Dopo quelle di Trieste e Gorizia, ecco le foto sulla situazione del commercio a Monfalcone. In realtà, i problemi dei negozi cittadini non sono esplosi nell’autunno 2008, ma durano ormai da diversi anni. L’instabilità degli esercizi commerciali è sotto gli occhi di tutti: poche le attività che decollano e durano nel tempo, molte quelle che compaiono per qualche anno e poi chiudono.
Il termometro di questa variabilità è Corso del Popolo, storica via dei negozi monfalconese. Ad esempio, qualche tempo fa ha chiuso la longeva Casa della penna per lasciare spazio ad un negozio di articoli sportivi, che poi si è trasferito dall’altro lato della strada, al posto di una boutique, ed infine è stato sostituito da un negozio di articoli a prezzo fisso. Dunque, più che una depressione continua, un valzer di trasferimenti e aperture, riscontrabile in diverse parti del centro cittadino.
Secondo i dati della Camera di Commercio, a settembre 2009, rispetto allo stesso mese del 2008, risultano attive 13 imprese in meno.
Anche altre vie del centro mostrano i sintomi della crisi: chiusa e sfitta ormai da mesi la storica gioielleria Ritt di Via F.lli Rosselli, così come l’emporio tessile di via Ceriani. In viale San Marco, hanno chiuso il bar Centrale, la pelletteria Caprice e la nota Dana Boutique. Nel complesso, quelli che sembrano godere della salute migliore sono le grandi catene in franchising, come Benetton, Sisley, Geox, Intimissimi e Calzedonia, che stanno contribuendo alla rinascita di via F.lli Rosselli e via Duca d’Aosta. In declino anche via Sant’Ambrogio: sotto i suggestivi portici, sono sempre di più i negozi chiusi. Uscendo dal centro cittadino, il centro commerciale Emisfero è molto frequentato soprattutto in questo periodo a ridosso delle feste, ma sono diversi i negozi in cui è palese il sovraccarico di merce invenduta, o che, dopo svendite totali, sono in attesa di essere rimpiazzati.
In generale, la riduzione dei consumi è palpabile: si nota un cambiamento nelle scelte dei clienti, che sembrano preferire gli ampi orari (e parcheggi) dei centri commerciali e la standardizzazione delle marche. Molto criticate sono anche le scelte di viabilità fatte dall’amministrazione comunale: secondo i commercianti del Corso, la progettata pedonalizzazione della via non farebbe altro che dare il colpo di grazia alle attività presenti.
Secondo me l’Emisfero è uno strazio e non penso proprio che la chiusura di corso del Popolo darebbe il colpo di grazia, anche se immagino che i commercianti la pensino così
l’emisfero non è né uno strazio né esaltante però ha parcheggio, generi di conforto (bar, cibo e tabacchi), aria condizionata d’estate, riscaldato d’inverno. Tutto qua.