19 Novembre 2009

Porto: in calo le merci ma ripresa del traffico traghetti

porto Trieste. In base ai dati forniti dall’Autorita’ portuale di Trieste, nel periodo gennaio-ottobre 2009 sono state sbarcate/imbarcate 36.782.728 tonnellate di merce, contro le 40.497.407 dello stesso periodo 2008, con una perdita quindi pari al 9,17%.

Il mese di ottobre e’ stato caratterizzato da un buon volume di traffico nel comparto RoRo-Ferry, che per la prima volta nel corso dell’anno riesce a superare, sia nel numero dei Tir sia nel tonnellaggio della merce caricata, i quantitativi registrati nello stesso mese dell’anno scorso.

Il settore, primo nel 2008 a risentire dell’incipiente crisi, sembra essere anche il primo a risollevarsi: i quasi 18.000 Tir sbarcati/imbarcati nel mese rappresentano quota di assoluto rilievo anche se rapportata all’andamento delle annate migliori.

(fonte Adnkronos)

La parola del giorno: Ro-Ro
Ro-Ro è l’abbreviazione dell’inglese roll on-roll off cioè un tipo di nave dotata di una stiva carrabile atta allo stockaggio ed al trasporto di merci su ruote. Vale a dire che la stiva non è nient’altro che un grande garage a cui i veicoli commerciali e non, possono accedere direttamente dalla banchina.

I ro-ro si dividono in due specie :
· Ro-ro standard o tuttomerci, che non avendo spazi pubblici e dotazioni di salvataggio ulteriori a quelle necessarie all’ equipaggio possono trasportare esclusivamente carico non guidato, vale a dire mezzi pesanti e commerciali non accompagnati dagli autisti.

· Ro-ro passengers, comunemente definiti ferryboats: ro-ro più sofisticati, in grado di poter trasportare anche un certo numero di passeggeri a secondo dell’ampiezza delle aree pubbliche e delle dotazioni di sicurezza.

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28 commenti a Porto: in calo le merci ma ripresa del traffico traghetti

  1. jacum ha detto:

    ma no go capì na roba, el traffico merci del porto de trieste
    nel 2002 jera de 47.174 mila tonnelate
    nel 2003 jera de 45.998 mila tonnelate

    nel 2008 jera de 40.947 mila tonnelate
    nel 2009 semo sule 36.872 mila tonnelate

    fè voi!!!!

    @ marcus:

    te pol confermar i numeri e dar qualche info in più se te vol? grassie

  2. Marcus ha detto:

    @Jacum
    dovessi informarmè ma senz’altro stemo andando indrio e no avanti.

    Comunque el traffico de un porto dipendi principalmente della affidabilità, credibilità e delle garanzie de equità che el pol offrir.

    Per esempio: Infrastrutture de collegamento con il retroterra, magazzini e spazi per stockaggio, spazi per merci in transito, garanzie e compettività sui prezzi, tempistica di scarico, tempistica della burocrazia e sdoganamento delle merci, tempistica dello svolgimento di cause giuridiche, logistica ecc. ecc.

    In pratica al porto de Trieste manca l’organismo centrale ovvero una vera Autorità Portuale che gestisce centralmente tutti i servizi che devi esser garantidi ai clienti che imbarca, sbarca e trasporta merci e persone, prima ancora de qualsiasi cosidetta Piattaforma Logistica.

    Detto terra, terra o mejo mare, mare!
    servi una gestion come che la iera col Ente Porto de una volta.

    Ma per ora se continua a privatizzar (svender)le aree e banchine e finco i continua cussì ai voglia de spettar che tornemo al volume dei traffici de 90 anni fà, figurarse de quel volume che servi movimentar in futuro.

  3. jacum ha detto:

    ciolemose el porto in drio e mandemo caxa sti macaki!

  4. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ i due furboni

    Singolare che si faccia un confronto senza nemmeno la capacità di leggere una tabella di dati statistici.

    I dati riportati del 2002 e del 2003 si riferiscono all’intero anno, mentre quelli del 2008 e del 2009 sono solo dei primi 10 mesi. In particolare, è da sapere che nel 2008 il traffico complessivo delle merci è stato di 48.279.107 tonnellate.

    Ecco le statistiche dal 2004 ad oggi:

    2004: 46.905.835
    2005: 47.718.331
    2006: 48.167.718
    2007: 46.116.075
    2008: 48.279.107

    Se vogliamo fare un confronto, nel 2006 Trieste era il terzo porto italiano dopo Genova (56,3 milioni di t) e Taranto (49,4); stessa posizione nel 2007 (Genova 57,1 – Taranto 47,2); nel 2008 invece è stato il secondo porto italiano (Genova 53,3 – Taranto 43,2).

    Sempre per fare un confronto, ecco le statistiche del porto di Capodistria:

    2004: 12.402.607
    2005: 13.066.102
    2006: 14.030.732
    2007: 15.362.979
    2008: 16.050.448
    2008 (gen-giu): 8.069.639
    2009 (gen-giu): 6.361.010

    I dati del porto di Fiume degli ultimi due anni sono invece i seguenti:

    2007: 13.212.464
    2008: 12.391.591

    Luigi (veneziano)

  5. arlon ha detto:

    Ma xe ancora che a Trieste no se riva a mover container, e i numeri xe viziai verso l’alto dalle petroliere?
    (che arrichisi ben poco el teritorio)

  6. Marisa ha detto:

    @ Luigi

    Luigi…..mi rifai i calcoli TOGLIENDO il “PETROLIO”?

  7. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Marisa

    Anche tu hai qualche difficoltà nella lettura delle tebelle. Per uniformità – infatti – bisognerebbe togliere il petrolio da tutti gli anni, di conseguenza il trend generale non cambierebbe di molto (fatti i conti da sola e verifica).

    E poi – di grazia – il petrolio viene o non viene trasportato? Crea o non crea business per il porto, nonché indotto? Poi viene uno e dice: “Sì, ma fa’ di nuovo i calcoli togliendo le rinfuse”. Poi arriva un altro: “Togli il carbone”. Un terzo: “Togli i traghetti e metti il petrolio al 50%”.

    E che sono: le statistiche del Mago Zurlì?

    Piuttosto, avete notato o no che il traffico nei porti di questa parte della terra sono in grosso calo? Avete notato la performance disastrosa di Capodistria nel corso del 2009?

    Lo sapete che i dati di Anversa (un colosso mondiale) sono in diminuzione nei primi dieci mesi dell’anno del 19,1%, e la riduzione delle ore lavorate è stata del 28%?

    E che sono, improvvisamente tutti divenuti incapaci? Avete mai provato ad entrare in una fabbrica dalle vostre parti? Avete mai provato ad andare da uno spedizioniere a chiedergli come sta andando? O credete che l’attuale situazione economica non dovrebbe avere nessun impatto di nessun tipo?

    Lo sapete che l’intera cantieristica della Croazia potrebbe saltare nel corso dei prossimi dodici mesi e che se non ci fossero le commesse di stato avrebbero già chiuso baracca e burattini?

    E avete notato o no che il misero porticciolo di Trieste – questa cosa che viene descritta da alcuni triestini stessi (pensa che approccio positivo!!) come fosse un buco senza fondo nella crisi più nera del nero – è il secondo porto italiano, nonché tre volte maggiore di Capodistria?

    Vi siete mai chiesti se Capodistria potrà mai *fisicamente* arrivare a 48 milioni di tonnellate di traffico (come Trieste), e se sì *come*?

    No: l’approccio alla notizia è: c’è una riduzione dei traffici, armiamoci di randello e spacchiamo tutto!

    Un porto vi assumerebbe in blocco tutti quanti come manager apicali: Marcus e jacum provveditore al porto e direttore generale, con delega alla dichiarazione d’indipendenza; Marisa alle relazioni esterne, con traduttore simultaneo in friulano.

    L.

  8. Luigi (veneziano) ha detto:

    …a proposito: adesso leggo che Marcus desidererebbe tornare ai livelli di traffico di 90 anni fa: “ai voglia de spettar che tornemo al volume dei traffici de 90 anni fà”.

    Ebbene: nel 1913 il porto di Trieste movimentava merci per un totale di 10.955.519 tonnellate.

    In pratica, Marcus desidererebbe fortisismamente che il porto di Trieste perdesse quasi quattro quinti del proprio traffico.

    Allegria!

    Luigi (veneziano)

  9. Marisa ha detto:

    @ Luigi

    Il petrolio non crea alcun indotto e FALSA i dati.

  10. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Marisa

    Tu vuoi quindi dirmi che il porto di Trieste manda in giro dei dati falsi?

    Riguardo alla petroliere, forse non sai che ogni toccata in un porto ha un prezzo, per cui ogni petroliera che si ferma a Trieste paga un “ticket” al porto stesso.

    Oltre a ciò, forse ti sfugge che il petrolio crea un indotto, che si chiama “caricamento e scaricamento”, si chiama “trasporto”, si chiama “raffinazione” e si chiama anche “trasformazione”. Sai, mia cara, ci sono alcune persone che per lavoro si occupano del trasporto del petrolio nelle navi, ed altre persone che si occupano del trasbordo del petrolio dalla nave ai serbatoi a terra (non hanno ancora inventato un petrolio che da solo si autoscarica e autostocca). Poi ci sono quelli che lo trasportano via gomma o via ferrovia in altri luoghi. Oltre a ciò, vi son anche delle persone che si occupano della trasformazione del petrolio in altri prodotti quali benzina o materie plastiche.

    So che questa cosa forse ti sfugge, ma si chiama “indotto”.

    Non ti sento preparatissima per fare la responsabile delle relazioni esterne del porto: forse potresti fare la caposcalo, ovviamente con cartello rosso per le petroliere, che potremo allegramente mandare a Capodistria, Fiume o Venezia.

    Tutto ovviamente nel segno del rilancio dell’attività, ricordando che l’obiettivo è sempre quello di riportarsi ai livelli del 1913.

    Tu e gli altri due siete un grande team.

    L.

  11. arlon ha detto:

    Considerando anche la question del petrolio, considero FONDAMENTAL per el porto de TS la seguente domanda:

    Quai xe i traffici che porta più richeza sul territorio?
    A ocio dubito che sia el petrolio, ma va a saver.

    In qualsiasi caso, urgi una risposta con dati.

  12. Luigi (veneziano) ha detto:

    La risposta che posso darti è che per il porto di Trieste è FONDAMENTALE il traffico di petrolio.

    Mi sfugge poi perché dovrebbe essere più redditizio scaricare una nave container di giocattoli cinesi che vanno in Germania piuttosto che una petroliera.

    Qual è la logica che fa dire che il container renda di più del petrolio?

    L.

  13. effebi ha detto:

    http://trieste.bora.la/2009/11/20/porto-di-trieste-rinnovato-collegamento-ferroviario-con-la-germania/

    solo per chi vedi el bicer mezo pien, astenersi perditempo e antitajani.

  14. arlon ha detto:

    Luigi: iera una domanda, e in quanto tale verta a tute le risposte.

    E sottoscrivo la tua domanda.
    Nisun che sa?

    @ effebi: i antitajani diria “bon che xe i tedeschi, se spetemo trenitalia..”

  15. effebi ha detto:

    e chiaro…! dovessimo portarghe i pacheti casa per casa…. come no ghe gavevo pensado…

  16. lànfur ha detto:

    effebi sei veramente una sagoma!

    Per quanto riguarda la movimentazione dei rimorchi, unica parte dei tir che salira’ sui convogli ferroviari, sara’ gestita da Parisi, il terminalista che ha in concessione il Molo VI.

    Abbi almeno l’accortezza di leggerti le altre notizie sulla pagina principale (Crisi: alla Francesco Parisi tutti i dipendenti sono in part-time. E lo Stato latita).
    L’antiitalianismo potrebbe nutrirsi anche delle tue affermazioni contraddittorie fatte sulla pelle dei lavoratori.
    Buona lettura.

  17. Marcus ha detto:

    Ma con tutti sti traffici e numeri, per quanto me risulta co vedo svodo de navi el golfo, vuol dir a ocio nudo che IL PORTO NO FUNZIONA!

    Poi me risulta che Parisi metti in cassaintegrazione 28 dipendenti.

    E ancora, se xe vero che nel 1913 il porto fazeva transitar quasi 11 mil. de tonnelate, vuol dir che de corsa dovemo tornar a quei tempi perché quell numero comprendi solo merci varie e solo el territorio de Porto Vecio e tralascia el traffico petrolio e container che tra l’altro come dixi Marisa no porta ne soldi ne lavor per la gente.

    Luigi te son come tutti i taliani, boni de far numeri insensati per decenni e poi pianzer per 2 giorni sul Piccolo, che tutto xe finido per colpa de qualchidun che sta de qualche parte nel mondo, magari Korea o Germania ecc., i quali xe stai vantaggiadi perché i triestini iera magari fannulloni.

    Con permesso, son tutte BALLE e fumo in tei oci I TALIANI COL LORO SISTEMA CORROTTO GA RIDOTTO EL NOSTRO PORTO E CANTIERISTICA IN UN UNA PATTUMIERA (vedi IRI dal 1933 in poi) che i operatori de tutto il mondo evita e che no da lavor a nissun de ste parti (neanche a lori stessi).

