20 Gennaio 2010

Drossi Fortuna: “L’Area Metropolitana taglierebbe le sovrapposizioni tra diversi enti”

Riceviamo e incolliamo dall’associazione Trieste Città Metropolitana Nella sala Millo di Muggia si è tenuto ieri (lunedì 18 gennaio) l’incontro promosso dall’Associazione Trieste Città Metropolitana e ospitato e patrocinato dal Sindaco del Comune di Muggia Nerio Nesladek che ha espresso sentito apprezzamento all’iniziativa. Il Sindaco di Muggia ha espresso apertura all’idea di iniziare un percorso condiviso.

Il prof. Leopoldo Coen propone di lavorare su una bozza di legge che non sia solo un testo preconfezionato ma una stesura eseguita con un work in progress, pur non negando che la creazione dell’istituto della città metropolitana sia opera complessa.

Di aspetti socio-economici dell’area metropolitana ha parlato Uberto Fortuna Drossi che ricorda come nel nuovo istituto si possano trovare grandi opportunità riferite per esempio agli aspetti transfrontalieri, a quelli dell’autonomia fiscale, considerando che nell’organismo di Città Metropolitana esistono già normative vigenti e sono prerogative che la Provincia non ha e non potrebbe avere. Quindi la Città Metropolitana non sostituirebbe la Provincia ma ne assorbirebbe le competenze avendone, con propria caratteristica legislativa, molte altre.

L’assorbimento comporterebbe ovviamente un risparmio sui costi della politica, intesi solo in minima parte con il risparmio delle indennità spesso irrisorie degli amministratori di Comuni piccoli ma soprattutto in risparmi dovuti a sovrapposizioni e corti circuiti delle attività dei diversi enti.

Di necessità di trovare delle soluzioni e di importanza rivolta all’assetto organizzativo e di ragionamento per funzioni ha parlato la Presidente della Provincia. Ha fatto esempi tangibili ricordando le funzioni spezzettate sulle quali spesso si imbatte: la competenza manutentiva delle scuole primarie al Comune e di quelle secondarie alla Provincia; la competenza delle strade del territorio che si intersecano fra competenze comunali e provinciali. Bassa Poropat si esprime più favorevolmente nei confronti di una diversa organizzazione delle competenze fra enti piuttosto che alla costituzione dell’Area metropolitana.

E’ importante però ricordare che l’istituzione di Città Metropolitana ha già norme esistenti che ne permettono la costituzione e che tali norme portano innumerevoli vantaggi economici, fiscali e organizzativi mentre un diverso assetto di competenze non renderebbe più ricco economicamente e più forte competitivamente il territorio giuliano.

Scetticismo condito da ottimismo ha espresso il Sindaco di San Dorligo della Valle Fulvia Premolin esprimendo apprezzamento per il ruolo della Provincia che si pone come coordinatore.

Il Sindaco di Duino-Aurisina Giorgio Ret ha posto invece l’attenzione sulla funzione degli uffici nell’eventuale accorpamento degli enti. Purtroppo da troppi anni i Sindaci dei Comuni piccoli – e non sono del nostro territorio – sono abituati ad operare in difesa della loro fragile realtà. Troppe volte hanno subìto e continuano a subire ricadute pesanti anche sulle decisioni prese senza il loro parere da parte del Comune capoluogo. Per forma mentis faticano a porsi in una visione di protagonismo e partecipazione fattiva che si troverebbero ad avere nella Città Metropolitana. La realtà dei piccoli Comuni lasciati soli purtroppo non ha futuro facile: c’è un grande pericolo di accorpamento per poter sostenere tutti i servizi ai cittadini. Nella Città Metropolitana sarebbero comunque tutelati municipalità, identità, servizi ai cittadini, tradizioni e cultura locali.

(chiarimento per i lettori: il direttore responsabile di Bora.La fa parte del Comitato per l’Area Metropolitana della Venezia Giulia)

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83 commenti a Drossi Fortuna: “L’Area Metropolitana taglierebbe le sovrapposizioni tra diversi enti”

  1. marcus ha detto:

    @ alpino post 49
    “TLT appare ancora più anacronistico e permettetemi ridicolo..a sto punto rimettiamo il Confine a Duino, e richiamiamo i soldati inglesi..”

    Perché no? I triestini stava benissimo co iera il GMA. Chi che iera cagà a Trieste iera quei che gaveva inizià e poi perso la II guerra mondial.

    A proposito del “ridicolo” per chi sà che el TLT esisti ancora de juris sà anche che lo stesso territorio xe un Protettorato delle Nazioni Unite demilitarizzato, ciòè il territorio xe difeso proprio de quei caschi blu che no occori che li “richiamiamo” perché se servi i vien de soli o meglio no i ga de chieder permesso a nissun stato per tornar nel loro territorio.

