16 Novembre 2009

Via Rastello rimessa a nuovo. Le foto e le soste vietate

rastello3Via Rastello messa a nuovo. Sono stati completati i lavori di riqualificazione della via: un intervento atteso da anni, viste le disastrate condizioni di un’area che potrebbe essere il fiore all’occhiello del centro storico di Gorizia. E forse lo diventerà.
Finito l’intervento di pavimentazione, che ha ricompreso anche la sistemazione di via Cocevia, è stata posizionata anche la fontanella che sancisce la conclusione del cantiere. Tutto ciò mentre già si sprecano le automobile posteggiate in divieto, a garantire l’arredo urbano dell’area.
Le foto sono state scattate ieri attorno alle 13.
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21 commenti a Via Rastello rimessa a nuovo. Le foto e le soste vietate

  1. Puggia ha detto:

    ma una foto del nuovo locale di via rastello??????

  2. francesco ha detto:

    la tolleranza dei vigili urbani forse era giustificata prima quando erano i lavori in corso e posteggiavano anche i adetti al lavoro,oggi non è più tollerabile le regole devono valere per tutti,sopratutto per quei automobilisti maleducati che posteggiano sopra i marciapiedi in piazza Cavour,ma abbiamo già segnalato e anche fotografato mà non è sucesso niente,non so cosa pensare vi lascio a voi lettori le vostre interpetrazioni,comunque questo non succede a Nova Gorica saranno forse più educati di noi? o forse noi interpretiamo la democrazia a nostro uso e consumo?francesco.

  3. cristina ha detto:

    Quando si tratta di traffico, tutti sono più educati di noi. Mi dispiace ma è la verità. E non dimenticare che polizia, vigili urbani e carabinieri dopo tutto sono degli italiani, e il loro limite di tolleranza, così come il loro comportamento, non si discosta da quello della massa. A onor del vero in questo caso i più corretti si son sempre dimostrati i vigili. Quante volte ho visto auto di polizia è carabinieri parcheggiate nei posti più assurdi per la pausa caffè… E per non smentirmi – 😉 – devo aggiungere: spesso, troppo spesso, con il motore acceso!!!

  4. cristina ha detto:

    Permettetemi di aggiungere che le vie ora sono bellissime. Speriamo che i commercianti che si ritrovano quasi per caso in una posizione così bella facciano qualcosa per meritarselo e non sperino di andare avanti per forza d’inerzia…

  5. etabeta ha detto:

    “Speriamo che i commercianti che si ritrovano quasi per caso in una posizione così bella facciano qualcosa per meritarselo e non sperino di andare avanti per forza d’inerzia…”

    Concordo con quanto detto da Cristina.

    Ma le foto delle auto in sosta sono forse in piazza Cavour?
    Coreggetemi se sbaglio….

  6. Redazione Gorizia ha detto:

    Sì, sono in piazza Cavour, all’imbocco di via Rastello

  7. Guerrilla Bob ha detto:

    Lato comico.
    Avete visto dove c’è la “fontanella”? Sbaglio o per terra hanno fatto una sorta di helipad per l’apparato uro-genitale femminile? 🙂 L’hanno stilizzata in modo direi perfetto… Hanno quasi superato il “Margherita” (locale sloveno vicino al confine). Complimenti. Magari i messaggi subliminali faranno da attrattiva per questa via del commercio.
    Via del commercio? 20 metri di strada con tre negozi che vendono ragnatele… Ma smettiamola…

  8. abc ha detto:

    E pensare che c’è qualcuno che propone di ricoprire via Rastello con una tettoia trasparente per “incrementare” i commerci.
    Come se non bastassero l’ascensore e il tapis roulant, tonnellate di ferraglia in movimento per non traportare nessuno.

    In merito alla foto 2, mi domando se sono fuori posto le autovetture oppure il segnale di divieto di sosta. Se qualcuno mi spiega cosa intralciano quelle macchine.

    In merito alla foto 3, mi domando cosa peggiora sulla destra se si cambia la disposizione dei posti per i parcheggi a spina di pesce anzichè a fila indiana in modo da ottenere maggiore capienza.

