30 Dicembre 2009

Scovaze: l’Ue vieta la collaborazione transfrontaliera

I rifiuti goriziani e triestini smaltiti nelle  discariche di oltre confine? L’operazione permetterebbe di ridurre le spese di trasporto e di conseguenza le tariffe che pesano sui cittadini. Una normativa europea blocca però questa possibilità.
“Stiamo lavorando su questo tema – spiega l’assessore provinciale all’Ambiente, Mara Cernic -, vogliamo che, in futuro, i territori di Gorizia e Nova Gorica vengano considerati come un’unica area di produzione dei rifiuti”. L’obiettivo è di permettere lo smaltimenti dei rifiuti urbani prodotti a Gorizia nella discarica di Stara Gora, a pochi chilimetri dal confine. “Così riusciremmo a ridurre i costi di trasporto, visto che l’alternativa è lo smaltimento all’inceneritore di Trieste – spiega Cernic – e abbatteremmo anche l’inquinamento prodotto per gli spostamenti dei camion”.
L’operazione – ha spiegato l’assessore all’Ambiente – potrebbe essere vantaggiosa anche per Trieste. La presenza dell’impianto di termovalorizzazione non garantisce infatti la possibilità di “trattare” tutti i tipi di rifiuti. “Ci sono dei rifiuti speciali che vanno gestiti diversamente, come i componenti elettronici – spiega Cernic – ma soprattutto ci sono tonnellate e tonnellate di ‘spazzamento stradale’ che non possono essere incenerite, trattandosi in sostanza di sabbie, e vanno conferite in discarica”.
Per ora Gorizia stringe sempre di più l’alleanza con Trieste. Tutti i rifiuti non riciclabili prodotti nell’Isontino, infatti, andranno da gennaio del 2011 all’inceneritore di Trieste.

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24 commenti a Scovaze: l’Ue vieta la collaborazione transfrontaliera

  1. milost ha detto:

    E quali sono i criteri costruttivi di questa discarica? Quali tecnologie? Se non sbaglio sta a monte delle città, sopra il fiume: quali garanzie sull’ impatto ambientale, quali conseguenze sul piano idro geologico? Bello saperlo ancora prima di pensare di portarci i rifiuti. Un assessore all’ambiente, prima di parlare dei costi, dovrebbe dirci che il sito è adatto, sicuro,predisposto secondo le leggi e anche di più, che non facciamo danni,e infine che ci costa meno.

  2. Luca ha detto:

    La UE vieta la collaborazione transfrontaliera.

    E per fortuna! Perchè altrimenti tutte le “scovazze” finirebbero in Campania…
    La questione non è dove andare a buttarle, la questione è che ognuno deve rendersi conto di quante ne produce e di come fare a produrne meno.

  3. Alabardato. ha detto:

    L’obiettivo da raggiungere è fare una unica provincia di Gorizia da Grado a Grusizza con una unica amministrazione sovranazionale chiamando alle urne tutti contemporaneamente e abbattere le barriere amministrative perchè Gorizia senza la sua provincia è morta e la zona ad est di Gorizia è morta altrettanto. Dopo si introdurrebbe il bilinguismo in tutto il territorio anche gradualmente.
    Sono matto?
    Sono molto più progressista di certi progressisti.

  4. Alessio ha detto:

    Beh, le discariche in UE si devono costruire seguendo la direttiva europea 1999/31/CE…

  5. lcoroll ha detto:

    @Alabardato

    Lo go dito prima mi!
    No rubarme le idee!
    Però mi parlavo de cità mentre ti te parli de provincia, te son più ganzo mulo!
    Buon Anno.
    (deso torno magnar e bever)
    Gigi goriziàn

  6. milost ha detto:

    Alessio, si vorrebbe appunto sapere se quella discarica corrisponde alle norme citate ! Io ho sentito dire cose orrende, una smentita mi farebbe più che piacere.

  7. Alessio ha detto:

    @milost
    Se vogliamo conoscere i dati della discarica slovena credo che basti mettere in pratica questa
    http://europa.eu/legislation_summaries/environment/general_provisions/l28056_it.htm

  8. milost ha detto:

    Grazie Alessio, ma vorrei fosse l’assessore competente a farsi parte diligente, non credi sia logico?

