli enti, la cui assistenza tante volte, almeno per me, passa in cavalleria. Però non vedo come mai questa categoria sia l’unica a dover giustificare la remunerazione del proprio lavoro: non così per un notaio, un geometra, un architetto e così via. Solo perchè il nostro lavoro non è materialmente visibile, dovrebbe essere eseguito gratis.
    Sui tariffari invece, direi che un conto è una “indicazione di massima” del costo della prestazione, che comunque è a “misura” del cliente e della sua attività, un conto è quantificare a priori il costo della prestazione per una determinata attività. Per esperienza, sono tante le persone che dicono “ho tre cose da registrare”, concordi la cifra e poi per la sola liquidazione IVA del mese impiego mezza giornata.

    Mi scuso per la polemica o i paragoni, ma ci tenevo a portare anche il mio pensiero.

  46. Luca ha detto:

    Buongiorno a tutti,
    ho visitato oggi questo sito perché ho appena avuto una discussione con il mio commercialista:
    in pratica sono un lavoratore dipendente che, per arrotondare lo stipendio, pubblica delle applicazioni per iPhone. Per adempiere agli oneri fiscali ho dovuto aprire una partita iva (200 euro) regime dei minimi. La Apple mensilmente mi fa un bonifico relativo alle applicazioni vendute, io devo generare delle auto-fatture ( in un anno 12 fatture che io emetto) in totale nel 2011 circa 2000 euro. il mio commercialista l’ho visto a marzo, quando ho aperto la partita iva e a dicembre per consegnargli le mie fatture.
    oggi mi arrivano le spese per gli oneri professionali relativi al 2011 del mio commercialista (quali?) 740 euro + 200 euro già pagati per l’apertura della partita iva, ovviamente quando dovrò presentare il modello unico occorrono altri soldi, che non sa quantificare.
    Luca.

  47. Cristian ha detto:

    Caro Luca,

    per quel che posso dirti io il prezzo applicato dal tuo commercialista è onesto (se nn ho capito male sono 740 euro annui per la gestione annuale ‘all inclusive’ di un contributente minimo, io solitamente nel compenso inserisco anche il modello unico). Non penso sia corretto attriburire delle colpe ad un professionista che, pur cercando di tenere in considerazione l’eventuale redditività di un cliente, deve quantificare il compenso anche in base ai costi che la sua attività comporta ed al tempo che egli impiega per il cliente: in poche parole, sotto certi livelli di compenso la gestione di un cliente diventa anti-economica (si rischia cioè di lavorare a guadagno zero o addirittura in perdita). Deve esserci consapevolezza che l’apertura di una partita iva comporta dei costi fissi da considerare che vanno valutati dal principio. Personalmente ad un cliente che avesse in previsione di fatturare circa 2.000 euro annui sconsiglierei vivamente di aprire una partita iva perchè palesemente con i ricavi si coprono a malapena i costi di gestione: probabilmente questo il tuo commercialista avrebbe dovuto spiegartelo più chiaramente

  48. dimaco il discolo ha detto:

    la mia commercialista è un drago, veramente. una con le palle quadrate e anche se mi costasse il doppio di quanto la pago non rinuncerei a leiper nulla al mondo.

  49. se vuoi ti aiuto io ha detto:

    luca contattami al dott81m@libero.it
    ho una società di consulenza fiscale che gestisce la contabilità anche on line (tipo il sito di conti pronti)e il prezzo è molto più basso dei 740 € annui
    fammi sapere

  50. simona ha detto:

    Contattami vediamo di risolvere il tuo problema in questo periodo di crisi
    info@studiodecesaresimona.it

  51. Simone Zaia ha detto:

    Scusate, ma secondo voi un commercialista spende 100 euro all’anno di programmi? Ma da dove venite? Nel mio studio abbiamo una fattura (base) annua del programma contabilità e dichiarazioni di 19 mila euro l’anno. Se volete un commercialista da non spendere nulla, andate alle varie associazioni di categoria o dai vari stuti Lapet, Int, eccettera di falsi commercialisti!!
    E poi ricordate bene che non pagate il servizio di tenuta libri contabili ma qualcosa di più: ovvero la conoscenza e la consulenza (vera e propria).
    Ultima cosa, quando nel mio Studio viene un cliente del tuo genere (che ama lesinare sui prezzi) il preventivo che facciamo è sempre il doppio del “normale” in quanto certa clientela è meglio perderla o lasciarla ai vari netturbini tributaristi!!!

  52. Cristian ha detto:

    Caro Enrico,

    tutto le cose hanno un loro prezzo.
    Vi è mai capitato di entrare in un concessionario e trovare un’auto nuova fiammante a 1000 Euro?
    L’unica volta che ho provato ad aderire ad una fantomatica ‘superofferta’ era per una vacanza e alla fine è fallito il tour-operator…
    Mi vengono in mente anche i venditori cinesi, che hanno prezzi molto piu’ bassi di tanti altri imprenditori.. chissà perchè poi tanta gente poi preferisce comunque pagare di piu’
    Questo per dire che ogni cosa ha il suo giusto prezzo. Sfido a trovare qualsiasi collega (serio) che possa gestire contabilità semplificate, anche piccolissime a 500 euro annue..Io non lo farei mai, per vivere dovrei gestirne talmente tante che non riuscirei a garantire una qualità sufficiente per le mie prestazioni.

    se ti accontenti di 1000 Euro al mese per vivere offri pure i tuoi servizi a prezzi stracciati. Il fatto che ci sia gente che si accontenta o che vive con questo stipendio non significa che allora anche gli altri debbano forzosamente accontentarsene.
    Io ho studiato 30 anni, tuttora studio costantemente per tenermi aggiornato, sto in studio piu’ di 10 ore al giorno, e il mio telefono è sempre acceso per i miei clienti anche quando sono fuori ufficio.Facendo questa professione mi assumo la responsabilità degli errori che commetto e sono ‘costretto’ ad indirizzare imprenditori e non in decisioni anche cruciali per la loro attività.
    Mi perdoni se, proprio, non riesco ad accontentarmi..
    Che dovrei dirle, tra un maggior numero di clienti ed averne un po’ di meno, ma soddisfatti perchè ho la possibilità di lavorare bene, preferisco la seconda scelta

  53. Fiora ha detto:

    ho letto i due ultimi commenti ed in effetti devo darvi ragione.
    io ho un’ attività commerciale e la mi dichiarazione dei redditi viene fatta dall’Associazione Commercianti a tariffe ritengo più basse di uno Studio di commercialista, ma si tratta di un lavoro sempre identico di routine, da anni.
    Ogniqualvolta ho un quesito genere, novità per le licenze, contratti d’affitto d’azienda, con muri, affittanza dei soli muri e congelamento e/o rottamazione della licenza, estromissione dell’immobile dalla ditta e autofatturazione dello stesso a me per eventualmente affittarlo da persona fisica ecc ecc i bravi ragazzi fanno scena muta .
    In questi e altri casi analoghi non c’è che un commercialista preparato che possa guidare in questi meandri senza incappare in qualche errore ben più costoso della parcella!

  54. Fiora ha detto:

    aggiungo però che anch’io mi sono allontanata dal commercialista star di famiglia per approdare all’Associazione Commercianti, quando alle parcelle da primario mi sono resa conto che aveva aggiunto anche la tariffa di ogni telefonata che appena mancato mio padre e trovatami smarrita ed in difficoltà sul come proseguire nell’attività ero costretta a fargli…

  55. Cristian ha detto:

    Dipende quante gliene facevi.. Scherzi a parte.. Tranne studi veramente grossi e da parcelle esorbitanti, non ho mai visto fatturare telefonate (metodo all’americana, ogni attività viene quantificata in termini di prezzo e fatturata). Penso sia piu’ adatto a grandi consulenze o a strutture medio grandi. Per piccole e medie imprese non penso sia molto adatto, anzi a volte poco opportuno… sicuramente inadatto per la gestione dell’attività ordinaria.
    Poi ci sono sicuramente i colleghi che se ne approfittano un po’.. Io sostengo che la tesi in questo thread è errata perchè non si puo’ nemmeno pensare che un professionista si svenda, d’altra parte anche i clienti devono tenere gli occhi aperti perchè, di converso, anche i professionisti a volte possono tirare troppo la corda..

  56. Fiora ha detto:

    in effetti lo studio associato era prestigioso ma il titolare-capo era cresciuto professionalmente da quando papà si era rivolto a lui la prima volta tantissimi anni addietro per continuare nel tempo fino a che era venuto a mancare…comprendi che tutta questa esosità mi è apparsa davvero eccessiva e la “professionalità telefonica” inadeguata alla situazione.
    Beh! è andata così! anche se continuo a pensare che il Commercialista quando serve SERVE!…e più sopra ti ho esemplificato alcuni casi.

  57. Paolo Angelo Togni ha detto:

    Concordo PIENAMENTE con Cristian (commento del 22 febbraio 2012).
    Se devo tenermi un cliente minimo a 500 euro l’anno preferisco non averlo.
    La qualità ha un costo. Certo che se uno fa pagare 1.500 euro all’anno per un minimo nel 2012 è veramente troppo, esorbitante. Il prezzo equo è 800 euro + C. cassa dottori c. e iva. Se un cliente rifiuta un professionista perchè gli fa pagare 100 euro in più vuol dire che non ha capito nulla. Il rapporto col professionista è fiduciario, il commercialista si trova col passaparola…..siamo consulenti,”vendiamo cultura, informazioni” mica spinaci al mercato!!!!

  58. Marco Carbone ha detto:

    Io chi ha 12 fatture annue lo tengo a 250 euro tutto compreso.

  59. Raf. Cap ha detto:

    Salve.. devo aprire un Bar da 0. Quindi nn so quante fatture faro’ e ricevero’… Mi sn rivolto ad un commercialista ove nn mi ha voluto cmq dire la sua parcella.. mi ha detto sl che sarà onesta…
    Magari si pagasse con l’onestà in italia.. 😉
    Detto questo vorrei sapere secondo voi cosa potro’ aspettarmi, giusto x capire e nn rimanere di ghiaccio..
    Sn ditta individuale con un operaio part-time.
    Secondo voi che tariffa mi posso aspettare?
    Grazie x le risposte alla mia domanda..

    Saluti raf.

  60. Raf. Cap ha detto:

    Volevo sottolineare che sn meridionale… nn si guadagna come al nord… 😉

    grazie

  61. Marco Carbone ha detto:

    Aspettati 120 al mese + 30 di busta paga

  62. Raf. Cap ha detto:

    grazie mille .. quindi in poche parole 150 al mese…. quindi 1800 euro all’anno… eppure avevo letto meno… 😉
    cmq grazie.. 😉

  63. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @ 22 AUGH – Augh !! Viso pallido non parla con lingua forcuta .

    Anch’io ho detto ai miei figli e figli di altre tribu di prendere il sentiero di libertà
    per avere un futuro ricco, di abbandonare le ns.praterie ormai dominate dagli spiriti maligni.

    Che il grande Spirito Manitou illumini il sentiero della liberta e della giustizia.

    Augh!

  64. Cristian ha detto:

    Ciao Raf. Cap.

    tieni conto che:

    il primo anno dovresti presumibilmente ricevere anche una parcella per il disbrigo delle pratiche di apertura ed attivazione della tua ditta individuale (stimerei circa 500-600 euro) e che oltre alle spese del cedolino ci sono anche quelle per redazione del cud/770/pratiche di assunzione ecc.

    Per quanto riguarda la spese di gestione degli adempimenti ‘ordinari’ tanto dipenderà dalla mole di documenti che saranno da registrare e dal regime contabile che andrai a scegliere.

    Presumibilmente aspettati una spesa di circa 2500-3000 euro compreso il costo delle paghe in contabilità semplificata, qualcosa in piu’ nel caso di contabilità ordinaria. 1800 per un bar con anche i cedolini da elaborare mi sembra un’ipotesi troppo ottimistica.

    buona giornata

  65. maria ha detto:

    dipende molto dalla zona
    io ho fatto pratica commerciale per 3 anni in uno studio e per i bar il dottore si prendeva dagli 80 ai 100 euro mensili. non di più te lo posso assicurare
    per le buste paghe invece devi aggirarti intorno ai 20 euro mensili a dipendente

    ma tu di dove sei precisamente?

    perchè non cerchi un preventivo da più commercialisti?

  66. Cristian ha detto:

    Maria, sicura che il dottore non si intascava qualcosa ‘fuori’??
    provocazioni a parte 80/100 euro al mese mi sembra troppo poco, soprattutto se ci si rivolge ad un professionista con una struttura e dipendenti al seguito. Sono a conoscenza del fatto che, in base alla zona geografica, i prezzi cambiano sensibilmente, ma non credo che a certi livelli di ricavo la tenuta di una contabilità possa generare un utile

  67. Raf. Cap ha detto:

    io sn di Giovinazzo(BA) Maria…
    Ovviamente prima di iniziare a fare carte ecc… mi dovrà dare un preventivo…
    Posso capire i problemi x aprire l’esercizio.. ma dopo credo che il commercialista perdi tanto tempo x quelle fatture che nn saranno un esagerazione…
    Idea mia.. professionista o semi professionista..
    se dovessi avere spese del genere in un bar, affitto e tasse.. Che apro a fare?! 😉 lavoro x dar da mangiare a gli altri.. 😉

  68. Michela ha detto:

    Scopro appena ora questa affascinante discussione, che prosegue da oltre un anno. Voglio portare la mia piccola testimonianza: assistente di un professionista, in possesso di un diplomino di segretaria NON contabile, mi sono trovata obbligata a tenere la contabilità dello studio, nonchè quella della madre e della figlia del mio capo, per venti anni esatti. Mi ha salvato,una decina d’anni fa, l’avvento dell’ Euro: ho scongiurato il capo di non farmelo fare più, perchè non me la sentivo con una valuta nuova.
    Non me la sentivo neanche con la vecchia: ho sempre avuto coscienza della mia inadeguatezza: se il capo avesse dato la contabilità in mano alla signora delle pulizie, sarebbe stato identico. Per venti anni mi sono stressata, portandomi a casa le circolari dell’ INPS relative ai dipendenti per studiarle in pace, facendo code in Largo Panfili per spillare info all’Agenzia delle Entrate, e spigolando qua e là altri suggerimenti a molti nostri clienti commercialisti, ragionieri, contabili e appena lontanamente infarinati di nozioni fiscali. Abbiamo anche subìto tre mesi di acceramento fiscale con la GdF in ufficio; ebbene non ci crederete, ma in vent’anni non abbiamo MAI beccato multe. Ah, inutile precisare: io per la mia attività extra, non sono stata pagata neanche una lira in più, nè ho avuto un livello superiore…… Dopo l’ Euro, ci siamo affidati a due commercialisti in dieci anni: spesa media tremila euro annuali, e perdipiù una decina di piccole multe. L’anno scorso, ben tre. Ho avuto la soddisfazione di sentir dire al mio capo: “era meglio quando faceva tutto lei… gratis e senza multe!”

  69. Raf. Cap ha detto:

    e allora c’è una domanda a tutto questo… se pago il commercialista— e mi fa avere multe, dovrebbe pagare lui xkè nn ha fatto bene il suo lavoro..
    Come si fanno pagare giustamente o profumatamente…
    Nn mi sembra giusto che io dovrei pagare x un servizio fatto male anche quando pago…
    Mi rispondete a questo quesito x favore?
    Se mi arriva una multa x colpa del commercialista.. dovrebbe cmq pagare il commerciante? o dipende dal costo della multa? illuminatemi.. 😉

  70. Cristian ha detto:

    Un professionista serio risponde dei suoi errori ed è assicurato. Per gli iscritti all ordine l’assicurazione è obbligatoria. Se il professionista che hai scelto è valido, ti accorgerai tu stesso che considererai il compenso che gli corrisponderai ben speso… Solitamente è per questo motivo che è consigliabile diffidare di consulenti che offrono i loro servizi a prezzi stracciati..Per il resto mi sembra che tu ti stia fasciando la testa su ipotetici episodi e racconti che per quel che posso capire sonotutti da riscontrare.

  71. Raf. Cap ha detto:

    Be ovvio Cristian che mi sto fasciando la testa.. sn un tipo che cerca prima e si documenta su quello che si deve e dovrebbe fare x cercare di nn incappare in alcuni sbagli..
    Mi sentirei derubato se pagassi bene x ricevere problemi..
    X il resto ti ringrazio e vi ringrazio x le risposte.. mi state aprendo gli occhi.. anche in tarda notte… 😉

  72. michela ha detto:

    guarda, devo premettere che da quando ho fatto sbolognare ad un professionista la contabilità del mio studio, io me ne sono totalmente e gioiosamente disinteressata. per cui quanto dirò sono solamente le mie impressioni: ho l’impressione che con oscure motivazioni e giri di parole e ricorso a prassi e regole sconosciute, i commercialisti inducano i clienti a pagare le multe anche quando dovrebbero pagarle loro. un po’ come la responsabilità dei magistrati: esiste, ma chissà come non pagano mai o quasi. e dirò di più, ci sono stati tantissimi casi in cui i commercialisti non hanno davvero pagato alcunchè, facendo precipitare i clienti in grane pazzesche. penso che questo accada quando, assicurati o no che siano, semplicemente se ne fregano di pagare e l’incombenza rimane ai clienti. Affar loro, poi, citare in giudizio il commercialista e la sua assicurazione (ammesso che riescano a sapere quale sia).

  73. michela ha detto:

    certe volte mi sono chiesta se non valga la pena di agire in modo totalmente clandestino, non esistere nè per il fisco nè per la camera di commercio nè l’ INPS, come un noto atelier di sartoria che operava nel cuore di Corso Italia, con dieci dipendenti in nero e con un’ottima clientela: sotto il naso di tutti, senza mai compilare una fattura, senza dare la liquidazione alla dipendente che andava via (è capitato ad una mia amica) ma tirandola per le lunghe con promesse mai realizzate e poi con intimidazioni varie appena si nominava l’ufficio del lavoro o i Sindacati. Questo atelier creava pacchi di abiti anche per grandi firme di Roma e di Milano. Sotto il naso di tutti, nel cuore della città, e per parecchi anni. Tutto sta, io credo, di farsi la clientela giusta e gli amici giusti. E questo è solo uno dei casi. Il titolare non ha, che io sappia, mai pagato per quello che ha fatto.

  74. Raf. Cap ha detto:

    e a questo punto come ci tuteliamo se cmq in caso di multe nn ci tutela nessuno?
    Dobbiamo andare x avvocati? a dar da mangiare anche a loro?
    X quanto ho capito.. pagare bene o male.. le fregature arrivano lo stesso… 😉

  75. michela ha detto:

    hai capito bene, Raf Cap. Hai capito benissimo. Il cliente in ogni caso prende la fregatura.

  76. Marco Carbone ha detto:

    Un bar ha parecchie fatture in uscita alle quali devi stare attendo a differenziare le materie prime e il merci c acquisti … Tutto qua niente di complicato certo sempre nel limite di 700 Mila euro di ricavi… In contabilita semplificata quello e’ il costo

  77. Cristian ha detto:

    Un consiglio spassionato: le fregature oggi si prendono ovunque; se hai così paura di essere truffato o raggirato allora ti conviene non aprire nemmeno… Detto questo non sara’ di certo la parcella del tuo commercialista a determInare le sorti della tua attività…quella, volente o nolente, la dovrai pagare

  78. Raf. Cap ha detto:

    Scusami Cristian io parlo x rendermi conto.. e poi se sbaglio al lavoro vengo licenziato soprattutto se faccio un danno di tot soldi…
    e se mai nn mi pagano neanche..
    Invece se sn commercialista posso fare il bello e cattivo tempo..?! 😉
    Nn mi sembra giusto x chi cmq lavora anche al cent e dopo gli succede nella peggior delle ipotesi una cosa del genere..
    Noi commercianti o futuri nel mio caso dovremmo essere tutelati…
    Questo è il mio punto di vista..
    E appunto xkè pago che le cose dovrebbero essere fatte con giudizio..
    Detto questo nn voglio far polemiche ma capire se veramente andare da un professionista o no.. 😉

  79. Cristian ha detto:

    Non è polemica la mia, è solo che sembra che noi commercialisti siam tutti truffatori.. Nn è così.. Nonostante certi commenti che ho letto… Il punto è che il rapporto con il professionista è basato sulla fiducia… Cercatene uno di cui ritieni di poterti fidare, per l’impressione che ti fa o perché lo conosci personalmente… Chiedi consiglio a persone che ne hanno uno, ma con una persona che ti dovrà aiutare in scelte anche delicate la cosa più sbalgliata da fare è state col fucile puntato.. Tutto qui. Poi ti faccio tanti auguri per la tua attività

  80. Michela ha detto:

    scusate se intervengo di nuovo, ma ne ho viste tante in questa materia. vorrei solo soffermarmi sulla frase “cercatene uno di cui ritieni di poterti fidare per l’impressione che ti fa”. niente di più pericoloso: 1) perchè non tutti noi abbiamo un istinto talmente fine da metterci in guardia, 2) perchè i professionisti -soprattutto giovani- devono essere impastati di simpatia, garbo e sicurezza per accattivarsi la fiducia del potenziale cliente. un professionista che non sapesse generare queste sensazioni nel futuro cliente, potrebbe direttamente chiudere bottega e darsi all’ippica. e dico “professionista” in generale, sia ben chiaro…

  81. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @81 – VARI – non entro nel merito delle tariffe applicate, in ogni caso quando uno contatta uno studio di contabilità viene adeguatemente informato(almeno dovrebbe) del costo base ed extra.Se poi l’evidenza non corrisponde al proposto, uno cambia.
    Io personalmente se lo studio non e’ assicurato per ” malpractice” cioe’ evidende negligenza del professionista ,io non lo prend
    neanche in considerazione.
    Previa visione di titoli accademici e certificazioni dove richieste.

  82. laura capriulo ha detto:

    cosa pensate della richiesta del mio commercialista di chiedermi 450 euro SOLO per avermi aperto la partita iva?

  83. laura capriulo ha detto:

    preciso che mi ci sono recata per aprire attivita vendita on-line merci usate (collezionismo ed antiquariato). REGIME DEI MINIMI. Non so quali pratiche abbia fatto. In comune ci sono andata io (suap) diverse e diverse volte. Da parte sua ho avuto comunicazione partita iva e breve spiegazione di come compilare alcuni documenti. Dopodiche’ il suo segretario mi ha presentato fattura con 445 euro da pagare.

  84. Domenico Pezzotti ha detto:

    Buongiorno a tutti. ho letto con passione il thread e vorrei lasciare le mie considerazioni.
    Sono un Commercialista (ahimè) 48 enne ed opero nel settore da quasi 30 anni. Ho lavorato per qualche studio di terzi, poi in studio associato e da 10 anni come studio individuale con 4 collaboratori.
    Ho sempre creduto che la qualità del lavoro, l’attenzione costante al cliente, la serietà professionale e l’individuazione dei bisogni del singolo cliente fossero le prerogative per poter lavorare bene e con soddisfazione, anche economica. In questi anni credo di aver avuto conferma di questo in quanto gli esodi di clienti per questioni di prezzo (o, peggio ancora, per malcontento riguardo alle modalità di gestione del servizio!) sono state quasi nulle.
    Ultimamente sto subendo la concorrenza di una collega che opera a prezzi che io non riuscirei a sostenere… in studio ho un sistema con il quale teniamo analiticamente annotato il tempo “diretto” dedicato ai vari clienti; il cliente che ho perso mi ha dato, lo scorso anno, l’equivalente di 16 euro per ogni ora diretta e indiretta a lui attribuibile. lo perdo per un prezzo offerto dalla collega a 5,70 euro/ora (se la collega dedica lo stesso tempo, ovviamente…).
    A parte la delusione che provo, ci tengo a dire che non ritengo esosi i prezzi da me applicati e che non sono nemmeno un professionista che gira con il Cayenne (ho una Volvo 1.6 dell’anno 2000… quindi potete capire). Non li ritengo esosi se penso agli anni di vita “buttati” nella professione, nella lettura, nell’aggiornamento, nella ricerca, indistintamente per tutti i miei clienti, di informazioni che possano essere utili per loro (contributi, segnalazioni, consigli, ammonimenti…).
    Io invito tutti coloro che seguono questa discussione a valutare queste cose… invito anche coloro che ritengono necessario che il commercialista lavori per loro a 300 euro/anno a considerare che il solo abbonamento al sole 24 ore costa 360 euro…. poi bisogna leggerlo, capirlo, interpretarlo, bisogna “fare le cose”, tutto si fa con un click (questo è lo slogan della Pubblica Amministrazione da un po’ di tempo!) ma i programmi vanno scaricati, installati, bisogna perdere ore perché le applets Java vanno in conflitto tra loro (Agenzia Dogane e Agenzia entrate pare non si parlino… mi è successo lo scorso anno e dalla Sogei mi hanno consigliato di mettere i due programmi su due PC diversi!!)…. INFINE… bisogna prendersi le responsabilità di quanto viene dichiarato e presentato all’Agenzia delle Entrate o al Registro imprese.
    Il professionista serio questo lo fa. Il professionista serio risponde dei suoi errori. non mi vergogno a dire che mi è capitato ancora di sbagliare, anche per importi non trascurabili ma sono ORGOGLIOSO di dire che ho sempre pagato IO per gli sbagli del mio studio, sia per quelli originati da me che per quelli originati dai miei collaboratori (i quali sono sotto la mia direzione….).
    Questo per dire che dall’esterno è sempre molto facile minimizzare quel che fanno gli altri… bisogna provare dall’interno e vivere le situazioni. Ciò non toglie che esistano situazioni “border line” che non devono tuttavia essere utilizzate per generalizzare.
    Personalmente, nel proporre tariffe per attività e operazioni straordinarie o consulenze cerco di utilizzare il criterio del “buon senso”. La tariffa professionale (ormai defunta) appare spesso troppo avulsa dalla realtà e poco aderente ai tempi che cambiano; molte volte determina “compensi” esorbitanti rispetto al valore delle attività; altre volte il contrario.
    Credo che continuerò ad utilizzare puntare sui valori professionali che ho tenuto a riferimento sino ad oggi…. il tempo ed il mercato mi diranno se sto facendo la cosa giusta.
    Spero di non aver annoiato nessuno ma di aver contribuito a portare un punto di vista nella appassionante e complicata vicenda del thread.
    A tutti una buona riflessione.
    Domenico

  85. simona de cesare ha detto:

    Gent.mo collega!
    quello che affermi è tutto giusto ma purtroppo viviamo un epoca dove il prezzo fa la differenza ed a molti clienti non importa quanto tu sia bravo ed aggiornato. La ns professione non viene riconosciuta da tutti, sembra che noi non facciamo niente!Dal mio punto di vista so dirti che la ns professione può farla soltanto chi è disposto a sacrificare la sua vita e la sua mente per tenere sempre aggiornati i clienti. Noi non lavoriamo 8 o 12 ore ma 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno.Ma questo non conta! Speriamo in un futuro migliore e con tanti riconoscimenti

  86. Domenico Pezzotti ha detto:

    Grazie Simona per la solidarietà… sono pienamente d’accordo con te…. io sto cercando una soluzione tuttavia…
    Ho iniziato ad inserire nelle note spesa l’elenco di tutte quelle cose che vengono comunque fatte per il cliente e che, pur non facendo parte delle “attività pagate” (es. registrami le fatture) vengono richieste e puntualmente eseguite pur senza addebiti. Questo aiuta il cliente a “vedere” quanto noi facciamo ed a capire che l’attività svolta per lui non è stata la sola registrazione di una fattura ma, magari, la risposta a 10 mail, il consiglio per la tal cosa, lo studio della tal soluzione, la soluzione della piccola rogna con l’agenzia, il ravvedimento di qualcosa che LUI non ha pagato in tempo.
    Credo fermamente che sia necessaria una maggiore “comunicazione”. I clienti onesti che cercano un “rapporto professionale” e non un servizio di mera registrazione di solito capiscono. Altri, che, per volontà loro ma anche per necessità (ci sono tante situazioni particolari che sono assolutamente da rispettare) ritengono di non voler pagare le prestazioni… capiscono ma, giustamente, si sentono liberi di prendere altre strade. Ci sono poi anche i clienti che pretenderebbero il massimo servizio al costo che vogliono loro… questi, secondo me, sono da lasciare al loro destino.
    Ancora grazie per la solidarietà… fa piacere sapere che comunque ci sia qualcuno disposto a riconoscere il valore del lavoro che, spesso in sordina, viene fatto giorno dopo giorno, soprattutto in questo periodo di giungla normativa (siamo alla sesta manovra che stravolge il sistema… io sto veramente facendo fatica! – chi pretende risposte da me e non mi vulve riconoscere l’onesta retribuzione non deve fare altro che cercare su internet la soluzione ai suoi problemi e prendersi la responsabilità di scegliere come agire.)
    Ciao e buona settimana!
    Domenico

  87. italiano ha detto:

    @ Domenico Pezzotti

    Lei parla di concorrenza e di correttezza.

    Iniziamo con il precisare almeno una cosa:
    lei, Domenico Pezzotti, che ha 48 anni e lavora da 30, non ha specificato se è Ragioniere Commercialista o Dottore Commercialista.

    E il collega cattivo, ha il Suo stesso titolo o magari è Dottore Commercialista mentre Lei è soltanto Ragioniere Commercialista, o avete lo stesso titolo di studio/professionale o magari è Lei che ha pure la qualifica maggiore?

    Ci renda edotti in maniera completa. Sa com’è, se non ci si presenta completamente viene il sospetto di vendersi per quello che non si è.

  88. Domenico Pezzotti ha detto:

    Mi spiace di non aver fornito le indicazioni richieste ma non mi sembravano importanti, comunque non c’è nessun problema, io sono solo Ragioniere in quanto non ho potuto frequentare l’università (sono rimasto senza padre a 18 anni e la situazione della mia famiglia non me lo permetteva). ho comunque lavorato sempre in studi professionali, ho fatto per due anni il corso per Consulenti del Lavoro, ed ho superato l’esame di stato. Poi, interessato alla materia fiscale, societaria e fallimentare ho fatto il praticantato per Ragioniere Commercialista seguendo per due anni i corsi proposti dal nostro Collegio di Brescia ed ho superato l’esame di Stato. Ora mi trovo iscritto all’Ordine di Brescia n. 1175 – La collega di cui parlavo è Dottore Commercialista ed ha uno studio più o meno come il mio….
    Non credo di aver detto che la collega sia cattiva… ho solamente detto che opera a prezzi che io non riesco a sostenere…
    Caro “italiano”, spero di essermi presentato in maniera completa… quando mi sono iscritto al forum ho inserito nome e cognome, mail e indirizzo del Blog di studio… su di me puoi trovare ciò che vuoi.
    http://www.methodi.net/blogsite
    Ciao 🙂

  89. Raf. Cap ha detto:

    Salve avrei un quesito da proporvi..
    Ho un atrio adiacente alla mia attività ove ho il libero passaggio..
    Purtroppo l’atrio è stato già affittato..
    Il contratto originario dice che nn si puo’ subaffittare…
    Il proprietario dell’atrio è daccordo del subaffitto e a quanto pare anche chi è in affitto..
    Se il contratto dice che nn si puo’ subaffittare, ma il proprietario e l’affittuario dello stesso nn fa problemi..
    Si potrebbe cmq subaffittare?
    grazie..

  90. Domenico Pezzotti ha detto:

    Proprietario ed affittuario possono sempre derogare alle iniziali pattuizioni dedotte in contratto – Forma scritta – Meglio se riuscite a dare data certa.
    🙂

  91. Fiora ha detto:

    ciao Domenico e quant’altri cortesemente disponibili ad un chiarimento-verifica di quanto mi è stato già sentenziato 🙁 eccovi un lavoro da Superman:
    Attualmente ditta individuale, sono proprietaria di muri e licenza.
    Se decidessi di rottamare la mia ormai svalorizzata licenza, come farei ad affittare a terzi I SOLI MURI COME PERSONA FISICA ( per evidenti motivi fiscali e di semplificazione del contratto che potrei fare col commercialista anziché col notaio come avviene per l’affitto d’azienda comprensivo dei muri) ESTROMETTENDO L’IMMOBILE DALLA DITTA CON CHIUSURA DELLA STESSA E SENZA DOVER CONTESTUALMENTE FATTURARNE IL VALORE A ME STESSA?!
    In pratica ritengo iniquo dover pagare una fattura di circa €40.000 ( QUARANTAMILA!!!!) equivalenti alla percentuale dovuta OGGI ( con la rivalutaz. del Catasto non oso neppur pensare a quanto schizzerà!) sull’ effettivo valore dei muri di un locale centralissimo di 6o mq.circa, esclusivamente per motivi burocratici.
    La fattura la riterrei doverosa nonché… dovuta in caso di VENDITA EFFETTIVA A TERZI con un reale ricavo, ma non a me stessa!
    Chi ha mani in pasta, comprende bene i termini di un discorso che ai profani appare astruso e macchinoso.GRAZIE DI CUORE !

  92. Domenico Pezzotti ha detto:

    ciao Fiora, credo che continuare con domande/risposte su questo thread non sia corretto visto che il tema della discussione è un’altro. se mi mandi una mail (dovresti trovare tutti i riferimenti sopra) con qualche dettaglio in più (età , tipo attività, ecc.) posso mandarti qualche mia personale considerazione.
    Ciao!

  93. Fiora ha detto:

    @92 Per carità illustrissimo! ho chi mi guida, e mi bastava una conferma che non se ne scappa, un sì o un no,non chissà quali specifici lumi!
    E visto che questo “ambiente” mi risulta frequentato da altri commercianti,non mi appariva tanto personalistico.
    Già! il tema della discussione è un altro!
    “i commercialisti non sono la Caritas” … restando in tema mi scuso quindi se il mio ti è apparso un un bieco tentativo di scrocco di professionalità… 🙁

  94. Fiora ha detto:

    @92tanto “rigor tematicus” non appartiene alla nostra band…qua si comincia con la Defonta e si finisce con le foibe…e io ho evitato accuratamente la prima e le seconde.
    😀 😀 😀

  95. Domenico Pezzotti ha detto:

    Mi spiace essere stato frainteso. Volevo solo offrire la mia disponibilità ad analizzare la tua questione senza disturbare chi in questo thread cerca altre informazioni e opinioni. Ti rinnovo quindi l’invito a mandarmi una mail domenico.pezzotti@methodi.net in modo che, senza spesa e senza alcun impegno per te, ti possa dire qualcosa di più. Questo è quanto sento di poter fare.
    Ciao.

  96. Fiora ha detto:

    Tra le mie molte buone qualità, c’è però il difetto d’essere precipitosa e impulsiva!
    Ti scrivo con calma senz’altro!… E scusa tu, Domenico! 🙂

  97. Mauricets ha detto:

    usatemi tanto, io ripeto un concetto:

    io sono solidale con tutti i lavoratori onesti.

    siano essi dipendenti o autonomi.

    è giunta l’ora di mettere alle corde i disonesti. di ogni risma e categoria.
    e al contempo premiare gli onesti. deve diventare conveniente essere onesti.

    se non si attua questo cambiamento, e a farlo devono esserlo per prime le istituzioni e lo stato, non se ne esce.

    passare dalla sola repressione ad un sistema che premi i corretti.

  98. Fiora ha detto:

    @97 Maurice, e nella direzione di non essere penalizzata da lavoratrice onesta, che vorrebbe non essere costretta a pagare una fattura come persona fisica che “acquisti” un bene già proprio ma intestato alla propria ditta individuale che andava la mia richiesta a Domenico.

  99. Cristian ha detto:

    Mi dispiace Flora ma penso che la norma abbia un senso.. Se ho ben capito tu parli dell’autoconsumo iva, per cui la somma che ti viene richiesta e’ relativa all’ iva che, all’atto dell’acquisto dell immobile ti sei portata in detrazione e/o chiesto a rimborso.. Cosa che un soggetto non esercente attività imprenditoriali non potrebbe fare. La norma e’ di stampo antielusivo.. Non credo che tu possa fare molto per evitare il pagamento, se non quello di utilizzare lo stesso credito IVA, se ancora disponibile.. In caso contrario considera che durante gli scorsi anni hai avuto la possibilità di poter compensare imposte e contributi con un credito IVA che, ahimè, solitamente per un soggetto non imprenditore non e’ possibile utilizzare… L’unica opzione che te lo eviterebbe e’ la cessione dell’immobile assieme all’azienda stessa

  100. Fiora ha detto:

    Grazie Cristian! credo che all’atto dell’acquisto nel lontano 1980!!!! papà non abbia né detratto né chiesto rimborsi,limitandosi a pagare il prezzo all’epoca…
    Io il negozio l’ ho ereditato e non ho alcuna intenzione di cedere l’immobile che oltre al valore venale ne ha uno affettivo per me inestimabile.
    Semplicemente in futuro avrei intenzione di affittare i soli muri per qualsivoglia attività anche diversa dalla mia e se possibile come persona fisica anziché come ditta individule.
    E’ prematuro e spero di riuscire a trovare una soluzione perché onestamente una fattura di autoconsumo della portata che ti ho descritto,mi appare improponibile senza aver incassato i soldi di una vendita effettiva.

  101. Marco Carbone ha detto:

    Sono il fondatore di una ditta che lavora su internet per la contabilità. Gestisco da solo molto piu’ dei 50/60 clienti che ho letto sopra ed ho solo 2 srl, il resto sono tutte ditte individuali a cui chiedo il giusto riferito al guadagno, tengo contabilità dai 400 euro l’anno ai 1200 euro l’anno. Lavoro tutti i giorni anche il sabato e la domenica per circa 10 ore al giorno. Ho lo studio a casa e la mià attività oltre ad andare una volta al mese dal cliente, loro possono tramite un utente e password da me dati controllare la loro contabilità aggiornata. Un buon commercialista ed un buon ragioniere lavorano, tanti se ne vanno in giro e delegano i loro dipendenti ( che spesso non vengono nemmeno segnati) e chiedono cifre esorbitanti per contabilità che davvero una persona potrebbe tenere da solo. Non bisogna essere scienziati, il nostro lavoro ha delle regole e delle piccole scappatoie, ma piu’ segui le regole e piu’ non ci sono controlli ed il lavoro procede bene anche nel consigliare l’imprenditore. L’importante per il nostro lavoro è lavorare il prezzo basso è per lo piu’ per la ricerca continua di clienti ma non mette in dubbio la qualità perchè cliente porta cliente. Quindi credo piu’ si lavora bene e piu’ lavori e quindi piu’ guadagni

  102. Cristian ha detto:

    impressionante sig. Carbone ma mi permetta di porle qualche domanda:

    1. gestendo ‘molto piu’ dei 50/60 clienti’ come puo’ garantire ad ognuno di loro il tempo necessario per un’adeguata consulenza?

    2.Quanto pensa che potrà continuare a lavorare 10 ore al giorno compresi sabato e domenica? E’ un sacrificio che tutti fanno in fase di avvio attività, io stesso nel periodo di pratica professionale lavoravo nel week end altrove per poter avere uno stipendio adeguato, ma avere una vita regolare, con regolare riposo e svago, è condizione necessaria per avere un’adeguata lucidità mentale mentre si lavora.

    3. Quando, come le auguro, la sua attività crescerà e quindi si troverà ‘costretto’ ad assumere dei dipendenti, come potrà ripagarsi i costi di una struttura (necessaria) con compensi da 400 euro al mese?

    Vede, oggi purtroppo ci sono diversi imprenditori che, per ragioni di necessità, erroneamente si creano delle condizioni di lavoro insostenibili nel lungo periodo… il che per un cliente dovrebbe anche sembrare conveniente nell’immediato, ma io non mi sentirei sicuro di essere seguito da qualcuno che non puo’ garantire la continuità della propria attività.. e le condizioni che descrive sono oggettivamente insostenibili per qualsiasi essere umano

  103. lorenzo f ha detto:

    salve sto cercadno a cagliari un commercialista consulente che mi segua e consigli nella mia amministrazione. ho un commercialista e momentaneamente non voglio cambiarlo ma non mi da ciò che mi aspetto da un commercialista, ho capito però che oggi i commercialisti non fanno consulenza. quiondi cerco un consulente commercialista.

  104. Tiziano ha detto:

    Salve,
    sono un dottore commercialista recentemente iscritto all’Albo, con studio a Padova.
    Per un’attività di assistenza e consulenza di base, erogata a professionisti aderenti al regime dei minimi, più o meno siamo sulle cifre indicate su questo articolo dagli altri colleghi online ed offline. Con incombenze ridotte al minimo e con i volumi d’affari di questi “piccoli” professionisti, non si può certo chiedere troppo.
    Ovvio che per società e attività con volumi d’affari ed incombenze maggiori, oltre ad assistenza e consulenza personalizzate e continuate, la parcella aumenta.

    Seguiamo i nostri clienti sia tradizionalmente, offine, presso il nostro Studio di Padova, oppure in modalità online in tutta Italia.

    @Lorenzo F: se è interessato ad un servizio di consulenza anche online, mi contatti.

  105. gabriele ha detto:

    salve ma perche scrivete che se un consulente si prende poco quasi certamente ti arriveranno batoste fiscali? come se il consulente piu caro è esonerato dai controlli e da sanzioni o come se fosse piu bravo di quello meno caro. io credo che non sia cosi e ci vorrebbe un tariffario. ed in ogni casocon i tempi che sono intanto risparmio quelle mille euro l anno sicuro poi se mi arriva una sanzione in ogni caso la posso pagare con le mille euro riparmiate ( inoltre poichè non faccio nero e cerco di tenere tutto in regola non ne vedo il motivo)

  106. dario ha detto:

    Buongiorno, sono un ragazzo di 33 anni e sono interessato ad aprire un negozio online di abbigliamento.
    Praticamente non so da dove devo cominciare per regolarizzare la mia posizione.
    A quali spese vado incontro?
    Considerate che non so a che regime fiscale devo fare riferimento, nè nulla.
    Quanto mi verebbe a costare il vostro pacchetto tuttocompreso?
    Grazie e mi scuso per le tante domande.
    Dario.

  107. Tiziano ha detto:

    Salve Dario,
    per inquadrare meglio la sua posizione servono elementi più precisi, come ad esempio il volume d’affari presunto, dati sull’attività (a puro titolo di esempio: serve un magazzino, oppure si utilizza il drop shipping, ci si avvale di collaboratori, etc…).
    Il regime fiscale potrebbe essere quello dei minimi oppure quello ordinario e la natura giuridica ditta individuale oppure società a responsabilità limitata. Tutto dipende da ulteriori elementi e valutazioni di convenienza.
    Se è interessato ad una mia proposta, clicchi sul mio nome per contattarmi.
    Tiziano

  108. dario ha detto:

    Ciao Tiziano ti ho appena inviato una email.
    Per volume di affari presunto non saprei naturalmente si incrociano le dita e si spera il più possibile. Gli ingrossi sono vicino casa mia quindi un piccolo magazzino stesso in casa e di volta in volta prendo all’ingrosso ciò che serve. Per contenere i costi comincio tutto da solo senza alcun aiuto. Questo per rendere il quadro completo a tutti.
    Grazie dott. Tiziano.

  109. marco resti ha detto:

    salve , costo di un commercialista on line di una societa semplificata , se si a a che fare con persone affidabili , non puo essere piu basso di 250 euro mensili , per srl 400 , naturalmente con un giro d’affari minimo ,

  110. Tiziano ha detto:

    Qui si parla di ditte individuali o professionisti con bassi volumi d’affari, che nella quasi totalità possono aderire al regime dei minimi / per l’imprenditoria giovanile. Ovvio che se si inizia a parlare di società i costi salgono (concordo con le cifre di cui sopra).

  111. ufo ha detto:

    Tiziano, il regime dei contribuenti minimi l’hanno abolito…

  112. Tiziano ha detto:

    @ufo, ti sbagli il regime non è stato abolito ma più correttamente parlando modificato nel 2011. Ora si chiama “per l’imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità” (oppure colloquialmente “nuovi minimi”). La modifica ha tagliato fuori una grossa fetta di contribuenti che aderivano ai “vecchi” minimi, ma è pur sempre la prima scelta (ancora più conveniente che in passato) che offro ai clienti che vogliono iniziare un’attività imprenditoriale o professionale con bassi volumi d’affari e pochi acquisti/beni strumentali.

  113. ufo ha detto:

    Tiziano, potevano chiamarlo anche Antonio, ma resta il fatto che non c’è più un regime fiscale per contribuenti dai ricavi minimi. C’è l’ennesimo regime fiscale per giovani e disoccupati, ed è un altra cosa.

  114. Tiziano ha detto:

    Beh, questa è un’interpretazione.
    Non è riservato ai giovani. Per le nuove attività il regime si può applicare a soggetti di qualsiasi età, almeno per 5 anni. Per chi ha meno di 35 anni, la durata del regime è estesa fino ai 35 anni, questo è il vantaggio in più.
    Si spera che dopo 5 anni il “minimo” non più “giovane” possa finalmente superare la soglia di reddito massimo e fare le cose in grande o decida di mettersi in società…

  115. Giorgio Rossi ha detto:

    Io opero nel settore immobiliare e per concludere affari tratto sulle mie competenze. Se non lavoro io non lavora nemmeno il mio commercialista. Per cui ance i commercialisti in questo momento devono adeguarsi. saluti

  116. NOEL ha detto:

    Vorrei sapere se esiste un tariffario che indichi le tariffe minime e massime praticabili dai commercialisti. ho cercato sul sito dell’Ordine ma la normativa mi sembra molto vaga. Insomma mi chiedevo se un commercialista possa praticare tariffe folli senza nessun tipo di criterio o se c’è un controllo. Grazie.

  117. stefania cirillo ha detto:

    Salve a tutti,
    sono ragioniera da 20 anni lavorando 10 anni un una SRL e 10anni in una SPA, secondo voi riesco ad essere in grado di farmi contabilità sola semplificata in una ditta individuale ? a parte regiatri iva
    registro dei cespiti
    veramento f24 iva trimestrale
    versamento contributi inps che arrivano con lettera
    quali altri cose devo fare ? mi serve comunque un commercialista secondo voi ?

    per comunicazioni
    stepa2006@hotmail.it
    grazie moltissimo in anticipo

  118. Tiziano ha detto:

    @NOEL
    C’era la tariffa professionale, ma è stata abrogata. Vedi qui: http://www.professionisti.it/frontend/articolo/961/Tariffe-dei-commercialisti-cambiano-davvero-le-regole
    Comunque nella realtà quotidiana, anche prima del decreto legge, il ricorso alla tariffa professionale era assai limitato.

  119. Rag. Pascale ha detto:

    Per quanto ci siano ancora in giro prezzi di ogni genere anche solo per la semplice contabilità (come poi credo in qualunque altro settore) essendo noi commercialisti ormai più di centomila, vedi qui: http://www.siticommercialisti.it/importanza-del-sito-per-il-commercialista.htm non mi sembra che si possa dire che siamo una categoria protetta o che fa cartello.

    Il tariffario poi anche se è stata abolito già prima era come se non ci fosse mai stato. E ormai online si trovano parecchi siti wev di commercialisti che nel massimo della trasparenza scrivono chiaramente qual’è la loro offerta con anche i prezzi.

    Suggerireri all’autore dell’articolo, che noto è stato comunque tanto apprezzato, di fare un altro articolo sui Notai, lì ci sarà veramente da ridere. Anche se capisco che il Notaio solitamente lo si incontra solo dalle s.n.c/s.a.s./s.r.l. in su, e che quindi l’autore per il momento si è risparmiato la gabella Papale.

  120. Marcello ha detto:

    Buongiorno,
    ho una ditta individuale,nessun dipendente,lavoro nel settore IT (servizi di assistenza/riparazione/sviluppo sw + vendita) e vorrei cambiare consulente, non per questioni economiche ma per altre motivazioni sulle quali non mi dilungo.
    Di seguito alcuni dati:
    – fatturato annuo lordo 60.000
    – fatture/anno emesse 300
    – fatture acquisto 100
    – operazioni import/export zona EU

    Attualmente pago al consulente (contabilità ordinaria) 1200Eur/anno.

    Mi sono rivolto ad un altro professionista della zona che reputo molto serio e preparato(vivo nel centro Italia) e mi ha proposto un preventivo di 1600,00eur+IVA anno.

    Premesso che sono il primo ad affermare il che la professionalità e il lavoro serio si pagano e che voglio dormire sonni tranquilli, pur non navigando nell’oro, volevo semplicemente sapere dagli altri professionisti sul sito se il preventivo propostomi è in linea con il mercato.

    Un saluto a tutti e buon anno.

  121. dottoressa salerno ha detto:

    per una situazione come la tua io prendo 700 euro all’anno
    ma abito in campania

    non ho grandi spese di gestione perchè non ho dipendenti, nè pago l’affitto dello studio (è di mia prorpietà)

  122. Cristian ha detto:

    Il prezzo e’ a mio parere in linea con quelli presenti sul mercato, che possono variare dai 1200 ai 2000 a seconda del tipo di studio a cui ci si affida. Diffiderei di prezzi troppo bassi. Oltre queste cifre il prezzi mi sembterebbe esagerato. Molto dipende dal numero di registrazioni e documenti da gestire annualmente

  123. Cristian ha detto:

    Pardon… Non avevo notato la contabilità ordinaria… Direi che il compenso richiesto e’ assolutamente concorrenziale. Per una situazione simile io ho richiesto al cliente 1500 euro. Per una contabilità ordinaria meno non si può chiedere

  124. nikkky ha detto:

    Salve!! Mi sono letta tutto.. ora voglio proprio vedere se trovo qualcuno che mi aiuta.. Premesso che il primo commercialista che ERA anche un “amico” mi ha veramente rovinato la vita.. il secondo mi ha dato il colpo di grazia. STORIA DI UNA BICI SENZA SELLINO,cioé la mia: Ho acquistato un bar nel 2005 grazie alla consulenza e alla fiducia del “mio amico” commercialista che ha seguito tutte le pratiche nonchè la trattativa con il suo ex cliente,che me lo ha venduto. Si intasca 500euro in nero solo per sbrigare le aperture di iva e camera di commercio. Poi,essendo nel consiglio direttivo della banca si adopera all’inverosimile per farmi ottenere il mutuo per l’acquisto (addio sellino). Inizio attiità 15 giugno.. 01 luglio fattura giu/sett,esecuzione pratica,spese studio totale.. 1492,32.. che “caro amico”!! Tutto bene fino a che non ho cominciato a rompergli le scatole.. non capivo come mai non avevo potuto usufruire degli incentivi per l’imprenditoria giovanile o femminile avevo 33 anni.. ho avuto una crisi d’identità.. veramente non capivo. E ancora,come mai la “gallina dalle uova d’oro” come la chiamava lui,non ne faceva più? Non ci vedevo chiaro,e non vedevo più neanche lui.. All’inizio del 2007 sulla sedia del suo studio mi ha fatto trovare i 2 raccoglitori della contabilità,e una nota di credito da 2640euro. A non rivederci. Cambio con chi fino ad allora mi aveva tenuto la gestione paghe.. mi rielaborano tutto il 2006 e si va avanti tra alti e bassi. Per ogni quesito in merito all’attività dovevano sempre informarsi alla sede centrale,quindi mai una risposta al momento. Vabbeh non si può essere tuttologi. Poi,alla consulente che mi seguiva venne la brillante idea di darmi l’orientamento giusto per vedere di essere congrui agli studi di settore.. alza qui,abbassa li,compra qui,vendi li. Ohh,finalmente congruo,e la fregatura? Un utile pauroso,mai visto! Lo sto pagando caro l’esperimento della mia consulente.. una bella rateizzazione fino a dicembre 2015 con l’agenzia delle entrate!! E le cartelle della cerit? Ne ho una bella collezione.. qualcuno scambia con me? Ho anche pignolamente provato ad andar per uffici a vedere se vi erano malintesi.. ora mi limito a rateizzare e pagarle!! Errori di copilazioni,ricalcoli iva,diritto camerale incompleto,dm10 versamento errato.. continuo? Chi paga? IO,IO,IO,e dopo aver passato 5 ore alla equitalia per un errore loro,sapete cosa mi hanno risposto? Ci ritorni e te lo fai stornare!! Per finire,mi sospendono il servizio ad aprile 2011 e mi sollecitano il pagamento delle fatture. Ed io sono rimasta qui.. chi é più bravo??

  125. nikkky ha detto:

    Dimenticavo.. dopo una folta collezione di cartelle per incomleto pagamento del diritto camerale,ho scoperto,direttamente in camera di commercio che era stata aperta dal notaio che ha redatto l’atto,iscivendomi in ordinaria invece che nella sezione speciale. Praticamente ho sempre pagato la “speciale” alla scadenza,e l'”ordinaria” con sanzioni in seguito.. Riflettendo sulle conversazioni che ho letto,mi domando se le cifre che avete snocciolato sono baggianate.. o sono dei gran furbacchioni nella mia zona? Io sono in provincia di Firenze Mugello per l’esattezza,e sinceramente,con chiunque mi confronti in tema di commercialisti,siamo tutti concordi che sono ben pochi i veri professionisti che risolvono le beghe e sono onesti nei prezzi,e putroppo c’é un altissima percentuale di marpioni carissimi e incompetenti che,invece di aiutarti a risollevare le sorti,non fanno altro che farti affogare nella melma!!! Quindi,se c’é qualcuno che ha il coraggio di darmi una mano a districarmi tra le mie 1000 beghe.. io sono qui,vediamo chi é tanto bravo da farmi ricredere!! Grazie.

  126. SIMONA DE CESARE ha detto:

    Cara Amica, mi vien da subito dirti cara perchè penso che fin ad ora non hai avuto nè un amico nè un commercialista.Molti clienti hanno storie simile alle tue. Alcuni sono stati anche truffati dicendo di effettuare i versamenti e invece non l’ho facevano.
    Che dirti, sono davvero poco i professionisti ma penso che ci siano ancora. Io cerco di fare la mia professione con amore e non per solo un fine economico. Qui a Napoli e tutto più difficile, ma sono stata anche presa in giro da clienti nordici che mi hanno rimandato i pagamenti proprio perchè non ho insistito piu’ di tanto. Ma poi ho perso tutto!!!Quindi anche noi professionisti siamo presi in giro dai clienti ed è sempre piu’ difficile metterci in risalto perchè molti fanno dei prezzi bassissimi che non si riesce a capire come riescono a sostenere tutti i costi. Se vuoi sono a tua disposizione, vediamo se riusciamo a sistemare un pò di cose

  127. Cristian ha detto:

    Cara nikkky, non posso fare una valutazione sul comportamento dei suoi Consulenti Perché sarebbe necessario Verificare i fatti Vista la complessità Della materia, Ma una cosa, mi perdoni, Mi viene spontaneo chiedere: Ma mentre tutte quelle tasse Non pagate si accumulavano Lei che faceva? Un professionista serio è assicurato e paga per gli errori che commette, Ma per esperienza personale, Quando si accumulano montagne di cartelle, Lo scaricabarile su un professionista È sempre la via più utilizzata….

  128. Cristian ha detto:

    Il succo del mio discorso e’: Le mai passato per la testa Che forse c’era qualcosa da pagare?

  129. Angelo Michele ha detto:

    Meraviglioso !!!!
    Una discussione lunga 3 anni non l’ho ma vista. Questo è il bello del web. Si è passati dalle parcelle esose alle tasse non pagate. Che dire allora…Io sono un commerciante e ho cambiato ben 4 commercialisti da quello piu’ economico a quello piu’ caro, forse pensavo che mi avrebbe offerto un servizio migliore, invece è sempre la solita storia. Quando raggiungono una certa posizione fanno fare tutto a segreterie appena diplomate o laureate che sanno poco di contabilità, magari sfruttandole. Non so se importa a qualcuno ma ho deciso di sostituire il mio commercialista con un programma di contabilità on line e tutto funziona a meraviglia pagando meno della metà. Tremate commercilaisti…tremate, la vostra fine è vicina… 😉 Bay bay

  130. Claudio ha detto:

    Mi viene un po’ da ridere per quello che scrivono alcuni di voi. Mi pare un filo fuorviante fare i raffronti tra il costo del commercialista e il proprio fatturato. Normalmente ci dovrebbe essere un rapporto tra la prestazione e il costo della stessa. Il commercialista è visto come un fastidio. Io piuttosto che svendere la mia competenza professionale rifiuto i clienti. Ho studiato 10 anni, sostenuto un esame di abilitazione, mi faccio le notti in ufficio per portare a termine il lavoro entro le scadenze, ma se poi non riesco nemmeno a pagarmi l’affitto faccio altro. Il commercialista va pagato per quello che deve fare. Punto. In tutte le cose potete scegliere, potete andare da Mc donalds o al ristorante di un certo livello. Ovviamente vi assumete il rischio della vostra scelta.
    Occhio che a parte i tributaristi iscritti alla lapet, gli altri abusivi pseudo consulenti NON POSSONO AVERE L’ASSICURAZIONE PROFESSIONALE… quindi se vi creano un danno rilevante sono fatti vostri.
    Saluti
    Claudio

  131. Paolo Bonivento ha detto:

    da 6 mesi ho aperto un’attività lasciando il mio bel posto di lavoro fisso (mi hanno dato del matto) ma ho le mie prime piccole soddisfazioni. Per la parte contabile mi sono rivolto alla Servis di via Cicerone. Pago circa 1350€ l’anno (contabilità e dichiarazione) e di fatture, soprattutto di acquisto merce ne faccio tante. Mi è stato consigliato da un amico che è passato a questo studio dopo una situazione disastrosa con un altro commercialista. Per adesso mi trovo molto bene, mi offrono un servizio completo sotto ogni punto di vista, ed hanno pure chi si occupa di trovare tutti i possibili incentivi e contributi utilizzabili. Il costo è allineato con altri studi e non è alto, soprattutto per il tipo di servizio. Purtroppo come ha detto Fulvio, serve un bravo professionista che non “butti su” le cose visto che siamo in uno stato dove tutto è estremamente complicato dal punto di vista burocratico e soprattutto mutevole e dove qualsiasi leggerezza può portarti a problemi molto grossi.

  132. cristina ha detto:

    buon giorno sto iniziando una nuova attività di tenuta di contabilità in conto terzi un cliente con il regime della mini della legge 2007 berlusconi fa fattura clienti per 150 quanto devo far pagare . da quanto so’ le fatture cliente si registrano in cassa come utile ma le fatture fornitori le registro anche loro in casa in passivo.
    Vorrei sapere quale programma di contabilità potrei usara ora uso falco ma vorrei fare anche 730 e unico . Grazie

  133. cristina ha detto:

    vorrei avere anche abbonarmi a un giornale periodico sui vari aggiornamenti fiscali oltre al sole 24 ore che a mio avviso tratta tante fasce della legge una rivista più specifica o un blog al quale aggiornarsi periodicamente??
    L’unica mia pecca è che sono arruginta nell’unico dove posso fare un corso di aggiornamento grazie cris

  134. susanna ha detto:

    sono una contabile disossupata che ha lavorato per 25 anni come contabile tra le varie ricerche di lavoro mi hanno offerta un oppurtinità di gestire la contabilità di un piccola azienda ghe usufruisce la legge del 2007 berlusconi. da quanto ho capito non ci sono obbilighi di tenuta dei libri fiscali e i ricavi vanno calcolati in attivo pernso in conto tipo cassa sul quale verrà versata 5% di tasse e questo anche per le fatture foritori. giusto.

  135. susanna ha detto:

    domandone ai commercilisti o laurati cosa posso chiedere di compenso per registare un 200 fatture clienti e 20 fatture fornitori all’anno.
    conoscete qualche corso di aggiornamente per la stesura dell’unico o c’e qulche professionista che mi facesse fare uno stage. ?? grazie.
    ps. non voglio rubare nulla a nessuno ma in questo periodo bisogna inventarsi di tutta la mia sarebbe una figura di impiegata per conto terzi. null’altro. E a rigurado della discussione che ho letto attentamente che è durata 3 anni ritengo da ex datrice di lavoro un buon commercialista rende la propria aziend a piu’ stabile in quanto il vs. ruolo non è solo quello di fare dichiarazioni. dato che io tenevo tutta la contabilità ma anche di informarti sull’andamento della tua azienda e informati se devi fare investimenti in previsioni di utili troppo alti o riorganizzare il lavoro in caso di perdita certa non dipesa dalla perdita di clienti che oggi e molto facile anche perchè quellii che ci sono sono pochi quelli che pagano alla data giusta.

  136. Salvatore Savasta ha detto:

    Salve,
    vorrei fare una sola domanda.
    Ho la necessità di aprire una partita iva in quanto procacciatore d’affari continuativo.
    Mi verranno fornite circa 12 fatture (una per ciascun mese dell’anno).

    Domani andrò ad aprire una P.I con il regime dei minimi visto che non supererò certamente le 2300 euro lorde al mese (per un totale lordo previsto di euro 27600).

    Posso occuparmi personalmente di tutto, o è consigliabile fare comunque riferimento ad un commercialista?

    Grazie in anticipo e scusate la mia ignoranza in materia!

  137. Tiziano ha detto:

    Certo, puoi occuparti personalmente di tutto, però dovrai muoverti da solo nella giungla di normative, adempimenti e problematiche varie, con il rischio di sbagliare sempre in agguato.
    Perciò il mio consiglio è di rivolgerti ad un commercialista iscritto all’Ordine e non solo: deve essere una persona aggiornata e preparata sulla tematica.
    Di recente ho avuto a che fare con due casi, un minimo seguito da tutor dell’Agenzia e un minimo seguito da un altro commercialista fino all’anno passato: in entrambi i casi ho trovato grossi e macroscopici errori (ad es. applicazione della ritenuta nel 2012 anche se non dovuta e utilizzo di un modello di fattura non conforme a quanto stabilito dalla normativa).
    Quindi il mio consiglio è: se te la senti puoi anche far da te, altrimenti se non vuoi avere preoccupazioni, affida il tutto ad un commercialista esperto, la cui parcella sarà un tuo costo deducibile dal reddito dell’attività.
    Se hai bisogno di informazioni sono a disposizione.

  138. Luca ha detto:

    Ma che prezzi comunicate 500 Euro all’ anno al massimo per una contabilità con regime dei minimi.

    Per un fatturato di 30.000 Euro la tariffa impone almeno 985 fino a 100 registrazioni poi si salta a 1300 ed è ancora troppo poco

  139. Tiziano ha detto:

    La tariffa professionale è stata abrogata, non c’è nessuna “imposizione”. Il tariffario consigliato dell’ADC per i minimi è da 325 a 980 €…

  140. Michelangelo ha detto:

    Salve a tutti,

    vi chiedo se questi prezzi praticati dal mio commercialista sono in linea con le normali tariffe: http://i5.minus.com/iH7XYIpb5Ey2N.jpg

    Grazie dell’articolo molto utile.

  141. Michelangelo ha detto:

    Ho dimenticato di indicare la mia situazione:

    – Iscritto alla camera di commercio come artigiano (Professionista IT)
    – fatturato annuo lordo 60.000
    – fatture/anno emesse circa 500
    – fatture acquisto < 100
    – operazioni import/export zona EU

    questi sono i prezzi praticati dal mio commercialista sono in linea con le normali tariffe: http://i5.minus.com/iH7XYIpb5Ey2N.jpg

    Attendo un vostro consiglio.

  142. michela ha detto:

    si, è equo.

  143. Aristide D'Alba ha detto:

    Signori,

    ho proprio bisogno di un commercialista “EQUO” in Lombardia, per una Srl che:
    -fattura 50.000€/anno
    -emette circa 15 fatture/anno
    – ha circa 70 fatture d’acquisto/anno
    mi hanno chiesto 6000 €/anno, a parte i commenti che evito, adesso ho bisogno proprio di qualche indirizzo.

    Grazie

  144. Tiziano ha detto:

    Si tratta di un preventivo un po’ esagerato, a mio modo di vedere…
    Sig. D’Alba, le ho appena inviato una mail, mi faccia sapere.
    Cordiali saluti,
    Tiziano D’Angelo

  145. commercialista ha detto:

    commenti da 3 anni, record mi sa!
    son capitato qui per caso, per tutt’altra ricerca e a questo punto scrivo pure io!
    ho letto qua e là e le tariffe dei commercialisti variano molto sia per zona geografica che per esperienza ed immagine.
    se il lavoro è semplice è giusto che la tariffa sia bassa però non si può pretendere una consulenza 24 ore su 24 o la massima celerità nella risposta, certi servizi si pagano! è giusto pure aiutare le nuove attività che tra tasse varie i primi anni rischiano di indebitarsi per pagarle!
    il mercato della consulenza fiscale non è, a differenza di quello forense, chiuso e chiunque può improvvisarsi consulente.
    quindi consiglio di: 1) chiedere più preventivi a vari commercialisti, online e non 2) valutare i servizi e la preparazione (difficile da apprezzare in sede di preventivi) 3) serietà (iscrizione all’albo, preventivo scritto, assicurazione professionale).
    per il resto, buon lavoro a tutti!

    p.s. per aristide, la srl con 50mila euro di fatturato, opterei per un’altra forma sociale (solo di diritti cciaa e tassa ccgg ci metti quasi mille euro l’anno), la tariffa è alta ma in linea con altre della zona. gli adempimenti per una srl standard sono tanti. a meno occhio alla fregatura che non fatturino a parte la stesura bilancio e altri adempimenti.

  146. Studio Virecci ha detto:

    E’ vero che le tariffe sono state abolite però secondo me si sta scendendo un po’ troppo con i prezzi.
    Il lavoro onesto e serio deve essere retribuito adeguatamente altrimenti si rischia di fare le cose superficialmente con tutti i rischi che ne derivano.
    Io opero molto on line e riesco a praticare prezzi più bassi perché faccio risparmiare tempo, nessuna fila in studi o uffici, e carta, tutti i documenti vengono caricati su un’area riservata a ciascun cliente.
    http://www.studiovirecci.com

  147. Studio Virecci ha detto:

    Bisogna essere onesti e sinceri, come in tutti i campi. Se poi c’è chi riesce a farsi dare il doppio di un altro beato lui, ma la coscienza prima di tutto!

  148. Debby info ha detto:

    Salve a tutti, la mia è una domanda un pò fuori tema in verità..ho letto la maggior parte dei vostri commenti e ho notato che ci sono veramente molte persone appasssionate come me di questo lavoro..

    siccome sono una ragazza con poca esperienza MI PIACEREBBE TROVARE QUALCHE COMMERCIALISTA disposto a condividere con me le sue conoscenze perchè vorrei imparare di più del mestiere.. io ora sono una apprendista però vorrei tanto potermi confrontare con una persona qualificata ..parlare di lavoro e aggionamenti per poter approfondire le mie conoscenze..

    purtroppo con il mio titolare non ho molti riscontri.. nel senso che risponde alle mie semplici domande o curiosità ma non si istaurano mai grandi dialoghi “in tema”..

    qualcuno sarebbe disposto e interessato a contattarmi per “farmi da tutor” ??

  149. fabrizio ha detto:

    50 euro per una dichiarazione dei redditi? siamo alla frutta. un manovale costa 28 euro l’ora! e un dottore commercialista laureato, con esperienza e uno studio dovrebbe chiedere 50 euro per una dichiarazione?
    ma fatemi il piacere. il commercialista è una figura professionale che va giudicata per le capacità. non siamo al mercato delle vacche….

  150. enrico ha detto:

    il Gal Carso di Opicina è alla ricerca di uno studio commercialista, scadenza della richiesta è il 23 settembre:
    http://www.galcarso.eu/it/bandi

  151. FRANCO ha detto:

    ma possibile che una studia tutta la vita , per chiedere 300 euro per tenere una contabilità?
    In verità vi dico , andate a scuola , asilo elementari, medie , superiori , università , apprendistato ed esame di stato.
    Se si avvicina qualcuno e vi vuole pagare meno di una pulitrice fategli vedere un cartone animato dei Simpson.
    Il primo problema che ha , il giorno che lo chiama la tributaria ,andasse a spiegargli che si è affidato ad uno a cui dava 300 euro,
    così gli ridono in faccia anche loro.

    IL LAVORO VA PAGATO .

  152. Carla Fano ha detto:

    Buongiorno a tutti,
    ho avuto modo di provare un ottimo servizio per la conservazione documenti fiscali utilizzando direttamente il file prodotto dal mio pc, senza stampare niente, e mi sono trovata benissimo.
    Vi lascio il link : http://www.sinossiarchivum.it/conservazione-documenti-fiscali/

  153. Pinco e il pallino ha detto:

    la mia domanda è:
    se il sistema fiscale fosse più’ semplice ci sarebbe bisogno di spendere tanti soldi per un commercialista, credo di no, è vero che ha studiato ma di fatto non produce nulla e vive sulle spalle di chi lavora, tra l’altro sono tutti poveracci i commercialisti tutti poveri in canna.
    Sono quasi tutti uguali i commercialisti sanno che non puoi fare a meno di loro e ti sfruttano, io personalmente sono nella situazione in cui tra spese tasse commercialista dovrò rinunciare al mio lavoro a cinquantanni cosa farò il commercialista il finanziere o andrò a rubare?

  154. lorenzo barbieri ha detto:

    Salve, volevo sapere se una parcella MENSILE del mio commercialista da circa 270/300 euro sia uno sprosito o se sia pertinente, tenendo conto che :

    1) nella mia attività faccio circa 50 fatture al mese
    2) fatturato lordo al momento siamo sui 120mila euro
    3) siamo clienti del suo studio da 40 anni circa

  155. lorenzo barbieri ha detto:

    preciso fatturato lordo annuale, ovviamente

  156. Giulio Bartoli ha detto:

    Caro Lorenzo,
    la cifra che indichi (270/300 euro al mese) può voler dire niente o tutto, ci sono troppe variabili che influiscono sul compenso (tiene solo la contabilità? quel prezzo comprende anche dichiarazione dei redditi? sei una ditta individuale o una società? che attività svolgi?).
    Indicativamente ti dico che ci sarà sempre chi ti offre lo stesso servizio ad un prezzo minore, ma magari a discapito della qualità!!!
    Diffida da chi ti offre prezzi super scontati o fuori mercato!!
    Meglio pagare un pò di più, ma avere un buon servizio.

    Se hai bisogno di un preventivo: giuliobarto@hotmail.it

  157. Luke ha detto:

    Ormai c’è un po’ di silenzio qui, ma spero provocare qualche commento con l’intenzione di fare il mio piccolo per distruggere la cosa terribile che è la burocrazia italiana. Sono inglese. Quando sono venuto in Italia, mi sono messo in regola e ho dato tutte le mie carte ad un commercialista importante della mia città (che insegna il tema anche all’università). Mille euro all’anno (2000-2007) per una trentina di fatture. Un incubo di cartelle da Equitalia da pagare sistematicamente ogni anno. L’ultima era per il 100% delle tasse che avevo già pagato, pur fatturando sempre pressoché lo stesso anno dopo anno. Poi mi hanno detto che avrei la bellezza di €150 al mese di pensione. Stufo di essere sempre senza un centesimo per queste cartelle, me ne sono andato in Inghilterra. Ecco come funziona li:
    – partita iva: non obbligatoria fino a £70,000 all’anno lordi, ma puoi averlo se vuoi (se vendi in UE, per esempio). Si chiede online. E’ gratis. Puoi scegliere di fare la dichiarazione ogni tre mesi o annualmente. Se sei a credito, di rimborsano dopo due settimane.
    – dichiarazione dei redditi. Lo fai online in circa due ore. Se sei ‘sole trader’ (tipicamente un libero professionista), devi fornire tre numeri: fatturato, spese, la differenza tra i due. Sai quanto paghi fino a sei mesi prima della scadenza. Stop.
    Una volta, ho pagato l’iva sul conto sbagliato (quello dell'”irpef”). Dopo un paio di settimane, una cortese lettera mi ha ringraziato per la somma e mi ha pregato in futuro di usare l’altro conto.
    Commercialista? Cos’è? Si, certo, serve se hai una ditta più grossa, se hai una situazione complicata, ma puoi gestire anche un srl da solo.
    E adesso vorrei tornare in Italia, ma l’unico modo che ho per lavorare in regola è con la partita iva con tutte le spese, casini, soldi, burocrazia che questo comporta.
    E perché? A chi giove tutto questo? Ma il governo (destra, sinistra che sia) ha la più pallida idea come funzionano altri paesi e come incentivare il lavoro? Io avrò 12 fattura in uscita all’anno. Basta. Perché devo pagare un commercialista sapendo che COMUNQUE avrò problemi col fisco (e tra l’altro pagare un sacco di tasse in più che in Inghilterra)? E poi, sarò comunque all’estero per 3/4 mesi all’anno, ma in Italia sembra che il fisco non può concepire questo concetto e dovrei pagare le tasse per 12 mesi lì. Ho dei seri dubbi che farei meglio rimanere in GB…

  158. Passante ha detto:

    Luke, te la faccio semplice semplice: in Italia esiste uno stato di polizia basato sul fisco. Il fisco è il sistema per tenere sotto controllo tutti i cittadini. Solo le multinazionali e qualche grossa società che va a gonfie vele possono permettersi di essere fiscalmente in regola pagando fior di quattrini ai commercialisti (i migliori, quelli con decine di studi grandi come palazzi sparsi per il mondo), tutti gli altri, per quanta buona volontà ci mettano, non riusciranno MAI ad essere completamente in regola. Difatti il lavoro del commercialista, oltre quello di affrontare i migliaia di adempimenti con scadenze che variano ogni settimana, è per una parte non indifferente costituito dal riparare ai propri errori, causati spesso dai propri clienti che se ne infischiano della normativa fiscale, ma soprattutto da un sistema fiscale che ha tantissime zone di incertezza ovvero, nessuno sa quale sia la cosa giusta da fare.
    Molto diverso il Regno Unito, certo, lì avete una tradizione democratica molto più antica della nostra che applicate, non so ancora per quanto però e fino a quale punto; qui la democrazia forse l’abbiamo avuta per qualche decennio, per tornare in fretta e furia al governo di pochi a scapito dei sudditi. I sudditi vanno tenuti tutti al loro posto, e non potendo frustarli e mandarli ai lavori forzati come un tempo, oggi vengono educati tramite il denaro. Se non dai fastidio ti lasciano stare, altrimenti iniziano a prenderti di mira e a quel punto non hai scampo. L’Italia ormai è buona solo per passarci le ferie, se hai la possibilità di farti spennare…

  159. filomena ha detto:

    Solo una piccola precisazione….svendere una professione al mercato come se fosse frutta fresca che va a male fa male sia ai professionisti che ai clienti, perchè per poter sostenere i costi di uno studio (anche piccolissimo) deve avere tanti piccoli clienti e a 50 euro al mese ce ne vogliono tanti, che al cliente stesso a cui il commercialitsa potrà dedicare meno tempo.
    Inoltre se consideriamo tutti gli adempimenti del commercialista e le responsabilità del commercialista, che a volte il cliente neanche conosce, tipo….l’antiriciclaggio……allora non basterebbero neache 1000 euro al mese ciascuno.
    Scusate ma un maestro muratore dalle parti mie prende 150/200 euro al giorno!!!
    ora un professionista che studia ed investe almeno 70.000 in una laurea+abilitazione quando dovrebbe prendere al giorno?
    se ipotizziamo i 50 piccoli clienti a 50 € al mese che uno studio senza dipendenti dovrebbe avere, considerando 160 ore di lavoro al mese, il commercialista potrà dedicare al max 3 ore al mese a cliente….e poi magari si lamentano anche della scarsa consulenza!!!!
    Per favore rispettiamo il lavoro di tutti

  160. marco ha detto:

    scusate se mi intrometto ma…da quel che ho intuito, i vari siti online di contabilità low cost, sono strutturati in modo che chi immette i dati nel sistema, sono lavoratori low cost anche perchè in realtà fanno solo data entry.
    Spesso i documenti sono uploadati dal cliente su una piattaforma proprietaria e quindi già suddivisi dal cliente per fatture acquisti, ventite, pagamenti, ecc
    Poi c’è un software molto completo e aggiornatissimo che fa tutto il resto.
    Credo sia questa la spiegazione di come facciano a stare in piedi con parcelle così basse.
    Sicuramente si conclude con la supervisione di uno/più dottori commercialisti.
    …è evidente che se impostato in questo modo, la cosa risulta molto efficiente….non sono dei maghi…semplicemente hanno applicato gli strumenti disponibili oggi.
    Parlo da proprietario di SNC con iva per cassa, circa 150mila euro di fatturato, duecento fatture/anno tra emesse e ricevute, iva trimestrale per cassa, qualche intra, insomma…niente di che (non siamo una multinazionale tipo American Express)….per il commercialista pago circa 4000 euro/anno con il quale dialogo 4 volte l’anno per circa 10 minuti cad, per il resto i documenti li invio e ricevo via mail….
    Una volta l’anno (verso giugno) mi fa andare in studio per firmare una marea di scartoffie, e mi racconta del più e del meno.
    Gli ho chiesto alcune cose per me importanti:
    a) avere trimestralmente una proiezione approssimativa di quante tasse dovrò pagare sia come società che come privato….mi dice che è impossibile
    b) trovare soluzioni che, rimanendo nella legalità, riescano a ridurre di un minimo il peso del fisco (noi facciamo BtoB, quindi non evadiamo neppure un centesimo quindi paghiamo veramente un botto di tasse anche per tutti quegli italiani, e sappiamo essere parecchi, non le pagano.
    c) ricevere gli f24 in formato file CBI….alla richiesta risponde….”in nostro programma non ci consente di produrre un file realizzato con le specifiche CBI. Non credo peraltro che ciò sia un problema considerato che il flusso annuo di F24 per xxxx sarà abbastanza scarso”….io dico: ma che cazzo ne sai se è un problema o no?, per me potrebbe essere un problema anche fare un singolo f24 ricopiando tutti i dati e cercando di non sbagliare….sapendo poi che con la mia banca e due click di mouse, potrei aver caricato lF24 senza preoccupazioni di aver ricopiato correttamente….
    QUESTA E’ LA CIFRA DEL MIO CARO DOTT COMMERCIALISTA
    Ah, la mia dichiarazione personale ovviamente è esclusa, e parliamo di 240 euro….onestamente mi sembra una follia.
    Online mi hanno chiesto 700euro + iva per tutto.
    secondo voi, perchè dovrei stare con quello da 4000? (anzi, 4240)

    Attendo con ansia vs pareri.
    Grazie.

  161. Studio Virecci ha detto:

    Da 4.000 a 700 ci sono un mare di soldi di differenza! Io opero anche online, e devo dire che è una comodità per il commercialista e soprattutto per il cliente che non deve fare file, non deve spostarsi e, nella maggior parte dei casi, non deve stampare nulla ma girare i documenti in formato elettronico, tutto ciò comporta sicuramente un gran risparmio.
    Vi consiglio vivamente di diffidare comunque di servizi online troppo vantaggiosi, qualche sorpresa si avrà a fine anno.
    I passi per me fondamentali da seguire nella scelta del commercialista online sono:
    1. Verificare l’effettiva iscrizione all’albo dei dottori commercialisti e all’ordine territoriale competente;
    2. Preferire chi vi chiede almeno la PEC ( se vi viene chiesta anche la firma digitale meglio);
    3. Fare redigere una lettera di incarico professionale con indicate tutte le condizioni e tutti i prezzi per non avere sorprese.
    A disposizione su http://www.studiovirecci.com e http://www.commercialistionline.eu

  162. A.S. ha detto:

    Sembra di essere al mercato dell’usato, i commercialisti vendono intelletto non patate

  163. maja ha detto:

    anche molti clienti dei commercialisti vendono intelletto, o almeno ci provano. cari professionisti, perché fate finta di non avere tra i vostri clienti tanta gente che con il proprio lavoro intellettuale guadagna poco o niente, ma si vede comunque costretta a spendere una bella fetta dei propri miseri guadagni per pagare voi? questa spocchia proprio non la capisco.

  164. giovanni ha detto:

    NON CI CREDO… è dal 2010 che state commentando questo articolo!!!
    Che costanza…

  165. Guido ha detto:

    Come qualcuno ha scritto, non obbligatoriamente dovete rivolgervi ai commercialista per tenere la vostra contabilità, fatela da voi. Quando arrivano gli accertamenti andrete a piangere dietro una porta di Commercialista che dovrete pagare giustamente, perchè se lemosinate, un bravo professionista vi rispedisce a casa a calci nel culo. La professione di Commercialista è una professione che deve essere rispettata in quanto di utilità sociale. Il commercialista è quello che vi tutela quando arrivano le pretese ingiuste da parte del fisco. Senza il Commercialista non siete manco in grado di sapere se una pretesa è giusta o ingiusta, se quello che avete riferito al fisco ha peggiorato o migliorato la vostra posizione. Il commercialista per essere tale ha sacrificato parecchi anni della sua vita sui libri e continua a farlo e anche di notte, anzichè dormire, pensa a come risolvere il problema al suo cliente affezionato che non gli ha mai elemosinato il compenso. Fate i furbi con i Notai invece. No è vero?, dovete stare zitti e muti e aprire il vostro portafoglio e sborsare una montagna di soldi solo magari per una semplice procura. Ma tuttavia la colpa non è vostra, bensì nostra, non siamo riusciti a creare una categoria coesa, in altre parole non siamo casta ma dovremmo diventarlo, denunciando tutti quei soggetti che senza dignità e mortificando la categoria dei dottori commercialisti, non riuscendo ad essere competitivi dal punto di vista della qualità si svendono come prostitute. Buona Vita aTutti

  166. sfsn ha detto:

    in un paese civile chiunque dovessi rivar a gestirse la contabilità personale da solo senza incappar in errori (e conseguentemente multe) e senza dover ricorrer al commercialista. El problema xe l’italia e el suo sistema fiscale iniquo e con regole impossibili da seguir per el cittadino comune. El commercialista xe un rimedio fasullo, perchè in realtà no risolvi el problema de fondo, cioè l’iniquità del sistema, ma anzi el commercialista vivi proprio grazie a quel sistema iniquo.

  167. Stefano M. ha detto:

    Sbnfsn perché non ti limiti a Italia merda e tutto il resto figo.

  168. sfsn ha detto:

    te consiglio de leger el comento de 157 de Luke e te invito a trar le conclusioni

  169. simone quarteroni ha detto:

    Sono un Dott.Commercialista e mi sono imbattuto in questo blog per caso… volevo vedere se qualcuno cercava consulenza. Ho iniziato a leggere le discussioni, interessanti dal punto di vista economico e come tentativo di trovare un equilibrio tra domanda ed offerta. Adoro l’informatica e il lavoro in web, con molti clienti giornalmente sono in contatto email, mi permetto di intervenire con un paio di osservazioni:
    1) se la p.iva è “un obbligo imposto”, il contribuente, con i dovuti rischi, potrebbe permettersi “una guerra al ribasso”, il dott.comm. pur essendo iscritto ad un albo non ha prerogative strette e tutelate… le associazioni di categoria aiutano ed alla lunga possono mantenere i prezzi.
    2) se la p.iva è “un inizio autonomo e libero”, con l’obbiettivo di crescere, il dott.commercialista diviene “il confessore/il prete” del cliente, deve avere fiducia, devono incontrarsi e scontrarsi sul fiscale ma anche sull’organizzazione della società… e almeno una riunione trimestrale è da farsi… ricordate che più cresce il cliente, più cresce il dott.commercialista.
    Detto questo il mercato è in crisi di clienti solidi, esistono studi che fanno la contabilità e consulenza per il primo anno gratuitamente, in cambio di un contratto triennale di consulenza a prezzi prestabiliti… markentig aggressivo ma lecito. a chi cerca il risparmio auguro buona ricerca.
    E comunque buon lavoro a tutti

  170. simone quarteroni ha detto:

    Dimenticavo: se i committenti chiamano un’impresa edile a costrure la propria casa, chiamano un tecnico, fanno un computo metrico estimativo dal tariffario delle opere edili delle CCIAA (per analogia le tariffe dell’albo dei dott.commercialisti), poi chiedono preventivi, si abbassano del 10/20/30% circa; se fosse un levo pubblico verrebbe scartato il preventivo più alto e quello più basso…. perchè i committenti quando chiedono i preventivi ai consulenti (dott.commercialisti, avvocati, notai, architetti, geometri, dentisti, medici, ginecologi…), non chiedono di vedere il prezzo da albo e poi quello che loro praticano? Io da Dott. Commercialista lo faccio, al cliente poi la decisione nella scelta che a mio avviso è più consapevole. Blavoro.

  171. Antonella ha detto:

    Mi permetto di inserire il seguente link http://www.tributaristi-int.it/
    Giusto per parlare di serietà professionale, assicurazione e aggiornamento continuo e per sottolineare che non è un esame che può certificare la vostra professionalità, se sei bravo e professionale i clienti arrivano, perchè la migliore pubblicità è il passaparola dei tuoi clienti.
    Buon lavoro

  172. Matteo ha detto:

    Io volevo dirvi che da una ricerca approfondita che ho fatto gli unici che mi hanno convinto online sono quelli di http://www.partitaiva24.it . In questo post ho letto un po’ di cose interessanti e di fatti mi sono fatto tranquillizzare dal professionista che mi segue… Intanto non devo caricare alcun dato e nessuna fattura. Li metto su dropbox o li mando con la mail e quello mi chiama per dirmi se ci sono problemi o per darmi qualche dritta. Finora sono soddisfatto e mi fanno pagare pure con la carta sul sito. Qui la cosa importante è che io ho il cellulare di quello che mi segue e lo chiamo quando voglio, altre aziende invece lasciano un poco a desiderare. Io le cifre che spendevo una volta non le voglio spendere più perchè di fatti molti consulenti se ne approfittano, questa è la verità.

  173. Federica ha detto:

    Io non credo molto nel servizio a basso costo… è come affidare la costruzione della MIA casa a una ditta che non conosco, ma so solo che mi fa un prezzo molto basso…
    E poi? Poi quando succede qualcosa o ho bisogno di un aiuto che va fuori dal “solito” lavoro… che succede?
    Credo che la qualità e la competenza vada pagata! E poi se ho un servizio top quality sono pure più serena!
    Lasciate perdere professionisti tutto compreso in pochi euro oppure persone non iscritte ad un ordine professionale… dovete pensare che state dando in mano parte della vostra attività a persone che probabilmente neppure conoscete…

  174. Giulio ha detto:

    Ho letto l’interessantissimo articolo e tutti i commenti presenti dal 2010. Sono un architetto 35enne e ho un piccolo, ma ben avviato, studio professionale che gestisco in totale autonomia aderendo al regime dei minimi.
    In appena 4 anni di attività ho già revocato il mandato al primo commercialista e sono prossimo a revocarlo anche al secondo “professionista” che mi sta seguendo attualmente. Entrambi molto esosi, circa 1200 euro netti/anno per il primo e circa 900 euro netti/anno per il secondo. Riguardo ad un modello Unico compilato dal primo sono uscito indenne da un controllo dell’AdE solo per la “clemenza” del funzionario incaricato… Gli errori erano impressionanti, anche nella mera somma dei costi! Pochi euro, per carità, ma che denotano un modo di lavorare molto impreciso e approssimativo. Da entrambi non ho mai avuto risposte esaurienti in merito alle mie domande. Recentemente ho contattato alcuni commercialisti che offrono servizi online e devo dire che ho trovato molti professionisti più disponibili e preparati… Con preventivi anche inferiori ai 300 euro netti/anno!

  175. lisa ha detto:

    Per gettare acqua sul fuoco, dopo aver letto un pò di commenti, io invece vi faccio un’altra domanda alla quale vorrei che qualche commercialista mi rispondesse.:
    quanto verrebbe la tariffa per pura consulenza, redazione del bilancio e dichiarazioni annuali obbligatorie (studi settore, comunicazione iva, et..) tenendo presente che l’azienda si tiene la contabilità in casa? Sto parlando di una “piccola” impresa spa.
    Grazie

  176. www.studiovirno.com ha detto:

    Ragazzi, è giusto tutto quello che avete scritto in questi anni. Ci sono commercialisti esosi e senza scrupoli, ci sono commercialisti economici e senza professionalità, ma se ci fossero commercialisti economici ma altamente professionali staremmo tutti lì.
    Ora secondo me, che sono un umile commercialista di Napoli, andrebbero valutate le esigenze di ogni singolo cliente per fare un preventivo di spesa. Fatturare 1200 eurini/anno per un regime dei minimi è francamente tanto, ma dipende dall’attività; se per esempio il cliente ti chiama due volte a settimana perchè ha legittimamente bisogno della tua consulenza (che non si limiterà alla sola sfera contabile), forse quei 1200 euro sono pochi. Viceversa sono molti in caso di situazioni “lisce”.
    Dico: ognuno di noi, commercialisti e clienti, si rivolge a chi ritiene più opportuno; ma soprattutto ognuno di noi lavora nella maniera che ritiene più opportuna. Io per esempio sono un soggetto molto ansioso; faccio sapere ai miei clienti con un anticipo minimo di 15 gg quanto c’è da saldare per le imposte, rispondo al cell anche la notte di Natale con il pezzo di roccocò (tipico dolce partenopeo) che mi spunta dalla bocca, ho due collaboratori e gestisco meno clienti di quelli che avete prospettato per lavorare da soli…. Insomma una certezza non esiste, ma attenzione a non dimenticare che …. se il commercialista volesse applicare la parcella professionale secondo i canoni …. sarebbero volatili x diabetici (ca…. amari).
    Con ciò vi saluto e vi propongo la mia migliore offerta per un cliente che incassa meno di 30.000 euro annui ed ha meno di 50 documenti annui: ….. andiamocene insieme in Brasile, saremmo sicuramente d’accordo 😉

  177. Federico Colombo ha detto:

    Buongiorno a tutti,
    innanzitutto voglio fare i complimenti per le tante questioni che avete sollevato nell’articolo e negli interventi sottostanti inseriti nel corso del tempo.
    Io in realtà sono un consulente del lavoro, ma mi sento comunque coinvolto dagli argomenti trattati. Rispetto a tante altre professioni consulenziali, è un mestiere abbastanza bisfrattato, nel senso spesso c’è confusione sui suoi reali compiti e cosa debba o non debba fare. Il fatto che abbia una serie di conoscenze molto vasta è un valore aggiunto, ma all’occhio delle persone e delle aziende meno attente e come se tu fai tutto e niente al tempo stesso. La questione diventa delicata soprattutto per quanto riguarda i compensi… (come avete scritto voi, se ne vedono di tutti i colori).

    Io sono specializzato nel payroll, ed ho collaborato con diversi studi sempre a Milano ( http://www.studiocassone.it/consulenti-del-lavoro-milano ). Non è semplice affrontare e soprattutto risolvere tutte le problematiche che le imprese hanno, in una realtà grande e competitiva come Milano (per me che vengo dalla provincia del sud italia…).

    Voi quando avete cominciato a praticare la professione? Avete iniziato con una studio da libero professionista o lavorate presso altri? Com’è la vostra esperienza fino adesso?

    Soprattutto, alla fine, che commercialista hai scelto? 🙂
    Hai sempre quello o lo hai trovato qui?

    Aspetto fiducioso vostre risposte.
    Saluti, Federico

  178. anonimo ha detto:

    Voi non avete idea del lavoro che ci sta dietro a una contabilità semplificata.
    Ti devi fare un culo così.
    300 fatture, errate da richiedere, il cliente che non capisce un c*zz*, adirittura aprirgli le PEC che non è capace, registrazione deposito alla camera di commercio, conteggi iva, commento al bilancio, dichiarazione dei redditi, dichiarazione iva, dichiarazione irap, studi di settori,
    Ravvedimento con l’agenzia per mancati pagamenti,
    iscrizione vies, rateazione dei mancati pagamenti in precedenza ravveduti.
    Decine e decine di fatture non corrette con codici fiscali errati, mancanti, fatture internazionali, intracomunitarie.
    Annotazione delle voci di c/c.
    Ti devi fare un culo così, una macchina da lavoro.

  179. anonimo ha detto:

    e 500 euro sarebbe tanto? ci perdi giornate di lavoro con gli occhi gonfi dalle ore al pc, con una responsabilità incredibile senza nemmeno il tempo per andare alla toilette.
    Panino in bocca all’ora di pranzo e a sto punto mi faccio mettere un catetere per la toilette

  180. anonimo ha detto:

    panino in bocca davanti al pc ovviamente

  181. Fausto ha detto:

    Mi sono casualmente imbattuto in questa lunga e per molti versi interessante discussione. Senza voler risultare offensivo, nè inopportuno per nessuno, chiamo questa “guerra tra poveri”. Spero che ne capiate il senso. La crisi economica, ormai strutturale, ha portato ad assottigliare sempre di più il guadagno, ed in questo caso mi riferisco alle imprese così come ai professionisti, intesi come consulenti di qualsiasi genere. Chi vi parla è un consulente che opera sul territorio milanese, ricco di tali figure () e quindi con un alto livello di competitività che purtroppo ultimamente insiste troppo ed esclusivamente sul prezzo. Dove la mettiamo la qualità e la precisione delle prestazioni? La possibilità di indirizzare in maniera corretta e strategica le aziende? Ripeto, la verità è che il vero professionista (sia esso del lavoro, commercialista, legale, della comunicazione,…) dovrebbe essere pagato il giusto (cioè bene) per il proprio lavoro, senza che questo per l’impresa risulti come un esborso eccessivo perchè il giro di danaro lo consente… (se ci pensate, fino a poco tempo fa, era così…)

  182. Fausto ha detto:

    Mi sono casualmente imbattuto in questa lunga e per molti versi interessante discussione. Senza voler risultare offensivo, nè inopportuno per nessuno, chiamo questa “guerra tra poveri”. Spero che ne capiate il senso. La crisi economica, ormai strutturale, ha portato ad assottigliare sempre di più il guadagno, ed in questo caso mi riferisco alle imprese così come ai professionisti, intesi come consulenti di qualsiasi genere. Chi vi parla è un consulente che opera sul territorio milanese, ricco di tali figure ( ) e quindi con un alto livello di competitività che purtroppo ultimamente insiste troppo ed esclusivamente sul prezzo. Dove la mettiamo la qualità e la precisione delle prestazioni? La possibilità di indirizzare in maniera corretta e strategica le aziende? Ripeto, la verità è che il vero professionista (sia esso del lavoro, commercialista, legale, della comunicazione,…) dovrebbe essere pagato il giusto (cioè bene) per il proprio lavoro, senza che questo per l’impresa risulti come un esborso eccessivo perchè il giro di danaro lo consente… (se ci pensate, fino a poco tempo fa, era così…)

  183. Igor Vodopivec ha detto:

    Ho letto con piacere i diversi commenti e ritengo impossibile che si possa generalizzare un costo contabilità in base a fatturato o nro fatture e chi lo fa è poco imprenditore di se stesso. Il Commercialista è il professionista delle imprese, è colui che sa consigliare i progetti di impresa, trova i break even point, ecc e non è pensabile che un commercialista con un input di due semplici dati di fatturato (30.000) e documenti da registrare (circa 50) vada a sparare prezzi del tipo “tutto compreso” senza altri input. E’ probabilmente per acquisire velocemente nuovi clienti, ma a mio avviso non è saper fare neanche i propri conti. Personalmente ho iniziato con niente in tasca e quindi non potendo permettermi di spendere su software, uffici, impiegate ho ripiegato tutto su me stesso. Produco personalmente il software gestionale di contabilità (che oggi non cambierei neanche con il miglior sotware gestionale per commercialisti), lavoro da casa, lavoro da solo (costi studio ridotti al minimo sindacale). Gestisco circa 90 ditte dalla piccolissima fino alla abbastanza grande (tariffe annuali da min 200 euro per anno a max 15.000 euro per anno). La mole di lavoro totale è enorme, ma il cavallino di battaglia è la produttività del gestionale. Questo gestionale oltre a smaltire molto velocemente il lavoro da fare, mi dice anche le ore impiegate per ogni cliente e per cosa sono state impiegate, quando, perchè, ecc. Grazie a questo gestionale è impossibile pensare a gestioni contabili (in semplificata) da 500 euro tutto incluso con due semplici dati. Poi tutto incluso cosa?
    Tutto, tutto, tutto, il prevedibile e il non prevedibile? Totò direbbe: “Ma mi faccia il piacere…”
    Poi il discorso dell’imposta sostitutiva sollevata da tanti imprenditori come cosa non comunicata e che doveva essere applicata dal commercialista: questa non viene applicata alla ditta solo perchè il commercialista costa la metà, ma viene applicata se il risparmio fiscale è tale che permette la convenienza. Dipende molto da soggetto a soggetto l’imposta sostitutiva (iva in acquisto, soprattutto se ci sono elevati esborsi per beni strumentali, familiari a carico, detrazioni varie in unico, polizze vita deducibili, se il cliente è privato o impresa, se si possiedono altri redditi soggetti all’imposta irpef ordinaria, e ancora tante variabili). La spesa non è mai cara se questa mi permette di avere dei benefit grazie alla spesa stessa. Il problema è che a volte si conosce la spesa del commercialista come certa, ma non i risparmi che lo stesso commercialista ha prodotto all’imprenditore in termini di mancate sanzioni, il consiglio giusto nel momento giusto, e altro. Ad esempio quanto costa ad un imprenditore la mancata consegna al commercialista di una spesa da registrare? Molto, anche oltre alla metà della spesa stessa (iva detraibile, irpef, inps, irap); nel mio caso ad esempio il gestionale tiene conto di tante spese dell’impresa ripetitive e genera avvisi di mancate consegne. Questo servizio me lo faccio pagare un po’ da tutti, ma il risparmio di imposte che genero a tutti è elevatissimo in quanto veramente tanti sono gli avvisi. Io magari aggiungo 50 euro all’anno su ogni cliente per questa cosa particolare che un altro non fa e quindi i suoi prezzi sono più bassi: ma possiamo considerare questi 50 euro come spesa o come guadagno? Certamente è un guadagno in quanto spendo 50 ma risparmio oltre la cifra spesa. Quindi ogni commercialista o consulente si attiva a suo modo per fare il lavoro meglio possibile, ma se si attiva solo in modo per far pagare il meno possibile la sua parcella al cliente allora forse non ha capito qual’è il suo vero valore per il cliente stesso.
    Il bilancio complessivo di tutte le mie imprese in gestione è 12.000.000 di euro di fatturato, che ha generato solo di iva a debito 1.300.000 di euro di pagamenti. Ha generato acquisti vari per 8.500.000 e circa 700.000 di iva su acquisti. Ci sono quindi circa 3.500.000 di utile complessivo che ha generato circa 1.500.000 di imposte varie da pagare. Io non valuto la mia parcella complessiva annuale come costo, ma la considero come investimento delle mie imprese e le imprese devono globalmente risparmiare grazie al mio lavoro un importo complessivo superiore alla mia spesa annuale. Io costo alle imprese circa l’1% del loro fatturato e con il mio sistema di lavoro so, con l’aiuto del gestionale, quanto ho fatto risparmiare alle varie imprese di imposte varie (con operazioni ovviamente lecite). Certo qualcuno ha beneficiato di più, altri di meno, ma tutti hanno avuto un rientro documentabile, salvo quelli dove la loro contabilità è veramente ai minimi termini. Quindi il prezzo è importante, ma non può essere mai l’unico strumento di valutazione.
    Anche voi imprenditori che avete bisogno dei commercialisti, pensate prima di tutto quanto siete importanti e professionali nel vostro lavoro e fatevi pagare dai vostri clienti per quello che valete voi e non per quello che vale il vostro concorrente che si svende. Certo è difficile farlo comprendere al cliente, ma il tempo vi darà ragione se durante il tempo senza lavoro penserete a cosa fare per potervi distinguere dai concorrenti e farvi apprezzare.
    Se qualcuno vuole un preventivo il mio è sempre su misura.