    Spero inoltre che vengano ricollocati i parcheggi in piazza sant’Antonio. Altrimenti temo che anche i negozi di questa zona faranno la fine di quelli di piazza Vittoria.

  9. era ha detto:

    Perdonami abc, il punto, secondo me, è che lì le macchine non ci dovrebbero proprio essere. In ogni centro storico decente le automobili non ci sono! Sono brutte! E finiamola con la storia che i centri chiusi ammazzano il commercio: vai a vedere via San Nicolò a Trieste e poi dimmi.

  10. alpino ha detto:

    premetto che non capisco proprio il fastidio generato da quelle auto, seconda cosa c’è sempre da lamentarsi anche per le fesserie più piccole (viva il tempo da perdere) basta andare in una città per capire che queste sono qusquiglie, terza cosa..basta co sta Nova Gorica e Slovenia..in ogni post non si fa altro che parlare di Slovenia, Nova Gorica..ma se vi fa schifo Gorizia andate di là a vivere…poi il paragone con Nova Gorica non c’azzecca nemmeno lontano un kilometro…è una città nata nel 1947 fatta con la squadretta a pianta quadrangolare..mi volete spiegare dove hanno loro i portici, il centro storico, le vie strette dell’antico borgo o forse si faceva riferimento all’educazione di coloro che parcheggiano davanti al Perla, tutti belli a pettine ordinati….ma siete mai stati nel traffico di Milano, di Roma, di Vicenza o anche della piccola Trieste? queste sono fregnacce, per 4 macchine sotto il muro probabilmente di residenti montate su un polveron..

  11. alessandra :-) ha detto:

    Mi permetto di contestare le auto posteggiate lì nella foto: se c’è il divieto di sosta, che divieto sia. Condivido il primo post di Cristina, contesto il secondo (… i commercianti che si ritrovano quasi per caso in una posizione così bella facciano qualcosa per meritarselo e non sperino di andare avanti per forza d’inerzia…) perché forse Cristina è giovane e non ha visto com’era via Rastello tanti anni fa (nel boom dei compratori d’oltre confine!!!) e di come pian piano sia stata restaurata casa per casa proprio a cominciare dai commercianti, che hanno investito in questa loro via credendoci. Chi non l’ha fatto se n’è andato. Ma mi permetto anche di contestare le “ragnatele”: per troppi anni questa via è rimasta inagibile a causa dei lavori, credo ci vorranno altri anni, e una situazione economica nazionale più stabile, perché il commercio si animi come un tempo. Non sarà facile, ma bisogna tenere duro, loro lo sanno. I miei auguri più sinceri ai commercianti di via Rastello. Mi permetto anche di contestare con forza i soliti commenti, recriminazioni, contestazioni verso i nostri vicini sloveni: sarebbe ora di finirla, no? Così dimostrate solo che la vostra testa in cinquanta, settanta, cent’anni non è cambiata affatto. Il resto del mondo migliora e qui qualcuno non ce la fa proprio. Peccato, però. Si perdono un sacco di cose belle, di qua e di là. La condivisione. Quello per cui un bambino gioisce di ogni scoperta e corre a mostrarla a chi lo ama. E che mostra anche quel che gli causa dolore. Mantenendo questa purezza di condivisione, non ci sarebbero fraintendimenti né ostacoli tra di noi. Ciao, un abbraccio fraterno a tutti.

  12. alessandra :-) ha detto:

    Uhmmm, dimenticavo… l’unica cosa che non mi piace è la fioriera, mi sembra di stile contemporaneo, piazzata lì in mezzo, con pianta non endemica, che non c’entra molto con il contesto storico… ma so che non l’avrà notato nessuno 🙁

  13. stefano ha detto:

    Se sullo specifico di via Rastello si volesse ipotizzare solo una sosta di carico/scarico merci operativo potrei anche concordare, anche solo per la larghezza ridotta della via. Resto perplesso di fronte all’odio per le 4ruote ed alla contemporanea indignazione qualora FIAT parli di licenziamenti o delocalizzazioni per la produzione. Anche la solidarietà ai benzinai mi appare incongruente. Le auto ci sono, non possiamo nasconderle sotto il tappeto. Razionalizzarne il posizionamento è un dovere, demonizzarle è sciocco.

