16 Dicembre 2009

Il Tavolo Tecnico Rigassificatori Trieste scrive a Governo e istituzioni locali

Rigassificatore Zaule ttrt

Riceviamo dal Tavolo Tecnico Rigassificatori Trieste, che ringraziamo.

LETTERA APERTA AI POLITICI SUGLI ESITI DEL TAVOLO TECNICO RIGASSIFICATORI TRIESTE. IL LAVORO DEL TAVOLO PROSEGUE E SI ALLARGA: ANCHE IL PROF. GIULIO SAPELLI HA ACCETTATO DI METTERE A DISPOSIZIONE LA PROPRIA COMPETENZA IN CAMPO ECONOMICO. PROSSIMA RIUNIONE, GIOVEDI’ 17 DICEMBRE ALLE ORE 17 PRESSO IL CAFFÈ TOMMASEO A TRIESTE.

La Uil Vigili del Fuoco, promotrice del Tavolo Tecnico Rigassificatori Trieste costituito da esperti impegnati nell’elaborazione di una valutazione oggettiva dei rischi industriali e antropici implicati nel progetto del “Terminale di Ricezione e Rigassificazione Gnl Zaule-Gas Natural – ha inviato una lettera aperta al Ministro dell’Ambiente On. Stefania Prestigiacomo, al Sottosegretario all’Ambiente, On. Roberto Menia, al Ministro dell’interno, On. Roberto Maroni, al

Sottosegretario all’interno On. Francesco Nitto Palma, al Presidente della Regione, Renzo Tondo, al Presidente del Consiglio Regionale Edouard Ballaman, al Vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, all’Assessore Regionale all’Ambiente Elio De Anna, al Presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat, al Vice Presidente della Provincia di Trieste Walter Godina, all’Assessore all’Ambiente della Provincia di Trieste, Vittorio Zollia, al Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e al Vicesindaco di Trieste, Paris Lippi nella quale vengono illustrati gli esiti del lavoro del Tavolo che ha espresso serie perplessità riguardo carenze procedurali presenti nello sviluppo dei progetti di Rigassificatori Trieste.

Nella lettera, a firma del coordinatore regionale della Uil Vigili del Fuoco, Adriano Bevilacqua, “La UIL-VVF rende noto che tutti i professori universitari partecipanti al tavolo di lavoro internazionale sul rigassificatore di Zaule sono concordi nel ritenere che, dall’esame dei documenti finora resi pubblici, l’autorizzazione ambientale sia stata ottenuta in base ad una rappresentazione non veritiera della realtà, in palese violazione dei rigidi disposti normativi in materia. Dagli esami effettuati è emerso in maniera chiara e incontrovertibile che molti degli elaborati prodotti da Gas Natural sono incoerenti, contraddittori e privi della necessaria scientificità che la procedura per la valutazione dell’impatto ambientale richiede per poter valutare con cognizione di causa gli effetti di un’attività a rischio di incidente rilevante, quale è il rigassificatore di Zaule, sinergico ad altri due impianti a rischio di incidente rilevante che si vorrebbero realizzare adiacenti (la centrale termoelettrica Lucchini e il metanodotto Snam), inserendoli in un territorio ristretto dove, a poca distanza dagli insediamenti antropici dei comuni di Trieste, S. Dorligo-Dolina e Muggia, risultano già insediate altre otto attività a rischio di incidente rilevante. Dalle analisi eseguite è risultato che in caso di incidente grave le distanze di sicurezza disponibili non sono compatibili con quelle necessarie ad assicurare l’incolumità delle persone che risiedono a poche centinaia di metri di distanza. Il fatto oggettivo che politici favorevoli al rigassificatore asseriscano disinvoltamente che il “metano non può esplodere”, rischiando di creare non poca confusione soprattutto nei soggetti più deboli e indifesi (con le intuibili tragiche conseguenze che potrebbero verificarsi qualora questi prendessero alla lettera tali eretiche affermazioni), costringe la UIL-VVF a prendere posizione sull’argomento, prima che eventi irreparabili possano verificarsi. La gravità della situazione denunciata è tale da consigliare, se non addirittura imporre, al Ministero dell’Ambiente di rivedere, secondo il principio dell’auto tutela amministrativa, il contenuto del procedimento VIA da esso concluso, riverificando in particolare tutti i pareri in esso acquisiti, recanti tutti un tal numero di prescrizioni e condizioni da configurarsi in realtà come valutazioni decisamente negative sul progetto e quindi tali da porsi ragionevolmente come pronunce negative sulla sua attuale realizzabilità.

Questo scostamento, comunemente leggibile in tutti i pareri predetti, tra pronunce positive sull’iniziativa e pesanti richieste di prescrizioni (tutte ancora da soddisfare), evidenzia il sostanziale stravolgimento della procedura fin qui seguita, posto che si è voluto affermare un’esigenza “politica” di realizzare il progetto, per altro non confortato – come negli stessi pareri eloquentemente si legge – dalla sussistenza delle condizioni materiali di sostenibilità ambientale e di sicurezza del progetto medesimo. Si abbia dunque il coraggio di riportare tempestivamente il tutto alla necessaria legalità, prima che a ciò provvedano le Autorità giudiziarie adite, le quali non potranno evitare di cogliere tali ben palesi illogicità nella tutela del pubblico interesse. Ci pare altrettanto evidente che l’eventuale mancato esercizio dell’auto tutela potrà anche essere fonte di responsabilità, per lo meno civili ed erariali, in capo a coloro che eventualmente dovessero ostinarsi nei loro attuali atteggiamenti”.

Il lavoro del Tavolo prosegue e si allarga la partecipazione allo stesso da parte di tecnici ed esperti di chiara fama. E’ di oggi la notizia che anche il Prof. Giulio Sapelli (http://www.giuliosapelli.it/biografia.aspx) ha accettato di mettere a disposizione del Tavolo Tecnico la propria competenza in campo economico. La

prossima riunione del Tavolo è fissata per giovedì 17 dicembre 2009 alle ore 17 presso il Caffè Tommaseo, in Piazza Tommaseo 4/c a Trieste.

Obiettivo del lavoro dei tecnici del Tavolo è l’elaborazione di uno studio critico che, opportunamente integrato con ulteriori parametri (ambientali, economici etc.), possa costituire uno strumento oggettivo a disposizione di qualsiasi organo politicamente impegnato che volesse usufruirne.

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