6 Gennaio 2010

Euroregione goriziana: varata “di nascosto” l’Area metropolitana tra Gorizia e Nova Gorica

La giunta Romoli vuole creare un’area metropolitana transfrontaliera tra Gorizia, Nova Gorica e Sempeter-Vrtojba. L’accelerata sul progetto arriva inaspettata: dopol’impegno profuso dalla precedente giunta di centrosinistra sul fronte della collaborazione con i Comuni di oltre confine, l’entusiasmo sembrava svanito. E invece ecco arrivare, senza tanta pubblicità, la svolta.
A riferirlo è il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Federico Portelli. “Sono rimasto veramente interdetto quando l’assessore Pettarin ci ha candidamente comunicato in commissione che intendeva imprimere un’inaudita accelerazione sul percorso che conduce alla creazione di una “Area Metropolitana transfontaliera” tra il nostro Comune, la città gemella di Nova Gorica ed il comune di Vertojba. La sorpresa, oltre che per i contenuti politici della proposta, era anche per il metodo – spiega Portelli -. In pratica, su un fatto giuridico di tale portata non c’è stato, da parte della giunta Romoli, alcun processo partecipativo. Nessun dibattito, nessun approfondimento, nessuna consultazione. Romoli e Pettarin hanno lavorato per mesi e mesi tenendo tutto ben nascosto nei cassetti fino all’ultimo”.
Entra nel dettaglio l’esponente del Pd: “Lo stupore per questo modo di procedere si è invece trasformato in vera indignazione nell’apprendere che, su una questione di tale rilevanza, meno di un giorno veniva lasciato ai consiglieri comunali per poter approfondire la pratica e formulare tutte le osservazioni ed i miglioramenti del caso! Entro questa mattina, in sostanza, andavano presentati gli eventuali emendamenti perchè, nel frattempo, era stato già fissato un cronoprogramma assieme al Comune di Nova Gorica, e a nostra insaputa, per discutere ed approvare il Gect il 21 gennaio prossimo. Ebbene, questo modo di procedere è inaccettabile.
Non si tratta di far polemica tra maggioranza ed opposizione: semplicemente su una questione come questa, che impegna il futuro culturale, economico e geopolitico del capoluogo… e che, imlicitamente, segna una lacerazione con il resto della Provincia fino a porsi, in prospettiva, come vero e proprio contraltare a “Città Mandamento” (imperniata su Monfalcone) ci porta dritti dritti alla fine (politica prima ancora che istituzionale) della Provincia stessa… su questo tema, dicevo, non è accettabile esser messi con le spalle al muro. Prendere o lasciare: con solo un giorno per approfondire la cosa…
E senza la possibilità, per i commissari che solo alle otto di sera ricevevano il dossier, di discuterne con i propri colleghi di gruppo, di confrontarsi con le forze politiche e sociali della città, di verificare le effettive condivisioni e solidarietà nel resto del territorio su un percorso di così netta discontinuità, di confrontarsi con i cittadini o con i propri elettori anche in qualità di consiglieri comunali di Gorizia.
A parte il grave vulnus ai diritti dei consiglieri, che non hanno avuto su un tema fondametale come questo un’informazione tempestiva e completa.
Ma nonostante l’inaccettabile provocazione, che umilia tutti i consiglieri sia di maggioranza che di opposizione, noi faremo come sempre la nostra parte. In modo costruttivo. Nottetempo, son riuscito ad elaborare alcune proposte emendative che ho depositato questa mattina al protocollo.
Ma senza aver avuto la possibilità, questo è il vero rammarico, di condividere sul futuro della città un percorso partecipato con le associazioni, con la società civile, con le forze economiche.
Proprio perché non ne ho mai fatto, della cooperazione transfrontaliera, una questione ideologica, lo strumento giuridico-amministrativo che la giunta Romoli vuole far votare in Consiglio Comunale per costruire la città metropolitana mista italo-slovena non può ridursi ad una mera questione logistica o infrastrutturale.
E lo capisce anche un bambino: senza il coinvolgimento della cittadinanza i muri resteranno, forse più alti di prima. Siamo riusciti a proporre degli emendamenti di buon senso, che faremo conoscere nei prossimi giorni, con contenuti più strutturati ed obiettivi più chiari. Con contenuti sociali e culturali, oltre che economici. Gorizia europea non può nascere da una mera operazione di lobby economiche.
Ma finora, per come ha gestitola partita su di un tema così decisivo e dirimente, anche per contribuire a dirimere i reciproci pregiudizi, Romoli ha già sbagliato.
Andava infatti, preliminarmente, ricercato e favorito un processo di ampia partecipazione e dibattito all’avvio di questa brusca accelerazione alla cooperazione transfrontaliera.
In secondo luogo, andavano discusse con tutti i portatori d’interesse, in modo chiaro e trasparente, le azioni più idonee tra i soggetti e le organizzazioni sociali e culturali da coinvolgere.
Proveremo a rimediare, forse fuori tempo massimo, in aula. Sulla collaborazioone transfrontaliera si gioca il futuro della città. Sbagliare per eccessiva fretta potrebbe segnarne la morte definitiva”.

