Seconda puntata del canton bottanico, curato dal principale esperto bottanico dell’Accademia del Kruscovac, V. Semenza. Oggi ci accultura sulla celeberrima rosa canina, dai più conosciuta come stropacul o, volendo proprio essere international, stropacool.
Ricordiamo che il ribelle V. Semenza da sempre si oppone al volere dell’Accademia del Kruscovac e perciò parlerà “par ‘talian”. Il pupolo, che illustra le perplessità del mondo animale sull’utilizzo del stropacool, è di Erika Ronchin.
EL STROPACOOL
Rosa canina L.
Regnum: Plantae
Phylum: Supposta
Familia: Antiscagottae
Genus: Rosa
Species: Rosa canina L.
El stropacool è un arbusto spinoso di circumcirca 100-200 centimetri di altezza. Nessuno ha per il popi il suo fusto o le sue foglie, mentre a tutti piacciono ‘ssai i fiori rosa dai petali grandi ma con poco parfumo.
La pianta è comunemente usata come astringente intestinale, antiscagottante e antisquarausgnante, da cui deriva il suo nome. Non nel senso che il suo nome deriva da “cui”, plurale di “cul“, per quanto qualche etimologo dell’Accademia del Kruscovac sia fervente credente di questa derivazione visto il gran numero di bacche presente in ogni pianta.
L’azione antiscagottante può essere performata in due modi, anche se solitamente tutti, inutile negarlo, usiamo quotidianamente il secondo:
1. I fiori e le foglie possono essere usate per preparare tisane porcheriose con azione astringente da assumere per via orale.
2. I frutti del stropacool hanno questa forma per un unico semplice motivo: per far da tappo all’arrivo del scagot. Per cui la seconda modalità viene effettuta proprio “per cui“, semplicemente staccando un frutto dall’arbusto e ficcandoselo suppelpopi, per dirla in modo forbito per via anale, meglio se forbito. Questo metodo tuttavia è da evitare in contemporanea presenza di petofagia, o può facilmente causare l’effetto collaterale conosciuto come il cannone stropacool.
Il canton bottanico è un estratto d’erbe del Bottanic Canton del Monon Behavior Ciu, ‘talianizato dall’illustre V. Semenza.
@marino. ma per bon? 😀 no savevo.
in francese, inveze, me par che sia “gratte-cul” per qualche effetto collaterale..
Lee, il parfumo è addirittura più che profumo, è profumo con quel nonsochè di francesismo che fa tanto scianel numbero 5! 🙂
@ V.Semenza
proprio bela!!!!
Ohibò mi conosso i spizacui:
La natura.
Quela la ne iudava
de more e spizacui
la ne saziava;
e sui persegari del filada
se faseva la sbafada
da ‘Lisonz’
http://www.acbisiaca.it/files/lisonz/Lisonz-0108.pdf