24 Gennaio 2010

Il WWF chiede un incontro al presidente Tondo per le politiche regionali a sostegno della biodiversità

L’11 gennaio, alla presenza del Segretario generale dell’ONU Ban Ki -Moon, si è aperto l’anno mondiale della biodiversità. È l’anno nel corso del quale anche l’Italia dovrà dotarsi di un piano strategico nazionale per la difesa della biodiversità.
Nell’ambito di questo processo un ruolo fondamentale è affidato dalla normativa vigente alle Regioni.
In Friuli Venezia Giulia l’anno comincia con pessimi segnali e con scelte in netta controtendenza rispetto a quelle che il contesto internazionale raccomanda: la Finanziaria regionale, infatti, sottopone il settore “Parchi, Riserve naturali, Aree protette, Beni ambientali e paesaggistici” ad un taglio eccezionale del 45% delle già magrissime risorse assegnate negli anni precedenti (si passa infatti da 5.392.000 euro a 2.928.000 euro), con settori azzerati o ridotti del 90%.
Se si aggiunge a questo che la politica regionale tende a cancellare di fatto la sorveglianza ambientale, si può in piena coscienza affermare che la nostra regione non solo corre il rischio di veder disperso il proprio formidabile patrimonio naturalistico (e paesaggistico) – e dunque parte della propria identità e del proprio vantaggio competitivo rispetto ad altre regioni italiane – ma sbarra altresì la strada alla riconversione sostenibile di interi settori economici come quelli turistico e agricolo.
Il WWF Friuli Venezia Giulia ha richiesto, pertanto, al presidente Tondo un incontro per affrontare il nodo delle politiche regionali sulla biodiversità, incontro che sarà anche l’occasione per consegnargli il Calendario internazionale della Biodiversità, in cui sono evidenziate le date degli eventi più significativi dell’anno e sono riassunti i dati relativi sia alla perdita di biodiversità che agli habitat e alle specie in pericolo di estinzione.
Fonte: Comunicato stampa WWF Friuli Venezia Giulia

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