19 Dicembre 2009

A Umago il Festival europeo del gusto, protagonisti i piccoli produttori

I piccoli produttori si presentano ai giornalisti. E’ andato in scena all’Hotel Sol Coral di Umago un festival gastronomico finalmente di dimensioni europee. Non solo. Anche le modalità di svolgimento sono state nuove. Non le solite bancarelle espositive di tante sagre paesane, dove getti l’occhio giusto per vedere cosa vendono e passi avanti.
A Umago i produttori (tutti piccoli ma selezionati per la loro alta qualità) sono stati davvero protagonisti.
I “Borghi europei del gusto” sono stati intervistati da 50 giornalisti esperti in enogastronomia – la rete giornalistica Italia del gusto – che hanno fatto emergere il loro valore e soprattutto li hanno messo “in rete”, in grado di comunicare con altri. 250 gli ospiti sotto le luci delle telecamere di TeleNordest o pronti a rispondere alle giornaliste della testata on-line Paesaggi ritrovati oppure relatori loro stessi chiamati a descrivere i loro prodotti a un pubblico, stavolta, di giornalisti.
Insomma una maniera nuova di fare comunicazione del territorio.
E’ stata una scoperta di abilità, competenze, creatività e dignità ormai rare. E ovviamente di prelibatezze quasi sconosciute al pubblico delle campagne pubblicitarie a tanti zeri. Qualche esempio: la birra di farro dell’Alta Garfagnana, il cavolo verde del canavese, il pecorino della Ciociaria, lo spumante di Fabriano, l’olio del Molise, il pane di veri artisti panificatori, il lonzino di Romagna, l’acquavite di Barbiano, il salmone della Val Rosandra, etc. Sempre presente inoltre un corner di prelibatezze istriane, anch’esse poco conosciute: lo spumante di Momiano, i vini della Cantina Degrassi di Salvore, i prosciutti/violini di Umago, etc.
Festival europeo del Gusto umagoA tutt’oggi sono 40 i Borghi italiani già iscritti a questo circuito e 15 i Paesi europei che già ne fanno parte (tra cui il Brda sloveno, l’Istria croata, la Carinzia austriaca, il Canton Ticino svizzero, San Marino, il sud della Francia) e tanti altri la cui adesione è in itinere. Del Friuli Venezia Giulia hanno già aderito le zone dell’Alto Livenza, Alto e Medio Friuli, Carnia, Carso e Muggia.
Ideatore di questa comunicazione più ravvicinata e selezionata, è Giorgio Raimondi Della Barba, giornalista enogastronomo che fin dai tempi di Veronelli e Buonassisi segue le alterne vicende di questo settore produttivo, ma erano presenti tanti altri giornalisti enogastronomi di chiara fama. Uno di questi, sicuramente ormai “un personaggio” è Bruno Sganga. Ama definirsi “un enogastronomo che scrive di storie ed emozioni intorno al vino e al cibo”, e poi anche giornalista, ma di quelli nomadi, come il mestiere impone.
Due le pregiudiziali per essere ammessi all’associazione internazionale Borghi europei del gusto: che ci sia l’accordo tra ente pubblico e privati, e che queste piccole imprese abbiano dei requisiti di qualità certificati da una Commissione di esperti che in incognito per tutto l’anno li va visitando.
La stessa organizzazione sta mettendo in cantiere il I° Festival della cucina etnica mediterranea che si svolgerà a Malta nel novembre 2010, mentre il prossimo Festival dei Borghi europei sarà probabilmente in Canton Ticino.

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