27 Gennaio 2010

Schifani: “Oggi ogni uomo è ebreo, oggi anch’io sono ebreo”

Trieste “Oggi ogni uomo è ebreo, oggi anch’io sono ebreo”. E’ con queste parole che il presidente del Senato, Renato Schifani, indossando sull’abito una stella gialla, ha lanciato il suo forte messaggio di vicinanza e di monito verso le giovani generazioni nella Giornata della Memoria.

Giunto a Trieste per le celebrazioni alla Risiera di San Sabba ha dichiarato: “La verità dell’olocausto va affermata, ricordata, compresa fino in fondo”, deponendo poi una corona di fiori.

La seconda carica dello Stato ha così concluso il suo intervento: “Oggi i confini di Israele non sono un mero dato geografico, sono i confini della nostra stessa patria, i confini della nostra civiltà, i confini della nostra storia. Questo significa ricordare, non gettare lo sguardo solo al passato, ma gettare ponti per un futuro di pace vera. In questo senso ogni uomo oggi è ebreo, anche io oggi sono ebreo”.

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27 commenti a Schifani: “Oggi ogni uomo è ebreo, oggi anch’io sono ebreo”

  1. Aldo Flego ha detto:

    Oggi a Trieste il Presidente del Senato Schifani ha dato un segno forte: in Risiera si è appuntato al petto la stella gialla. Gesto importante, di cui gli sono grato, che fa riflettere: la memoria non è mai di parte, è di tutti, è dentro noi, per sempre. Perchè mai più accada, com’è accaduto a San Sabba, o a Birkenau o in qualsiasi altro lager….o in ogni altro posto del mondo dove Caino ha infierito su Abele.
    Il ricordo della Shoah ci aiuti a essere Uomini. Grazie ancora, Presidente Schifani.

    http://pertrieste.splinder.com/

  2. Bastafurti ha detto:

    Purtroppo la parola di Schifani vale meno di zero, come lui del resto.

  3. marisa ha detto:

    E i rom? E i testimoni di Geova? E gli omosessuali? Perchè nessuno si ricorda mai di loro….
    Più corretto forse sarebbe ricordare le leggi razziali, compresa quella emanata da Mussolini

  4. Aldo Flego ha detto:

    @marisa
    questa volta concordo con te :-), e in effetti quando ho ricordato i momenti e i luoghi in cui Caino ha infierito su Abele, pensavo a tutte le stelle, triangoli, segni, fasce, di ogni forma e colore, che hanno individuato chi ha subito il massacro. Ho visto, e meditato, a Auschwitz e Birkenau, a Buchenwald, sulle foibe, so cosa è stato Visco, Bleiburg, Katyn e, pazzesco e vicino, Srebrenica…Nella giornata della memoria, oggi, ho pensato a tutto questo, e la stella gialla di Schifani l’ho apprezzata. E’ un semplice simbolo di quella cultura della memoria che coltivo come un valore importante, che ci deve unire. Tanto…panta rei os potamòs…oggi ci siamo, domani ci saranno altri, importante è trasmettere un valore.

  5. Richi ha detto:

    Gli ebrei sono stati il nemico e il target principale delle persecuzioni dell’ideologia nazifascista, quelli che sono stati maggiormente decimati.
    Se si legge il Mein Kampf, ad esempio risulta chiaro che Hitler disprezzava tutte le razze a lui ritenute inferiori, ma con gli ebrei era ossessionato. E s’e’ visto.
    Quindi e’ ovvio siano i piu’ “noti”, non ci vuole molto…..e’ chiaro anche che non vanno dimenticate le altre vittime di quell’orrore.
    Ma mi sembra alquanto inopportuno dire “Eh si’, solo degli ebrei si parla”.

  6. effebi ha detto:

    mussolini: l’annuncio delle leggi razziali
    http://www.youtube.com/watch?v=zXlB9YubVwk

  7. bulow ha detto:

    diciamo pero’ che schifani sarebbe piu’ credibile se non facesse parte della maggioranza che ha sottoscritto l’ accordo con gheddafi sull’ immigrazione. la memoria della shoah dovrebbe impedirci di chiudere gli occhi davanti ai profughi di mille guerre, deportati nel deserto dalla polizia libica e lasciati a morire di sete.

  8. bulow ha detto:

    e visto che anche d’alema ha sostenuto l’ accordo con gheddafi, dico che anche lui per me non sarebbe molto credibile con una stella gialla appuntata sul petto.

  9. maja ha detto:

    A mi, Schifani che scimiota Kennedy me fa sai de rider.

  10. Richi ha detto:

    @ Effebi

    El video te ga commosso? (“Ah, quei si’ che iera bei tempi…”)

  11. brancovig ha detto:

    Parlare e ricordare che in europa si praticava lo sterminio di massa fa sempre bene.

    Non credete che tutto sia facilmente condiviso dalle nuove generazioni, grazie a qualche paragrafo su di un libro di storia che magari non si leggerà nemmeno mai.

  12. effebi ha detto:

    @ 12 – richi

    “respinta al mittente”

  13. marisa ha detto:

    Gli ebrei oggi hanno uno Stato. I rom sono invece ancora oggi pesantemente perseguitati. Ricordare che i rom sono stati sterminati alla pari degli ebrei potrebbe aiutare a superare i troppi pregiudizi che ancora esistono nei loro confronti. Oltretutto sono un grande popolo senza Stato, senza armi e senza rappresentanza (almeno così mi risulta) all’ONU. E il razzismo nei loro confronti e oggi ancora fortissimo. Cerchiamo di non dimenticare questa realtà.

  14. ciccio beppe ha detto:

    Come quelli che l’8 marzo diventano femministi. E il resto dell’anno picchiano la moglie.

  15. Macia ha detto:

    Ma nessuno commenta la frase:
    “Oggi i confini di Israele non sono un mero dato geografico, sono i confini della nostra stessa patria, i confini della nostra civiltà”?

  16. Cristiano ha detto:

    @16

    Io non ho mai incontrato/conosciuto un membro della comunita’ Rom in vita mia, un giorno mi piacerebbe,

    ciononostante non sono riuscito a evitare di farmi un’idea (ve la lascio chiamare pregiudizio) basandomi su mass/media, info su internet e discorsi con persone.

    trovo inammissibili molti comportamenti che sembrano (da quello che mi riportano mass media e blog) radicati in questa comunita’ (come faccio a mandare i bambini a elemosinare piuttosto che a scuola?)

    ma quello che mi ha sempre colpito e’ che tutti quelli con cui ho parlato circa i problemi della comunita’ Rom e che ne hanno preso le difese

    non sono mai riusciti a convincermi che questi comportamenti per me inaccettabili siano spiegabili e giustificabili,

    pur ricordandomi le persecuzioni risalenti non da secoli ma addirittura millenni.

    Per cui, quando si parla di comunita’ Rom, a me d’istinto per prima cosa viene di dare solidarieta’ a chi non ne fa parte ma si vede costretto a viverci vicino.

    Qualcuno se la sente di farmi cambiare idea?

  17. ciccio beppe ha detto:

    Essere rom non è una condizione giuridica.

  18. jacum ha detto:

    non sono d’accordo con le parole di schifani:

    “Oggi i confini di Israele non sono un mero dato geografico, sono i confini della nostra stessa patria, i confini della nostra civiltà, i confini della nostra storia. Questo significa ricordare, non gettare lo sguardo solo al passato, ma gettare ponti per un futuro di pace vera. In questo senso ogni uomo oggi è ebreo, anche io oggi sono ebreo”.

    un discorso assurdo!

  19. bulow ha detto:

    cristiano

    il fatto e’ che le stesse cose che dici tu dei rom le dicevano ad esempio i piemontesi dei calabresi, o i tedeschi egli italiani tutti. il fatto e’ che quei comportamenti (che sono inaccettabili anche per me, a scanso di equivoci) non dipendono da qualche essenza metafisica di cui sarebbero impastati i rom, bensi’ dalla condizione di miseria ed emarginazione in cui vivono.

    e poi: adesso e’ di moda essere amici degli ebrei, e’ di moda perche’ hanno uno stato, hanno un esercito, e hanno modo di farsi rispettare. non era altrettanto di moda quando gli yidn vivevano in shtetl sperduti nel fango delle pianure russe e polacche, quando erano “brutti sporchi e cattivi”, proprio come noi vediamo i rom oggi.

    se ti capita, guarda il film “train de vie” di radu mihaileanu.

    http://video.libero.it/app/play/?id=8f760efe4e383bba6561201b28ee1f40

  20. marilena ha detto:

    i primi uomini a popolare il creato derivano da adamo ed eva, uomini del vecchio testamento, quindi dalla bibbia, quindi dall’ebraismo…il cristianesimo arriva dopo…

  21. Cristiano ha detto:

    Bulow

    Sono le stesse cose che dicevano i piemontesi dei calabresi

    ma poi in qualche maniera la condivisione, la fusione in un qualcosa di nuovo chiamala come vuoi, c’e’ stata (e io ne sono forse un po’ la prova), sempre che stiamo parlando dei calabresi immigrati a nord.

    E i calabresi non avevano un esercito o uno stato, ovvero, avevano quello che avevano tutto il resto degli italiani.

    La comunita’ ebraica non era solo capanne-brutti e sporchi, erano anche, forse soprattutto, professionisti di vario livello (ma da quello che so e’ lo stesso per la comunita’ Rom).

    Cio’ non li ha salvati, anzi.

    Forse in comune con i Rom, oltre alla persecuzione e al massacro infame, c’e’ un’estrema lotta per rimanere unici e non fondibili con le altre comunita’.

    Bisogna capire fino a che punto cio’ porti beneficio.

    Adesso e’ di moda essere amici degli ebrei,
    io penso piuttosto che c’e’ il rischio banalizzazione perche’ ci sono certi che la Storia l’hanno letta 400.000 volte e gna’ fanno piu’ di risentirla e ci sono altri che non sanno ancora (sembra incredibile) e altri che negano.

    Il rimedio alla banalizzazione e’ fare come fa Marisa, cioe’ ricordare che non sono stati gli unici, che c’e’ ne sono stati anche altri e altri ne possono venire in futuro (se non sono gia’ venuti).

    Io aggiungo anche gli Armeni in Turchia, e’ Storia Contemporanea, piu’ ne ricordiamo meno rischio c’e’ di banalizzare.

    P.S. E’ una soluzione dare uno stato e avere un esercito? sto pensando a Israele-Palestina.

  22. bulow ha detto:

    non so se sia proprio cosi’

    http://www.youtube.com/watch?v=Bwr2RcRJpCw

    ma mi piace pensare che sia vero.

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