11 Gennaio 2010

Tre abitanti al mese se ne vanno da Gorizia

Gorizia ha perso una media di tre abitanti al mese nel primo semestre del 2009. Gli ultimi dati demografici messi a disposizione dall’Istat parlano di 35.954 abitanti, con un saldo naturale – tra morti e nati – pesantemente negativo e un saldo migratorio che – con l’arrivo di stranieri – salva la situazione.
Al 31 dicembre 2007 i goriziani superavano ancora quota 36mila (erano 36.110). Mentre i cittadini stranieri, in soli due anni, sono passati da 2.523 ai 2954 del 2009.

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23 commenti a Tre abitanti al mese se ne vanno da Gorizia

  1. cristina ha detto:

    Qualcuno mi sa spiegare allora perché i palazzinari continuano a far tanti danni? A che scopo? (Vedi: via don Bosco, via Campi, via Campi e ancora via Campi, ad esempio..)

  2. effebi ha detto:

    ah bene !! finalmente ! per la felicità di alcuni risolveremo il “problema gorizia”

    tra qualche anno gorizia (italiana)scomparirà, non ci saranno più gli occupatori italiani regnicoli e nova gorica risorta “più bella e più grande che pria” rimarrà unica realtà goriziana, erede dei grandi fasti della gorica mitteleuropea.

    i friulani (autoctoni) che rimarranno in città si preparino a chiedere agli sloveni le adeguate leggi di tutela per la loro minoranza.

  3. Mulo ha detto:

    @ effebi

    Caro effebi a te chiederemo il pemesso di SOGGIORNO! 😀

    peace & love 😉

  4. milost ha detto:

    Cristina, i palazzinari che cementificano e creano orrori sono una casta ultraterrena, una dei geni malati della società italiana, completamente indipendenti dalla legge, dalla logica, dalla scienza,dall’arte, dalla geologia, dall’ecologia, dal buon gusto. Hanno solo qualche saldo legame con le istituzioni pubbliche preposte al governo del territorio e con qualche architetto, più malato di loro…ieri passavo in una via semicentrale, ammirando le vecchie ville goriziane, piuttosto ben tenute, e d’un tratto, da un passo carraio si è aperta una visione incredibile su una seconda fila di costruzioni, una serie di casermoni, anche pretenziosi, tutto sommato, completamente avulsi dal contesto urbano attorno,ben appiccicati l’uno all’altro, ed al resto, chiaramente frutto di una speculazione edilizia priva di qualsiasi pudore. La finezza: i tetti a botte,forse in rame, stile Palazzo della Ragione di Padova. Ecco qua la triade mistica: palazzinaro, uffici comunali competenti, architetto e il gioco è fatto. Bello schifo!

  5. Mako ha detto:

    Attualmente in Italia ha più vincoli un importatore di merce cinese che un ”costruttore”. Ovunque hanno consigliato d’investire nel campo immobiliare e tutti anche inconsapevolmente si sono resi parte attiva in un sistema che sta creando non case ”abitabili” ma ”rese abitabili” da autocertificazioni e dichiarazioni di comformità. Parlo per esperienza diretta essendomi dovuto confrontare, mio malgrado, con un genio goriziano dell’edilizia il quale fin quando foraggiato dalle banche con mutui di cantiere (W la Crisi) ha creato più danni che case. Vi assicuro che mai alcun controllo serio han subito le sue ”opere” ma sempre “abitabili” risultavano essere! Risultato? Lui continua a girare in Ferrari ed altri se intendono far valere i propri diritti si devono affidare alla Giustizia. Basterebbe rivalutare il concetto di ”a regola d’arte” sia nel privato che ne pubblico e si eviterebbero tante spiacevoli situazioni e brutture

  6. Mike ha detto:

    Caro Mako
    anche io ho avuto a che fare con il genio dell’edilizia e nonostante tutti i danni che bisognerebbe (o meglio che dovrebbe risolvere) non è possibile fare niente per avere ciò che ci spetta.

  7. santacruz ha detto:

    @Cristina

    non dirme che te abiti in ia Campi!?1? 🙂

  8. cristina ha detto:

    @santacruz

    No, da tutt’altra parte. 🙂
    Ma è una zona che trovo molto bella e mi spiace vedere come i palazzinari riescano pian piano a cementificarla tutta, al di là di qualsiasi norma e di qualsiasi buonsenso. Stavo in realtà per acquistare casa da quelle parti anni fa – una vecchia villetta (etta etta) isolata, anni ’60 (di nessun pregio architettonico per intenderci, anzi!) con un bel terreno. Avrei dovuto alzarla per rendere abitabile la soffitta, altrimenti in quattro non ci si stava proprio. Ma… scherzi? Rovinare il paesaggio, cementificando a quel modo e non rispettando le severissime norme edilizie goriziane!! Mi spieghi come fanno questi a insistere con ste conigliere che neanche in Cina? Quanta ingiustizia! Siamo davvero tanto diversi dal sud? Che tristezza!

  9. alpino ha detto:

    palazzinari a Gorizia?? nella piccola gorizia? non me ne ero nemmeno accorto…comunque triste saldo negativo per la mia amata città ahimè da 4 anni faccio parte anche io di quei cittadini gorizia che ogni mese chi prima chi dopo lasciano la città per trasferirsi altrove…il motivo ovviamente è uno ed uno solo il alvoro…basta avere un minimo di competenze o una buona laurea e devi lasciare la città per lavorare…povera Gorizia..soffre le porcherie dei suoi cittadini “vecchi 50enni che hanno mangiato con il confine e dei suoi amministratori impediti..”

  10. santacruz ha detto:

    Intendi Valenti e C.?

  11. lanfur ha detto:

    Adesso Romoli ha una scusa per il calo di popolarità.

  12. Wehrle ha detto:

    Ho paura che gli amministratori impediti rispecchino il cittadino goriziano.
    I goriziani hanno sicuramente sfruttato il commercio di confine (era un’opportunità e non un peccato). Ma non si sono adeguati ai cambiamenti. E il dire sempre no a qualsiasi novità o iniziativa certamente non giova a migliorare la situazione.

  13. milost ha detto:

    Scusa, saremo anche incapaci di cambiare, ma il senso dell’estetica ce l’abbiamo, e forse anche il senso dell’etica. Per cui l’orrore archittetonico e l’inciucio palazzinari – enti pubblici ci scartavetra cornee e cervello. Ditemi cosa di bello si è costruito negli ultimi dieci anni in città.

  14. effebi ha detto:

    scusate, non sono di gorizia, ma leggendo la prima dozzina di interventi mi chiedo: la gente se ne va per questioni urbanisticamente estetiche ?

  15. Wehrle ha detto:

    Con le mie parole non facevo certo riferimento agli scempi architettonici, rispondevo ad un commento.
    Parlo invece delle molte occasioni perse in questi anni e del continuo dire No a qualsiasi iniziativa, piccola o grande che sia, per motivi futili, pregiudizi, ignoranza, poca tolleranza, ideologia. Si guarda troppo spesso al proprio interesse e non a quello della comunità cui apparteniamo.
    Chi è quell’imprenditore che in un clima del genere viene a fare investimenti a Gorizia? Inoltre, la posizione geografica (e le attuale pessime vie di comunicazione) fanno il resto.
    Vi chiedo: pensate che nell’ipotesi fantascientifica della costruzione di un centro di divertimento a Gorizia (tipo Slovenia – non casa da gioco), anche in un’area decentrata, non ci sarebbe qualcuno che creerebbe un comitato contrario a tale insediamento, appoggiato sicuramente dall’opposizione di turno?