    Te vedi, no semo alpini ma triestini e nianche tanto fessi

  2. alpino ha detto:

    @marcus..
    mica ho ritenuto che i triestini sano fessi, son nato a Trieste anche mi..
    Solo che rievocare il TLT mi pare una cosa un pochino eccessiva, tenersi legati ad uno status che è solo sulla carta e che di fatto non esiste..
    Non so sinceramente sta area metropolitana farà più casin e polveron che altro

  3. marcus ha detto:

    @ alpino
    “Solo che rievocare il TLT mi pare una cosa un pochino eccessiva, tenersi legati ad uno status che è solo sulla carta e che di fatto non esiste..”

    Son contento che te se riveli triestin nativo che tra l’altro te da la possibilità al voto per quell’stato che ti giustamente te ritien solamente sulla carta (giuridico) è non di fatto. Ma ocio no esisti solo el TLT ma anche el PLT (Porto Libero di Trieste) questo xe anche uno stato che però xe giuridicamente e di fatto sovrano e questo stato varda, varda devi esser gestido dei triestini originali e nativi.

    per saver de più scrivi al comitatoplt@gmail.com

  4. abc ha detto:

    Più simpatico il nome che potrebbe essere riservato all’area GECT di Gorizia: Federazione Internazionale Gorizie Autonome.

    Scherzi a parte tutte le altre aree metropolitane prendono il nome delle città capoluogo, non vedo perché Trieste dovrebbe fare eccezione.
    Il nome Venezia Giulia riguarda territori che ora sono compresi in tre stati diversi, inoltre non credo sia benvoluto dai cittadini italiani di nazionalità slovena che credo preferirrebbero Trieste, nè dagli stati esteri successori della Jugoslavia nella ex-Venezia Giulia: non fu accettato nemmeno nelle trattative di pace.
    Il nome TLT a me personalmente piacerebbe perché vuol dire che non vi interessa oltrepassare il Timavo (quindi la provincia di Gorizia sarebbe salva), ma non credo che sia internazionalmente accettabile dopo Osimo, inoltre escluderebbe possibilità di Gect con l’area di Sesana.
    Le preoccupazioni dei comuni minori non sono per il nome ma per la paura di perdere l’autonomia decisionale che già ora è compromessa dal peso del capoluogo. In democrazia conta la maggioranza, per cui ogni singolo piccolo comune non avrebbe alcun potere.

    @ Luigi VE 31

    L’Ascoli, per completezza di informazione, era friulano di Gorizia, di religione israelita.
    La Carniola non ha mai fatto parte del Litorale.
    Quando fu discusso nel 1947 il nome da dare alla nostra regione non si era ancora dato esecuzionne al trattato di pace, anche se esso era stato già firmato, per questa ragione Pecorari sognava che fosse ancora possibile conservare all’Italia tutta la Venezia Giulia e addirittura Zara. Inoltre non era per nulla definita ancora la sorte di quello che sarebbe stato poi il TLT. Ecco perché si preferì appioppare alla regione il nome proposto da Tessitori. Non è detto che, se allora fossero stati definiti chiaramente i confini come sono ora, il nome della regione sarebbe stato quello attuale. Infatti l’ autonomia della nostra regione rimase solamente sulla carta anche molto dopo che Trieste ritornò all’Italia, fino al 1963.

  5. beh. direi che anche gli interventi provocatori e ironici hanno un significato recondito e per questo non meno importanti. Ai fini della chiarezza e a scanso di equivoci ci tengo precisare che l’area/città metropolitana è una sorta di tertium genus o meglio di terza territorialità istituzionale compreso fra le autonomie locali e le istituzioni statali e regionali. La provincia non ha le possibilità o meglio le prerogative che può avere la città metropolitana perchè per quest’ultima ci sono delle norme specifiche che le danno competenze che altri enti istituzionali non hanno, per di più aggiungo che l’art 15 della legge 42 del 2009 da alla città o area metropolitana una prerogativa che supera perfino quella della Regione a statuto speciale. Se poi consideriamo nel nostro contesto l’inutilità della Provincia di Trieste l’AM diventa ancora più naturale. Ha prescindere dalla forza strumentale dell’AM, una provincia ha ragione di esistere quando ci sono almeno un numero considerevoli di Comuni. Non dimentichiamo che la Provincia di Trieste è stata commissariata per circa dieci anni e penso che nessuna ne abbia sentito la mancanza.