    Voio proprio veder co torna la gestion triestina autoctona se sto porto ancora no funziona.

    sul link seguente podè legger de quando che xe incominciado el declino della più grande risorsa economica de Trieste. IL NOSTRO PORTO!!!!

    http://www.ilmondodegliarchivi.org/detail/articleid/694/parentchannel/101/title/Il_porto_di_Trieste_attraverso_le_carte_dell_Archivio_di_Stato.html

  18. effebi ha detto:

    “Voio proprio veder co torna la gestion triestina autoctona se sto porto ancora no funziona”

    anche mi voio veder, anzi me domando perchè i triestini autoctoni (!?) no se da na mossa e no ciapa in man, forsi i xe a barcola a ciapar sol…

    (ma Parisi… xe tedesco ?)

  19. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ arlon

    Allora: il calcolo dei ricavi per le navi è molto complesso: il ricavo medio lordo per una petroliera di 200.000 tonnellate è di circa 50/55 milioni di Euro, mentre il ricavo di una nave container dipende dalla merce che si trasporta, dal tipo, dalla grandezza della nave e dal tipo di container.

    Per quanto riguarda il ricavo del porto e delle ditte di carico/scarico, il costo d’attracco dipende dal tonnellaggio della nave, dai giorni di sosta e dal tipo di attività richiesta: carico/scarico o altro.

    Ci sono poi gli eventuali ricavi indiretti: una nave può aver bisogno di rifornimenti o di riparazioni varie.

    La filiera successiva dipende anch’essa dal tipo di merce.

    Se si tratta di materiale grezzo o semilavorato che poi dovrà essere lavorato in loco, allora ovviamente l’indotto è molto maggiore, mentre se si tratta semplicemente di merce in transito (l’esempio sciocco che ho fatto prima del container di giocattoli cinesi che deve andare in Germania) il lavoro per l’indotto è molto minore.

    In definitiva, non esiste una risposta secca e univoca alla tua domanda.

    Di conseguenza, tutte le ipotesi sul minor indotto di una petroliera rispetto ad una nave portacontainer sono campate in aria.

    Per approfondire l’argomento, vedi qui: http://www.bancaditalia.it/statistiche/rapp_estero/altre_stat/trasporti/documenti/indagine-trasporti08.pdf

    Luigi (veneziano)

  20. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Marcus

    Ci dovrebbe essere un limite allo sparare boiate.

    Affermare per esempio che una petroliera non porti lavoro e ricavi è una boiata, che dimostra la tua completa non conoscenza di come lavora un porto.

    Ragionare poi come fai tu, e cioè con le statistiche “a vista”, è semplicemente ri-di-co-lo.

    L.

  21. effebi ha detto:

    go trovado lavor per i “autoctoni triestini” che , inanto che i speta de ver in man el porto locale i pol dedicarse a quel de capodistria, genova, barcelona….

    Nel primo trimestre di quest’anno il traffico nel porto di Capodistria è diminuito del 9%

    Lo scalo sloveno ha movimentato 3.712.353 tonnellate di merci
    Nel primo trimestre del 2009 il porto di Capodistria ha movimentato 3.712.353 tonnellate di merci, con una flessione del 9% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno…..

    In settembre il traffico nel porto di Genova è diminuito del 19,1%

    Nei primi nove mesi del 2009 la flessione è stata del 14,8%
    Lo scorso settembre il traffico nel porto di Genova è diminuito del 19,1% attestandosi a 3,7 milioni di tonnellate di merci rispetto a 4,6 milioni di tonnellate nel settembre 2008. In calo i volumi in tutti i comparti merceologici. …

    Lo scorso mese il traffico nel porto di Barcellona è diminuito del 13%

    Nuovo tonfo dei container (-30%)
    Lo scorso mese il traffico delle merci nel porto di Barcellona è ammontato ad oltre 3,3 milioni di tonnellate, con un calo del 13% rispetto al settembre 2008. La flessione è stata generata dal forte decremento dei traffici di merci varie e di rinfuse secche. Nel primo comparto il volume complessivo si è attestato a 2,1 milioni di tonnellate (-22%), di cui 1,4 milioni di tonnellate di merci …..

    (continua…)

  22. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ effebi

    Tien sempre conto che la colpa xe dei porchi ‘taliani.

