11 Gennaio 2010

Governance poll: in calo l’appeal di Dipiazza (-2%) e di Romoli (-4,1%)

Consensi in calo per tutti gli amministratori regionali. Da Roberto Dipiazza a Ettore Romoli, da Maria Teresa Bassa Poropat a Enrico Gherghetta, il responso del “Governance Poll” 2009 è chiaro: non tutti i loro elettori li voterebbero di nuovo.
Secondo il sondaggio curato da Ipr Marketing per Il Sole 24 Ore, Roberto Dipiazza perde due punti percentuali rispetto all’esito delle urne del 2006: passa infatti dal 51 al 49% nella classifica guidata dal primo cittadino di Verona, Flavio Tosi, passato dal 60,7 al 70% di consensi.
In picchiata il presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat. Se alle elezioni aveva raccolto il 50,8% delle preferenze, i cittadini l’avevano poi premiata nel Governance poll del 2008, quando aveva raggiunto il 53,4% di “voti virtuali”: oggi arriva soltanto al 48,5% collezionando uno dei peggiori risultati a livello nazionale.
A Gorizia va altrettanto male il sindaco Romoli, fermo al 47% rispetto al 51,1 delle elezioni. Ed è il presidente isontino, Enrico Gherghetta, a scendere da un plebiscitario 58,9% al 50.
Pure il risultato del presidente della Regione, Renzo Tondo, è preceduto dal segno meno: dal 53,8% delle elezioni, anche lui non riesce a superare il 50%.
Va meglio a Udine, dove Furio Honsell perde solo l’1,8% attestandosi al 51% delle preferenze e Pietro Fontanini al 54% (-1,4%).

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2 commenti a Governance poll: in calo l’appeal di Dipiazza (-2%) e di Romoli (-4,1%)

  1. matteo ha detto:

    T.A.R. FRIULI – VENEZIA GIULIA, Sez.I – 24 aprile 2009, n. 293

    5.2. – Merita partire dalla pacifica affermazione che la Relazione Geologica che – a tenore della L.r. 27/88 deve essere predisposta quando si intenda modificare in modo sostanziale il P.R.G. – consta di un’attività di esclusiva competenza della professionalità geologica (in questo senso si veda, da ultimo e per tutti: C.S. n. 5909/08).

    Peraltro, detta Relazione può essere redatta sia da un geologo interno (a ciò abilitato) che da professionisti esterni all’Ente.

    Nel caso di specie, il Comune dopo aver, in un primo tempo, stabilito di affidare tale attività all’esterno, non possedendo tra i suoi funzionari alcun geologo abilitato, ha deciso, in un secondo momento – avendo, a seguito di concorso interno, selezionato un funzionario con adeguata professionalità – di far redigere la Relazione Geologica dal proprio tecnico, avvalendosi, per quelle che vengono definite “attività di supporto”, dell’ausilio dell’Università ovvero di un Ente Pubblico esterno.

    Due osservazioni si impongono: innanzi tutto che le così dette “attività di supporto”, come dettagliatamente descritte nella convenzione, in realtà costituiscono (ed esauriscono) l’intero contenuto della Relazione Geologica, cosicchè finiscono per coincidere con essa, residuando al funzionario interno la mera sottoscrizione di quanto da altri indagato, accertato, “omogeneizzato” e valutato.

    Correttamene osservano i ricorrenti che la raccolta di dati, gli accertamenti, compilazioni, valutazioni e financo la sintesi finale delle indagini effettuate (cioè tutti i compiti che, per legge spettano al geologo) vengono svolte dall’Università, e che, in tale contesto, il geologo interno non ha alcun ruolo.

    Ad colorandum, va aggiunto che, dal curriculum dello stesso, si evince come (oltre a non essere neppure iscritto all’albo, quando l’incarico è stato attribuito) tale soggetto abbia, nella specifica materia, esperienza limitatissima, cosicchè risulta – di fatto – oltremodo improbabile che possa svolgere un ruolo attivo nella complessa materia.
    http://www.ambientediritto.it/sentenze/2009/TAR/Tar_Friuli_Venezia_Giulia_2009_n.293.htm

    sentenza interessante

  2. era ha detto:

    bah, ho qualche dubbio su risultati di questo tipo. E’ ovvio che non essendoci il confronto con altri candidati, come alle elezioni, il risultato cambia

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