Nel braccio di ferro tutto friulano per una candidatura a ospitare l’ adunata alpina nel 2012 l’ha spuntata Pordenone <<Udine appoggerà la sua candidatura per concentrarsi altre date significative, nel 2015 o nel 2016>> ha ammesso il presidente della sezione friulana degli Alpini Dante Soravito. Il 6 febbraio si conoscerà il nome della terza candidata città candidata a ospitare il raduno degli alpini, tra due anni. Per ora il duello è tra Bolzano e Pordenone.
Il ritorno degli alpini a Udine invece potrebbe ricorrere con dei speciali anniversari. Soravito precisa <<Sarebbe bello poter organizzare l’adunata a Udine nel 2015, a un secolo dall’ inizio della Grande Guerra, oppure nel 2016 in occasione dell’ annessione del Friuli occidentale all’ Italia>>.
ma perchè non vanno in Calabria?
perchè in calabria xe za pien de forestali… 🙂
Marisa vorrebbe l’adunata dei celoduristi camice verdi e Massimiliano dei centri asociali…
W GLI ALPINI! 🙂
Noi preferiamo gli Alpini!!
@euroscettico
a me gli alpini stanno simpatici.
ho in famiglia un generale e un colonnello degli alpini.
marisa vuole Vaso Cubrilovic’
Gli Alpini sono parte della storia della nostra regione. ben venga un’altra adunata da noi. A Marisa non posso dire altro che è lei che può andare in Calabria.
un alpino
la saga degli alpini è nata con un celebre libro: “Cento gavette di ghiaccio”. Sono una associazione d’armi come tutte le altre: marinai, bersaglieri,autieri, ecc.
Erano un pelìn di più di cento.
Eh Marisa, ti sei messa in un ginepraio: quella degli alpini non è una semplice associazione d’arma, e la sola manifestazione patriottica, seppur indiretta. E’ la lirica del modesto giovanotto tutto muscoli e coraggio, dell’eroe forgiato a polenta e luganighe, del glorioso conduttore di muli su per gli impervi sentieri, del Rambo delle crode, del combattente per la patria ( eccola!) che pensa sempre alla morosa e alla mamma ( o forse il contrario). Mi sono indifferenti,gli alpini di oggi, perchè replicano virtualmente, e con il sussidio di forti dosi di alcool in occasione delle grandi adunate, un’esperienza che non appartiene ormai a quasi più nessuno di loro, e le doti umane e militari di coloro che la gloria se la guadagnarono davvero sicuramente non sanno nemmeno descriverle. Rivedere “Il Sergente” con Marco Paolini.
Ho visto anni fa un raduno degli Alpini a Catania. Li’ veramente erano fuori posto (e se ne sono resi conto).
Per il Friuli: Rispetto tutti i Friulani che hanno avuto famigliari Alpini, come quelli che li hanno avuti Kaiserjäger.
@@Marisa: senza Alpini non ci sarebbe nemmeno Stelutis 😉
“si tu veeeen ca su tal creeetis
la che looor m’han soooteraaat
la l’e’ un splaaaas plen de steluutis
dal mio saaanc l’e’ stat bagnaaat…”
Probabilmente il primo friulano imparato in vita mia, alle scuole medie
in definitiva:
sarà contenti i veneti.
Anche il primo che ho imparato io. Poi c’e’ stato anche un “capolavoro” di altro genere:
“Rome dis la so liende
Sul confin todesc a sclaf!”
caro Franzot io a Catania c’ero, come tutte le adunate che ho fatto in giro per l’Italia, mi son stradivertito e tra l’altro mangiando tanto e benissimo e facendomi pure un bagno a mare fuori stagione! Mandi 😉
Quoto Milost.
Vero! Ho dimenticato nel titolo un pezzo “centoMILA”.