26 Novembre 2009

Parola d’ordine: rivitalizzare la nuova area pedonale

Rivitalizzare l’area pedonale del centro è il nuovo obiettivo della giunta Romoli. L’impresa appare ardua, visto il numero di negozi che hanno abbassato le serrande negli ultimi anni.
Piazza Vittoria, via Rastello, via delle Monache e ancora le piazze Cavour e Sant’Antonio e via Oberdan cercano un professionista che metta a punto un “Progetto di rivitalizzazione”. Si tratta delle aree del centro storico che il Comune ha già provveduto a riqualificare dal punto di vista urbanistico, ma evidentemente non basta.
Ecco allora che l’amministrazione pubblica un bando (le domande andranno presentate entro il 9 dicembre) che cerca progettisti in grado di mettere a punto “azioni mirate alla valorizzazione dei luoghi del commercio e del turismo e al miglioramento dell’offerta integrata di servizi comuni”.

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12 commenti a Parola d’ordine: rivitalizzare la nuova area pedonale

  1. Milost ha detto:

    Piuttosto che un progetto e inutili orpelli per valorizzare, servono incentivi economici ad iniziare nuove attività ( a mantenerle nel tempo, viste le spese ingentissime) e attività di particolare qualità: quindi non tanto locali pubblici, ma esercizi commerciali e arigianali che vendano cose che ci servono, oppure cose che non troveremmo da nessuna altra parte,oppure servizi come calzolaio, sarta, pellicciaia, parrucchiere, barbiere etc. Ma se non si è riuscito a farlo in via Ascoli, nonostante sia bellissima, dubito che…

  2. Cristiano ha detto:

    Io i soldi, piuttosto che darli come “aiuto a chi apre” li userei in un’altra maniera.

    Parto da un presupposto: per far funzionare il commercio goriziano bisogna portare la gente a Gorizia.

    Il goriziano medio e’ quanto di piu’ distante non dico dallo shopper compulsivo, ma proprio dallo shopper medio italiano o europeo.
    Guardiamo il centesimo del centesimo e quindi finiamo per preferire comprare fuori, braccine corte come noi pochi al mondo.

    Basta fare una chiacchierata con uno qualsiasi dei bancherellieri tipo quelli natalizi, che vedono decine di citta’ all’anno, per capire qual e’ l’attitudine all’acquisto dei goriziani comparato ad altre citta'(…”guardali che passeggiano, guardano da lontano la merce e non comprano, ne vedi uno con una borsa, una busta in mano? ma perche’ non mi hanno mandato a Trieste anche a me sto anno?”…)

    Allora, come portare (o riportare) la gente a Gorizia?
    Predetto che non e’ detto sia facile o cmq possibile, io personalmente rimpinzerei il calendario di iniziative ed eventi, ma che siano buoni e di valore riconosciuto.

    Esempio: a me “Gusti di Frontiera” sembra un’ottima iniziativa, non so adesso ma inizialmente (il 2004? o 2005?)costava al comune un’inezia (meno dei consigli di circoscrizione), e porta un sacco di gente in citta’, purtroppo solo per pochi giorni.

    Se fossimo bravi a creare un calendario fitto di eventi, ecco, quello credo sia veramente un investimento che crea valore aggiunto e che mette in circolo denaro e ulteriore valore, piuttosto che darli come “contributo a chi apre” e poi alla fine cmq chiude dopo un paio di anni perche’ nessuno compra.

    Abbiamo rifatto la pavimentazione un po’ dappertutto (piazza vittoria, via rastello ecc…) nel bene o nel male quindi il contenitore c’e’, adesso ci vogliono i contenuti.

    Speriamo che questo bando attiri buoni progetti e che mettano meno bastoni tra le ruote (burocrazia quindi anche Comune) alla loro realizzazione.

  3. Siberius ha detto:

    Stra Quoto Cristiano

  4. era ha detto:

    Sono d’accordo Cristiano: ecco perchè, ribadisco, i fondi buttati a pioggia su tutte (dico tutte) le associazioni esistenti andrebbero piuttosto indirizzate verso chi fa un progetto vero e di richiamo. Non per squallidissime iniziative per coltivare solo il proprio orticello

  5. Cristiano ha detto:

    Il brutto e’ che mi pare ci stiamo invece svuotando di eventi…sbaglio o adesso abbiamo perso qualche fiera a favore di Udine ultimamente?

    Non sono a Go da un po’, non sono informatissimo…

  6. Cristiano ha detto:

    Ti do ragione Era, a Gorizia si finisce per ridurre il governo della citta’ alla semplice distribuzione dei soldi e conseguente “lotta politica” fra associazioni.

    Far crescere la citta’ e’ priorita’ solo a parole, triste ma vero.

  7. Milost ha detto:

    Signori, se ci sono botteghe ben fornite, se c’è un centro storico bello da farci un giro, se le vetrine ti fanno venire mille voglie spenderecce, non serve altro. Se fai manifestazioni, e dietro le bancarelle della porchetta ci sono le serrande chiuse o negozi con vetrine in stile anni 60, meglio lasciar perdere!!Gli ospiti mangeranno, berranno e vomiteranno senza lasciare alcunchè al sistema commerciale locale. E poi, le famose bancarelle cui nessuno compra niente: ma avete visto voi cosa c’era al mercatino di Natale dell’anno scorso? Voglio dire di natalizio, di adatto a risolvere il problema dei regali, quindi non ciarpame, non etnico di bassa qualità, non frittelle colanti grasso?

  8. Cristiano ha detto:

    Se l’attitudine e’ di sputare anche sulla frittella perche’ colante di grasso, hai voglia a rivitalizzare il centro.

    Tanta (ma tanta) buona fortuna.

  9. Milost ha detto:

    Cristiano, io non sputo su niente, non compero schifezze, cose inutili e cose brutte: quindi datemi cose belle, cose utili e cose buone,sennò faccio a meno di venire in centro. Auguri al tuo fegato!

  10. alpino ha detto:

    ragazzi avete ragione entrambi..in primis la città oramai conta solo qualche negozietto X caro come il veleno…difficilmente ti vesti a Gorizia, difficilmente compri tante cose a Gorizia…a parte le scarpe da Pittarello, il negozio è sempre pieno e un goriziano su due risponde “le go ciolte da pitarello”, segno che come dice Milost se è presente un esercizio commerciale valido con prodotto, qualità e prezzo validi la gente si avvicina…e non dimentichiamoci i servizi…
    Ovviamente non possiamo vivere sulle botteghette e sui soli goriziani…qui andrebbe messa in campo un analisi sul goriziano medio che vede in Latisana/Lignano le colonne d’Ercole lo stesso dicasi per Tarvisio..ovvero non esce dal suo orticello non si muove, non si sposta…in montagna va a Tarvisio o Sappada al mare Grado o Lignano..il resto “xe tropo lontan” per andare a Venezia bisogna organizzarsi una settimana..non siamo un popolo che fa conoscere la sua città al di fuori della Regione ne siamo capaci di attirare qualcuno a noi..
    Come dice Cristiano Gusti di Frontiera è un ottima occasione…ma come mai qui a Padova tutti conoscono Friuli DOC..e si vedono anche le pubblicità mentre di Gusti di frontiera nessuno sa nulla..eppure a mio modo di vedere Gusti è più bella di Friuli DOC..
    Gorizia non ha marketing…Gorizia è come i suoi negozi giustamente definiti anni 60…4 robe messe in croce e via..non c’è promozione, non c’è investimento non c’è un’ostia da vedere..il Castello è chiuso…di domenica tutto è chiuso la sera i locali chiudono….cosa vegno a afar a Gorizia…a dormir

  11. Cristiano ha detto:

    Bravo Alpino, messa cosi’ ci metto firma e controfirma.

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