  16. marco ha detto:

    se mi date un vitalizio me ne vado anche io ben volentieri…

  17. Siberius ha detto:

    Quoto e ancora quoto alpino, non sono le case il problema, ma la mancanza di lavoro, di imprenditori che siano imprenditori veri, non gli artigiani, e di una classe politica all’altezza; altrimenti diventiamo davvero un sobborgo di Nova Gorica.

  18. Wehrle ha detto:

    Vorrei ricordare a Siberius che molte zone in Italia, anche a noi vicine, vivono bene grazie all’artigianato ed alla piccola impresa. Per quanto riguarda i politici, quelli attuali sono l’epressione di Gorizia. Aspettiamo anche qui il salvatore da fuori o invece di lamentarci ci impegnamo in prima persona?

  19. alpino ha detto:

    si è vero piccola industria ed artigianato sono ossatura di molte realtà, non di Gorizia, non ci inventiamo una competenza dall’oggi al domani, non diverremo in due giorni piccolo polo manifatturiero, potevamo esserlo nel settore dolciario con la Giulia e Gordol.. ma il tutto è rimasto piccolo e locale come ogni attività goriziana che al massimo ha eco fino a capriva:-)
    Lavorare e guadagnare con il confine non è peccato anzi..ma la crisi che ci ha colpito (quella confinaria) è stata il frutto di totale mancanza di lungimiranza…quasi che il confien fosse caduto di notte all’improvviso…eppure l’interporto di Tarvisio e Pontebba con le sue ditte di spedizioni alla caduta del confine con l’Austria hanno fatto booom…potevamo un minimo immaginarlo anche noi che sarebbe andata a finire così..invece no..el furlan davanti de noi xe cascà tal tombin e anche noi drio come pappagai..
    Sulle case non ho nulla da dire..come non c’è nulla da dire sulle opere di cooperazione sociale nel confine del rafut o sui discorsi sull’area metropolitana con Nova Gorica…una marea de monade inutili…un po’ come pulir la polvere del pavimento quando te ga el tetto che sta per crollar..
    Scala delle priorità inesistente in città, il Q landia doveva nascere in via Terza Armata! la Guardia di Finanza in Aereoporto! e piano piano creare giro, economia..L’Espomego è vuoto marcisce, marcisce mezzo autoporto, il piazzale di casarossa è inutile! Gli universitari calano..il Museo del castello ed il castello sono chiusi nel week end.Di domenica è tutto chuso, benzina la facciamo in Jugo perchè a Gorizia i prezzi sono più alti che a lampedusa…e ciliegina sulla torta lo sapevate che i tassisti goriziani sono disperati perchè il trasporto urbano ed extraurbano è portato avanti da quelli di nova gorica ed il comune acconsente…penso possa bastare..se vogliamo occuparci di 4 case costruite in via dei campi o monade varie facciamolo..

  20. cristina ha detto:

    @effebi & Co.: ovviamente la gente non se ne va per motivi estetici – tanto più che Gorizia è e rimane una bellissima città. Semplicemente, avendo letto la notizia nella stessa mattina in cui ho notato i 3 cantieri in via Campi… beh, il paradosso era evidente: per chi si costruiscono tante conigliere se la gente se ne va e in città le case vuote abbondano? Non avevo mai visto tanti cartelli con TIZIO o CAIO VENDE prima d’ora!

  21. boh ha detto:

    molti anche muoiono, ciclo naturale della vita o del cambiamento. gorizia e’ una tra le citta’ piu’vecchie d’Italia e l’Italia e’ il secondo quasi primo ormai paese piu’ vecchio al mondo.. per il 2030 e’ previsto che ci saranno meta’ italiani rispetto ad oggi….. che fare?

  22. andrea ha detto:

    gorizia…citta pardon paese ormai in decadenza
    senza industria senza lavoro,solo universita banche…ma i soldi chi li mette?
    insomma paese di passaggio..mah

  23. Euroscettico ha detto:

    Quoto Alpino e poi voglio fare il polemico con Milost… hai visto quanti aborti immobiliari fanno a Nova Gorica? …sempre con simpatia ovviamente 😉

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