24 Novembre 2009

Acegas Trieste: che campionato vuoi?

Stefano Crotta (Acegas Aps)

Stefano Crotta (Acegas Aps)

Pausa di campionato per l’Acegas Aps e momento di riflessione fisiologico, dopo partite giocate a stretto contatto di tempo, dopo tre sconfitte di fila che non fanno morale, ma non mandano neanche in depressione.Duole fare la parte dei cinici, ma è necessario porsi un interrogativo: che campionato vuole la squadra del Presidente Roberto Dipiazza?La fredda cronaca, come direbbe l’indimenticato Antonio Albanese nei panni del giornalista foggiano “Frengo”, racconta di un campionato finito (o quasi) a livello di traguardi: Jesolo/sandonà è dichiaratamente in smobilitazione, Maggiotto verso altri lidi (Biella?), Cagnin come sempre a suo agio nella veste di “uomo con la valigia”, e 0 punti in classifica che dicono tutto, retrocessione certa; davanti, la Fortitudo 10 e lode, incamera l’ennesima vittoria e un filotto immacolato, come a dire che per la promozione i giochi sono fatti (o quasi). Non bastasse questo quadro da svilente immobilismo, in casa Trieste si rincara la dose parlando di salvezza raggiunta e campionato per far crescere i giovani…Boscia Tanjevic di fronte a cotanta “passività motivazionale” scatterebbe su e griderebbe vendetta, e parliamo di uno che puntava allo scudetto quando si era ancora in A2….. esagerato forse, ma nello sport quanto mai opportuno per stuzzicare i sogni degli appassionati.

Perché  ci chiediamo provocatoriamente cosa vuole l’Acegas,  perché la linea intrapresa non traccia un percorso coerente: se la società vuole valorizzare i giovani, allora non si capiscono (se non in chiave punitive) i minutaggi ridotti all’osso di Crotta e Spanghero degli ultimi tempi, se la società vuole fare risultato e puntare più in alto possibile non può e non deve “ammorbidire” sconfitte evitabili, se la società vuol fare cassa puntando sui giovani, allora vista la situazione “sicura” di classifica potrebbe puntare a qualche rescissione consensuale e sfoltire la rosa…..

La provocazione è tale che noi siamo convinti che la realtà sia più semplice di quanto si possa credere, ma siamo altrettanto convinti che necessariamente non bisogna palesarla in questo modo: la squadra è stata fatta dando un identità chiara, giovane, con triestini e con velleità proiettate nel futuro (seppure i giocatori in grado di avere un futuro perlomeno in Legadue ce ne sono 2 massimo 3 ndr.); scelta condivisa in estate dalla stragrande maggioranza di addetti ai lavori e tifosi, potenzialmente è nella media, per cui per avere risultati deve rendere al massimo, pagando uno scotto inevitabile d’inesperienza. Tutto lineare, ora per non calare l’attenzione delle fragili teste dei giovani virgulti di coach Bernardi e per non stizzire la proprietà, sarebbe il caso di andare più convinti, porsi degli obiettivi concreti non vuol dire per forza avere l’obbligo assoluto di raggiungerli, ma semplicemente fare di tutto per….

Raffaele Baldini (www.cinquealto.blogspot.com)

1 commenti a Acegas Trieste: che campionato vuoi?

  1. arlon ha detto:

    Resta solo che i playoff come obietivo tangibile, no?
    Per mi comunque resta fondamental provar seriamente a andar su l’anno prossimo, coi playoff per farse i ossi sto giro.

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