Tag: , , , , , , .

45 commenti a Euroregione goriziana: varata “di nascosto” l’Area metropolitana tra Gorizia e Nova Gorica

  1. boh ha detto:

    Sgarbi o Galimberti, questo e’ il problema

    http://www.youtube.com/watch?gl=US&v=7RqkyvUhnEk

  2. matrix ha detto:

    Almeno qualcuno fa qualcosa, tanto per resuscitare questa città di poveretti come siamo, ormai ci vuole un miracolo, i negozi chiudono, gli imprenditori fuggono e i goriziani o dormono o si lamentano. E Portelli ancora si perde a parlare… mah

  3. Alessio ha detto:

    Federico non ti meravigliare si chiama democrazia alla ROMOLI & C … riaprite Via Bombi!

  4. boh ha detto:

    siamo in un periodo di crisi che durera’ anni, quindi sarebbe d’uopo ripensare bene le cose, prima di rispolvere vecchi progetti che non sono stati attuati per un motivo o per un’altro. una delle speranze per uscire dalla crisi delle economie tradizionali sono l’economia verde e le zone ipertecnologiche, ma anche questi progetti sono gia’ stati presentati e boicottati una volta da una e un’altra dall’altra fazione politica per mostrare il proprio narcisitico primato. La tristezza che le cosidette elite’ locali non comprendono e che sui piani a lungo termine e di massima importanza avere un indirizzo condiviso… ma il livello culturale pare ancora troppo basso per riuscire in cio’. ad ogni modo speriamo bene, ma non ci sara’ nessun miglioramento imminente vista la gestione attendista delle elite’ di cui subiremo consequenze per un paio di anni nella migliore delle ipotesi.

  5. Padroni a casa nostra! ha detto:

    Male. Con i sloveni non bisogna avere nulla a che fare

  6. Alabardato. ha detto:

    @padroni a casa nostra!

    Non disperare. Questo è un impulso politico arrivato dall’alto. E’ tanto che sogno di estendere la provincia di Gorizia fino a Grusizza. Non ti preoccupare nessun goriziano parlerà lo sloveno, altresì saranno loro a dover imparare l’italiano fino Grusizza.

  7. littorio ha detto:

    giusto! e soprattutto: basta deodoranti! sono roba da finocchi, da uomini sessuali! l’ ommo ha da puzzà!

  8. boh ha detto:

    beh ..se l’europa fallisce con un effetto domino, non e’ esclusa la chiusura dei confini…tutto puo’ succedere a questo punto dove la crisi globale puo’ rovesciare le sorti del mondo in pochi attimi…. a mio modo di vedere e meglio una competizione commerciale, che quelle a soggetto, che in genere portano rischi di conflitti e altre cose…. tra le altre cose non bisogna dimenticare che l’Italia per il 2030-35 dovrebbe scendere a 35 mio di abitanti e il rischio che salti il sistema economico, pensionistico e sociale in quel momento e’ enorme se non si lavora su orizzonti lunghi… purtroppo pochi hanno le strutture e le persone adatte per lavorare in questo modo… gorizia tra le altre cose e’ ancora ingabbolata in una economia del suk, ovvero di piccoli commerci e piccole societa’, nonche’ nella economia del vino e del vizio…. povera gorizia direi

  9. Alabardato. ha detto:

    @boh

    stai calmo. Con le previsioni del lotto non ha mai vinto nessuno.

  10. poldo ha detto:

    Se i parlava prima disevi che xe solo ciacole.
    Se non i parla i fa tutto de nascosto.

