17 Gennaio 2010

Gherghetta: “Sulla tassazione concorrenza sleale della Slovenia”

“La tassazione per il reddito d’impresa in Slovenia è nettamente più bassa rispetto alla nostra. Siamo costretti a subire una concorrenza sleale”. Le parole sono del presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta, che nei giorni scorsi ha presentato alla stampa le basi del nuovo Patto per lo sviluppo dell’Isontino.
“Dobbiamo sfruttare la nuova centralità geografica ed economica che deriva dalla caduta dei confini – ha sottolineato Gherghetta – ma dobbiamo affrontare il problema della fiscalità. Un’impresa, in Slovenia, paga il 10% di tasse in meno”. Questa disparità sarà proprio uno dei punti cardine dei progetti di rilancio dell’economia isontina, assieme al tema del costo del lavoro che in Slovenia è inferiore del 40% circa rispetto all’Italia, con un forte rischio di delocalizzazione.
Senza dubbio – i dati sono confermati dai documenti di progetto del Patto – la Slovenia, ma anche l’Austria, hanno molto più potere di attrazione per le società: in Austria l’aliquota sul reddito prodotto dalle persone giuridiche è del 25% e in Slovenia è del 20% (nel 2010 è calata di un punto percentuale rispetto al 2009), quando in Italia si arriva al 31,4%.
Meno abissale la differenza per quanto riguarda le persone fisiche, con la differenza che la Slovenia punta ad agevolare i redditi molto bassi per aumentare esponenzialmente la tassazione al di sopra dei 7.400 euro annui.
“Sulla base di queste premesse – recita la relazione dei tecnici cui la Provincia ha affidato uno studio sullo stato di fatto -, pur non essendo solo i motivi di carattere fiscale a spingere verso la delocalizzazione delle imprese, appare evidente che oltre alla rivisitazione degli studi di settore si debba pensare a qualche ulteriore misura che cerchi di favorire l’insediamento di nuove realtà economiche nella Provincia di Gorizia attraverso una forma di tassazione agevolata del reddito d’impresa prodotto dalle società di capitali”.

* Nella regione Friuli Venezia Giulia per le imprese c.d. “virtuose” (imprese che nel singolo periodo di imposta incrementano il valore della produzione ed il costo del personale di almeno il 5% rispetto alla media del triennio precedente) e per le piccole e medie imprese (società di persone e di capitali con un massimo di cinque dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato, imprenditori individuali che si avvalgono di personale dipendente e realizzano un volume d’affari non superiore a € 120.000,00) l’aliquota IRAP è ridotta al 2,98%, per le nuove imprese artigiane per i primi 5 esercizi l’aliquota IRAP è ridotta al 3,17%.

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