  6. Lo studio fatto dall’università di Trieste redatto dall’istituto di sociologia ha fatto emergere aspetti interessanti dalle interviste dei Sindaci di oltre confine, innanzi tutto questi ritengono importante il dialogo e la possibilità di avere degli strumenti che possano aumentare il peso cioè fare massa critica per contare di più in ambito nazionale ed internazionale, inoltre la cosa interessante è che i comuni della slovenia accettano il dialogo proposto dai comuni della provincia, ma in realtà preferiscono, opportunisticamente, dialogare con Trieste, infatti l’istituzione dell’area metropolitana trasfrontaliera è riconosciuta dalla comunità europea come soggetto interlocutore diretto è vista dagli sloveni come una change in più. Questo fatto lascia spazio a tante considerazioni pregiudizievoli, visto la forte ambizione e aggressività condita con un pizzico di megalomania degli sloveni. Ma pensiamo di fare un passo alla volta senza correre troppo.

  7. jacum ha detto:

    @ Aldo 56,
    “Ricordo che la Città, o Area, Metropolitana (il nome alla fine conta poco, possiamo simpaticamente inventarne tanti, ma è meglio guardare alla sostanza)… ”

    scusa ma el nome XE FONDAMENTALE!

    son d’acordo che la provincia no servi a bimbim, e son convinto che deso come deso l’AMT saria utile a riorganizzar l’amministrazion del territorio. Bisogna capir anche che la REGIONE FVG dovessi anca SCOMPARIR in quanto non la servissi piú come amministratrice.

    la regione Friul e l’AMT asria una nuova realtá italica piú giusta de quel che xe deso, e poi speté el novo cambiamento…

  8. marcus ha detto:

    @ Aldo e Uberto
    la risposta perché i comuni piccoli della provincia non sono interessati nel progetto Area Metropolitana Trieste (AMT) si trova in un thread parallelo a questo ovvero “Menia contrattacca sul bilinguismo”.

    Preso atto che l’Italia si è impegnata formalmente nel Trattato bilaterale di Osimo (1975) di far rispettare il bilinguismo totale nei comuni a maggioranza di etnia slovena è sostanzialmente una grande beffa poiché la Lettera d’Intesa di Londra 1954 prevedeva che le amministrazioni civili italiana e jugoslava che subentrano allo statuto del TLT doveva garantire come lingue ufficiali pariteticamente lo sloveno e l’italiano e in casi particolari il croato. Cosa significa questo? Semplice, tutte le scuole, tutti gli enti, tutti i cartelli stradali, bollettini postali ecc. ecc. devono essere bilingue!

    Ora per quanto riguarda i triestini originali (quelli che hanno diritto alla cittadinanza triestina), ovvero quelli che erano residenti nel territorio del TLT (zona A e B) precedentemente alla data 10.06.1940 e i loro discendenti e i nati dopo questa data nel territorio, questo discorso non è un problema, poiché significherebbe che nelle scuole insegnerebbero e nelle amministrazioni governerebbero solo cittadini triestini, ma come che voi ben sapete cosi non è.

    Vedi l’esempio Menia e tantissimi altri che, né hanno le caratteristiche del cittadino Triestino e nemeno lo spirito triestino, ma stanno governando di fatto, infischiandosi delle leggi vigenti (tra l’altro quest ultimo è un problema diffuso anche in Italia).

    Allora torno a ripetere se si vuole fare l’AMT bisogna prima applicare e rispettare le leggi vigenti e queste sono quelle della nostra Costituzione (tra l’altro una Costituzione migliore di quella Italiana) ovvero quella del TLT.

    Se ciò è o sarà previsto nello statuto AMT credo che la vostra proposta sarà accolta anche dai comuni più piccoli e legalmente si potrebbe pensare di presentare questa modifica al legislatore di questo territorio ovvero il Consiglio di Sicurezza ma si va a finire che questi dicono “perché chiedete questa modifica se il TLT e già di per stesso costituzionalmente un facsimile all’ AMT”?

    Personalmente credo che devono essere considerate tante cose prima di voler cambiare lo stato attuale legislativo, ma principalmente sempre ricordandosi che il territorio della provincia di Trieste, è il TLT nel suo insieme e sarà per sempre una nazione registrata come stato con propria cittadinanza, poiché un Prottetorato delle Nazioni Unite.

    Ocio al NO SE POL, che xe sempre nascosto de qualche parte e che sembra una vera maledizion che pol esser risolta solamente se diventemo tutti cittadini che rispetta incondizionatamente la propria Costituzion del TLT.

    Vi auguro buona fortuna

  9. negli incontri fatti con alcuni esponenti della minoranza ho sempre sottolineato che nello statuto dell’area metropolitana debba essere ripresa la legge 38. Comunque Marcus, alcuni Sindaci non hanno una posizione di chiusura, questa è stata esasperata dalla stampa.Grazie per gli interventi

  10. stefano ha detto:

    tertium genus? una sorta di Provincia al posto della attuale? e magari con esponenti della maggioranza del comune maggiore. come dire: tutti dello stesso colore politico.

    Sarà per malfidenza cronica verso qualsiasi politico, ma quando al posto di fatti ci sono promesse e opinioni io sto a guardare, e magari pure a gufare… AMT o AMVG, il nome non ha importanza, ciò che conta veramente sono gli obiettivi in comune che si vogliono raggiungere!

    L’idea di una superProvincia (che è quanto di più logico si possa pensare per Ts e città simili, soprattutto transnazionali) non regge se non c’è UN programma d’intenti. Continuo a leggere ipotesi vaghe e nessun progetto concreto, eppure ce ne sarebbe!

    Un piano per i porti dell’alto adriatico. E’ in quest’obiettivo che il progetto dovrebbe inglobare per forza Monfalcone e Koper. Ma di questo non si parla.
    Progetto trasporti. Esiste un bus scoordinato per Sesana e da lì 6 treni giornalieri per Lubiana. Nessuno che ci venga a raccontare di come connettere in maniera funzionale l’entroterra sloveno alla città di TS. La TAV lo sappiamo tutti è più che una promessa un miraggio da incubo, col percorso tortuoso sotto la città e la Val Rosandra. Robe che se va bene (cioé male) vedranno la luce almeno fra 30 anni!

    E i progetti turistici e balneari? Le piste ciclabili? L’integrazione linguistica e quella scolastica? Le fonti ecorinnovabili, la questione rifiuti? Tutti PROBLEMI CONCRETI dei quali non si vuole parlare.

    Bisogna prima sciogliere QUESTI nodi e trovare un accordo di programma, anche una bozza, ma SUI fatti. Poi si può parlare di Città Metropolitana, ma finché TS non entrerà in concertazione con il suo retroterra (e i trasporti, ripeto, sono FONDAMENTALI) rimarrà un’intenzione, o peggio un ente inutile.

  11. Triestin - No se pol ha detto:

    Penso che questa iniziativa de metropolizzar Trieste sia solo a fini elettorali e de visibilità per el Drossi Fortuna sostenù anche dalla Lega locale che cerca el rilancio a TS. Visto che el vien de Gorizia el podessi darghe una man ai suoi concittadini con el GECT, perchè a casa nostra ghe pensemo noi perche gavemo tanti de quei problemi de risolver prima de avventurarse in qualcosa de poco ciaro e definito. ( Porto,( no )rigassificador feriera, infrastrutture ecc.)

  12. stefano ha detto:

    … parlo di progetti concreti in attesa di una risposta, invece non succede niente. Intere colonne sugli intenti burocratici e amministrativi, non una parola sui problemi concreti. La dice lunga, no?

  13. Non so quanto sangue Triestin ha “no se pol” però ricordo che sono 25 anni che lavoro a Trieste, cerco di fare gli acquisti sempre a Trieste, pochi lo fanno, mi sono dedicato a Trieste e per Trieste, madre e parenti sono triestini; comunque questa è Trieste ti accoglie a braccia aperte ma non le stringe mai, eppure la gente che viene da fuori si innamora e si dedica per la vita di Trieste. Io sostenuto dalle lega? be grazie per avermelo detto, se lo dice “no se pol” vuo dire che è in contatto con la lega. Una trovata elettorale che porto avanti dal 1999, più volte ho sostenuto l’idea, fatto degli emendamenti, ricerche in questi ultimi anni e certamente in tempi non sospetti. Si potrebbe fare un elenco infinito di trovate elettorali che portano un consenso più immediato.
    Grazie no se pol

  14. Stefano, l’AMVG non è un problema semplicemente è una opportunità. Penso di essere sempre stato pragmatico, ma rimango sempre dell’idea che bisogna avere gli strumenti adatti per affrontare e mettere in pratica soluzioni. L’AMVG non è una soluzione, ma infatti è uno strumento che ti offre grandi opportunità per affrontare i problemi con altre risorse e norme, che la Provincia non ha. Viene detto in tutti modi e anche citati i riferimenti per evidenziare le opportunità dell’AMVG, ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire o meglio il pregiudizio prevale sulla ragione “aperta”, senza offesa. Ad osservazioni del genere si scivola sempre nella polemica, che ritengo sterile, i politici ti insegnano d sorvolare, cosa che non ho mai fatto. Il coinvolgimento dei Comuni è fondamentale ma teniamo presente che è in corso in parlamento la riforma degli enti locali e sono previsti degli accorpamenti per i comuni piccoli, L’AMVG è proprio una e forte opportunità per questi Comuni fragili e di piccole dimensioni. Affrontare l’argomento della dell’AMVG non pregiudica altre la discussione di altri progetti. Per usare una metafora l’area metropolitana è come se ti offrissero una buona rete da pesca ed un’ottima barca, ma poi pescare il pesce spetta a te. Stefano hai ragione nel dire: ciò che conta è mantenere le promesse fatte nei programmi politici, ma poi questi vengono letti alla fine di un mandato di un politico?
    Per quanto riguarda il porto l’associazione Trieste città metropolitana ha fatto un convegno invitando degli esperti ad esprimersi e ha avuto anche una certa risonanza. Il progetto dell’area metropolitana non è estemporaneo, ma dietro c’è un lungo lavoro, e se questo non traspare grazie delle critiche perchè vuol dire che bisogna migliorare nella comunicazione

  15. stefano ha detto:

    Intanto grazie per la risposta. Io ho sempre pensato che l’area metrop di Ts sia una buona cosa. e da tempi non sospetti. Parlo di 20 anni fa, quando cominciavo a conoscere un po’ il mondo e mi rendevo conto che anche le città medie (non in Italia) tendevano a fare sistema di catalizzazione attraverso una rete di trasporti funzionale. La TT mi sembra lavori bene sul territorio, ma ciò che manca a Ts è la visione del suo futuro che NON PUO’ essere racchiuso fra l’altipiano e il mare. Su questo siamo d’accordo, e allora perché non appoggiare insieme al contenitore anche un qualcosa del contenuto. Di idee ce ne sarebbero da vendere. Penso alla metro leggera in primis (perché non può essere che esistano collegamenti con Lubiana da Sesana e da Sesana a TS niente!), penso ai trasporti marittimi che andrebbero intensificati con il litorale (e anche d’inverno. Ho conosciuto gente di Cittanova d’Istria che continua a venire a TS a far shopping perché la città rimane comunque un punto riferimento), alle piste ciclabili (ne esiste una in Slo che parte da Rabuiese, ma al di qua non c’è nulla! eppure il cicloturismo è un business molto forte in Austria e Germania)…

    Potrei continuare. Ma non dovrei essere io a parlare di queste idee, o meglio potrei pure esserlo, però mi aspetterei che sia la politica a sposare un obiettivo (che non sia per forza qualcosa di quasi utopistico come la TAV o come altri bei plastici che si son visti negli ultimi decenni), un obiettivo semplice da aggiungere ma funzionale a questi scopi: fare dell’area un vero e proprio sistema di rapporti convergenti su TS. NOn perché TS debba comandare sugli altri, ma perché una città più “importante” sia demograficamente che economicamente riesce ad essere più attrattiva sia nel turismo che negli investimenti.

    Riguardo la verifica dei programmi a fine mandato, ebbene qui secondo me sta la novità di qesti ultimissimi mesi. Il web 2.0 fa da cassa di risonanza e da archivio. Le promesse non mantenute sono facilmente verificabili e possono fare la differenza sulla credibilità di una persona. La tv è un mezzo efficace, ma contare sui Tg e su certo giornalismo come si è fatto fino a ieri secondo me (facciamo conto ancora 5 anni?) sarà modernismo della comunicazione

  16. Triestin - No se pol ha detto:

    Per esser più chiari rispondo a Fortuna nuovamente che l’Area Metropolitana ” No se pol ” far perchè le leggi non lo consenti.. e tutte le ciacole finora non ga portà a un progetto reale. ( scatola svoda de soli numeri de careghe che se sposta in funzion de chi volemo premiar )Non servi raccoglier firme disendo che se risparmierà eliminando la provincia. De fatto el governo ga taglià del 20% le poltrone dei enti locali e cusì anche dei assessorati. L’ultima conferenza de Muia non me par che el proponente gabbi fatto una bella figura con i sindaci dei comuni minori, come pure stroncato dalla stessa Poropat in malo modo, questo proprio per l’inconsistenza della proposta. Quel che adesso ” Se pol ” far invece se un bel comun del Carso ( le leggi lo permetti ) magari raggruppando le due circoscrizioni de Trieste con i comuni esistenti de Monrupin e Sgonico. Non sottovaluto neanche la proposta del PLT de Marcus da approfondire e che probabilmente ” Se pol “.

  17. No se pol, le leggi ci sono, semplicemente per costituirla basterebbe il consenso di due Comuni quello di Muggia e Dolina, escludendo dall’Area M gli altri.A prescindere le provocazioni, l’Area Metropolitana è prevista dalla costituzione nel titolo V; la legge 142 del 90; la legge regionale n.1 del 2006; la legge n.42 del 2009 sul federalismo fiscale da ampia autonomia fiscale all’Area Metropolitana; certo raccoglieremo anche le firme per una piccola modifica della legge regionale.

