22 Dicembre 2009

Ricette domače: strucolo de spinaze e ricotta in straza con l’arrosto

Ingredienti per 6 persone:
– per lo strucolo di ricotta e spinaci:
patate 1,5 kg circa
uova 1
sale
noce moscata q.b.
farina q.b.
spinaci 1,5 kg
ricotta 500 gr. Circa

– per l’arrosto:
arrosto di maiale steccato in pancetta 1/1,2 kg
pepe in grani q.b.
sale q.b.
carote 1
cipolle 1
rosmarino
alloro
aglio
vino bianco q.b.

IMG_6982

Prepariamo prima l’arrosto.
Dopo aver fatto un fondo con pepe, aglio, rosmarino e alloro, rosoliamo bene l’arrosto, già salato, su tutti i lati in una pentola larga di media altezza. Leviamo gli spicchi d’aglio e aggiungiamo carota e cipolla a pezzi. Una volta che la carne si è ben scottata aggiungiamo il vino bianco cucinando a fiamma vivace, evaporiamo un po’ e continuiamo la cottura con l’aggiunta di acqua o brodo. Coprire, far andare a fuoco lento fino a fine cottura. Non lasciar asciugare. Totale della preparazione: un paio d’ore.
Per avere del sugo più saporito passiamo la verdura del fondo di cottura e rimettiamo in pentola.

IMG_7009IMG_6997

Ora cominciamo la preparazione dello strucolo.
L’impasto è quello solito degli gnocchi di patate. Lessarne 1 kg e mezzo, lasciatele raffreddare e schiacciatele (c’è chi sostiene di metterle in lavoro bollenti e chi di aggiungere delle grappa all’impasto). Aggiungete uovo e sale, noce moscata appena, farina…quanta ciama.
Velocemente stendete la pasta col matterello su un canovaccio umido. La pasta dovrebbe avere lo spessore di 1 cm; stendete il ripieno (spinaci e ricotta) e rotolate con l’ausilio del canovaccio ricordandovi di oliare la superficie a contatto con questo. Legate le estremità e bollite in acqua salata mezz’ora, meglio se in una pesciera per mantenerlo orizzontale. Fate raffreddare il rotolo prima di slegarlo.

Il ripieno è di ricotta e spinaci. Le spinaci, 1,5 kg, son state lavate bene, bollite, ben strizzate e saltate in tegame con sale, burro e pan grattato.

IMG_7028

Servire lo strudel a fette spesse col sugo e con le fette d’arrosto.
A piacimento aggiungere dell’olio extravergine a crudo.

L’arrosto di maiale è stato acquistato presso la Bajta di Sales; cipolla, patate, spinaci, ricotta e uova provengono dall’azienda agricola Radetic di Medja Vas; le carote dal mercato di Ljubljana; il vino bianco e l’olio extravergine dall’azienda agricola Kocjančič di Crogole.

Per le altre ricette dell’Euroregione.

Esecuzione e fotografie di Margherita Coslovich

bora.la/cibo | Promuovi anche tu la tua pagina

Tag: , , , , , , .

6 commenti a Ricette domače: strucolo de spinaze e ricotta in straza con l’arrosto

  1. Bibliotopa ha detto:

    Dopo alcune esperienze negative nello struccolo di spinaci con pasta di patate , per non aver saputo calcolare giusti i tempi di cottura ed averlo servito “plocioso” , rimediando una figuraccia con gli ospiti, preferisco la vecchia ricetta tramandatami da diverse cuoche triestine del primo Novecento, con pasta come per lasagne ( un uovo ogni 100 gr di farina) e ripieno di spinaci ripassate al burro e senza ricotta, ma con prosciutto o meglio,trovandolo, speck affumicato di casa. Cottura lunga ( quasi un’ora) un straccio in acqua bollente. Poi mi dite, io ci ritrovo i sapori dell’infanzia. Non è per nulla tradizionale, ma ci vedrei pure bene una contaminazione e lo condirei con scaglie di ricotta affumicata, sul classico burro fuso.

  2. effebi ha detto:

    mmm, l’angolo del gusto !
    propongo una ricetta casalinga
    http://www.flickr.com/photos/pierovis-ciada/2837554114/

  3. maja ha detto:

    buoni, i fusi!
    rilancio con questi. meno noti, ma altrettanto buoni:
    http://www.rtvslo.si/capodistria/modload.php?&c_mod=static&c_menu=1256284818

  4. paola ha detto:

    LONZA ARROSTA CON GLI AGRUMI

    una bella lonza intera da tagliare a fette ma NON fino in fondo…in ogni fetta mettere una fettina di pancetta steccata (ma anche lardo) ed una fetta di limone ed un’altra di pancetta, alternata con una di arancio nella fetta di lonza dopo
    chiudere la lonza con degli stecchini lunghi e con lo spago, passarlo in pentola con un po’ d’olio…bagnarlo con succo di arancio e poi acqua…
    io ci metterei anche un paio di scalogni
    farlo cuocere per un paio d’orette, girandolo spesso
    da servire anche con un buon purè

  5. Piero Vis'ciada ha detto:

    – bone ste ricete . ma solo se magna ? un mezo de rosso lo meto mi alora, dal solito agriturismo:
    http://www.flickr.com/photos/pierovis-ciada/3377924131/

  6. Luigi (veneziano) ha detto:

    Mi permetto di infilare una ricetta veneziana. L’aggancio con le vostre terre – latamente intese – sta nel fatto che come ingrediente principale veniva usata la carne di agnello castrato, importata dalla Dalmazia o dall’Albania. Da ciò il nome della ricetta: “Castradina”.

    Ingredienti:

    – Castrato salmistrato: 1 kg (mi raccomando che sia salmistrato!)
    – Verze: 1 kg (o comunque lo stesso peso del castrato)
    – Burro: 50 g
    – Cipolla: 1 grossa
    – Timo, sale, pepe

    Bollire tre volte per cinque/dieci minuti il castrato, gettando via l’acqua delle prime due bolliture mantenendo l’ultima. Intanto preparare un soffritto col burro e la cipolla tagliata sottile, aggiungendo quando quest’ultima si imbiondisce la verza tagliata anch’essa sottile. Farla cucinare per metà cottura, poi aggiungere tutto quanto alla carne col suo brodo, facendo pipare a fuoco basso fino a quando il tutto non si asciuga abbastanza.

    Si serve caldo.

    Questo piatto da trecento anni è consumato tradizionalmente il 21 novembre, festa della Madonna della Salute. Questa festa – celebrata anche in alcune località istriano/dalmate fino a pochi decenni fa – venne istituita a seguito della salvezza miracolosa della città di Venezia, colpita dalla disastrosa peste del 1630. Per voto della città, venne quindi eretta su disegno di Baldassarre Longhena la meravigliosa chiesa barocca della Madonna della Salute in Punta della Dogana, che si staglia in migliaia di cartoline e fotografie artistiche.

    La festa è tuttora sentitissima in città, anche fra i non credenti. Ho visto persone assolutamente atee e mangiapreti recarsi devotamente ogni anno in chiesa ed accendere il cero alla Madonna.

    Luigi (veneziano)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *