Trieste Da Canal Grande a Piazza San Giovanni, anche quest’anno si sono accese le luci sui mercatini natalizi. Un percorso di gazebo circonda interamente la chiesa di Sant’Antonio, creando uno strano miscuglio di sacro e profano.
Capita, spiando la navata centrale dal portone principale, di vedere delle suore recitare una funzione. La porta a specchio riflette anche quello che sta accadendo lì fuori. Dove il via vai di persone continua imperterrito.
Anche la cappella di Sant’Antonio è inserita tra due gazebo. Chissà se costa di più una candela votiva lì dentro di quelle esposte sulle bancarelle.
D’altronde, in tempi di crisi, anche il Natale deve adattarsi. E’ un Natale scontato, in tutti i sensi, con i commercianti che si affidano a nuove offerte promozionali, permesse dalla legge Ciriani, nella speranza di attirare qualche cliente in più.
Continuando a girare lungo la pianta della chiesa, ci s’imbatte in dei “folletti” verdi. No, non è il clima da magico Natale a trarci in inganno. Questo folletto nulla ha di sovrannaturale e, seppur efficace in casa, nulla può contro le gomme da masticare attaccate al ciottolato esterno.
L’incanto e la meraviglia arrivano camminando nel presepe vivente di piazza Sant’Antonio. Sarà colpa dei bambini che guardano a bocca aperta. Ci sono i lama, le pecore, la mucca e lui. Il mitico Cammello Giulio. Un’istituzione del presepio triestino, tanto da contare più di 600 fan nella pagina Facebook a lui dedicata.
Bora.la non poteva perdere l’occasione di un’intervista esclusiva con il vip da gazebo. Con Giulio, il “gobo”, è stato subito scoop: si è iscritto al concorso dell’anno ideato dal duo Luketa-Manna. Dopo la cavalla zelante, Roby of Square e la Feriera de Servola (solo per citarne alcuni), il Cammello Giulio è così il candidato numero 7 di Miss Topolona.
(le foto, solo quelle belle, sono di Ivan Doglia)
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