    E’ ovvio che i Sindaci non siano d’accordo anzi hanno detto scettici, ma non tutti hanno escluso il progetto lo capiranno con il tempo l’opportunità e se passeranno degli anni diciamo la necessità. Sicuramente lei non ricorda che l’associazione ha presentato in novembre un testo di legge di iniziativa popolare,che poi abbiamo pensato di perfezionare infatti sarà pronto in forma definitiva proprio in questi giorni. Il risparmio è sulla semplificazione delle decisioni, sulla parte burocratica, mentre l’aspetto amministrativo se pur limitato si aggira di qualche milione, sempre meglio spenderli per il territorio, ma il punto non è solo questo, semplicemente le leggi non permettono alla Provincia di fare quello che può fare l’Area Metropolitana.

    La Provincia non può fare accordi di programma con i paesi confinati ma solo protocolli, cosa ben diversa. La Provincia deve sottostare alla spartizione delle risorse finanziarie definite dalla Regione, con le solite sperequazioni nelle ripartizioni a vantaggio delle provincie del Friuli; con l’Area Metropolitana questo non accade: totale autonomia. Penso che la Poropat non gli rimanga che dire in malo modo e peraltro non correttamente, qualcosa in difesa dell’Ente, senza peraltro conoscere le prerogative dell’Area Metropolitana, comunque lei stessa ha elencato una serie di disfunzioni che ha, o non le ha sentite.

    Non dimentichiamo che la Provincia era stata commissariata per dieci anni e nessuno ne sentiva la mancanza, poi consideriamo l’aspetto assurdo di una provincia con solo sei Comuni. Certo che si può fare il Comune del Carso ma solo se il comune di Trieste è disposto a lasciare le due circoscrizioni, cosa che dubito, perchè non incomincia a raccogliere le firme per il referendum a Trieste per convincere politicamente il Comune di rinunciare alle due circoscrizioni.

    Personalmemte non sono contrario al Comune del Carso, anche se dal punto di vista economico vedo qualche difficoltà che si sostenga in futuro, però potrebbe essere una cosa valida nel contesto dell’area metropolitana si migliorerebbe ancora di più la massa critica per contare qualcosa.

    Il progetto dell’A. M. è supportato da uno studio dell’ISIG istituto dell’università di Trieste, da uno studio sempre dell’università sulla fiscalità, inoltre ci sono degli emendamenti in parlamento per il trasferimento del demanio marittimo alle aree metropolitane, quindi competenze portuali primarie.Per la costituzione dell’area metropolitana ho preventivato circa cinque anni, quindi è un progetto che deve seguire la sua strada. Il codice delle autonomie in corso di discussione in parlamento prevede una drastica riduzione dei Comuni, quindi in futuro l’area metropolitana sarà ancora più necessaria Il PTL non è previsto dalla costituzione, quindi anche se fosse un’idea buona non è praticabile. Per quanto riguarda le careghe, più volte si è scritto ed è anche scritto nella prima bozza della proposta di legge, riportata nel sito di TCM, dal Piccolo, illustrata a telequattro e alla rai, che dagli attuali 140 consiglieri comunali e provinciali si passa a 40, e dieci assessori metropolitani e sei sindaci.

    Sono sempre entrato nel merito delle cose documentandomi,quindi quando spiego un progetto parto da delle basi;però lei ne fa un fatto personale tanto che implicitamente mi da del bugiardo. Io non sono nessuno, anzi sono un temerario che vuole raccogliere 15.000 firma per un progetto del quale non solo io sono convinto.Sono sicuro che verrà alla fine di febbraio alla presentazione del testo di legge di iniziativa popolare, così sarò felice di ascoltare le sue osservazioni. Comunque nel prossimo futuro non sarà se fare l’area metropolitana ma come farla, penso che la Regione abbia una sua idea.Sono convinto che non le farò cambiare idea visto che recepisce quello che le piace, ma in fondo le sfide sono stimolanti, quindi quando vuole ci possiamo incontrare.

  18. Stefano, condivido le sue osservazioni, eccetto l’affermazione “ in tempi non sospetti”, rispondendole con una frase non mia “niente al mondo è così potente quanto un’idea della quale è giunto il suo tempo” quindi portare avanti un progetto rientra nello spirito o meglio nell’inclinazione di una persona che crede e vuole, magari con presunzione, cambiare o migliorare le cose.

    Nulla è sufficiente a giustificare le mie motivazioni a fronte di un progetto intrepido, e penso che la maturazione di una convinzione non abbia alcun secondo fine se non quello di contribuire a fare qualcosa per la città. Rimane ben chiaro che per cambiare le cose bisogna avere potere; quando dico cambiare, intendo evolversi, per stare al passo con i tempi e mantenere un buon livello della qualità della vita.

