Saranno 10 anni che non passo dall’agriturismo Živec a Koludrovca/Colludrozza. Mi ci sono imbattuto navigando su internet (ma guarda un pò), e ho pensato di tornarci per quella che è stata la prima delle infinite cene di festeggiamenti natalizi. Vittime di turno i miei cari colleghi.
L’impressione iniziale non è delle migliori, visto che in sala ci siamo solo noi dieci e un altro tavolino da tre. Col freddo invernale l’ambiente risulta un pò freddino, nonostante il bel camino scoppiettante.
Veniamo alla proposte.
Abbiamo ordinato un piatto di affettati (pancetta, salame, prosciutto crudo e formaggio) per quattro persone. Il prosciutto è una spanna sopra gli altri salumi; sufficiente.
Fra i primi piatti ci sono gli gnocchi col ragù e col sugo d’arrosto, le crespelle con spinaci e ricotta, un pasticcio di radicchio e l’immancabile jota. In molti a tavola optano per un tris di primi, gnocchi, crespelle e pasticcio. Gnocchi e pasticcio sono validi, le crespelle assolutamente trascurabili.
Le porzioni sono buone, e a questo punto forse ci potremmo anche fermare, ma per dovere di cronaca, ci sacrifichiamo e andiamo avanti coi secondi.
Fra i secondi ricordiamo lo stinco di maiale, luganighe e capuzzi, la ljubljanska e il prosciutto impanato. Alla mia tavola c’è stata una schiacciante preferenza per la ljubljanska (6), che è buona ed abbondante, poi sono stati ordinati uno stinco molto saporito, ed una porzione di salsicce che però non convincono appieno.
Ah si dimenticavo i contorni; saltate a piè pari le verdure di stagione, la truppa punta dritta e compatta sui chifeletti di patate, pietanza a parere di chi scrive straordinaria. L’agriturismo lì serve molto grandi, sono buoni si, ma la misura enorme penalizza un pò la cottura uniforme, non valorizzandoli al massimo.
Pienissimi finiamo coi dolci, siamo solo in due a sacrificarci, e ad oltrepassare quella soglia che conduce ad un misto di sofferenza ed estasi. Entrambi optiamo per la panna cotta alla cioccolata e arancio. Non male, nonostante la presentazione.
Fra i vini vi consiglierei il rosso, decisamente migliore del bianco, anche se è una pura opinione personale.
Abbiamo finito con le grappe di casa. Io ho preso quella alle ciliegie, buona e dolce il giusto.
Siamo andati via pienissimi e con 20 € a testa ce la siamo cavata. Insomma in generale bene, ma non convincente appieno!
Se siete interessati l’agriturismo è a Colludrozza 14 (Google Maps), a due passi da Sgonico.
È aperto dal venerdì alla domenica dalle 12 alle 24.
Contatti: 3473166906
grande, ste guide xe mitiche. no rivo a starte drio da quanti posti te esplori…
ma quanto te magni ciò??? e chi paga? te usi ogni volta la tatica del’iperindian co te va via lasando 5 euri sul tavolo e disendoghe “muli tegnì pur el resto”?
qualcuno sa se qua in zona si trova ricotta di pecora? ma quella tosta pero’, come quella della zona di bovec, per chi la conosce.
panna cotta secondo te fatta in casa o con la polverina?
@ bibliotopa
non posso sbilanciarmi sulla panna cotta, per cui…
@bulow
ricotta di capra la trovi da gruden a samatorza, ma in primavera chè adesso il latte di capra non c’è, o quasi.
ricotte di pecora le trovi a Ceroglie, da Antonic, ma vale lo stesso discorso, primavera e estate.
caso mai dacci un due dritte sulle ricotte di bovec
@ giacomo
da bovec in su, verso soca e trenta, fanno una ricotta di pecora (ovci skuta) molto ma molto saporita. si mangia con le patate novelle lesse, e ovviamente un buon rosso. finora l’ ho trovata solo in quella valle. c’e’ un caseificio a soca, ma in generale la puoi trovare presso tutti i contadini e negli agriturismi.
qui da noi finora non sono riuscito a trovare niente di simile. gruden lo conosco gia’. provero’ a vedere a ceroglie.
se a qualcuno puo’ interessare, vicino a gorizia, sulla strada per cepovan, c’e’ una fattoria dove allevano i maiali nel bosco. non aggiungo altro.
Ho letto attentamente l’articolo riguardante l’Agriturismo Zivec e desidero esprimere un mio parere. Frequento, con la mia famiglia, il “posto” da diversi anni e non ci ha mai deluso. La bontà e la genuinità dei piatti è indiscussa: nella loro semplicità sono tutti curati e molto saporiti. Gli affettati eccellenti, in particolare prosciutto e pancetta…I dolci: panna cotta e strudel meravigliosi. Lo strudel (e ho avuto modo di mangiarlo in diversi posti) è favoloso, non ha nulla da invidiare allo strudel alto-atesino. Le pozioni sono sempre generose, i piatti sempre caldi.
Infine una nota di merito alla calorosa accoglienza e alla simpatia della titolare, sempre disponibile e paziente nel soddisfare al meglio le richieste dei clienti.
Cordiali saluti
Gianna