  184. malolo ha detto:

    Hallo,
    Sie müssen die Finanzierung. Vielen Dank an Herrn Denis Viele meiner Freunde haben ihre Finanzierung erhalten. Es bietet Darlehen zwischen insbesondere 2,500 € auf 2,5 Mio. € aufgrund einer Rate von 3%.
    Hier ist seine E-Mail: mr.madame11@gmail.com

  185. Patrizia ha detto:

    Buongiorno,
    Avete bisogno di un finanziamento. Grazie al sig. David Morata ho ricevuto un prestito di 70.000€ e molti miei amici hanno ricevuto il loro finanziamento. Offre prestiti tra privato di 2500€ a 2.500.000€ ad un tasso ragione di 2%.Ecco la sua posta elettronica: davidmorata3@gmail.com

  186. Fiora ha detto:

    @Patrizia
    Buonasera,
    curiosa coincidenza. proprio stasera su Rai3 parlavano della scoperta “di sofisticato sistema attivato da consorzio di professionisti che in regione prestano denaro ad usura valendosi per la riscossione della bassa manovalanza malavitosa”
    A pensare male (del post 185) si fa peccato… ma io sono laica! 😉

  187. capitano ha detto:

    Pecà mi me serviva propio 2.501.000, tocherà cercar l’albero degli zecchini d’oro.

  188. ufo ha detto:

    Orpo ciò! Ma gave notado che impufetarse col talian costa sai meno che impufetarse col gnoco? Un ponto de diferenzija no xe miga mal.

    @aldo: no xe problema, go mi soluzion! Mi e vedova nigeriana ulma de pila femo consorzio con fenomeno de #185, parti uguali, lui te presta do cubi e mezo e mi ghe meto vizin un euro, Dopo con santo comodo e in modiche rate mensili ti te ghe torni un euro a lui e do cubi e mezo a mi (la vedova ghe lo spiego mi come che funzia). Tuti contenti. Solo che la vedova la xe malfidente e me disi che devo chiederte el codice per entrar in tuo homebanking come garancija. Mi xe gato, ela la xe volpe, nisun de noi xe dindio e asolutamente no ierimo mai in società, anzi – no la conosso nianca e mi no ghe iero, e se ghe iero stavo spavando come un angioleto. Colosseo e ponte de Bruklin inclusi in tel oferta, de ciapar al volo, solo per chi firma contrato entro ogi, scadi mezanote.

    @Fiora: solo che quei poveri zurli de raitre pol ciamar ‘sofisticado’ sto zogheto de contadini vestidi de festa. Ghe sarìa bastado zercar ‘Libor scandal’ o ‘Forex scandal’ su gugl per gaver un idea de cos’che vol dir sofisticado.

  189. frank ha detto:

    Ciao, come stai,
    Sono Un creditore prestito Vuoi prendere un prestito è il tasso di interesse del 2% annuo e-mail: kesterson77@outlook.com

  190. sfsn ha detto:

    ciao,
    come stai? sono consulente credito. tu mi dai numero di carta credito e di conto in banca e io ti verso 20.000 euro con interesse 0,00001% anno. No fregature, tuto limpido. Anzi, dami anche indirizo e foto molie che facio regalo a molie. Se dai anche chiavi di casa, facio pulizie e se dai chiavi di avto, lavo avto. No fregature, tuto limpido.
    tejebemsveitvojuzenuiukradimavto@jebote.org (azam)

  191. Fiora ha detto:

    @185/190
    Patrizia & Franz… siamo la coppia più ganza 🙁 del mondo ? oppure uno/a e bino/a ? Patrizia per gli amici e Franz x le amiche? o viceversa in versione omo? uhm!

  192. Stefano ha detto:

    Ammetto che ieri sera mi sono letto tutto di seguito questo post. Ed ho chiara una cosa.
    Io non mi lamento del mio commercialista, forse un poco più caro dei prezzi qui indicati ma io ho tanto Intrastat in acquisto. Mi lamento di avere una dipendente in part time ed avere 1600 l’anno di consulente del lavoro. Però capisco che la complessa normativa in materia, tanti casi di consulenti che lavorano male mi pone sempre il dubbio se guardare in giro.

    Come in tanti casi, uno come esempio il webmaster per farti fare un sito, in questo settore ti muovi quasi sempre per presentazione di un professionista affidabile da una persona di fiducia

  193. Maurizio ha detto:

    Ho letto con interesse sia le motivazioni del commercialista che dei vari utenti di questi tipo di servizio. Le mie considerazioni sono queste: i servizi qualificati e in regola con la normativa fiscale e del lavoro per la collaborazione di eventuali dipendenti di studio devono avere una adeguata remunerazione a prescindere dalla mole di lavoro gestito perchè in ogni modo l’incarico ricevuto va espletato con serietà, professionalità e con la propria individualità organizzativa. C’è chi privilegia una gestione imprenditoriale dello studio e c’è chi invece vuole conservare un rapporto più ravvicinato con il cliente dello studio senza seguirne una enormità. Certamente chi deve ogni mese o anno corrispondere un compenso avrà sempre difficoltà ad accettare quanto richiesto. Ricordatevi però che esiste una colpa in eligendo ed una in vigilando cioè l’utente del servizio è responsabile assoluto della scelta della persona e deve vigilare sull’operato del suo consulente di fiducia.

  194. Marco Betti ha detto:

    Salve!
    Io non sono un Commercialista ma ho letto l’articolo e penso di poter apportare anch’io il mio piccolo contributo alla causa del contenimento delle spese di Contabilita’.
    Sono il titolare di una piccola azienda di sviluppo procedure di contabilita’ per piccole e piccolissime aziende che opera da oltre 30 anni.
    La nostra ultima creatura, ModuloWeb, e’ un software che “gira” su Internet e puo’ essere noleggiato da chiunque abbia bisogno di un programma che gestisca contabilita’, fatturazione, magazzino etc.
    Si usa come si fa con il conto corrente online senza comprare niente e installare niente. Si versa un canone di noleggio per 3, 6 o 12 mesi e si comincia a lavorare con un PC, un tablet o anche uno smartphone(?), ovunque, purche’ connesso ad Internet.
    Un PC, anche datato e con qualsiasi Sistema Operativo (Windows, Linux, Apple, Android etc) ed un collegamento ad Internet e’ cio’ che serve. Se desiderate saperne di piu’ collegateVi al sito http://www.idea-soft.it e se avete curiosita’ e dubbi contattatemi pure…

  195. Federica ha detto:

    Ragazzi, dai, no spam!!
    Non siete molto credibili.
    Basta finanziamenti agevolati o software di contabilità!
    Parliamoci chiaro!
    L’imprenditore non perde tempo con questioni amministrative (anche se sono semplici o se esiste un software semplice)…. vuole (e deve!) dedicarsi interamente alla propria attività.
    Ed il commercialista è quella figura che deve affiancare l’imprenditore con la consulenza professionale di alto livello e poi lo deve “smarcare” da tutte quelle perdite di tempo amministrative/fiscali/burocratiche etc.
    Scegliete un buon commercialista ed il suo costo (o meglio prezzo – vediamolo dal lato positivo) sarà giusto!
    Più è capace di liberarvi dalla burocrazia e più vi sarà d’aiuto!
    Io ho un buon commercialista e sono contenta!
    Pago il giusto (che non vuol dire poco!).
    Saluti

  196. Fiora ha detto:

    @195
    pienamente d’accordo…d’altronde è pure giusto diversificare l’offerta e far conoscere i nuovi prodotti.
    Il terziario avanzato è un settore in costante sviluppo ed è bene conoscerne le applicazioni.
    Personalmente dopo che anni fa ho lasciato il Dott. Grand Uff. Commercialista con parcelle da primario, affido le mie faccene fiscali all’Associazione Commercianti.
    Dimenticarsi del rapporto personalizzato col commercialista come col confessore. E’ un porto di mare. Fanno il loro con distacco,genere medico della mutua,ma servizio impeccabile, aggiornatissimo sulle novità in materia e prezzi equi.

  197. ufo ha detto:

    Terziario vanzado? Iera ssai tempo che no sentivo sto termine. Ultima volta me par che i lo ga slargado fino a comprender i CoCoCodè e i tirocini a dozento euri al mese, alora penso che se pol farghe cascar dentro anca i comercialisti, i rabdomanti e i indovini de strada (tuti e tre i ga de tentar de indovinar coss’che vol dir i geroglifici che i ga davanti – i uni le folie de tè, i altri le circolari minsteriali publicade tre setimane dopo la scadenza).

    Anca mi go ben che risolto el problema del comercialista, go spostà la dita dove che i ga lavor più facile e le legi le vol dir quel che scrivi, senza bisonio de interpretacija e divinacija: justo un per de chilometri più a est, per capirse. Altro pianeta. Nianca zucandome col trator no riva farme tornar indrio…

  198. Svetlana ha detto:

    Sera a tutti. Visto che ci sono tanto commercialisti qui-magare qualcuno mi può aiutare ??? La mia storia è lunga e complicata-ma cercerò di essere breve-per non rubare troppo del vostro tempo. Mio marito ha lavorato tanti anni nel edilizia, con più di un commercialista -” cari” i non.L°ultimo da come si scopre ora-non ha fatto tutto il suo lavoro proprio legale-ha fatto il suo lavoro-è stato pagato per questo mah fin ora non ha presentato le fatture.La ditta del marito ( sas ) va in fallimento-e traschina dietro un sacco di debitori-tra quele anche il commercialista con un debito di circa 5.000,00 € ( detto del commercialista! ).Mah lui non appare nel fallimento-magicamente… Nel fratempo -prima della sentenza del fallimento-decidiamo con il mio marito aprire un srl sempre nel settore-io amministr.,lui-capo cantiere.Mio carissimo marito-se sente in colpa con il vecchio commercialista e decide di continuare a lavorare con lui anche nella srl. Il problema nasche ora-dopo due anni circa-mi trovo con srl-ma senza marito ( separazione ), e il commercialista da sei mesi che mi tortuna con le prefatture-nelle quale insiste a farmi pagare il vecchio conto della vecchia ditta del mio ex marito. Gia da 1.01.2015 le ho pagato 4.700,00 € ( una srl con 4 dipendenti e un giro annuo do circa 200.000,00€ ), settimana scorsa mi ha mandato un pec-nel quale si rifiuta di lavorare con noi ,visto che non li pago ( il debito sarebbe di 5.900,00-guarda caso ). Ho parlato con lui-e lui si giustifica che ha gia perso i soldi per la colpa del mio ex e quindi li pretende da me-atrimenti non mi segue la contabilita. Cosa dite-è normale tutto questo ? Io purtroppo anche volendo di pagare-non li ho-e non so cosa fare? Pensavo di fare la segnialazione al Albo mah non vorrie fare la parte della cattiva-mah non so se lui merita il mio comportamento corretto a questo punto.

  199. Angelo ha detto:

    Ho letto tutto il post e i commenti, spam compreso. Credo che la difficoltà dimostrata finora dai commercialisti di far comprendere quanti sono gli adempimenti per un imprenditore e del tempo necessario a espletarli sia alla base della diffidenza tra commercialista e cliente. Interessante spunto l’ho trovato da chi ha detto di indicare in fatture anche tutti gli interventi e consulenze prestate e che non vengono fatturate in modo da lasciare una traccia del lavoro svolto.
    L’unico punto che non è emerso forse nella discussione è che non è chiaro agli imprenditori e ai professionisti e ai freelance è il seguente:
    1) gli adempimenti burocratici non sono proporzionali a quanto fatturi (cioè al totale delle fatture emesse) o all’utile o perdita che ottieni a fine anno. Il modello unico lo fai anche se sei in perdita, l’iva la calcoli anche se non hai iva da versare, l’intrastat lo devi fare anche se sei in perdita, etc. etc.(escluso il discorso minimi che comunque è più insidioso di quanto si pensi).
    2) Se pensi di fare l’imprenditore o il professionista acquistando i servizi al prezzo che ti puoi permettere perchè tu guadagni poco….. e allora ti devono comprendere…hai chiuso. Nessuno al supermercato ti chiede quanto guadagni prima di farti pagare il conto. lo so è brutto ma è così.
    3) Aprire partita IVA comporta come prima necessità quella di assumere una mentalità aperta a sfruttare tutte le opportunità del mercato e quindi anche a cercare il professionista che possa costare meno. E’ bene però cercare sempre la qualità del servizio. Perchè altrimenti è meglio fare da se o cercare gli strumenti per farlo.
    4) Se sei un freelance e sei COSTRETTO ad aprire partita IVA la miglior cosa che puoi fare è chiedere a un professionista di farti un corso sulla gestione della tua attività. In due giorni si impara tutto quello che serve per gestire la parte contabile. Probabile che un corso ti costerà fatica, porterà via tempo e anche il costo forse per il primo anno non sarà così conveniente. Gli anni successivi però saprai gestirti in autonomia e per i dubbi esiste anche l’ufficio informazioni dell’agenzia delle entrate. Inoltre avrai sempre sotto controllo l’aspetto gestionale, saprai immediatamente se e quando conviene accettare un lavoro a un prezzo piuttosto che a un altro…insomma farai l’imprenditore a tutto tondo.
    saluti,
    a tutti.

  200. siro del debbio ha detto:

    il commercialista mi fa pagare 12 euro per l’f24 che pago personalmente on line in banca . è corretto?

  201. Stefano ha detto:

    Come per ogni cosa…. ognuno deve fare quello che sa… se devo aprire un’attività, mi dovrò occupare della sua gestione (nel senso imprenditoriale) e lascerò a chi di dovere (commercialista, consulente lavoro etc) gli altri aspetti.
    Se poi uno vuol far tutto… allora non farà molta strada… il tempo è quello, ognuno deve pensare alla propria attività! Solo così si può crescere.
    E secondo me un buon servizio (es. quello che presta il commercialista) deve essere remunerato!
    Se paghi poco… è giusto ricevere poco… oppure tanto ma di scarsa qualità.
    Come in ogni campo (dentista, fruttivendolo, meccanico per l’auto… e così via) bisogna affidarsi a gente seria e se è necessario PAGHIAMOLA!
    Inutile leggere commenti che si focalizzano sul tot compenso per tot adempimenti e criticare… la qualità (e le persone a propria disposizione) VA PAGATA!
    Se puntiamo solo sull’aspetto PREZZO… allora non si andrà molto lontano…. non facciamo una concorrenza basata solo sul prezzo….
    Per Siro del Debbio: 12 euro possono essere molti o pochi… dipende che tipo di lavoro fa il consulente per elaborare il tutto…. dalla complessità etc… noi per esempio per gli F24 semplici facciamo pagare solo un importo base all’attivazione del servizio e non per singolo F24….
    Ciao
    Stefano

  202. germana ha detto:

    Salve a tutti, sono una commercialista di Feosinone. Mi permetto di intervenire solo per dire che se avessi fatto l’ortolana, probabilmente avrei avuto maggiore soddisfazione nel vendere broccoletti!!! Ormai la Ns professione, nei compensi e’ una gara al ribasso, una gara ad intercettare il cliente dell’altro…in barba al codice deontologico! Una professione dove l’aggiornamento costante e’ d’obbligo, la polizza professionale, i contributi alla cassa… I clienti guardano solo al prezzo senza considerare tutto il resto, che pesa e costa molto di più di un semplice inserimento dati! Però quando interviene l’Agenzia Entrate, Finanza ecc… Si cerca il consulente esperto, capace, in gamba…e non il più economico!!! Mah….finché non ci uniremo tutti, tutti e parleremo un’unica lingua professionale nessuno apprezzerà la ns professione. Se i clienti si permettono un certo comportamento e’ solo grazie a noi che per primi non valorizziamo la ns professione, che è tutto tranne che il banale inserimento di documenti contabili!!! Bisogna esigere rispetto, e darne altrettanto…. Mi complimento con quanto ha scritto il Dott Fulvio. Cordialmente D.ssa Germana Testa

  203. Denis ha detto:

    Mi sono imbattuto in questa conversazione che trovo molto interessante, e vorrei esprimere il mio accordo su entrambe le posizioni. Premesso che non sono dottore commercialista, ma lavoro nella contabilità da 18 anni e come collaboratore di uno studio commercialistico da 7 anni. Riconosco che la professionalità deve essere pagata. Seguire una srl con professionalità e dando i consigli giusti può veramente far risparmiare tantissimi soldi senza nessuna evasione del fisco a fronte di parcelle che magari possono essere più elevate ma a ragione, se il consulente è bravo! Diversa e’ invece a mio avviso la situazione dei nuovi regimi agevolati o di quei professionisti che invece hanno un fatturato che rasenta il ridicolo e magari un consulente non preparato che si fa pagare parcelle esorbitanti. Io a fronte della mia esperienza in studio sono costantemente aggiornato e seguo contabilmente alcune ditte e alcuni professionisti tra i miei amici e i miei conoscenti, che ovviamente hanno una contabilità tale che mi permette di farlo. Ovviamente il prezzo che gli pratico è molto basso sia per il rapporto personale sia per il fatto che, pur avendo la competenza per farlo non ho il titolo. Ora, non mi azzarderei mai a seguire una srl in toto. Potrei seguire la parte contabile demandando a uno studio tutto quello che riguarda dichiarativi e deposito bilanci. Ma per quanto riguarda una contabilità in regime agevolato, mi sembra assurdo chiedere 1.000 euro all’anno. Si tratta veramente di una semplice dichiarazione dei redditi per quanto complicata, e di una minima consulenza. C’è gente che 1.000 Euro li guadagna in un mese lavorando otto ore al giorno.

  204. Massimo ha detto:

    Rispetto le esperienze di tutti che giustamente hanno per questo opinioni diverse sul lavoro del Commercialista. Deplorevole è il mercato al ribasso della consulenza di un commercialista e le considerazioni del sig. enrico maria milic su questo lavoro sono discutibili, forse qualcuno pensa che il Commercialista i soldi li ruba, non li guadagna invece studiando le normative, aggiornandosi, investendo prima in studio e poi in pratica/tirocinio a gratis e forse non conosce bene i reali costi di uno studio. Trovo arrogante il sig. enrico maria milic che pretende di fare lui le tariffe dei commercialisti. Come si sentirebbe se i suoi clienti facessero lo stesso?

  205. Lu ha detto:

    Ho letto con interesse tutti i commenti e penso che entrambi i fronti abbiano ragione. Probabilmente il voler cercare un nuovo commercialista ad un prezzo più basso deriva soprattutto dall’insoddisfazione del proprio. Come in tutte le professioni ci sono sia luminari che incompetenti, questi ultimi rovinano il mercato e creano pregiudizio.
    Io mi sono ritrovata a dover rinunciare al mio commercialista un paio di anni fa, sono nel regime dei minimi e per puro interesse e in parte necessità ho iniziato ad informarmi su tutto quello che potevo sulla gestione della mia partita IVA (obblighi fiscali, comunicazioni, F24, intrastat, etc), volevo cercare di capire tutto e sono diventata nel mio piccolo un “esperta”. Ho deciso che potevo fare a meno del mio commercialista risparmiando così i 1200€ che mi costava ogni anno.
    Una volta ricevuto tutto il materiale cartaceo dei precedenti anni dal mio vecchio commercialista ho notato tra le carte svariati fogli stampati contenenti le domande che ponevo tramite e-mail con allegate i risultati delle ricerche fatte su Google, a quel punto mi sono davvero chiesta a cosa servisse pagare tanto. Negli anni mi sono resa conto di tutte le informazioni sbagliate o incomplete che mi sono state date e condividendo la mia esperienza con altri ho notato la stessa cosa: informazioni e procedure errate date da commercialisti incompetenti che in caso di controllo portano a multa certa verso il contribuente. In molti casi la colpa era di entrambe le parti ma la responsabilità è sempre sul possessore della partita IVA che ne paga il prezzo (e le multe). I commercialisti da 400€ tutto compreso sono quelli che spesso ti fanno firmare contratti con all’interno la dicitura che, in caso di errori fatti da loro, la responsabilità è vostra.
    L’unica cosa che è consigliabile è un bel corso di contabilità come qualcuno ha giustamente suggerito. Gestirsi in autonomia richiede tempo, attenzione e continui aggiornamenti ma non è impossibile se si è un minimo portati.

  206. buon giorno a tutti, sono pienamente d’ accordo con molti nel definire che uno studio deve fornire una contabilità e aggiungo una consulenza ( basilare nel dare un servizio di qualità ) ad un giusto prezzo, chiaramente non svenduto se offerto con qualità

    Io sono un Dottore, Tributarista con Studio Professionale in La Spezia ( STUDIO CONTABILE TRIBUTARIO DOTT. COZZANI), noi cerchiamo di offrire sempre un servizio di contabilità e consulenza cercando in tutti casi di mantenere una certa qualità nel servizio.
    Certo in molti casi dove ci troviamo di fronte ad aziende, imprenditori in seria difficoltà economica dovuta alla crisi attuale cerchiamo in tutti i modi di aiutarli praticando un prezzo consono al mantenere in “piedi ” la sua attività..
    In molti casi bisogna metterci…se pur con difficoltà..il cuore nell’aiutare le aziende in crisi…

  207. Serio ha detto:

    Buon giorno,

    Anche io, in un paio di giorni, ho dato lettura attenta a tutti i commenti postati in questi 6 anni e più.

    Vorrei dire la mia alla luce di quanto emerso.

    Penso che con l’abolizione dell’obbligo delle tariffe, ci sia stato un progressivo abbassamento dei prezzi praticati dai commercialisti (400 la contabilità di una s.r.l. ?????? sono proprio curioso di vedere il livello di meticolosità che ci mettono nel proprio lavoro), e con l’abbassamento dei prezzi è venuto a crearsi anche un abbassamento degli standards professionali.

    In molti commenti si legge che alcuni utenti lamentano di pagare prezzi troppo alti, e quindi sono propensi a ricevere preventivi più bassi per servizi (apparentemente) simili a quelli offerti dai loro attuali commercialisti.

    Altri utenti lamentano le scarse competenze professionali del proprio commercialista, ma non dicono quanto pagano, e sopratutto se hanno scelto il professionista che gli ha presentato il preventivo più basso tra i diversi professionisti contattati.
    Credo che nelle lamentele, magari molte giuste e motivate, vi sia il semplice fatto che gran parte del lavoro del commercialista risulti invisibile. Vi faccio un esempio.

    Ci sono alcuni piccoli imprenditori che hanno il vizio di non fatturare tutto quello che incassano, successivamente però quando fanno i pagamenti in denaro, li fanno anche utilizzando il denaro non fatturato. Poi portano tutto al commercialista che: 1) rileva il problema; 2) avvisa il cliente; 3) si impegna a trovare una soluzione al problema, o a limitarne i danni. Ora questo tipo di consulenza molti non se la fanno pagare, Ma sapete quanti danni e quante rogne un commercialista ha evitato al proprio cliente ed al suo comportamento superficiale????? Pensate che un commercialista da 500 euro l’anno si preoccupi di una cosa del genere???
    La risposta ve la do io, ed è NO!

    Volete un altro esempio?? Eccolo:

    I commercialisti devono (sottolineo il devono) tenersi aggiornati (le varie spese che sono state menzionate: abbonamenti a riviste, corsi formativi, convegni, libri, networking con altri colleghi). Tali aggiornamenti sono a beneficio dei clienti. In che modo? Ad esempio il governo vara una misura agevolativa destinata a paricolari categorie di contribuenti, il commercialista vero, individua tutti i suoi clienti che possono essere interessati da tale misura, li chiama e li rende edotti sui possibili benefici, dando loro la possibilità di valutazione e di scelta. Voi pensate che il commercialista da 400 euro per contabilità srl si prenda la briga di aggiornarsi e poi di contattare i clienti???

    Volete la risposta? Ve la do io: è NO!

    Molti di voi prima di essere clienti di un commercialista sono imprenditori, dovreste quindi imparare a capire che, si si può tagliare sul “costo” del commercialista, ma bisogna anche valutare quali possono essere le conseguenze. Risparmio di qualche centinaio di euro sulle parcelle, verbali di migliaia di euro da parte dell’amministrazione finanziaria.

    Un saluto.

  208. Taty ha detto:

    Salve a tutti!
    L’attività della nostra azienda è scesa parecchio nei ultimi 3 anni, quasi 2.5 volte (anche quantità dei documenti da elaborare è diminuita in 2.5 volte). Comunque le cifre dei servizi per commercialista paghiamo sempre le stesse. Eccoli trimestrale:
    elaborazione dei documenti – 750.00
    trasmissione, elaborazione modello 770 – 300.00; trasmissione iva – 250.00; busta paga una – 30.00; modello unico 730 a persona – 100; bilancio 1200.00 ecc. Tutto senza IVA.
    Adesso, il commercialista per noi costa quasi due mesi di nostra attività. Oggi ho spiegato la situazione, certamente lui non l’ha vede. Abbiamo ricevuta pre parcella con il sconto solo 15% ma il sconto essente IVA. Secondo voi, questi prezzi e questo sconto è giusto e corretto?!
    Vorrei tantissimo tenere la contabilità della nostra azienda senza pagare queste cifre al commercialista. Lavoravo più di 10 anni come Capo contabile in un paese fuori UE, e già da sei anni provo di farlo qui, ma non capisco perché è cosi complicato, non c’è proprio ordine e meccanismo come devono essere fatti le cose.

  209. TRINA SELLERS ha detto:

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    Grazie

  210. Tobia ha detto:

    Buongiorno a tutti. Trovo scandaloso la pubblicazione di certi prezzi che sono così bassi da non permettere assolutamente ad un professionista di pagarsi l’affitto dell’ufficio, le bollette, i programmi di contabilità che se sono buoni costano almeno euro 5.000,00 l’anno e non euro 100,00 l’anno, i dipendenti con i loro contributi e le tredicesime! e tutti gli altri costi. Poi occorre togliere ancora le tasse almeno per il 45% . Infine si vorrà dare al professionista un guadagno minimo adeguato a questo tipo di lavoro? In sintesi se si fa una contabilità semplificata per euro 1.200,00 l’anno e una sas per euro 1.800,00 l’anno si fa la fame! E ve lo dico per esperienza diretta perché praticando tariffe leggermente superiori faccio veramente fatica a pagare tutto quanto e a ritagliarmi uno stipendio per me. Quindi di cosa si sta parlando? Qui ci sono professionisti che sparano certi prezzi perché per vari motivi hanno pochi clienti e devono attirarne di nuovi con qualsiasi mezzo… ma la verità è che gli onorari devono essere più alti altrimenti la situazione non è sostenibile nel lungo periodo. E questo solo per parlare di coprire costi e tasse, lasciamo perdere che la qualità di un buon ufficio si dovrebbe pagare adeguatamente come si fa per gli avvocati, i medici,ECC…Le persone che leggono solo l’inizio di questo articolo vengono tratte in inganno, secondo me. Per fortuna che ci sono stati tanti professionisti che sono intervenuti per spiegare bene come stanno le cose nella realtà. Chiaramente se paghi sotto il minimo ci si deve aspettare di ricevere un servizio sotto il minimo, come minimo… Spero di avere dato un ulteriore chiarimento su come stanno veramente le cose per gli uffici tributari in generale. Cordiali saluti a tutti i colleghi nella speranza che non svendano più il nostro mestiere come al mercato delle vacche. I clienti che poi fanno tutte queste storie sugli onorari minimi sopra citati meglio perderli che trovarli…

  211. elif ha detto:

    In questo periodo di grave crisi, tutte o quasi le attività hanno i conti al verde. La consulenza se fatta bene soprattutto a livello fiscale , forse dico forse vale la pena pagare qualcosa in più. Per le piccole aziende con una sola persona dove si presume che l’incasso (no utili) mensile è di circa 1600 euro ….. quanto dovremmo pagare per non fallire o chiudere?

  212. giovanni mappina ha detto:

    vedo che nessun è partito dall’effettivo tempo necessario per fare la dicharazione dei redditi.
    una societa immobiliare che non fà fatture ed è in attesa di chiudere in quanto ha ancora un box da rogitare non comprendo perchè debba pagare magari 1000 euro ad un commercialista per scrivere le stesse cose dell’anno precedente.
    una che invece fa 500 fatture e ha numerose cont e sottoconti e nonostante tutto fa fatture da 30 euro per complessive 15.000 euro impegna molto di più e anche se sooto i 30.000 euro dovrebbe pagare qualche cosa di più.
    comunque la crisi c’è per tutti anche per i commercialisti che prima emettevano parcella che l’azienda spesava dagli utili.
    oggi prtroppo le aziende sono in perdita, i commerciasti continuano a fare i contabili e non danno mai suggerimenti per ottimizzare costi e gestioni , ma mandano solo le circolari. A questo punto me la faccio da solo i bilnacio e quando sbaglio c’è il ravvedimento operoso che mi costa un bel 3,75% su base annua. oppure non lo deposito e pago solo 270 euro di sanzione.
    a mai estremi estremi rimedi.

  213. giovanni mappina ha detto:

    dimenticavo che ci sono le associazioni di categoria e anche associazioni volontarie che costano 1/3 dei blasonati commercialisti.
    senza contare che poi il commercialista ha la mezza con il notaio e con l’avvoicato e quindi ti dice qui devi sentire il notaio, qui devi sentire avvocato e tu come un pi……la continui a pagare.

  214. Koli ha detto:

    Bisogna fare una tassa unica in dependenza del guadagno e finite con i commercialisti almeno per le ditte individuali. Si fanno delle tabelle con la tassazione. To trovi con la cifra e versi le tasse. Hanno creato un sistema di mangioni, che pure mangiano dei bel soldi, per calcolare le cose che sarei anche io capace di fare, con l’eccezione soltanto di non sapere dove inserirli…

  215. ennnio ha detto:

    che commenti… a questo punto anche gli altri professionisti (medici, meccanici, negozianti…) devono lavorare gratis!
    Volete essere seguiti in modo professionale e avere sempre un adeguato sostegno?
    Il tempo e la professionalità vanno pagati!!!

  216. eric financee ha detto:

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  217. dottcommrevleg ha detto:

    Non vorrei che qualcuno se la prendesse ma ritengo che chi si apre la partita iva e poi fattura 4 euro in croce dopo anni di attività forse ha sbagliato mestiere o impostazione perché quello che fa non gli da da vivere in modo dignitoso.
    Sono un dottore commercialista e non ho mai accettato clienti che mi ritenessero degno di fiducia per il fatto che gli costavo 50 euro al mese.
    Il nostro lavoro è molto complesso anche per quelle posizioni apparentemente semplici.
    Quelli che non se ne rendono conto e che sono convinti che si possa fare da soli, li invito caldamente a farlo senza ulteriore indugio.
    E’ solo questione di tempo. Nel senso che non passerà molto ed arriveranno avvisi di irregolarità, cartelle e accertamenti ed anche si accorgeranno che forse il tempo impiegato per stare dietro a certe cose non è poi così poco e che se lo avessero impiegato per sviluppare il proprio business, magari con la consulenza del dottore commercialista, ne avrebbero tratto ben più alta soddisfazione, pur pagando un studio professionale di un professionista iscritto all’ordine.
    Anche io per certe cose che pensavo semplici ho fatto da solo….poi ho dovuto chiamare il tecnico che ha dovuto riparare i miei danni e fare il lavoro…..

    I dottori commercialisti sono controllati e disciplinati da un ordine professionale che opera sotto l’egida e il controllo del ministero della giustizia.

  218. michela ha detto:

    Negli anni Ottanta c’erano a TS alcuni signori totalmente privi di titoli, che abilmente sulla targa non scrivevano “dott.” né “commercialista” per non incorrere in problemi di abuso di titolo accademico, ma qualcosa di vago come “consulente aziendale o fiscale” -non ricordo con esattezza- ma insomma non erano più qualificati della signora delle pulizie, e raccoglievano la contabilità di jeansinari e simili per poi gabbarli alla grane, tanto a quei tempi i controlli sulle dichiarazioni dei redditi e dell’IVA non arrivavano mai prima di tre anni. Dopodiché chiudevano le loro “attività” con la saccoccia piena zeppa di soldi, e i loro clienti scoprivano che le loro tasse non erano mai state pagate…. chissà se oggi c’è ancora qualcuno così. Mi si passi questo ricordo di una Trieste d’antan, senza spiacevoli critiche, grazie.

  219. michela ha detto:

    (ops….gabbarli alla GRANDE, non alla grane)

  220. John Remada ha detto:

    @220 Michela. Ho trovato la risposta alla tua domanda su Morelli, risulta RIP da qualche anno. Saluti J. Remada.

  221. michela ha detto:

    John, grazie!!! mi dispiace molto, ma sai anche dirmi come potrei trovare notizie su di lui? sul motivo esatto della sua carcerazione? mi pareva fossero reati d’opinione ma non saprei. E mi piacerebbe sapere dopo quanto tempo è uscito, e se ha potuto farsi una vita serena….poveraccio.

  222. John Remada ha detto:

    Questo non so di preciso; ma digita su Google e parzialmente c’è qualcosa,Ciao.

  223. Stefania Sibilio ha detto:

    Io sinceramente vi consiglio Fiscozen perché con soli 299 euro ti permette di gestire tutta la partita iva forfettaria, inoltre hai a disposizione un software di fatturazione, una servizio online che ti da la previsione di spesa per le tasse negli anni successivi….senza pensieri. Io da quando uso il servizio non posso farne a meno! https://www.fiscozen.it/

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