    Da alcuni anni esiste una competizione sfrenata nel sistema città e questo comporta la necessità di una visone prospettica della città, cosa che a parer mio oggi non c’è. Posso dire con un po’ di orgoglio che nel 1997 la giunta Illy elaborò un piano strategico, con la formula e metodo simile a quella adottata da Barcellona e da altre città, fu uno studio ben fatto e anche ambizioso, che a parer mio, invece di perfezionarlo nel corso degli anni, si è preferito sciaguratamente definirlo il piano dei sogni, mentre si è preferito mantenere una serie di progetti finanziati pronti per partire e molto visibili.

    Posso affermare, per esperienza vissuta, che una certa classe politica triestina vuole mantenere lo status quo per evitare incognite future non prevedibile negli assetti politici; di esempi ne avrei tanti, per affermare, che molte molti politici fingono di risolvere i problemi pur di mantenerli come combustibile per la polemica politica e mantenere i cittadini come ostaggi politici. A Trieste c’è sempre molto scetticismo e questo è maturato nel tempo con continue delusioni. L’area metropolitana non può essere spacciata come la soluzione di tutti mali, bensì è una grande opportunità per risolverli.

  19. Priamo ha detto:

    La Provincia de Trieste no servi un fico seco, cossa la fa? Là pianzi
    Col comun del carso fazemo fritole un fià più grandi
    Coi orbi no stè perder tempo a discuter, i se barcamena i no vol capir!. Fortuna, no ocori che ti te stremissi lassili crustar fin che ghe par, i mastiga bile.

  20. Triestin - No se pol ha detto:

    Mi go solo dito quel che se pol far adesso, e ripeto che finora go scoltà solo ciacole de proposte vere in tutti questi anni non me par de aver sentì niente oltre a proclami fatti sempre in periodi elettorali. Caro Priamo se te gavessi esperienza de amministrator te saria informà che ” No se pol ” su due pie eliminar la provincia ( mi non la difendo e saria el primo a volerla eliminar ) solo per una question legale. I due comuni citadi de Fortuna non ga problemi a continuar nelle loro funzioni amministrative anche senza dover esser i primi de tutti a voler sperimentar un qualcosa che no se sa che problematiche amministrative porteria. ( sicuramente per pochi cent de risparmi e far da cavie e i primi della classe che i sperimenti prima in qualche altra area per capir i problemi grossi che sicuramente se presenterà ) Un altra cosa tutti i studi segnalati da Fortuna ( ISIG )dell’Università perchè non vien resi pubblici sul loro sito ? Come pure dei progetti finanziati…. Nel caso se presenti nuove iniziative son disponibile ad un incontro con l’interessato.

  21. non se pol gli studi non possono essere pubblicati fino a quando la proprietà non gli rende pubblici, comunque definiscono la validità del progetto dal punto socioeconomico Appena otterremo l’autorizzazione, lo metteremo a disposizione sul sito per scaricarlo.L’area metropolitana è uno strumento, quindi bisogna definire delle regole e delle funzioni,quindi nulla è automatico.Per fare un esempio, quando lo stato definì il trasferimento delle competenze alla regione con la legge madre 111 del 2004, partì da un principio e dopo si definirono le regole; questo vale anche per la costituzione dell’area metropolitana. Stabilito che l’area metropolitana sia un ottima idea e si e deciso di farla, a quel punto dobbiamo avere una legge che definisca l’architettura istituzionale, infatti la nostra proposta di legge popolare propone ciò che ho detto e nulla di più. Scartare a priori il progetto è dovuto solo ad un fatto ideologico, anche perchè non ho sentito le controindicazioni all’area metropolitana. Eliminare la provincia vuol dire eliminare sovrapposizioni burocratiche, quindi il risparmio non è di spiccioli, anche dal punto di vista amministrativo. Una razionalizzazione amministrativa è logica, eliminare i centri di costo non vuol dire eliminare servizi ma semplificarli.

  22. a no se pol gli studi non possono essere pubblicati fino a quando la proprietà non gli rende pubblici, comunque definiscono la validità del progetto dal punto socioeconomico Appena otterremo l’autorizzazione, lo metteremo a disposizione sul sito per scaricarlo.L’area metropolitana è uno strumento, quindi bisogna definire delle regole e delle funzioni,quindi nulla è automatico.Per fare un esempio, quando lo stato definì il trasferimento delle competenze alla regione con la legge madre 111 del 2004, partì da un principio e dopo si definirono le regole; questo vale anche per la costituzione dell’area metropolitana. Stabilito che l’area metropolitana sia un ottima idea e si e deciso di farla, a quel punto dobbiamo avere una legge che definisca l’architettura istituzionale, infatti la nostra proposta di legge popolare propone ciò che ho detto e nulla di più. Scartare a priori il progetto è dovuto solo ad un fatto ideologico, anche perchè non ho sentito le controindicazioni all’area metropolitana. Eliminare la provincia vuol dire eliminare sovrapposizioni burocratiche, quindi il risparmio non è di spiccioli, anche dal punto di vista amministrativo. Una razionalizzazione amministrativa è logica, eliminare i centri di costo non vuol dire eliminare servizi ma semplificarli.