    Chiedeve piuttosto come mai neanche i vostri “amici” sloveni ve ga di qualcosa?

  11. ongo ha detto:

    @padroni a casa nostra!
    STAI SOGNANDO?

  12. Siberius ha detto:

    straquoto poldo.

  13. boh ha detto:

    poldo…. azzardo udbomafia e p2 a nozze

  14. Aldo Flego ha detto:

    Bene, finalmente qualcosa si muove all’estremo nord est… Chi vuol capire, sa guardare al futuro. Vent’anni fa esistevano i muri, da Berlino a Rabuiese, e Gorizia era una città divisa: cercate di immaginare in positivo fra vent’anni, sarà una città unica. Provare per credere. Basta essere forti e precisi nel concordare bene. E da Duino a Muggia, avanti con l’Area Metropolitana della Venezia Giulia! (certamente vi saranno anche Sesana e Capodistria, e magari Monfalcone e Doberdò: processo ineluttabile, come la caduta dei muri e la dissoluzione della Jugo…, che ricordo per gli scettici…).

  15. matrix ha detto:

    quoto 100% poldo!!!!

  16. Wehrle ha detto:

    Qualcuno sa spiegare bene di che cosa realmente si tratta? Sarebbe molto utile per la discussione.

  17. matteo ha detto:

    @alabardato

    @padroni a casa nostra

    i tempi cambiano

  18. Max ha detto:

    Ma il cervel no.

  19. santacruz ha detto:

    I xe za tornadi una volta zo de Tarnova zigando:”AIUTO, MAMMAMIA…” de sto passo i lo farà un altra volta! :-)))

  20. marisa ha detto:

    Commento nr. 14

    Capodistria? Sesana? E perchè non anche Lubiana?
    Mi risulta che la proposta dell’area metropolitana, sia stata accolta dalla politica regionale in maniera più che tiepida, anzi sia già stata respinta…..

    Se l’area metropolitana di Trieste sarà fatta, vedrà solamente eliminata l’attuale provincia…..e STOP! E il territorio interessato è solo ed esclusivamente l’attuale provincia di Trieste. E lo sapete benissimo! Ma non vi siete ancora stancati di fare proclami senza senso?

  21. stefano ha detto:

    ma quanto si eccita qualcuno quando si parla di area metropolitana triestina? (che sarebbe un ritorno al TLT e quindi una riconsiderazione della zona A e zona B, nulla di più sensato!).
    Tranquilli che Udine non ci rimetterà.
    Come se potessimo essere NOI a decidere! Deciderà la Storia e Amen.

  22. marisa ha detto:

    TLT zona B ? Ma non è ora Slovenia? Ossia parte di uno Stato indipendente che ha come unico porto Capodistria, concorrente del porto di Trieste e, ovviamente, con nessuna intenzione di collaborare con la concorrenza?

    Da “Guida storica di Capodistria” di Domenico Venturini . Editore Benedetto Lonzar – Libraio in Capodistria – 1906

    “Nel XV secolo Venezia viene a contatto con un nuovo nemico: l’Austria. Capodistria si attira l’odio d’un’altra sorella: Trieste. L’Austria, nella sua doppia veste di padrona e protettrice di Trieste, tendeva già fin d’allora a far affluire tutto il commercio delle provincie austriache dell’interno in quest’ultima città. Chi ne soffriva maggiormente era Capodistria, a quel tempo PRINCIPALE EMPORIO COMMERCIALE E MARITTIMO della regione Giulia, poichè ad essa si dirigeva per la strada maestra di Corgnale, tutto il traffico della Carniola, provincia austriaca. Siamo giusti: Federico III doveva assistere ad un fatto per lo meno strano: danaro austriaco che sfugge un porto austriaco (Trieste) per finire in un porto veneto (Capodistria). Naturale quindi che egli cercasse di tirar l’acqua al suo mulino, ossia a Trieste. Onde ORDINO’ che TUTTE le merci provenienti dalla Carniola e dalla Stiria meridionale DOVESSERO toccare direttamente Trieste e li pagare il dazio. Ma se questo monarca sapeva fare le leggi, non sapeva fare le strade, per cui i Carniolici, trovando comodissima quella vecchia di Corgnale, continuarono come prima. Allora i Triestini si appigliarono a un disperato consiglio: chiusero la via di Corgnale collocandovi degli armati. Ed ecco così imbastita una guerra fra l’Austria e Venezia, guerra che durò due anni, e che, nonostante l’intervento di Papa Pio II, già vescovo teregestino, SI CHIUSE CON L’UMILIAZIONE DI TRIESTE. (pagina 17)”

    Corsi e ricorsi della storia….