  14. alpino ha detto:

    @alessandra: stiamo parlando di parcheggi e tanta filosofia non serve, non si demonizza il vicino sloveno ma non serve chiamarlo in causa anche per decidere se magnar gnocchi o crauti.

    Tornando al discorso commercianti…quale tipologia di attività potrebbe aprire in una via, bella ok, ma imbucata priva di parcheggi? le piccole botteghe hanno fatto il loro tempo, il fruttivendolo o l’alimentari “bastardo” che tiene prezzi folli approfittando delle vecchiette che non possono andare altrove hanno terminato di esistere…è inutile che creiamo un salottino per metterci i soliti negozi de “straze” o de “strafanici” come le drogherie…a 10 km da qua c’è l’Ikea ci sono i centri commerciali volenti o dolenti la gente se ne va la a fare acqusiti…va da Pittarello a comperare le scarpe…se la via deve rinascere è necessario dare vita ad un commercio nuovo non ancora presente in città: non abbiamo più un autoricambi ed accessori fornito, abbiamo praticamente un solo negozio di elettronica “caro come el velen” abbastanza ampio, non abbiamo una clinica con ricovero, tac, apparecchi diagnostici per i nostri animali domestici, quante altre cose non abbiamo a Gorizia, l’unica città che pensava di sopravvivere con el vecio che vendi el pan a 6 euro al kilo, la vecia che vendi bottoni e mudande..come verificatosi per la zona industriale ahimè la nostra città manca di una classe “quella imprenditoriale” formatasi grazie alle capacità di creare e di vendere, la nostra economia si è sempre basata sulla Ex Jugoslavia…aspettavamo loro per vendere o andavamo di là per comperare o fare affari..ora che anche loro hanno quasi tutto siamo rimasti fregati..e spetta ai giovani dare un calcio nel culo alla generazione di attuali cinquantenni e sessantenni goriziani che ci hanno portato a questo e che ora se ne stanno nei baretti a bere sprizzeti tranquilli perchè tanto la pensione per loro è vicina ed i goriziani giovani quelli con idee se ne sono andati..compreso me…che tristezza :.-(

  15. Morgan ha detto:

    E parcheggiate in casa rossa e fatevi una bella passeggiata, no?

  16. sigh! ha detto:

    Morgan, forse alpino ha fatto troppe scalate e ora è stanco… E le scarpe comprate da Pittarello, si sa, a far lunghe camminate non sono proprio adatte 😉 E neanche di buon pane se ne intende, a quanto pare. Scusate il tono nostalgico, ma quando diversi anni fa me ne sono andata da Gorizia, una delle cose che mi mancavano di più era il profumo del pane del panificio sotto casa. Ma qualche anno dopo era diventato ricordo anche a Gorizia. Ora spesso faccio i salti mortali per andar da quel “vecio” sotto il castello, se non altro per il valore aggiunto del profumo con cui, grazie al suo nobile mestiere, ancora riempie la via.
    Era, con il tuo senso estetico sei troppo avanti: vallo a spiegare tu ad abc che delle macchine davanti ai portici, anche se non intralciano, sono una bestemmia. Probabilmente non capirebbe. Vorrei poi rispondere ad Alessandra, di cui comunque apprezzo le intelligenti osservazioni: io non mi sono mai fermata davanti ai cantieri di via Rastello, e se avevo bisogno ad esempio di qualche capo sportivo, andavo lì a colpo sicuro. Ma ti assicuro che ho avuto delle esperienze allucinanti: un giorno sono entrata, non per la prima volta, in un negozio di quelli storici che – vedi panificio – mi piace pensare di supportare con i miei acquisti anche per il significato storico e simbolico che hanno. Sono stata trattata senza la minima cortesia – dopo che mi è stato mostrato uno, dico un paio di guanti, e ti assicuro che lì non rimetterò piede. In un negozio attiguo la titolare, da me disturbata mentre fumava sull’uscio, ha dovuto dire spazientita all’amica (?) al cellulare che “me tocca smetter, go gente. Se me movo te ciamo dopo”. E via dicendo… Non si può generalizzare, d’accordo. Ma a volte il livello è davvero infimo.