  23. gli studi non possono essere pubblicati fino a quando la proprietà non gli rende pubblici, comunque definiscono la validità del progetto dal punto socioeconomico Appena otterremo l’autorizzazione, lo metteremo a disposizione sul sito per scaricarlo.L’area metropolitana è uno strumento, quindi bisogna definire delle regole e delle funzioni,quindi nulla è automatico.Per fare un esempio, quando lo stato definì il trasferimento delle competenze alla regione con la legge madre 111 del 2004, partì da un principio e dopo si definirono le regole; questo vale anche per la costituzione dell’area metropolitana. Stabilito che l’area metropolitana sia un ottima idea e si e deciso di farla, a quel punto dobbiamo avere una legge che definisca l’architettura istituzionale, infatti la nostra proposta di legge popolare propone ciò che ho detto e nulla di più. Scartare a priori il progetto è dovuto solo ad un fatto ideologico, anche perchè non ho sentito le controindicazioni all’area metropolitana. Eliminare la provincia vuol dire eliminare sovrapposizioni burocratiche, quindi il risparmio non è di spiccioli, anche dal punto di vista amministrativo. Una razionalizzazione amministrativa è logica, eliminare i centri di costo non vuol dire eliminare servizi ma semplificarli.

  24. Triestin - No se pol ha detto:

    Me par che qualche dun ga el dito nervoso … Dalle ultime risposte se vedi che fe solo propaganda senza un vero programma convincente. Alla richiesta de conoser el studio ISIG no se pol, e no se rispondi neanche su quali che se i progetti finanziadi. Con la legge madre te se pol… ( scatola svoda ) Servi i contenuti, iera de far un vero cronoprogramma serio già da allora. Capì che questo se tutto poco ciaro, solo dei sprovveduti ( magari giovani in bona fede ) pol pensar che che el mondo giri con solo delle idee. Se finì el tempo de pensar e giogar o de far i furbi. No servi far dei siti coreografici senza contenuti, servi dati e questo se doveva già proporre tanti anni fa. Parlar de sovraposizioni se fin tropo facile. Per questo bisogna conoser la materia amministrativa e dove che se poderia eventualmente andar ad incider. Ma le proposte devi esser poste chiaramente a tutti e non per i soliti addetti. Volemo tutta la verità.

  25. Triestin - No se pol ha detto:

    Dalle ultime risposte se vedi che fe solo propaganda senza un vero programma convincente. Alla richiesta de conoser el studio ISIG no se pol, e no se rispondi neanche su quali che se i progetti finanziadi. Con la legge madre te se pol… ( scatola svoda ) Servi i contenuti, iera de far un vero cronoprogramma serio già da allora. Capì che questo se tutto poco ciaro, solo dei sprovveduti ( magari giovani in bona fede ) pol pensar che che el mondo giri con solo delle idee. Se finì el tempo de pensar e giogar o de far i furbi. No servi far dei siti coreografici senza contenuti, servi dati e questo se doveva già proporre tanti anni fa. Parlar de sovraposizioni se fin tropo facile. Per questo bisogna conoser la materia amministrativa e dove che se poderia eventualmente andar ad incider. Ma le proposte devi esser poste chiaramente a tutti e non per i soliti addetti. Volemo tutta la verità.

  26. Priamo ha detto:

    l’area metropolitana penso che sia una cosa buona. Per non se pol quale verità? il principio lo detta la legge, il resto sono dettagli di organizzazione.Le idee servono a far partire le cose, per no se pol, un nome e un programma, le idee non contano perchè se come un grembano

  27. Triestin - No se pol ha detto:

    Oggi il Piccolo disi le solite monade che andè raccontando da tempo, sovraposizioni n° de tagliar ( come se saveva i xe d’accordo, Seganti e Fortuna solo come sempre su una scatola svoda de contenuti ). Perchè non andè a propor nell’isontino o a Fontanini queste proposte che no se pol far giuridicamente….Probabilmente Grembano Priamo fa parte della parocchia degli amici dei amici che solo vol aver visibilità sui giornai e sulle segnalazioni. De risposte concrete ripeto per chi fa finta de no saver xe zero. I cittadini dei comuni minori mai più sulla base del nulla firmeria un qualsiasi atto de trasferir le proprie competenze al podestà de Trieste…. Tanti auguri per quei che ancora ghe credi. La “verità” xe sempre che “amministrativamente no se pol” e neanche un schema de BOZZA de disegno legge regionale, da appena propor “non pol” cambiar assolutamente niente.

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