13 Dicembre 2009

Trieste si illude ma sceglie male l’ultimo tiro: Ozzano dà il 6° dispiacere di fila all’Acegas

Basket Il sesto scivolone consecutivo dell’Acegas Aps Trieste è forse quello più doloroso e difficile da digerire di tutto il periodo travagliato che la squadra giuliana sta affrontando: a Valmaura finisce 80-84 a favore del PentaGruppo Ozzano e, alla luce di quanto visto negli ultimi due minuti di gara, non poteva esserci finale maggiormente beffardo di quello andato in scena nel penultimo atto del girone d’andata.

I biancorossi di coach Bernardi faticano per tutto il match contro una formazione che, causa ben tre influenzati, è scesa all’ombra di S.Giusto con solo 8 giocatori nel roster (di cui due non metteranno nemmeno piede in campo): quando sembrava fatta per gli emiliani a +7 con 120 secondi ancora da giocare, c’è voluto il cuore di Simone Lenardon per riaccendere una fiammella di speranza. Le due triple del playmaker senese avevano aperto la possibilità di rivoltare il punteggio come una frittata, ma nei secondi finali una scelta poco ortodossa al tiro dello stesso giocatore ha dato il via libera al team di Stefano Salieri. Un vero peccato, sarebbe stata una vittoria scaccia-crisi per una Trieste che ha fatto vedere qualche piccolo, pallido progresso almeno a livello di equilibrio globale nel punteggio: e invece l’Acegas torna ad interrogarsi sulle proprie debolezze , in particolare sul perchè si debba spesso maledire un singolo episodio per veder poi vanificato l’impegno (quello sicuramente non manca, ma serve anche maggior concretezza…) profuso in campo. E l’impegno-incubo del prossimo turno contro la capolista Forlì non fa dormire sogni tranquilli a Bocchini e soci.

La cronaca: un vero e proprio bombardamento, quello emiliano, è il fattore dominante dei primi minuti di partita. La difesa a zona messa in opera da Trieste (mossa difensiva abbondantemente utilizzata da Bernardi nel corso del match) attira il PentaGruppo allo stesso modo di come un barattolo di miele attira un orsetto: cinque bombe in cinque minuti, l’Acegas cade immediatamente a -8 (4-12) ma arma a sua volta gli “obici” per le deflagrazione dai 6 e 25 di Marisi, Lenardon e Bocchini (15-15 al 7′). Gli ospiti trovano pregevoli giocate con Marco Diviach (già visto da queste parti nella prima annata post-fallimento del 2004): buone le sue conclusioni, sia da lontano che in area pitturata. Trieste fa pochissimo tagliafuori, permettendo inoltre un considerevole numero di rimbalzi in attacco a Ozzano che chiude il primo quarto sul 19-21. Gli emiliani vanno sul +6 al 13′ con un’ azione da 4 punti di Prandin (alla fine M.V.P. di giornata), l’Acegas pareggia nuovamente le sorti sul 36-36 con un’invenzione di Bocchini in sottomano; il buon finale di quarto biancorosso, scatenato da un Marco Spanghero con 10 punti a referto in meno di otto minuti, regala il +2 ai padroni di casa (41-39).

Un inizio di terzo quarto problematico per Trieste, unito all’esaltazione di Ranuzzi (5 punti pressochè istantanei) e all’ambiguo fallo tecnico sanzionato a Benevelli, manda Ozzano sul +5 (44-49). Il gesto inopinato di Prandin (palla violentamente sbattuta sul parquet dopo una palla persa) costa una “grande T” anche agli emiliani che mantengono comunque l’inerzia della gara, trovando il +7 con Corsaletti e Rosignoli (51-58); Trieste però continua a esserci con la testa e riesce a ricucire lo strappo con un break di 6-0 firmato Spanghero, Lenardon e Benevelli (57-58).

L’ultima frazione è un autentico tira-e-molla cestistico: sul fronte ospite, Diviach sale nuovamente in cattedra e Ranuzzi piazza un contropiede veloce dopo una palla persa in modo banale dall’Acegas. Il 61-69 sembra essere il prematuro canto del cigno per i biancorossi, anche perchè Trieste si sorregge sul tiro pesante (67-71 sulla tripla di Spanghero) senza lavorare adeguatamente sotto canestro: e infatti, con tre tiri consecutivi sbagliati da Scarponi, Ozzano fugge nuovamente sul +7 (74-81) a due minuti dal termine. Lenardon decide allora di mettersi in proprio firmando 6 punti pesantissimi che, anche grazie alla tattica del fallo strategico che il PentaGruppo tramuta in un misero 1/4 alla lunetta, dà il minimo svantaggio a Trieste: 80-82 con una quindicina scarsa di secondi alla fine del match. La scelta del tiro finale sarà però nefasta: lo stesso Lenardon si arresta centralmente dai cinque metri e mezzo anzichè servire qualche compagno. Per Stojkov, che recupera la palla, è un gioco da ragazzi correre in contropiede e mettere in ghiaccio la partita.

Acegas Aps Trieste-PentaGruppo Ozzano 80-84 (19-21, 41-39, 57-58)

Acegas Aps Trieste: Lenardon 19, Marisi 5, Cigliani n.e., Spanghero 17, Bocchini 20, Benevelli 6, Colli, Benfatto 10, Scarponi 3, Crotta. Allenatore: Bernardi

PentaGruppo Ozzano: Stojkov 8, Diviach 17, Corsaletti 3, Ranuzzi 22, Spizzichini n.e., Rosignoli 8, Prandin 26, Rubino n.e.. Allenatore: Salieri

Alessandro Asta

www.elsitodesandro.it

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