25 Novembre 2009

Centrali a biomasse a Gorizia e Staranzano, libro bianco sui “gravi danni ambientali”

“Installazioni che non comportano nessun beneficio per gli abitanti, con un impatto ambientale che viene sottovalutato da gestori e autorità, senza alcuna ricaduta occupazionale sul territorio”. Si parla di centrali a biomasse. E in particolare dei nuovi impianti che verranno realizzati a Gorizia e a Staranzano: 34 Mw il primo, 55 il secondo.
Il progetto goriziano ha già incassato la secca opposizione di Legambiente, che fa notare come il progetto sia stato “tenuto nascosto” e ricorda l’enorme impatto ambientale della produzione e del trasporto dell’olio vegetale che alimenterà la centrale. Rifondazione comunista e Pdci rincarano la dose sottolineando “l’assoluta mancanza di democrazia e trasparenza nella vicenda. Vogliamo quindi innanzitutto capire se tale procedura sia legittima. Non comprendiamo, peraltro, come sia possibile che il Quartiere di Sant’Andrea abbia espresso parere favorevole. Secondo le nostre prime informazioni, e viste anche le dichiarazioni alla stampa del promotore Fiannaca, sarà necessario un notevolissimo traffico di di mezzi per il trasporto dell’olio di palma, importato in genere dall’Indonesia, con notevole danno ambientale”.
A Staranzano manca solo qualche dettaglio all’apertura del cantiere e l’opposizione della lista civica “Staranzano partecipa” si fa sempre più forte. Tanto da arrivare alla redazione di un vero e proprio libro bianco sulla centrale a olio vegetale di Staranzano.
Ma cosa prevede il progetto in termini finanziari? Dietro le centrali c’è un giro di soldi di non poco conto per una realtà di 7mila abitanti. Nelle casse del Comune di Staranzano entrerà un’una tantum di 80mila euro, prevista nell’accordo tra la società e l’amministrazione comunale. Oltre a ciò sono previste opere di mitigazione ambientale, il controllo e la verifica di filtri e sistemi di controllo delle emissioni, oltre a un contributo di 200 mila euro all’anno per i “disagi” causati dall’impianto. Tra questi, solo per citare i più visibili, una ciminiera di 40 metri che svetterà a poca distanza dal parco dell’isola della Cona e il canto degli uccelli coperto da emissioni acustiche di 95 decibel.

Scarica il Libro bianco sulla centrale a biomasse

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5 commenti a Centrali a biomasse a Gorizia e Staranzano, libro bianco sui “gravi danni ambientali”

  1. talponer ha detto:

    Le centrali a biomasse stanno diventando in questi anni un buon business considerati tutti gli incentivi a cui possono accedere (vengono considerate centrali ad energia rinnovabile).
    Nelle valutazioni, a mio parere, non si tiene conto del grosso impoatto ambientale della produzione dell’olio di palma. Nelle regioni del sud-est asiatico una grossa fetta di foresta pluviale (11 milioni di ettari!) e’ stata disboscata per lasciare spazio alle coltivazioni di palma da olio.
    Date una letta alla pagina di wiki:
    http://en.wikipedia.org/wiki/Environmental_impact_of_palm_oil

  2. annalisa turel ha detto:

    Inoltre gli incentivi hanno un limite temporale…

  3. Michele ha detto:

    La gente è contraria, basta chiedere in giro. Fare le cose senza ascoltare e contro la volontà della gente è possibile solo quando si ritiene la cosa inevitabile o giusta di principio, altrimenti non è democrazia. Chi aveva potere per fermare sta cosa e invece l’ha avallata? Chi può dire di aver permesso sta cosa, che è che è giusta di principio? Che va bene per la comunità, per noi, per i nostri figli?

  4. era ha detto:

    Davvero se ne parla? Non so a Gorizia quanti sappiano di questo progetto. Non sarebbe meglio puntare sul fotovoltaico?

  5. massimo ha detto:

    a gorizia la gente non è stata informata correttamente.anzi! pensate che il consiglio circoscrizionale di san andrea dalla voce del suo presidente si è dichiarato a mezzo stampa, favorevole alla costruzione della nuova centrale a biomasse della zona industriale. mi lascia un pò perplesso questa presa di posizione pubblica.

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