16 Gennaio 2010

Perplessità delle associazioni ambientaliste sul nuovo collegamento sciistico tra Italia e Slovenia

La funivia Funifor Canin-Kanin, collega il comprensorio di Sella Nevea, in Italia, con quello di Bovec, in Slovenia. L’impianto, aperto il 28 dicembre, offre agli sciatori 35 Km di piste, accessibili con un unico skipass.
Tuttavia l’efficacia economica dell’investimento -15 milioni di euro investiti per il collegamento dalla Regione Friuli Venezia Giulia attraverso la società Promotur – lascia qualche perplessità; a queste si aggiungono le preoccupazioni per l’impatto sull’ambiente provocato dalla realizzazione degli impianti denunciate dagli ambientalisti: oltre alle infrastrutture, sono particolarmente impattanti gli sbancamenti peraltro in una zona carsica.
Soltanto la dichiarazione di “pubblico interesse dell’opera” da parte della Regione Friuli ha consentito di superare l’esito negativo della valutazione di incidenza e dare il via libera alle ruspe e agli sminamenti.
Leggi il documento del WWF e delle altre associazioni ambientaliste

Leggi l’articolo di Bora.La sullo skipass transfrontaliero tra Sella Nevea e Bovec.

Fonte: CIPRA Italia; Immagine: da alpMedia CIPRA 12/1/2010

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9 commenti a Perplessità delle associazioni ambientaliste sul nuovo collegamento sciistico tra Italia e Slovenia

  1. Luca ha detto:

    @nik
    Da sempre fastidio sentire parlare le persone a sproposito, come nel tuo caso! Dovresti sapere che la maggior parte degli scempi ambientali nelle nostre città sono stati compiuti fra gli anni 50 e 70, a quell’epoca l’ambientalismo non esisteva ancora. E oggi quando ancora si verificano situazioni emergenziali in città e paesi noi ambientalisti ci muoviamo in continuazione contro lo spreco di territorio e la devastazione di paesaggio! Purtroppo non contiamo abbastanza, forse anche a grazie agente come te che pensa che “E’ ora di finirla con questi ambientalisti!!!” che noi non siamo ascoltati.
    In merito al progetto Promotour: hai per caso letto la valutazione di impatto ambientale? In verità si tratta di progetti che agli effetti hanno forti impatti, non si tratta di ‘quattro funi’ ma bensì di un impatto su un area più vasta determinato dalle piste da sci (assorbimento acqua, inquinamento da nitrati, denudamento versante…) dagli impianti di risalita e da tutti i progetti di urbanizzazione relativi. Ovviamente la speculazione in questi casi è dietro l’angolo. Ma un altro problema oltre quello ambientale, è: ha senso dal punto di vista economico? E’ stata fatta quella che tecnicamente si chiama analisi costi-benefici? La verità è che per far felici le comunità locali abbiamo creato tanti piccoli impianti poco competitivi diversamente dagli impianti svizzeri, o austriaci che generalmente presentando dimensioni medie maggiori e sono + competitivi perchè riescono a creare economie di scala. E poi si tratta di portare i nostri sciatori in un altro paese, e questo è un elemento che lascia molto perplessi.
    L’economia è importante per la sopravvivenza delle nostre montagne, questo è certo, ma vi sono modi e modi per portare lo sviluppo. Il concetto di sviluppo sostenibile evidentemente è ancora ignoto.

  2. Matrix ha detto:

    @Luca
    Purtroppo a causa delle guerre talvolta troppo estremiste di voi ambientalisti, avete stufato, sembra che siete contro a tutto!!!!!!!
    Questo, unito alla conformazione del nostro territorio è uno dei motivi per cui abbiamo in regione tanti piccoli poli e non uno o due grossi. Poi della competitività di tutti i poli sciistici della vicina Austria, io non ne sarei così sicuro. Inoltre il collegamento con la Slovenia a reso finalmente, il polo di Sella Nevea competitivo, riportando forse un po di turismo italiano e sloveno e dando un senso alle palazzine costruite negli anni passati e un po di lavoro/soldi ai pochi abitanti della montagna.
    Quoto Nik 100%

  3. Marisa ha detto:

    Appunto “dando un senso alle palazzine costruite negli anni passati”.

    Ossia un problema di perdita di valore immobiliare. In realtà non credo proprio che sarà questa nuova funivia a far decollare un centro sciistico che ritengo non avrebbe mai dovuto nascere. E Chiusaforte e Tarvisio che ci guadagnano? Qualche posto di lavoro di cameriere? Sai che gran risultato!

  4. Fulvio ha detto:

    Kanin Sella Nevea e’ una localita’ sciistica straordinaria. Chi sa sciare l’apprezza in modo particolare. Non capisco, al di la degli investimenti fatti, come non si riesca a valutare la portata storica dell’evento Kanin Sella Nevea…
    Dopo anni di divisioni linguistiche, storiche, politiche, due popoli si incontrano non piu’ in un volgare centro commerciale, ma nella natura, in una delle sue massime espressioni: Sella Prevala!
    E chi come me, e’ stato su quest’anno lo potra’ sicuramente confermare!
    Per me e’ un sogno durato piu’ di 20 anni che si e’ realizzato, con la determinazione degli uomini che hanno portato avanti questo progetto straordinario.
    Per i problemi ambientali invece, pensiamo ad altri piu’ macro (industrie, autotrazione, camion a cazzo sulle autostrade e altro).

    Grazie PromoTur.

  5. Dario Predonzan ha detto:

    Chissà com’è che, appena si affronta una questione ambientale – e nel farlo si toccano inevitabilmente certi interessi – salta sempre fuori qualcuno a dire che “i problemi sono altri”. Così, se si denuncia l’inquinamento delle falde acquifere provocato dall’abuso dei fertilizzanti e dei fitofarmaci in agricoltura, subito c’è chi protesta perchè l’inquinamento vero è quello industriale. Se si toccano le industrie (per esempio la Ferriera di Trieste), magari si viene rimbeccati da chi sostiene che il problema vero è il traffico, e naturalmente se si punta il dito contro il traffico c’è sempre qualcuno che invece sostiene che l’inquinamento dell’aria è dovuto agli impianti di riscaldamento… e così via all’infinito.
    La colpa è sempre di qualcun o qualcos’altro, per chi ragiona con il paraocchi e si rifiuta di mettere in discussione i propri stili di vita e di consumo (anche di consumo del territorio, naturalmente).

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