16 Dicembre 2009

Lubiana concede l’autorizzazione ambientale alla Livarna

Ok alla permanenza della Livarna nella sede di Salcano e all’ampliamento dei suoi forni. L’Agenzia slovena per l’ambiente ha concesso all’azienda l’autorizzazione ambientale.
Una decisione che sicuramente farà discutere, dopo la nascita di comitati anti Livarna e, soprattutto, dopo la rinata collaborazione tra i gruppi di cittadini di Gorizia di Salcano che si oppongono alla permanenza della fonderia a poche centinaia di metri da centri abitati.

Tag: , , , , .

14 commenti a Lubiana concede l’autorizzazione ambientale alla Livarna

  1. era ha detto:

    cavolo, con tutte le proteste, invece di raggiungere un risultato positivo la potenziano?

  2. Euroscettico ha detto:

    BEL COLPO! COMPLIMENTONI CARI VICINI!!
    …conoscendoli mi sa tanto di ripicca per il discusso rigassificatore!

  3. etabeta ha detto:

    La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività…” Questa frase si trova nell’articolo 32 della Costituzione Italiana, sancisce un diritto fondamentale di tutti, da difendere e salvaguardare in svariati modi e metodi, tra cui anche il controllo dell’inquinamento ambientale. Gli inquinanti ambientali si distinguono in atmosferici, idrici e del suolo. Essi rappresentano un pericolo non solo per la salute umana, ma ancNicola Paltrinierihe per l’ambiente che circonda (tesi di Nicola Paltrinieri)

    SVEGLIATEVI!!!!

  4. etabeta ha detto:

    Scusate l’errore… 🙂

  5. Milost ha detto:

    Temo che solo la lesione di consistenti interessi economici possa costituire argomento di dibattito in questo caso ( oppure una vera e propria sollevazione di popolo: che so, da domani per tre giorni nessun goriziano va più in Slovenia). Ad esempio io non comprerei mai una casa sottovento alla Livarna: se tutti la pensassero come me, il mercato immobiliare dovrebbe per forza registrare il fenomeno, e trasformarlo da danno ambientale, che purtroppo nella coscienza collettiva è poco o per niente monetizzabile, a danno economico.

  6. Euroscettico ha detto:

    c’è già Milost. A Montesanto ci sono tantissime case in vendita…. e non da oggi!

  7. etabeta ha detto:

    Milost a ragione !!!
    Solo sul piano economico(tornaconto)forse qualcuno si muove,ma visto l’attaccamento alla poltrona (sport nazionale dopo il calcio)nessuno si mobilita. Troppo scottante e delicato l’argomento Slovenja.
    Certamente da guadagnarci oltre della salute dei cittadini non ce nulla.

  8. Oblivion ha detto:

    Io invece credo che da tutte le analisi del terreno, dell’aria, del sangue degli abitanti, etc. non siano emersi dati sufficientemente precisi a sostegno della tesi inquinante. Sembra insomma che rimanga solo l’odore, e nemmeno questo per tutti.

    Con altri dati, sarebbe stato più semplice dimostrare una volta per tutte la pericolosità delle emissioni, perfino in sede di Ministero degli Esteri, sollecitato ed autoconvocato anche dal Sottosegretario.

  9. Oblivion ha detto:

    E poi ci sono le regole.
    La Livarna è una attività produttiva privata.
    Il proprietario è tedesco.
    Sta in una zona industriale.
    Presenta un programma di investimenti nella SUA azienda.
    Se criteri dell’intervento sono a norma e prevedono ciò che la legge consente,
    l’Agenzia per l’Ambiente (come da noi) può solo valutare ciò che le compete, perciò se i criteri rispondono alle regole non può dissentire solo perchè ha mal di pancia.

  10. Oblivion ha detto:

    C’è forse da aggiungere che Menia e Frattini hanno fatto un buon lavoro, ma forse conveniva di più parlare direttamente con l’Amministrazione di Nova Gorica.. Un progetto insieme no?? Allora ognuno per la sua strada. Bel colpo! Complimenti..

  11. Euroscettico ha detto:

    adesso par che sia anche colpa nostra… mah

  12. Luca ha detto:

    Forse non è molto chiara la questione.
    Spostare una fabbrica non è un giochetto da ragazzi. Se poi la fabbrica è privata, con le carte in regola, appartenente ad un gruppo estero che fa per giunta investimenti, e coi tempi che corrono..
    L’imprenditore tedesco magari non sarebbe contrario, ma sicuramente non ha la minima intenzione di sborsare suoi soldi per acquisire nuovi terreni, costruire ex novo la fabbrica, e perdere la produzione nel frattempo, quando non c’è niente che lo costringa. E, se proprio costretto, a quel punto magari la va a fare ad es. in Romania, dove lo accoglierebbero a braccia aperte.
    Allo stesso modo, anche il comune di N. Gorica non capisce perchè dovrebbe dare all’imprenditore nuovi terreni gratis e magari pagargli il nuovo stabilimento in una nuova area, magari col rischio che questo decida allora di andarsene lasciando a terra un gruppo di lavoratori di quella comunità, che giustamente andrebbero a battere i tamburi davanti al Comune.

    Una strada che metta daccordo tutti però ci sarebbe.. Quella di vedere se dentro gli strumenti che l’Europa mette a disposizione, c’è qualcosa che permette il co-finanziamento di un progetto di bonifica di aree ex industriali, magari all’interno di linee come Urban o Interreg. Ma per studiare un progetto di questo tipo ci vuole collaborazione tra amministrazioni, istituzioni e privati. Ed esser pronti, ognuno per la sua parte, a mettere la quota spettante.

    Invece si è cavalcata la protesta, si sono fatti annunci roboanti, si è appiccicata la “colpa” genericamente alla Slovenia, al solo scopo di interessata becera propaganda di qualche personaggio. Si è scelta la strada della contrapposizione e, peggio, dello scavalcamento dell’istituzione dirimpettaia correndo a Lubiana. Io, adesso, chiamerei quelli che hanno cavalcato la vicenda e chiederei loro conto del risultato. Senza sconti!

  13. Milost ha detto:

    La possibilità di cui accenna Luca potrebbe venire dal registrare il bacino transfrontaliero al Regolamento Emas, e costruire un progetto di sviluppo sostenibile congiunto dei territori contigui. Un abbozzo in questo senso era stato lanciato un paio d’anni fa, in concomitanza con la breve vita a Gorizia della Scuola Emas: deve essere ancora in qualche cassetto dell’amministrazione comunale.

  14. Oblivion ha detto:

    ..e missà tanto che nel cassetto rimarrà!
    A meno che quelli interessati all’area della Beverly Hills goriziana non capiscano che quella della collaborazione è l’unica strada. Ma chi glielo dice a Menia?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *