A pochi passi da Aurisina Cave, sulla strada che porta all’abitato di Slivia si trova questo punto di ristoro, un po’ osmica, un po’ agriturismo che si chiama “Le torri di Slivia”, gestito da Corrado e Roberta Greco. L’osmica ha un grande giardino adiacente ad un maneggio, e lo spazio a disposizione dei tavoli si confonde e confina con il parcheggio lasciando un po’ perplessi, ma diciamo che il tanto spazio compensa questa scomoda vicinanza. Il corpo centrale dell’osmica è una bella casa in stile carsico, rimessa completamente a nuovo, e veramente curata. Gli spazi interni non sono grandissimi, ma caldi ed accoglienti con una predominanza della pietra a vista.
Veniamo all’offerta enogastronomica. I vini della casa, tutti sfusi, si dividono in un rosso, refosco, e in due bianchi, malvasia e vitovska. Il rosso è gradevole e si presenta nella media dei vini rossi sfusi dell’altipiano carsico. Non abbiamo assaggiato i bianchi, ma incuriosiscono, perché è difficile trovare delle osmizze che distinguano gli uvaggi sui vini sfusi. Per quanto riguarda i prezzi si parte dai 0,50 € per l’ottavo fino ad arrivare ai 3,80 € per il litro.
L’offerta delle pietanze è più varia rispetto a molte altre osmizze e anche la qualità è molto valida. Potete degustare tutti i salumi della casa, e si parla di salame, prosciutto crudo ed arrosto, pancetta cruda ed arrosta, ossocollo e formaggio. Noi abbiamo assaggiato il prosciutto arrosto, molto buono ed il formaggio, che però non ha troppa personalità e di cui non sono certo dell’origine.
Il punto di forza è nell’inconsueta proposta di due prelibatezze assolute quale il mitico panino con la porcina, senape e hren, e il crodeghin (cotechino) avvolto nella pasta sfoglia. Per quanto riguarda il panino non c’è bisogno di troppe presentazioni, gioia di tutti i triestini, anche in questa versione carsica è ottimo, anche se la carne dovrebbe essere un po’ più calda e salata. Il crodeghin nella sfoglia è una novità assoluta, per quanto mi riguarda, ed è una buonissima variazione della famosa luganiga nel pan di Jozko Colja. La sfoglia è ben aderente e veramente unta del grasso del crodeghin, la carne gustosissima, l’ideale per queste giornate fredde.
Se volete variare leggermente ci sono anche le luganighe con i capuzzi…
E poi i dolci.
I prezzi mi sembrano buoni e ragionevoli. Per un panino di porcina, un crodighin, prosciutto, formaggio e un quarto di vino abbiamo speso 12,60 €. Peccato per i piattini di plastica!
L’osmizza sarà aperta sicuramente fino al 7 febbraio prossimo e si trova qua.
Per informazioni: www.letorridislivia.net tel. 338 3515876
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