27 Novembre 2009

Stagione flop al Verdi: 30% di spettatori in meno. Il Comune tenta con l’abbonamento natalizio

Sarà per la pubblicità alla stagione fatta con un po’ di ritardo. Sarà per l’apertura del Nuovo teatro comunale di Gradisca. Fatto sta che il teatro Verdi di Gorizia si ritrova con il 30% di spettatori in meno.
Lo si è notato ai vari spettacoli che hanno aperto la stagione 2009/2010 diretta da Walter Mramor: purtroppo almeno un terzo dei posti a sedere è rimasto desolatamente vuoto. Ecco allora che il Comune si ingegna per recuperare terreno e lancia due nuove iniziative, i cui dettagli verranno presentati lunedì in conferenza stampa: “Abbonamento sotto l’albero” e “Famiglie a teatro”. Nuove formule presentate con “l’intento di avvicinare al teatro, vero e proprio ‘salotto’ culturale cittadino, nuovo pubblico, con particolare attenzione per quello più giovane”.

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4 commenti a Stagione flop al Verdi: 30% di spettatori in meno. Il Comune tenta con l’abbonamento natalizio

  1. francesco ha detto:

    ok,valutiamo il momento di difficolta economica che colpisce anche i spettacoli,che non è di primaria utilita,forse bisogna pensare a un prezzo più solidale in questa fase di crisi.francesco

  2. thun ha detto:

    Con delle colleghe avevamo deciso che finalmente quest’anno avremmo fatto l’abbonamento e saremmo tornate, dopo un po’ d’anni, a teatro prendendoci un po’ di tempo per noi.
    Poi abbiamo visto il cartellone…
    Presentato in ritardo? Più che altro sembra rafazzonato all’ultimo minuto con quel che avanzava dagli altri.
    Abbamo fatto l’abbonamento stelle al Rossetti: volete mettere! E’ un sacrificio andare fino a Trieste ma ne vale la pena!!!
    Mi meraviglio di Mramor, che stimo moltissimo. Probbilmente la colpa non è sua: lo spero!

  3. NoSePol ha detto:

    Non dimentichiamo il fatto che il direttore è stato nominato quando la stagione era già praticamente iniziata.
    Ma più in generale, sappiamo tutti che per fare il programma del prossimo anno, le scelte bisogna farle quest’anno, non l’ultimo mese. L’ultimo mese becchi quello che è rimasto, e quello che è rimasto è quello che non hanno voluto gli altri.
    Il fatto è che la politica culturale di questa amministrazione ha esattamente questo segno. Su tutto. Si prendono i cataloghi, si vede quello che è rimasto e quanti spiccioli si hanno in tasca. La chiamano programmazione. Poi vediamo che la stessa cosa è accaduta quest’anno al Mittelfest. Sarà un caso?

  4. Marisa ha detto:

    Mittelfest e stato RIVOLUZIONATO dalla destra che oggi governa la Regione….
    Hanno tanto SPUTATO sulle precedenti edizioni. Ora vediamo cosa sa fare questa DESTRA squinternata!

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