  23. stefano ha detto:

    beh, dal 1400 le cose sono un po’ cambiate….
    ma non stiamo parlando di area metropolitana tra Go e Nova Go? cioè fra 2 città di 2 stati diversi? allora quale sarebbe la pregiudiziale su Kp… visto e considerato che già oggi (e sin dall’altro ieri) fra le 2 città confinanti c’è un via vai continuo? così come accade con Monfalcone? Dati di fatto, no fritole!
    E cmq, ripeto, non sono questioni che possiamo decidere né io né te (purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista).

    Riguardo Go e NovaGo sinceramente mi sembra un’unione del tutto naturale e inevitabile.

  24. marisa ha detto:

    Certo che le cose sono cambiate. Ma la concorrenza è sempre la stessa….

  25. stefano ha detto:

    è la stessa perché (secondo me) soprattutto la politica italiana (e una certa classe dirigente che ha sempre avuto in odio le minoranze) non ha mai puntato sul serio sul sistema portuale dell’alto-adriatico.
    Prova è l’esperienza della gestione anni fa dei terminal di Ts e Kp da parte di un unico gestore sloveno (non ricordo i dettagli) che andava a favorire lo scalo oltreconfine. Lì probabilmente i termini contrattuali dovevano essere chiariti subito e pretendere salati risarcimenti in caso di concorrenza sleale. Mi sembra che sia finito un po’ a tarallucci e vino (a cevapcici e spritz, da ste parti)…
    Questo nn vuol dire che con una conduzione più coscienziosa, controllata, in un ottica di sviluppo e non solo di “sopravvivenza” le cose non si possano ripetere in termini più collaborativi e di vera e propria sinergia.
    naturalmente (come digo sempre!) fondametale rimane il sistema ferroviario di veloce connessione con il nord.
    E anche per quanto riguarda Go, per non andar troppo OT, anche là mi sembra che ci voglia un nuovo disegno riguardo la viabilità e i trasporti pubblici.

  26. marisa ha detto:

    Allora, parlando di Gorizia, diciamo intanto che il corridoio 5 doveva passare per Gorizia e non per Trieste. Perchè questa è la direttrice naturale. Poi si sarebbe fatta un bretella per Ts. Perchè non si è fatto quanto era logico e ovvio? Perchè tutto deve passare per Piazza Unità d’Italia?

    Che Gorizia e Nuova Goriza siano destinate a fondersi è nella logica delle cose. Ma questo perchè in realtà sono da sempre la stessa città. Non serve istituite nessuna città metropolitana perchè di fatto c’è già…

  27. stefano ha detto:

    in effetti di metropolitano Go+NovaGo hanno ben poco. che le si chiami come si vuole, ma è certo che così con due comuni e due province in due stati diversi l’unificazione è più complessa.

    Riguardo la TAV sono perfettamente d’accordo. Io sarei addirittura per fare UNA sola fermata a Ronchi. E da lì innestare le bretelle regionali. Quella sarebbe sì un’ottimizzazione delle risorse, ma se pensiamo che non sono ancora d’accordo a dove far passare i binari e che non ci hanno pensato nemmeno in fase di 3a corsia dell’A4… mentre pare che i lavori per scavare la Val Rosandra siano lì lì per venire… mah!

  28. Max ha detto:

    Ripreso dal punto 16: “Qualcuno sa spiegare bene di che cosa realmente si tratta? Sarebbe molto utile per la discussione”. Sarebbe utile anche a me e penso a molti altri.

  29. Max ha detto:

    Grazie alla Redazione per il contributo. Però, ai fini pratici, mi farebbe piacere capire come opererà l’organismo e quale potestà avrà (se ce l’avrà). Non vorrei fosse un’altro inutile carrozzone.

