5 Dicembre 2009

Razzini (Lega Nord): “Nucleare a Monfalcone, roba da riderci su”

La centrale termoelettrica di Monfalcone

La centrale termoelettrica di Monfalcone

La costruzione di una centrale nucleare a Monfalcone è un’ipotesi ridicola, paventata solo dalla sinistra e dagli ambientalisti locali per far passare inosservata la decisione di realizzare delle centrali a biomasse. Queste in sintesi le affermazioni di Federico Razzini, consigliere regionale della Lega Nord, durante la seduta svoltasi il 2 dicembre. “È bastato che in qualche dichiarazione l’amministratore delegato di A2A, la società multiservizi proprietaria della centrale elettrica di Monfalcone, non escludesse in futuro di operare anche nel settore del nucleare per scatenare una tempesta mediatica”.

La scorsa settimana una delegazione di Legambiente ha incontrato i rappresentanti della società per sollecitare la metanizzazione dei gruppi ad olio combustibile della centrale, ed ha chiesto chiarimenti riguardo alla sopracitate dichiarazioni: A2A ha confermato il proprio interesse a partecipare allo sviluppo del nucleare, ma “ha escluso un coinvolgimento della società nel territorio monfalconese”.

Dunque, secondo Razzini la mobilitazione promessa dagli esponenti di centrosinistra della Provincia di Gorizia, del Comune di Monfalcone e dai consiglieri regionali di opposizione sarebbe solo fumo negli occhi: “se mai il nucleare in Italia si farà, è evidente che Monfalcone, già satura di impianti, non sarebbe disponibile”. Le continue richieste di rassicurazioni rivolte al presidente Tondo dagli amministratori locali indicherebbero la volontà di creare allarme nella popolazione, spostando così l’attenzione dalle centrali a biomasse autorizzate sul territorio, progettate in zona Lisert e a Bistrigna, frazione di Staranzano.

In un comunicato stampa, l’esponente del Carroccio accusa duramente il sindaco di Monfalcone, Gianfranco Pizzolitto, e gli altri amministratori del centrosinistra in bisiacaria per aver deciso la costruzione delle centrali a biomasse “con un vero e proprio blitz”. Centrali che, precisa Razzini, “non sappiamo a chi e a cosa servano. Non certo alla nostra gente, non certo a ridurre il costo delle bollette. Qualcuno venderà biomasse, qualcuno venderà energia, i Monfalconesi respireranno altra m…”.

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9 commenti a Razzini (Lega Nord): “Nucleare a Monfalcone, roba da riderci su”

  1. Alessio ha detto:

    “se mai il nucleare in Italia si farà…”
    I casi sono due o la maggioranza del governo nazionale sta prendendo per il culo gli tutti italiani o sta prendendo per il culo quelli come lui.

  2. Bibliotopa ha detto:

    E’ a Monfalcone? a Staranzano? il cartello “comune denuclearizzato” per quanto possa voler dire qualcosa..

  3. Marisa ha detto:

    Solo a titolo informativo.

    Avete presente l’elettrodotto che TERNA vorrebbe costruire aereo nella bassa friulana (Ronchis – Udine)?

    Allora, Terna ha sempre raccontato che non si può costruirlo interrato e lungo l’autostrada come richiedono da sempre tutti i Comuni interessati e le Provincie di Go e UD, perchè costerebbe cifre enormi, dice, + altre motivazioni. E Tondo fino ad ora…..ha sempre taciuto, sperando che ROMA dia O.K. (per l’elettrodotto aereo ovviamente!)

    O.K. Ora tra la Francia e il Piemonte, TERNA costruirà un elettrodotto transfontaliero “INTERRATO” che correrà a fianco dell’autostrada; lunghezza km 92 circa. Proprio ….quello che TERNA non vuole fare da noi in Regione!

    Forse il problema è solo di CLASSE POLITICA? Da noi non hanno gli attributi? In Piemonte non c’è stata discussione nè necessità di alcun Comitato popolare…..

    Cosa c’entra con Monfalcone? La classe politica regionale è sempre quella che appoggiava Terna e l’elettrodotto aereo!

  4. bulow ha detto:

    pare proprio che che la centrale a monfalcone non ce la levera’ nessuno:

    http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/ambiente/nucleare3/siti-centrali/siti-centrali.html

    e a proposito di nucleare, ecco cosa ne pensa carlo rubbia, che non e’ propriamente un no global:

    http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/ambiente/nucleare3/rubbia-intervista/rubbia-intervista.html

  5. StripedCat ha detto:

    ma si’….prima i ne cava i treni e i ne chiudi le stazioni, e poi i ne meti le centrali: neocolonialismo interno…

    solo per ricordarse dei recenti incidenti non tanto lontan:

    http://en.wikipedia.org/wiki/Kr%C5%A1ko_Nuclear_Power_Plant

  6. lànfur ha detto:

    Se un solo atomo di uranio dovesse comparire in piazza o in viale san marco sappiamo a quale politico rivolgerci per chiarimenti. Ora e sempre ronde anti-nuclerari!

  7. Andrea ha detto:

    Quindi la Lega locale NON vuole una centrale nucleare a Monfalcone?
    Buona notizia per il Friuli: ma il governo che pensa? Dove le piazzerà queste centrali, se non le vuole nemmeno chi (in teoria) ne ha votato la realizzazione?
    Nelle valli bergamasche cosa dicono i leghisti? La vorrebbero, la centrale?
    E a Milano, dove la Lega (in spregio alle fesserie sul federalismo e sul territorio) decide la politica anche per le regioni del Nord-Est (vedi la questione riconferma o meno di Galan)?

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