27 Gennaio 2010

Trieste in balìa della bora

(foto tratta dal sito dell'ISMAR)Trieste La città giuliana è in balìa della bora. Da ieri sera il freddo vento imperversa tra le strade triestine e non sembra intenzionato a calare d’intensità. La raffica massima, secondo l’Istituto Nautico di Trieste, è stata registrata alle 3 del mattino ed ha toccato i 130 chilometri l’ora.
Stando alle ultime rilevazioni dell’Istituto di Scienze Marine, alle ore 11, la velocità media registrata è di circa 30 km/h ma, nella sede di ISMAR (Unità Organizzativa di Supporto – U.O.S. Trieste) la punta più alta raggiunta dalle ore 0 è di 110 km/h. Ancora più alta (120 Km/h) la massima raggiunta al stazione di rilevazione situata presso il Molo Bandiera. Il tutto è accompagnato da temperature costantemente sotto lo zero seppur di poco.

Gravi i disagi per la cittadinanza e intenso il lavoro dei Vigili del Fuoco. Cornicioni pericolanti, antenne televisive divelte, cassoni delle immondizie finiti in mezzo alla carreggiata: tra questa notte e questa mattina gli interventi sono stati circa una sessantina.

(foto tratta dal sito dell'ISMAR)

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4 commenti a Trieste in balìa della bora

  1. cagoia ha detto:

    No xe più la bora de una volta

  2. massimiliano ha detto:

    xe tornada a sufiàr la bora.. che tante volte se manda a remengo e in malora..

    (U.Lupi)

  3. cagoia ha detto:

    LA BORA
    (Comare che bora)
    (Parole di “Ermanzio”, Musica di S. Negri – 1903)

    La sburta, la sbati,
    El naso la impizza,
    La jazza le jozze
    Che in tera se schizza.

    La sufia de soto,
    La sufia de sora:
    Ferai e camini
    La manda in malora.

    Ritornello:
    Comare, che bora,
    Comare, che inferno,
    Che vadi ‘n malora
    La bora e l’inverno!

    Co’ un colpo de bora
    Un sior se scapela,
    Le còtole in aria
    Ghe va ala putela.

    Va via la paruca
    De qualche vecieto,
    A quel dei maroni
    Se svoda el bancheto.

    Ritornello:
    Comare, che bora,
    Comare, che inferno,
    Che vadi ‘n malora
    La bora e l’inverno!

    La porta nei oci
    Sabion e scovazze,
    I muri la passsa,
    La passa le strazze

    La va dapertuto,
    Ma questa xe bela:
    Che ti te la trovi
    Perfin in scarsela!

    Ritornello:
    Comare, che bora,
    Comare, che inferno,
    Che vadi ‘n malora
    La bora e l’inverno!

  4. Dario Predonzan ha detto:

    Meno mal che la xe. Cossa sarìa Trieste senza bora? La scova anche via el smog, che se no fussimo pezo de Milan!

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