  30. alpino ha detto:

    e si ho paura che sarà un altro inutile carrozzone burocratico…la sola unione tra le due città la faranno i commercianti non i politici cafoni, è indubbio che unioni ufficializzate a penna non attirano alcun interesse…
    A GORIZIA il lavoro da fare è enorme alcuni esempi: nella stazione di Montesanto c’è un bar tabacchino (ovviamente sloveno)li tu puoi andare tranquillamente ad acquistare a piedi o in bici o auto..cicche e berti una pivo restando in centro città praticamente….tra me e me ho sempre pensato che quel tabacchino sarebbe stato preso d’assalto con l’abbattimento della rete..invece non ci va nessun italiano..o quasi io si 🙂 per non parlare di Loqua..piccola paradiso di neve a 20 min dalla città, c’è ancora gente che non conosce quel posto o che si rifiuta di andare sulle nevi slovene e preferisce andare a 100 km di distanza ma in Italia per far “bobbare” il bimbo.
    Il Qlandia…discorso completamente diverso..è l’unione delle due città fatta a persona, dentro ci trovi grif e marche italiane OVS H&M ecc ecc la gente ieri giorno della befana faceva spesa come essere alla despar di lucinico..al banco carni ti rispondono in italiano come essere alla macelleria sotto casa..a stare lì dentro se non fosse per le mulette slovene (deliziose) e per un po del solito aroma di cipolla tipico degli esercizi slavi..riuscirebbe difficile capire se si è in Italia o Slovenia..e vi dirò non è neanche tanto brutto questo clima…

    ot @ il commento 19 (Santacruz),io mi auguro che tu non stessi parlando dei nostri soldati caduti a Tarnova nella II GM con quel commento..>:-I

  31. Redazione Gorizia ha detto:

    Stiamo cercando di reperire il documento completo, in modo da ottenere tutte le informazioni..

  32. federico portelli ha detto:

    Oggi Romoli prova a smentire, sul Piccolo…
    AUTOGOL colossale…Mi domando, a questo punto, se il sindaco abbia letto la delibera che l’ineffabile Pettarin ci ha sottoposto, in tutta fretta, lunedì sera in commissione Statuto.
    Per quanto mi riguarda, nonostante le poche ore che ci sono state concesse per un esame dell’atto, ho potuto invece ben constatare quanto segue. Che cito testualmente dalla bozza di delibera di costituzione del GECT “CITTÀ D’EUROPA-EVROPSKO MESTO”.
    Nelle premesse sta scritto: “…con il GECT i comuni e gli altri partecipanti si possono organizzare in una forma giuridica che assicura all’organismo transfrontaliero un’esistenza autonoma rispetto agli stati membri…”.
    E, più avanti, ancora tre le premesse sta scritto: “…ritenuto pertanto che il GECT sia la forma più adatta per dare ulteriore sviluppo alla collaborazione tra i Comuni di Gorizia e i comuni sloveni limitrofi… potendo in virtù dello stesso … dare visibilità politica e pervenire alla creazione di una “Area Metropolitana transfrontaliera di Gorizia, Nova Gorica e Sempeter-Vrtojba” a favore di una più forte integrazione territoriale… e coinvolgere in un secondo tempo anche le municipalità limitrofe che abbiano un concreto interesse rispetto alle azioni che si svilupperanno con la possibilità della loro piena integrazione negli organismi che saranno istituiti… “
    Questo tra le premesse.
    Ed infine, nel deliberato vero e proprio della proposta, al punto 1 si afferma: “di considerare le suddette premesse parte integrante del dispositivo della presente deliberazione”.
    Ebbene, posso comprendere l’imbarazzo di Romoli, che tede a nascondere o minimizzare quanto ci sottoporrà al voto. Ma quanto richiede la delibera al Consiglio Comunale, tradotto in italiano, è appunto di istituire il GECT “Città d’Europa-EVROPSKO MESTO” con l’esplicito e dichiarato indirizzo di costituire, grazie a questo strumento, pure la “Area Metropolitana transfrontaliera di Gorizia, Nova Gorica e Sempeter-Vrtojba”.
    Il testo andrà in votazione in questa forma il 21 gennaio prossimo, in contemporanea nei Consigli comunali di Gorizia, Nova Gorica e Sempeter-Vrtojba. Non è stato lasciato ai consiglieri di maggioranza e di opposizione, infatti, il tempo di emendarlo, correggerlo o meglio precisarlo.
    Ebbene, io che sul tema della collaborazione transfrontaliera o della costituzione di un’area metropolitana transfrontaliera non ho mai avuto posizione ideologicamente a favore o contro, avrei gradito un percorso diverso. Che consentisse di valutare con attenzione obiettivi, strategie e tempi. Soppesando, oltre le potenzialità del progetto, anche vantaggi e svantaggi.
    E magari impostando un percorso bipartisan che coinvolgesse la città. Con un’informazione più trasparente e nessuna furba scorciatoia.
    Siamo tutti d’accordo a “rafforzare la candidatura di Gorizia quale sede dell’Euroregione”, come vuole Romoli.
    La critica, lo ribadisco, riguarda il metodo con cui si è imposto al Consiglio Comunale di votare il 21 gennaio. Su un testo che non è nato da un reale confronto con i consigli comunali d’oltre confine e all’insaputa, praticamente, di tutte le forze politiche, sociali ed economiche cittadine. All’insaputa, anche, dei consiglieri comunali, di maggioranza ed opposizione, che hanno avuto meno di un giorno per prendere visione dell’atto. E dei goriziani stessi, se non avessi sollevato a mezzo stampa la questione. Non certo per far polemica, come usa dire il buon Devetag. Ma per la dovuta trasparenza nei confronti dei Goriziani tutti. Di destra, di centro, di sinistra.

  33. lanfur ha detto:

    Son contento: faranno la metropolitana a Gorizia.

  34. alpino ha detto:

    certo che no gavè niente de far in comun…monade e rotonde de plastica

  35. stefano ha detto:

    metropolitana… mmmh… stavo vedendo su GoogleMap. Che ne dite di queste stazioni, voi del posto?
    Gorizia-Vrtojbe-Sempeter pri Go-Nova Go-Solkan

  36. santacruz ha detto:

    Perfeto… basta scavar un tunèl soto la Vertojbica e soto il Corno! E dopo sarà come esser come sotto la… maniga! 😉

  37. jacum ha detto:

    a marixa e stefano:

    il TLT no coicidi per niente con l’area metropolitana de trieste dove che manca l’hinterland.

    il porto de koper, a causa della totale inefficienza e anche malafede della attuale autorità portuale che governa da 55 anni il porto di trieste, el xe incredibilmente in concorenza.

    il porto de koper xe un buxo in confronto col porto de trieste! per non parlar della situazion giuridica del porto de trieste, che koper el se insogna de note!!
    PORTO LIBERO INTERNAZIONALE DI EXTRATERRITORIALITA’. un protettorato dell’ONU.
    non è nemmeno territorio italiano! ma questo pochi lo sanno….

    il fato che le gorizie le se riunisi de novo xe solo un fato naturale e che me auguro vadi a copimento. la vecia contea de gorizia la jera conosuda come il friul austriaco, ma dopo el 1918 xe diventada italianissima rompendo quel’armonia multietnica e rispetto che con “fatiga” vigeva.

    marixa, ti te son quela che vol il friul come region autonoma giusto? ma no vedo da parte dei furlani una volontà unita in tal senso. go capì che el 64% dei furlani i vol el furlan insegnà a scola, e mi son d’accordissimo, ma lo smembramento del friuli-venezia giulia, una regione nata per soli scopi aministrativi, no pol venir solo de una parte, ossia trieste.

    invito ti e stefano e chi che vol a contatarme per email per poter darve qualche informazione su un cambiamento che sta avenendo. comitatoplt@gmail.com

  38. marisa ha detto:

    @ Jacum

    dal Friuli stiamo aspettando di vedere come vi muovete. Non ti preoccupare che anche il Friuli si sta muovendo, e non da ora. Aspetta….e vedrai!

  39. boh ha detto:

    devo dir che sto Alpino no xe miga mona

  40. jacum ha detto:

    @ marixa

    dame un tuo indirizzo email che te scrivo

  41. marisa ha detto:

    @ Jacum

    Vi faccio scrivere io all’indirizzo

    comitatoplt@gmail.com

    per un contatto.

    mandi

  42. jacum ha detto:

    ricevuto grazie.

    ciau

  43. stefano ha detto:

    @ jacum
    la mia mail ce l’hai cliccando sul nome. mandami pure i tuoi docs che li leggo volentieri,
    grazie

  44. jacum ha detto:

    @ stefano

    scusa ma non poso clikar el nome “stefano”.

    femo prima se te me mandi una mail e mi te rispondo.

    grazie a ti 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *