19 Novembre 2009

Sanità goriziana, a rischio anche i reparti di cardiologia e rianimazione

A rischio i reparti di cardiologia e rianimazione. La sanità goriziana potrebbe perdere altri due importanti tasselli a favore di altre strutture regionali: il piano sanitario regionale mette in forse la permanenza dei posti di degenza nei reparti di cardiologia e di rianimazione.
L’allarme viene lanciato dai sindacati, che parlano di “situazione devastante della sanità goriziana”. A scendere il campo è la Uil Funzione pubblica: “Il sindacato intende far sentire la propria voce soprattutto per motivare gli operatori sanitari, che si trovano costretti a sostenere giornalmente i disagi derivanti dalla perdurante carenza di personale e l’ansia e la sfiducia prodotte dalle continue notizie di ridimensionamento”.
Primo obiettivo della Uil Fpl è di far chiarezza sulle ventilate ipotesi di accorpamento, ridimensionamento, trasferimento e chiusura definitiva di alcuni servizi del nosocomio goriziano. “Nella consapevolezza che è difficile andare contro alle normative regionali e nazionali per conservare reparti che non presentano i requisiti necessari, come il numero di prestazioni effettuate o i ricoveri, quello che appare più grave è il disagio che si verrebbe a causare agli utenti nel caso di cancellazione dei posti di degenza per reparti come cardiologia e rianimazione. Fondamentale è il mantenimento della medicina nucleare, che, oltre a svolgere una mole di esami paragonabile addirittura all’Azienda sanitaria Triestina, lavora in sinergia con chirurgia per gli interventi in sala operatoria, quindi un suo trasferimento comporterebbe una duplice pesante penalizzazione”.

Il sindacato chiede di accendere i riflettori sulla possibile cancellazione di reparti vitali per l’Isontino. “L’attenzione di tutti, dai politici ai cittadini, dagli operatori ai media locali, deve essere posta a difesa di quelle specialità che vanno assolutamente salvaguardate, che possiedono i numeri per continuare ad esistere o che rappresentano dei bisogni irrinunciabili per la collettività. A partire dalla tutela delle specialità di emergenza come rianimazione, cardiologia e 118, il sindacato è risoluto a sostenere i reparti di degenza che presentano criticità legate alla mancanza di personale. Deve inoltre essere potenziato il servizio sul territorio, perché solo ampliando quella che è una rete sociale si possono curare al meglio i pazienti con una complessità assistenziale elevata”.

Dopo aver raccolto la preoccupazione degli operatori e di molti medici, che hanno addirittura manifestato l’intenzione di trasferirsi in altre sedi, il neoeletto segretario provinciale della Uil Fpl, Massimo Peressini, si è rivolto direttamente ai vertici regionali del sindacato. Il segretario regionale, Luciano Bressan, intende passare dalle parole ai fatti: “Mettendo da parte sterili polemiche, la sanità goriziana va difesa nelle sedi opportune, dove le scelte sono realmente effettuate. Per questo intendiamo rivolgerci immediatamente all’Agenzia regionale della sanità e all’assessore regionale Vladimir Kosic, chiedendo chiarezza e soprattutto un trattamento equo rispetto agli altri presidi ospedalieri della regione. Al di là dei diversi schieramenti, i politici, i sindacati, gli operatori e i cittadini devono mettere da parte le contrapposizioni e fare un fronte unico, perché solo lavorando insieme si può preservare la sanità goriziana”.

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15 commenti a Sanità goriziana, a rischio anche i reparti di cardiologia e rianimazione

  1. Massimo ha detto:

    Te credo vogliono privatizzarla stile AMERICANO

  2. Marisa ha detto:

    Perchè è stato potenziato a suo tempo in maniera così abnorme l’ospedale di Monfalcone?
    Il problema è tutto qua…..

  3. isabella ha detto:

    perchè il goriziano brontola brontola ma non fa nulla.
    L’unica soluzione sarebbe stato l’ospedale unico, come se ne parla da più di vent’anni, ma che per motivi politici non è mai stato realizzato.
    Risultato? Carenza d’organico da entrambe le parti, servizi carenti….

  4. Alessio ha detto:

    Tanto tra un po diventiamo tutti triestini, giusto oggi in consiglio dei ministri hanno approvato la norma che dovrebbe portare alla cancellazione della provincia di Gorizia.

    http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2009/11/codice-autonomie-calderoli.shtml?uuid=5a897560-d4f5-11de-b4c7-32ad3f2d513a&DocRulesView=Libero

  5. Marisa ha detto:

    @ Alessio

    questo provvedimento vale solo per le ragioni a statuto ordinario. La nostra regione ha l’autonomia in materia. Comunque è vero che Trieste “vi sta mangiando”. Ma la responsabilità di questa situazione è tutta vostra. Vi siete sempre così scagliati con tutto ciò che “odorava” di friulano, che ora mi viene quasi voglia di dirvi “ben vi sta”!

  6. Alessio ha detto:

    Quindi se deve decidere Tondo sulla sopravvivenza di Gorizia siamo in una botte di ferro…

  7. Alessio ha detto:

    Comunque, per vedere cosa pensano nel Friuli storico della provincia di Gorizia…

    http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2008/04/05/UD_04_UDB2.html

  8. lànfur ha detto:

    Se ci sono due province inutili in regione son proprio Trieste e Udine (visto che qualcosa in comune ogni tanto lo si trova?). Quelle di Gorizia e Pordenone sono le meglio dimensionate territorio e popolazione.
    In secondo luogo la decisione dei tagli arriva dalla regione.

  9. Marisa ha detto:

    @ ALESSIO

    lascia perdere le sparate di Fontanini! Nei fatti chi vi sta cancelando è Trieste. E lo sai benissimo. Da anni Trieste sta strizzando l’occhio a Monfalcone ceandovi un sacco di problemi.

    @ LANFUR

    La provincia di Udine va benissimo così….anche se a Trieste piacerebbe così tanto disintegrare ancora di più il povero Friuli…

    E intanto la Provincia di Pordenone, fortemente voluta dall’industriale Zanussi, imposta ai Comuni senza alcun referendum, e tra l’ostilità dei Comuni stessi (salvo ovviamente il futuro capoluogo Pordenone) è tutto meno che una provincia unitaria, con Pordenone che “se ne frega” del territorio provinciale…..

  10. lànfur ha detto:

    Quella di Udine è ingestibile e ogni amministrazione susseguitasi negli ultimi anni non ha fatto nulla per dimostrare il contrario.
    Le cose sono due: o sono tutti incapaci oppure è oggettivamente una provincia inutile e mal pensata.

  11. Marisa ha detto:

    @ LANFUR

    pensa alla tua di Provincia….che a quella di Udine ci pensiamo noi!
    Intanto sta facendo un ottimo lavoro contro il mostro (elettrodotto) che vorrebbe TERNA. Tutti i Comuni interessati al passaggio di questo “mostro” di tralicci alti più di 60 metri, hanno dato delega alla Provincia di Udine di curare i loro interessi. E la provincia di Gorizia e di Udine su questo punto stanno lavorando assieme contro Terna ( e Tondo come sempre tace!).

    Per quanto riguarda poi le competenze delle nostre provincie regionali, spero tu sappia che grazie all’autonomia speciale, ne hanno molte di meno di quelle delle provincie delle regioni ordinarie e, guarda tu, competenze “scritte” persino sulla Costituzione italiana….

    Altro che cancellare le provincie (a parte quella triestina che è una oscenità in quanto coincide con il Comune di Trieste)! La Regione restituisca alle Provincie le competenze che hanno diritto ad avere.
    Ma come, prima si tolgono competenze che tutte le provincie ordinarie hanno, e poi si sbraita che le nostre provincie regionali non servono a nulla? Cancelliamo le Regioni! Sono diventate piccoli Stati dittariali che usurpano competenze a tutti gli altri enti locali (comuni e provincie..)

  12. milio ha detto:

    Vendiamo la sanita’ alla Slovenia

  13. lànfur ha detto:

    Le regioni quando non ci sono le province funzionano (Valle d’Aosta) e le province quando non ci sono le regioni funzionano (Trento e Bolzano).
    Basta scegliere.

  14. alpino ha detto:

    @Lanfur: La valle d’Aosta ha al suo interno la Provincia di Aosta che coincide con la regione, il Trentino Alto Adige è Regione Autonoma con due provincie autonome..

    Innanzitutto le provincie oramai sono inutili enti da abolire in toto (non appaiono neppure sulle targhe)
    Chi dice che la provincia di Udine è inutile mi spiega quale ente al suo posto dovrebbe gestire un territorio che va Tarvisio a Lignano?? Pordenone è provincia a se è indubbio che sia legata al Veneto ed al trevigiano per cultura lingua e tradizioni..se c’è una provincia inutile sia per gli amministratori incapaci che per le competenze è quella di Gorizia che speriamo venga annessa a quella di Trieste che attualmente è piccola come dimensioni ma non come ricchezza.
    Chi spara sulla provincia di Trieste si documenti un pochino prima di parlare, legga le radici storiche e le motivazioni che hanno mosso alla sua creazione, si legga i dati economici della provincia più piccola d’Italia il reddito pro capite dei Triestini ed il PIL di questa provincia…se tutti riscissero a fare tanto con un fazzoletto di terra a disposizione come i triestini a quest’ora saremmo come la Svizzera.
    L’Ospedale di Gorizia bisogna difenderlo a tutti i costi soprattutto dopo il grande lavoro, quello di Monfalcone andrebbe unito a quello di Gorizia creando un polo d’eccellenza…in materia medica c’è tanto bisogno di strutture, assistenza e specializzazione possibile che in due ospedali come quelli Goriziani xe boni solo de far punture e metter gessi? nessuno dei due è all’avanguardia per qualcosa..reparti, studi, ricerche, niente..la mediocrità nella mediocrità, non è punto di riferimento per nulla…Tutti vanno ad arricchire i dentisti sloveni beccandosi ogni tanto qualche fregatura…non possiamo tenere in Italia qui danari creando un reparto di Odontostomatologia/Odontotecnica ecc ecc, basterebbe un solo reparto che si elevi per la qualità del lavoro e delle prestazioni per mettere in luce tutto l’ospedale

  15. irene ha detto:

    il problema non è avere un reparto buono per far eccellere tutto l’ospedale…. tutto sommato a gorizia non funziona peggio o meglio di trieste… la differenza è che, essendo una città piccola, si tende ad investire poco… la carenza di personale non aiuta… e la gente a riguardo sparla perchè non si rende conto di nulla…. non si rende conto che, per esempio, due infermieri in turno mattutino devono cercare di mandare avanti un reparto di medicina d’urgenza con 26 malati (di cui la metà sono gravi) in maniera soddisfacente, non si rende conto che arrivi a fine turno stressatissimo…. e la gante poi sparla….e non fa quasi nulla per difendere il proprio ospedale … non si può chiudere un ospedale dopo che si sono spesi miliardi per ristrutturarlo e cambiarlo d’ubicazione… come si fa a chiudere un ospedale e far si che la gente, anche per piccoli interventi debba farsi 50 e più chilometri? è una cosa assurda….

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