  9. Alessio ha detto:

    Sì, i dati potrebbero e dovrebbero pubblicizzarli direttamente i politici.

  10. milost ha detto:

    Politici che potrebbero avere ulteriori diligenze: come ad esempio quella di precisare che la risulta dello spazzamento stradale non è semplicemente una sabbia, ma una sabbia mefitica, piena di ogni schifezza derivata dalle emissioni delle autovetture. A maggior ragione la discarica che accoglie questo materiale non può essere un buco in una cava di roccia….

  11. Alessio ha detto:

    Il problema è che non mi viene in mente nemmeno un impianto in regione che possa trattare i rifiuti da spazzamento.

  12. francesco del sordi ha detto:

    bello il link sulla convenzione di Arhus….

  13. Alessio ha detto:

    Quello dovrebbe essere lo strumento per la trasparenza in campo ambientale in UE, poi tra il dire ed il fare…

  14. Wehrle ha detto:

    Chissà se per la gestione della discarica oltre confine vengono “gettati” tanti soldi quanti quelli spesi da IRIS per le richieste stravaganti del comune di Cormons…
    E poi ci si lamenta degli alti costi.
    Chiedo inoltre ai più esperti come si possa concepire la gestione ambientale di una provincia basandosi sulla “benevolenza” di impianti extraprovinciali.

  15. Alessio ha detto:

    Non è una questione di benevolenza, è una questione di dimensioni. La provincia di Gorizia è diffatti troppo piccola per dimensoni e popolazione per poter garantire l’insediamento di impianti e discariche a servizio dei soli comuni del territorio a prezzi ragionevoli.

  16. Alessio ha detto:

    Tra l’altro il problema delle discariche ce l’hanno pure chi più e chi meno pure le altre province

  17. Wehrle ha detto:

    Non sono più tranquillo nel sapere che anche le altre provincie hanno il problema della discarica, anzi. Non mi convince nemmeno la tesi che dice che più grande è l’impianto minore è l’impatto e la spesa pro capite. Specialmente nel caso di una discarica, naturalmente gestita bene e senza interferenze dei comuni soci del gestore.
    Vivremo quindi sempre nella speranza che l’inceneritore di Trieste funzioni o che non venga sequestrato, come già successo. Ma chi vive sperando… muore goriziano (forse).

  18. Alessio ha detto:

    Economicamente è così, sulle spese di conferimento vengono caricati pure i costi delle garanzie di post gestione (trentennale per le discariche), in pratica conferire il secco residuo a TS è più economico che poratrlo a Pecol dei Lupi

  19. Wehrle ha detto:

    Non mi convince l’affermazione secondo la quale le discariche non sono ritenute un sistema economico di trattamento. Tecnici e bibliografia commentano: “Le discariche sono il più economico dei sistemi di
    smaltimento in grado di offrire risultati soddisfacenti”. E penso abbiano tenuto conto di tutte le spese (il post gestione di solito viene accantonato di anno in anno) e dei ricavi.
    Il rifiuto deve essere differenziato, in discarica devono essere inviati solamente gli scarti, anche quelli di compostaggio, e le ceneri degli inceneritori (quello di TS le invia ell’estero). Non si può ragionevolmente, allo stato attuale, pensare di farne a meno. E poi trovare, nella crisi, soluzioni estemporanee, quelle si a costi esorbitanti.

  20. Alessio ha detto:

    30 anni fa effettivamente si pensava che le discariche fossero il metodo più sicuro di smaltimento, oggi si scopre che quasi tutte perdono percolato

  21. Alessio ha detto:

    Quanto al fatto che oggi siano ancora indispensabil condivido, ma come chiunque altro non la vorrei nel giardino di casa mia

  22. Wehrle ha detto:

    Quindi, in caso de emergenza, meio le scovaze per strada.

  23. Alessio ha detto:

    No, meio nel giardin de qualcun altro. Cazzate a parte incrementiamo al massimo la differenziata e poi facciamo due conti di quante discariche e quanti termovalorizzatori servono veramente in regione.

  24. Wehrle ha detto:

    Questo è un discorso giusto, senza preclusioni a priori.

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