25 Gennaio 2010

Piccolo commercio soffocato dai “grandi”: allarme della Camera di commercio

“Gorizia domani e il terziario in città – Progettualità, imprenditorialità, risorse, strategie di cambiamento per le piccole imprese e la rete distributiva tradizionale oggi”. E’ questo il tema dell’incontro pubblico sollecitato da Ascom Confcommercio Gorizia, con l’obiettivo di mettere a fuoco, assieme ai soggetti istituzionali, la critica situazione del comparto commerciale goriziano e i suoi possibili scenari futuri.
Realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio di Gorizia, l’iniziativa è in programma martedì 26 gennaio alle 10, nella Sala Verdi di Palazzo De Bassa (Passaggio Edling, 2): un momento di confronto e presa di coscienza delle importanti responsabilità di amministratori e imprenditori.
Al termine delle relazioni avrà luogo la cerimonia di consegna delle Onorificenze Fenacom agli Anziani del Commercio della Provincia di Gorizia.
L’incontro è un’occasione per riflettere sul posizionamento del sistema distributivo tradizionale nel sistema economico, messo fortemente in discussione dalla grande distribuzione, ma anche nelle nostre comunità, soprattutto urbane, dove il piccolo commercio gioca un ruolo fondamentale non solo in termini di mercato, ma anche di tessuto sociale, e si lega indissolubilmente alla qualità della vita dei residenti.
Dopo gli interventi istituzionali, con il Sindaco di Gorizia Romoli e il Presidente della Provincia Gherghetta, il Presidente della Fondazione CariGo Obizzi, e il Presidente della Camera di Commercio Emilio Sgarlata, il programma prevede tre relazioni tecniche: aprirà la sezione l’intervento del Presidente Ascom Confcommercio della Provincia di Gorizia Pio Traini, che richiamerà alla necessità di una più concreta incentivazione e coordinata programmazione. Tra gli aspetti toccati dal suo intervento, la crisi congiunturale e caratteristica, le riqualificazioni, l’Università, il tema del centro commerciale urbano integrato, gli eventi di animazione, il ruolo dei diversi attori coinvolti nella vita della città. Il Segretario Generale della Camera di Commercio di Gorizia Pierluigi Medeot proporrà invece un’analisi dei fattori di competitività territoriale e le linee strategiche di sviluppo socio economico per la provincia di Gorizia, piano di lavoro emerso anche nel nuovo piano pluriennale camerale di recente approvazione.
Molto atteso l’intervento dell’ospite dell’incontro, la Prof. Chiara Mio, docente presso il Dipartimento di Economia e Direzione Aziendale dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, con una significativa esperienza tecnica e amministrativa, in qualità di assessore al bilancio in carica al Comune di Pordenone: la prof. Mio affronterà il tema delle strategie di cambiamento per la rete commerciale tradizionale, una finestra sulle prospettive di sviluppo e rigenerazione del terziario in uno scenario così preoccupante

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2 commenti a Piccolo commercio soffocato dai “grandi”: allarme della Camera di commercio

  1. arlon ha detto:

    Fondamentale
    – specializarse
    – unir le forze

    Per esempio: se mi so che in via X ghe xe 5 negozi sportivi pici ma magari che se fa concorenza, ognidun con le sue specialità.. sarà sempre più interessante andar là, piutosto che in un ccentro comercial.
    Questo a Berlin lo go visto far (e va incoragiado dal autorità cittadina), e insieme a una picia industria manifatturiera/artigianal inserida NEI centri abitadi.. ga fatto sì che i negozieti de Berlin possi viver, e ben, del proprio lavor.

  2. Wehrle ha detto:

    Forse l’esperienza di Berlino non può essere trasposta a Gorizia, piccola cittadina (paesino), nulla a che vedere con la capitale della Germania. Specializzazione quella si, ma bisogna anche rendere interessante Gorizia per far confluire gente da fuori città. Mancano regolari iniziative ed una campagna pubblicitaria a favore della città e dei suoi dintorni. Pensate, fuori dall’Ikea non c’è ancora un cartello stradale con l’indicazione Gorizia ne un cartellone che la pubblicizzi (come invece capita di vedere in Slovenia e Austria per i loro siti). Tanti potenziali turisti/acquirenti persi.
    Poi spiace vedere il bel rifacimento di Piazza Vittoria, pensata però quale salotto buono (manca solo il lenzuolo sopra i divani…) e non come luogo di aggregazione, con la pavimentazione inadatta ad ospitare manifestazioni e quindi ad attirare la gente. Scelta che penalizza ulteriormente il commercio.

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