La notizia è di quelle grosse, fatte le debite proporzioni con la sempre più emozionante vita triestina. I quattro consiglieri comunali vicini a Franco Bandelli- tutti provenienti dalle file della maggioranza- hanno costituito oggi un gruppo consiliare autonomo. Non solo, l’hanno pure battezzato “Pdl Trieste”, sull’esempio del Pdl Sicilia di Miccichè. E questo complicherà un bel po’ le cose, visto che il gruppo del Pdl a Trieste si deve ancora costituire.
Sembra un avvelenamento dei pozzi, e forse a pensarlo non siamo troppo lontani dalla realtà. Certo, come ribadisce ai nostri microfoni Andrea Pellarini, la costituzione di un gruppo autonomo non implica un’uscita automatica dalla maggioranza. E però qualcosa si muove, eccome. Anche perché adesso i “bandelliani” dispongono degli stessi voti di An.
Rischiare di perdere il supporto di quattro consiglieri non sono bruscolini, per una Giunta che può contare su soli cinque voti in più dell’opposizione. Pellarini e soci non basteranno da soli a far cadere Dipiazza, ma hanno la forza sufficiente per spogliarlo e portare alla paralisi il suo Consiglio comunale.
Oppure, chissà, i bandelliani potrebbero spendere questo potere negoziale per ottenere il supporto del Pdl alla candidatura di Franco nel 2011.
La Lega, guarda un po’, si troverà anche qui a fungere da ago della bilancia, grazie pure a Maurizio Ferrara e Giuseppe Portale, passati nelle fila di Fedriga a mandato in corso. Come si concilieranno questi nuovi equilibri con l’opposizione di Sbriglia e del mulòn Dipiazza alle ronde, giusto per fare un esempio? Già a settembre, dopo le dimissioni di Bandelli dalla Giunta, la Lega non aveva esitato ad alzare la voce. Maurizio Ferrara aveva dichiarato:
“E’ venuto il momento di dimostrare se esiste veramente la volontà di passare alla cura […]. Sui temi della sicurezza la Lega non è disposta a transigere”. E Fedriga aveva rincarato: “Se Sbriglia teme la sovrapposizione tra volontari della sicurezza e forze dell’ordine, dimostra di non aver capito una cosa importante: noi siamo dell’idea di aiutare le forze dell’ordine a controllare della città”.
Una bella grana, insomma. La Lega diventa lo scudo dietro cui Roby dovrà cercare riparo per difendersi dalle sortite del Bandelli gioioso, suo ormai irrimediabilmente ex pupillo.
Perché è ovvio che dietro tutto questo c’è la longa manus di Franchetto nostro. Le smentite in proposito dello stesso Bandelli e di Pellarini non convincono affatto. Giochi di rito, in attesa delle prossime mosse.
Questa mattina mi trovavo proprio nella sede di “Un’altra Trieste” per intervistare Bandelli. E posso testimoniare che l’ex assessore ai Lavori pubblici ha salutato l’arrivo del comunicato stampa di fondazione del “Pdl Trieste” letteralmente saltando dalla gioia, muovendosi senza sosta da un lato all’altro della stanza.
Per inciso, le chance di successo di Bandelli non sembrano limitate al solo ottenimento delle primarie nel Pdl. Il meccanismo elettorale, che prevede il doppio turno, potrebbe comunque spingerlo a presentare una candidatura alternativa al centro-destra tradizionale.
Se il centro-sinistra non superasse il 50% al primo turno- com’è del resto ampiamente probabile- e Bandelli riuscisse ad ottenere anche un solo voto in più del candidato del Pdl, poi andrebbe a giocarsela al ballottaggio da solo, forte di una popolarità che pochi altri suoi ex colleghi possono vantare.
Eh bon- direbbe Diego Manna-: le comunali 2010 sono iniziate, e da un pezzo. Speriamo che non ci portino in dono qualche esaltato con pettorina deciso a vigilare sulla nostra sicurezza.
