Trieste Riceviamo e pubblichiamo il testo del comunicato stampa arrivato in redazione via mail. AutonomaMente e la Lista di Sinistra costituiscono la maggioranza all’interno del Consiglio degli Studenti dell’Università di Trieste. Ecco le ragioni di questa presa di posizione:
“Fino a questo momento abbiamo operato come singole persone tuttavia ci sentiamo ora di dover prendere una posizione come liste universitarie, dopo la recente pubblicazione sul giornale cittadino, il Piccolo, di un’interrogazione al Rettore Peroni da parte della Lista Oltre”
Ed ecco il testo del comunicato:
Agli studenti dell’Università degli Studi di Trieste e alla popolazione tutta.
Nella notte tra il 14 e il 15 dicembre scorso, il Dott. Luca Tornatore, ricercatore a contratto del nostro Ateneo, è stato arrestato a Copenhagen, dove si trovava per partecipare al contro-vertice ambientalista, con l’accusa di aver lanciato sassi e bottiglie contro le forze dell’ordine.Dal momento in cui abbiamo appreso tale notizia, noi studenti membri della Lista AutonomaMente e della Lista di Sinistra ci siamo attivati per dimostrare, attraverso plurimi canali di comunicazione, la nostra solidarietà a Luca. La nostra posizione nasce dalla condivisione con Luca di un profondo e sentito impegno sociale e civile e dal saperlo uomo di scienza fortemente dedito al suo lavoro accademico. Su queste basi, riteniamo improbabili le accuse volte a Luca ma rimaniamo fiduciosi nel corso della giustizia, rifacendoci, in ogni caso, al principio di presunzione di innocenza.
Ci siamo uniti ad amici, colleghi e semplicemente a chi l’ha conosciuto e ben presto ci siamo trovati in migliaia ad avere questa opinione. Anche per questi motivi, abbiamo apprezzato le lettere del Rettore Francesco Peroni e del Direttore della Sissa Stefano Fantoni indirizzate al Ministro Frattini e all’Ambasciatore danese a Roma, nelle quali si testimoniano la serietà e la civiltà dell’impegno di Luca già espressi sopra.
Queste iniziative, motu proprio degli illustri accademici, non sono però state gradite da tutti.Fino a questo momento abbiamo operato come singole persone tuttavia ci sentiamo ora di dover prendere una posizione come liste universitarie, dopo la recente pubblicazione sul giornale cittadino, il Piccolo, di un’interrogazione al Rettore Peroni da parte della Lista Oltre.
Innanzitutto, vogliamo far notare che, nella sua lettera, il Rettore Peroni non chiede mai la scarcerazione di Luca Tornatore. Esprime, invece, una saggia posizione in quanto – da giurista oltre che da persona di buonsenso – non dà giudizi di merito su una vicenda che non può conoscere, ma si fa semplice portavoce dell’impressione e dello smarrimento che la notizia dell’arresto ha creato nella nostra comunità.
Proprio questo attestato di stima e solidarietà umana viene contestato dalla Lista Oltre, strumentalizzando politicamente le parole del rettore che, invece, nulla hanno di politico.Ci lasciano inoltre sorpresi gli sperticati encomi verso il sistema giudiziario danese, distante e diverso dal nostro, sulla cui reale conoscenza da parte della Lista Oltre ci permettiamo di dubitare. Rimaniamo stupiti perché le stesse persone che così fortemente riversano fiducia nella giustizia danese, si trovano poi a disprezzare in toto la magistratura del proprio paese e ad essere più che garantisti verso gli imputati, soprattutto se illustri.
Ebbene, contro questa politica lecchina, fatta di servilismo coi potenti e pugno di ferro coi più deboli, noi ci schieriamo apertamente.
Ci permettiamo di dissentire anche sugli elogi “all’impeccabile lavoro della polizia danese”. Riteniamo, infatti, che la strategia degli arresti preventivi, messa in atto dalle forze dell’ordine e approvata dal Governo danese, violi deliberatamente quella che è la Dichiarazione Universale per i Diritti dell’Uomo, che la stessa Danimarca ha sottoscritto nel secondo dopoguerra.Come testimonia l’autorevole giornalista canadese Naomi Klein, presente a Copenhagen in quei giorni, la polizia danese ha compiuto migliaia di arresti non motivati da alcuna accusa formale, le persone fermate hanno dovuto attendere per ore sedute sul marciapiede gelido, con i polsi legati da lacci di plastica, sottoposte a trattamenti umilianti e private della propria libertà, al punto da orinarsi addosso, non avendo ottenuto il permesso di muoversi.
Lo stesso Ministro per l’Ambiente italiano, Stefania Prestigiacomo, ha denunciato, in una sua recente intervista, l’incompetenza, la disorganizzazione e i “bruschi metodi” della polizia danese al di fuori dell’area preposta ai lavori del vertice sul clima.
Metodi di questo tipo a noi paiono sinceramente criminali e tutt’altro che indicativi di un impeccabile lavoro.In conclusione, forti della convinzione che si è innocenti fino a prova contraria, non possiamo fare altro che unirci alla richiesta di Luca di essere giudicato il prima possibile, considerato anche il fatto che la massima pena applicabile per il reato di cui è imputato è la detenzione semplice per tre mesi. Noi non possiamo fare a meno di pensare che, in ogni caso, Luca dovrà attendere un mese, custodito in un carcere straniero, ingiudicato e lontano dagli affetti familiari.
Qualora Luca venisse condannato non rimpiangeremo la nostra solidarietà ma, conoscendolo quanto basta, riteniamo di poterci sbilanciare e di dirgli che lo aspettiamo qui a braccia aperte.Trieste, 23 dicembre 2009
Lista AutonomaMente – Lista di Sinistra
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