18 Novembre 2009

7 milioni di euro per trasformare l’ex Macello in centro culturale

Riparte l’iter che porterà a restituire alla città l’edificio dell’ex macello comunale, il complesso progettato negli anni ’20 che sorge in via Sabbadini, tra porta Grazzano e il quartiere di SanRocco.
La giunta comunale di Udine ha dato il via libera al progetto definitivo di ristrutturazione del complesso per realizzare un Centro polifunzionale per attività sociali e culturali. La delibera permetterà ora all’amministrazione comunale di accendere il mutuo per coprire una parte delle spese e dovrà passare in consiglio comunale.

L’intervento prevede il restauro e l’adeguamento strutturale dei fabbricati presenti nell’area, che sono stati divisi in sei aree funzionali: musicale e di intrattenimento, culturale, didattica per bambini, associativa, servizi al pubblico, spazi tecnici e impianti e che complessivamente riguardano oltre 5 mila 300 metri quadri di superficie. Per quanto riguarda l’area musicale e di intrattenimento il progetto prevede una sala concerti di 610 mila metri quadri e una sala prove e di registrazione (333 metri quadri). Anche l’area culturale è divisa in due sezioni: una sala per spettacoli teatrali (930 metri quadri) e uno spazio espositivo (333 metri quadri). In mezzo ai due edifici principali troverà poi spazio il bar e il giardino d’inverno, collegati all’ingresso e al portico e, attraverso una struttura leggera di collegamento, al foyer da un lato e al guardaroba e ai servizi igienici dall’altro. Notevole lo spazio a disposizione di bambini e genitori: 886 metri quadri destinati a spazio ludico-ricreativo. A fianco, troveranno spazio anche un caffè e un ristorante (447 metri quadri) e uno spazio per un ristorante (217 metri quadri).

La spesa complessiva ammonta a 7 milioni 17 mila euro, dei quali 5 milioni 641 mila euro per i lavori veri e proprio, a cui vanno aggiunti un milione 321 mila euro di somme a disposizione dell’amministrazione (rilievi, allacciamenti, commissioni, tasse, ecc.), 37 mila euro di oneri per la sicurezza e 17 mila euro di incentivo ex legge 109/94. Della spesa prevista, 5 milioni 680 mila euro sono stati messi a disposizione dalla Regione, mentre il restante un milione 217 mila è carico del Comune, che dopo il via libera della Giunta accenderà il mutuo.

Il progetto definitivo prevede la riduzione delle aree di intervento e della dotazione impiantistica. Rispetto al progetto preliminare, infatti, sono state stralciate alcune opere, per mancanza di fondi, che ora l’amministrazione comunale sta cercano di ottenere partecipando ad un progetto europeo che finanzia progetti di recupero di archeologia industriale. Il progetto definitivo quindi non prevede il restauro delle due palazzine (ex palazzo dell’amministrazione ed ex portineria e alloggio custode) poste a fianco dell’ingresso (una delle due era già stata stralciata in sede di concorso per mancanza di fondi). Inoltre sono state eliminate le opere per la sosta di cicli e motocicli, mentre in tutti gli edifici sarà realizzata soltanto la predisposizione per le rete dati, telefonia e per l’impianto intrusione.

La variante, invece, comporterà alcune modifiche al vecchio piano particolareggiato che permetteranno di tutelare l’area verde e le altezze degli edifici, visto che tutto il complesso . è vincolato dalla Soprintendenza. Il vecchio piano particolareggiato dell’area, risalente gli anni ’80, prevedeva infatti sia un ingresso viario e un parcheggio all’interno dell’area verde, entro il muro di cinta dell’area sia la possibilità di costruire nuovi edifici con altezze variabili dai 6 ai 12 metri. Con questa variante queste due possibilità scompaiono: dunque niente più parcheggi al posto dell’area verde e niente più edifici con un altezza che può arrivare a 12 metri. L’area verde resterà al suo posto e gli unici nuovi edifici previsti sono volumi di collegamento molto leggeri, in vetro e ferro, per unire i tre edifici al centro dell’area dell’ex macello.

Il progetto di recupero dell'ex macello di Udine

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