Ciao Robi
Povero Dipi, i ghe sventola sul muso la data de scadenza ancora prima che el gabi fini’ el mandato.
la lega ga za dito che non la votera el piano regolatore
La lega xe contro le aperture domenicali dei negozi, Paoletti e altri del PDL inveze si.
Per me i Bandelly-Boys tratteranno tratteranno sotto banco. Faranno un po’ di scagazzo sul rigassificatore e qualche altra monata. E alla fine scapperà qualche posto tipo vicesindaco per Bandelly. Così tutti contenti.
bel, me ga piasso la citazione colta 😉
eh bon. per mi al momento el candidato migliore resta sempre Re Julian.
tristissima politica da bassifondi.
è questo il destino di una città come Trieste?
in mano ai dilettanti.
FRANCO SINDACO SUBITO!!!!
xe in giro qualchidun che fa politica da …”altoforni” ??
dai dai…alo !
@effebi
no, non vedo nessuno.
ma non per questo bisogna stare zitti e sorbirci ‘sti figuri, anzi, ‘ste figurine…
Re Julian for President
ma che “figurine” ? ma ci facci capire ci facci….
ma la “politica” pensate che sia cosa ? da che mondo è mondo e da che tutto il mondo è paese e da che non ci sono più le mezze stagioni da nessuna parte del mondo…
uè ! giovani ! sveglia !
se uno è scontento della linea
del prorpio schieramento o non gli va di prendere in testa che deve fare ?
sognamo il PARTITO dove tutti sono d’accordo ? dove nessuno prevarica nessuno ? dove tutti lavorano per il bene del popolo verso il sol dell’avvenir ?
(delle volte penso che qualcuno crede ancora a s.nicolò.. a proposito , scritto le letterine ?)
Il Franz potrà non essere simpatico a qulcuno, sarà della parte politica che non si condivide ma non vedo che le sue mosse siano da “bassifondi della politica”
è semplicemente politica, altri non riescono a fare nemmeno questo, se ne stan rintanati, nascosti, nei “bassifondi del nulla”
alè Franz ! daghe ‘na scasada….
Sto giro ghe dago ragion a effebi.
Finchè la politica xe fluida, xe un segno che (un minimo) le robe pol funzionar, perchè chi no lavora ben salta (o la paga politicamente).
I partiti monolitici no me piasi, e dificilmente me piaserà mai.
condivido con effebi, magari se movi qualcosa a prescinder del pensiero politico
that’s incredible:
anche mi concordo con effebi.
@effebi
non era un attacco diretto a bandelli, bensì al sistema che governa questa città da anni (decine).
forse solo RDP finora ha saputo “rompere le palle” e gli schemi, nonostante sia un boteghèr (e lui – giustamente – ne va fiero, dato che ha sempre lavorato sodo).
i bassifondi sono proprio quelli degli accordi sotterranei e trasversali, che bloccano questa città. il problema è che Trieste è in mano a chi la sta rovinando.
ma non per questo dico che questo personaggio o questi personaggi siano quelli che “ufficialmente” la governano.
mah, dalla lista per trieste, ai cittadini de illy desso el bandelli (senza far nessun accostamento o paragon) me par che trieste se gabi sempre da de far inventando localmente qualcossa, dopo tuto se perdi nel nulla…
la lista xe confluida nei socialisti prima e in FI dopo
illy se ga disciolto
bandelli ?
costuimo l’ordegno, lo metemo in moto… dopo manca sempre carburante per ndar in qualche logo e tornemo qua a pianzer
RDP anche lù pareva un senza schemi, senza vincoli.. po se ga visto proprio in sta ocasion (con bandelli) che anche lù movi la coda e baia a comando…
@effebi
si, forse qualche comando lo deve ascoltare, ma tutto sommato ha cambiato molte cose.
piaccia o meno (anche sbagliando, a volte, ma ha fatto).
altri, per anni ed anni, non sono stati capaci di nulla, solo parole, progetti, promesse.
per qualcuno anche invertire un senso unico di circolazione era cosa impossibile.
RDP l’ha fatto. avrà pure rotto le palle a tanti, ma – ripeto – ha fatto.