    L.

  23. effebi ha detto:

    e…. i ga bombardà barcelona, invaso lubiana, capodistria no me ricordo… ma sicuro qualcossa… ah si i ga tirà su quei orendi palazeti in stile veneto… che desso no xe posto per far piazal machine o qualche casinò.

  24. jacum ha detto:

    gigi el venesian e le sue statistiche.

    grassie per le informazioni ma dove te le gà trovade?

    mi vedo che a trieste nel 2007 il traffico xe stà de 37449 mila ton.

    le quote de mercato talian per trieste xe stade de 6.2%
    contro un genova 10.6%
    livorno 22.3
    motefalfone 18.7
    milazzo 19.9
    taranto 23.2%
    ….

    te ripeto le statistiche ufficiali della regione (invetata) fvg:

    nel 2002 le migliaia de tonellate jera 47.173,863de cui ojo 35.559,558 mT
    quindi la diferenza xe 11.614,305mT

    nel 2003 le mT jera
    45.997,868 mT cui ojo 35.730,752mT
    la diferenza xe 10.267,116mT

    sti numeri parla ciaro!!!

    grassie marcus per lo sforzo che te fa per contrastar sti propangadori taliani.

  25. Marcus ha detto:

    @Jacum
    Non ce di chè!

    @Gigi (taleban)
    ma come te se permetti de dir “Tien sempre conto che la colpa xe dei porchi ‘taliani.”?

    Allora co mi scrivo:
    “Con permesso, son tutte BALLE e fumo in tei oci I TALIANI COL LORO SISTEMA CORROTTO GA RIDOTTO EL NOSTRO PORTO E CANTIERISTICA IN UN UNA PATTUMIERA (vedi IRI dal 1933 in poi) che i operatori de tutto il mondo evita e che no da lavor a nissun de ste parti (neanche a lori stessi).”

    questo vol dir, no che i taliani son come tu affermi dei “PORCHI” ma bensì il loro “SISTEMA CORROTTO GA RIDOTTO EL NOSTRO PORTO E CANTIERISTICA IN UN UNA PATTUMIERA (vedi IRI dal 1933 in poi)”.

    Caro Gigi te sa la differenza tra un sistema e un’ etnia?

    Se no te la sà xe mejo che te stacchi de scriver poiché i lettori pol fraintender e ciò infastidisci no solo me che son triestin de etnia taliana, ma anche altri lettori taliani.

    Quell che me meraviglia de ti, che te vol far l’ ufficiale talebano italiano degli alpini, e no te se ga accorto che tutti gli italiani sanno che l’IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale) xe de quando il xe nato nel 1933, un buco nero per lo stato italiano e questo lo sarà probabilmente perché il xe CORROTTO, cito solo l’ultimo caso che iera ALITALIA.

    Credimi ai lettori no piazi discuter con ballisti che cerca de sconderse drio numeri più o meno inventadi per aparir molto intelletto.

    Ricordite che noialtri vedemo che il golfo xe svodo de navi e lavor e savemo che da quando xe subentrata l’Italia nella sua direzione nel 1955, son stadi mandati a casa più de 3000 dipendenti della compagnia portual e che oggi nella maggior parte del porto xe pantigane e gatti a randaggio che se da la buonanotte.

  26. Luigi (veneziano) ha detto:

    Jacum mi domanda dove si trovano le statistiche del porto di Trieste… roba da farsi cadere le braccia!

    Hai provato per esempio a guardare la sezione “statistiche” del sito del porto?

    http://www.porto.trieste.it/

    Marcus invece passa il tempo a guardare il mare col computer a fianco.

    Lo immagino lì, sulla sua sedia a sdraio col plaid sulle ginocchia a contare le navi tutto il giorno smoccolando ogni due per tre.

    Poi arriva la minestrina della sera, un bel Prozac e tutti a nanna.

    L.

  27. jacum ha detto:

    gigi te son proprio un provocator!!

    mi chiedevo dove te ciolevi quei numeri che te ga ben che ben esposto con tanto de prexa pel cul de mi e marcus!!!

    te son un cogo per caxo?

    perchè come te ziri ti la fritaja no la zira nisun!!!

  28. jacum ha detto:

    gigi el venesian,

    varda qua http://www.hafen-hamburg.de/de/content/weltcontainerumschlag

    e poi giudicà ti gli andamenti annuali per trieste.

    e saria anche mejo se te xe fazezi anche un do calcoli per venetig.

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