15 Gennaio 2010

“No al Trgovski dom come sede dell’Euroregione goriziana” dalla Confederazione organizzazioni slovene

Il Trgovski dom come sede dell’Euroregione goriziana? La Confederazione delle organizzazioni slovene – Svet slovenskih organizacij non è d’accordo.
C’era da aspettarsi una reazione della comunità slovena di fronte all’utilizzo dello stabile di corso Verdi, da anni destinato a sede delle organizzazioni culturali della minoranza, ma di fatto ancora “occupato” da uffici del Ministero delle Finanze.
La Sso interviente attraverso il suo presidente, Walter Bandelj: “Consideriamo il Gect come la possibile espressione di una azione sinergica delle tre amministrazioni comunali transfrontaliere che si rende necessaria per poter riuscire ad attuare dei progetti positivi al fine di evitare l’isolamento della nostra città.
Dall’altro lato la confederazione ritiene necessario rispettare ed applicare le disposizioni della legge 38/2001 per la tutela della minoranza slovena in Italia. Nell’articolo 19 viene espressamente stabilito che »nell’edificio di Corso Verdi, già “Trgovski dom” di Gorizia si trovano le sedi istituzioni culturali e scientifiche sia di lingua slovena (a partire dalla Narodna in študijska Knjiznica – Biblioteca degli studi di Trieste) sia di lingua italiana» pertanto, un’eventuale sede del Gect nel Trgovski dom dovrà, in primo luogo, rispettare la destinazione citata dalla normativa statale”.
Precisa Bandelj: “In qualità di presidente dell’Sso auspico che nei vari atti amministrativi necessari all’implementazione del Gect i sindaci di Gorizia, Ettore Romoli, e di Nova Gorica, Mirko Brulc, avranno l’accortezza di coinvolgere attivamente nei lavori anche la Confederazione Organizzazioni Slovene e la Skgz rappresentata dal Presidente provinciale Livio Semolič”.

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