1 Febbraio 2010

2 febbraio, giornata internazionale delle zone umide


di Dorian Lorenzutti
Il 20 gennaio scorso è stato inaugurato l’Anno Internazionale della Biodiversità promosso dalla IUCN, l’Unione mondiale per la conservazione della natura. A distanza di pochi giorni si celebra un altro anniversario importante per il nostro pianeta. Il 2 febbraio è la giornata internazionale delle zone umide, intendendo con questo termine aree naturali quali le paludi, coste marine, foci dei fiumi, laghi ecc. Si tratta di una ricorrenza che ricorda la firma della Convenzione di Ramsar del 2 febbraio 1971. A quell’epoca nella località persiana (ora iraniana) di Ramsar un gruppo di Paesi partecipò alla Conferenza internazionale sulle zone umide e gli uccelli acquatici assieme a istituzioni scientifiche e altri organismi internazionali per mettere a punto una strategia a livello globale per la conservazione e la gestione delle aree naturali. La conferenza segnò una data storica, in quanto per la prima volta si pensò agli ecosistemi in modo globale e si capovolse il concetto di zona umida da ambiente malsano e inospitale a fonte preziosa di biodiversità. Anche l’Italia vi partecipò e il risultato fu che oggi nel nostro paese sono presenti sul territorio 50 aree naturali che si possono fregiare della denominazione di “zona Ramsar” (nel mondo sono 1713). Nella nostra regione ce ne sono due: la laguna di Marano con la Riserva Naturale Regionale delle foci dello Stella, in provincia di Udine e la Riserva Naturale Regionale della Valle Cavanata, presso Fossalon di Grado, in provincia di Gorizia. Visitare la prima pone qualche difficoltà, in quanto è necessaria un’imbarcazione, ma esistono tour guidati in motonave organizzati dalla Riserva stessa. Inoltre si può visitare più comodamente la Valle Canal Novo, praticamente nel centro di Marano Lagunare e facente sempre parte dell’area protetta.
Più facilmente raggiungibile, la Riserva Naturale Regionale della Valle Cavanata offre l’opportunità di passare una giornata all’aperto e apprezzare la bellezza delle nostre zone umide costiere. Approfondiremo meglio questa importante area protetta in un prossimo articolo a lei interamente dedicato.
Segnaliamo inoltre che anche la Slovenia ha le sue zone Ramsar: sono le Saline di Sicciole (Secoveljske soline), le Grotte di San Canziano (Skocjanske Jame, recentemente al centro di polemiche) e il Lago Circonio (Cérkniško jézero), tutti luoghi meritevoli di una visita.

Per chi volesse seguire l’argomento ecco alcuni link:
www.ramsar.org
www.iucn.it
www.riservenaturali.maranolagunare.com

Dorian Lorenzutti

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2 commenti a 2 febbraio, giornata internazionale delle zone umide

  1. DaVeTheWaVe ha detto:

    orca, gavevo capido un’altra roba… =P

    interessante lo stesso. meno, ma interessante…

  2. massimiliano ha detto:

    🙂
    anche mi, ma no volevo far la figura del solito porco.

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