22 Gennaio 2010

La proposta: i Consigli di quartiere si riuniscano in Municipio per ridurre le spese

I Consigli circoscrizionali si riuniscano in Municipio in modo da ridurre le spese di riscaldamento, luce, acqua e manutenzione delle sedi. La proposta arriva dalla consigliera circoscrizionale di Sant’Andrea, Natasa Paulin, ed ha ottenuto il consenso di quella parte politca che in quartiere siede nei banchi dell’opposizione, ovvero il PdL.
“E’ una proposta molto importante ed interessante, che spero venga presa in considerazione dalla Giunta comunale. Permetterebbe di richiamare a bilancio somme più consistenti di quanto immaginabile, da potersi destinare veramente alle esigenze delle circoscrizioni”, sottolinea Raffaella Peric (PdL).
Argomento principale dell’ultima seduta del parlamentino è stato proprio il bilancio. “Come accade nelle sedute in cui l’argomento è politicamente importante – le accuse dei rappresentanti del Centrodestra nei confronti del presidente Mario Brescia -, si assiste ad un acceso dibattito distorto da campanilismi ed ideologiche che, sviliscono il ruolo chiamato a volgere dal consiglio, critiche senza fondamento, senza consistenza. Essendo diminuite le entrate comunali, cagione innegabile anche la crisi economica strutturale dell’intero sistema paese, bisogna prestare attenzione a quali spese abbiano la priorità per la collettività, quali invece, possano essere rimandate perché non urgenti; sapendo che ci sono dei costi considerabili fissi ed irrinunciabili per ogni singola amministrazione, la parola fondante è ridurre le spese, alcuni interventi rimandabili, ed in questa ottica di austerity ridurre i budget a disposizione della circoscrizione risulta una decisione amara come una medicina, ma necessaria quale cura alla malattia”.

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7 commenti a La proposta: i Consigli di quartiere si riuniscano in Municipio per ridurre le spese

  1. arad ha detto:

    I consigli di quartiere si sciolgano e basta!
    Roma 3 milioni di abitanti e 20 consiglii di quartiere.
    Gorizia 36mila abitanti 10 consigli di quartiere.

  2. milost ha detto:

    Quoto Arad. Aggiungo che il presidente di un consiglio di quartiere di Roma equivale e supera in termini di rappresentatività di elettori al nostro sindaco.

  3. Stefano ha detto:

    Pur condividendo la generalità del vostro pensiero è opportuno precisare che:
    i CdQ non si possono sciogliere in quanto assemblee elette.L’iniziativa legislativa di farli cessare ci fu con la finanziaria 2006 ma tutto cadde nel dimenticatoio….
    A Roma non ci sono consigli di quartiere ma Municipalità con tanto di Giunta, Presidente equivalente a Sindaco con tanto di fascia tricolore.
    Il punto su cui si voleva dibattere era però un’altro, ovvero data la riduzione dei budget a disposizione dei Quartieri, eliminarne le sedi vorrebbe dire risparmiare importanti somme essende queste appunto 10!
    somme che potrebbero essere destinate ai quartieri stessi.
    ad ogni modo io sono come voi primo a dire che i consigli in una città piccola come gorizia non servono a nulla ancorpiù essendo questi organi puramente consuntivi.

  4. Franz ha detto:

    Bravo Stefano, nessuna assemblea elettiva può essere sciolta prima dello scadere del suo mandato salvo gravi motivi (sennò che democrazia è???). Devo aggiugnere che la Finanziaria che di fatto elimina le circoscrizioni di decentramento è quella per l’anno 2008, l’ultima del II° Governo Prodi, perchè se fosse stata quella del 2006 le elezioni (nel 2007) per i parlamentini di Gorizia non si sarebbero nemmeno tenute. A tutt’oggi la situazione per i CdQ è che essi non saranno rinnovati nel 2012 (data della loro scadenza naturale) proprio in virtù della suddetta Legge Finanziaria, a meno che la Regione, che ha potestà primaria in materia di Enti Locali, non legiferi in maniera diversa e mantenga in vita il decentramento anche nelle città con meno di 200.000 abitanti.
    Inoltre i paragoni con città più grandi non reggono con Gorizia perchè nella nostra città le competenze dei quartieri sono minime, non vincolanti per l’amministrazione e soprattutto i consiglieri costanto veramente poco. Detto questo, credo che il decentramento abbia fatto il suo a Gorizia e non sia ormai più necessaria la sua esistenza a meno di non dotarlo di strumenti importanti dal punto di vista economico e logistico, cosa questa impensabile di questi tempi. Potrebbero veramente dare una mano al Comune se fossero loro a decidere gli interventi su strade e illuminazione – ad esempio – specie in periferia. Così non è e tanto vale che chiudano tutti, nessuno escluso.

  5. Franz ha detto:

    Sul risparmio per le sedi: si tratterebbe secondo me di somme ridicole in quanto il riscaldamento viene usato solo in inverno, e spero non resti acceso per mesi quando le riunioni si fanno di solito in una sola serata (4-5 sere per tutto l’inverno?), mentre la luce… che costo potrebbe avere la bolletta per… mettiamo 10-12 riunioni all’anno della durata media di 2 ore – 2 ore e mezza?

  6. massimiliano ha detto:

    scioglierli. sono inutili e dispendiosi.

  7. lcoroll ha detto:

    Dispendiosi!?%$!
    Hahahahahahahahahahahahahahahahahaha
    L’auto-aumento mensile a ciascun consigliere regionale quello sì che è dispendioso ed inutile!
    Le pensioni quelle sì d’oro e normalmente ben poco guadagnate a consiglieri regionali e parlamentari (bastano 5 anni – adesso che è cambiato, prima meno) per avere a 65 anni almeno 2mila Euro di pensione sono dispendiose e inutili! E se sbaglio è per difetto! Ma fatemi il piacere!
    Cancellate tutte quelle pensioni e vedrete come si risparmia! Che vivano con 1.000 euro al mese come i comuni pensionati!
    E non parliamo dei parlamentari e di certe altre regioni… rispetto alle quali i nostri sono dei poveracci.
    Ah sì: i CdQ sono inutili perchè qualcuno vuole che lo siano e non perchè non svolgono (i presidenti almeno) una funzione.
    Comunque averli o meno non cambia di certo la vita di Gorizia. E’ una città moribonda e tale resterà.
    Saluti pessimisti…
    Gigi

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