  17. alpino ha detto:

    @ sigh..
    eh si sai la stanchezze delle mie camminate semmai, visto che gli alpini camminano in montagna e le scalate le fanno gli alpinisti, sono lieto tu abbia un ricordo del panificio sotto casa stile “mulino bianco” un po’ nostalgico ma ovviamente non sarà dato dal fatto che era il miglior panificio di Gorizia, ma soprattutto perchè probabilmente te ghe abitavi sora e me par ovvio che sentivi l’odor..mi stavo li dei pompieri e sentivo le sirene..chi sta sora del Corno senti altro…ergo al di la dei profumi e delle nostalgie che l’avanzare dell’età rendono sempre dolci ricordi, ritengo che serva una riqualificazione “Utile” e non “Inutili” botteghette…
    Grazie a Dio son buongustaio e di pane me ne intendo, certo non mi faccio un problema per numero 8 auto parcheggiate in quella posizione senza dar fastidio a nessuno (la 156 grigia appare 2 volte ma è la stessa auto) insomma bisogna per forza “rugnar” per ogni cosa..secondo me è qualcosa di tipico del cinquantenne o prossimo (di cui argomentai sopra) che annoiato, stanco, si trasforma nella classica “baba” ovvero curioso lettore del Piccolo, critico nei confronti di tutto e di tutti pronto a protestare anche per il colore dei fiori delle aiuole..insomma i classici goriziani che no ga niente da far…che fanno capannello lungo il corso alle 10 con il giornale sottobraccio e commentano..commentano ..commentano

  18. canebestia ha detto:

    @ morgan: mettici la tua di auto in casa rossa di notte!!! (poi ci sai dire)

  19. abc ha detto:

    @ era

    “In ogni centro storico decente le macchine non ci sono”, ok. Ma piazza Cavour è l’unica via di transito sufficientemente larga da e per il borgo castello, le automobili passeranno da lì ancora a lungo. Poi da questa piazza passa anche il traffico fra il centro e la Casarossa. Si può chiudere anche quello, dopo che è stata chiusa la galleria Bombi, la quale non ha nemmeno un secolo di vita. Tu dirai che passare non è la stessa cosa che fermarsi, ok. Io credo anche che, se in piazza s.Antonio rifacessero i parcheggi, almeno speriamo lato castello, dove toglierebbero la visuale alla sola muraglia, forse si decongestionerebbe anche la situazione in piazza Cavour. Ma basterebbe anche riaprire una buona volta via Rabatta che, assieme a via Lantieri, è da troppo tempo chiusa (alla faccia della tanto decantata celerità dei lavori): molte di quelle automobili potrebbero parcheggiare in piazza Duomo o nei paraggi.

    @ sigh

    non credo di essere indietro se ho auspicato la ricollocazione di parcheggi in piazza sant’Antonio.
    Anche a me piacerebbe che non ci fossero macchine davanti agli archi, ma, come ho spiegato qui sopra, in piazza Cavour che è proprio ai piedi del colle abitato del castello, traffico ci sarà ancora a lungo. E poi la macchina sulla destra della foto 3 è parcheggiata (quasi) regolarmente, pure quella sarebbe una bestemmia.

  20. alpino ha detto:

    il problema nasce dalla mancata sovrapposizione del centro storico di Gorizia con il centro vitale di Gorizia, in moltissime città il centro storico è pedonale ma anche sede delle attività e negozi più prestigiosi della città, luogo di incontro e delle passeggiate del sabato pomeriggio….tutto questo non ha nulla a che vedere con via Rastello che anzi nella collettività viene vista come periferica “Va su in via rastel” “go de andar fin via rastel”…questa mancata sovrapposizione attuatasi negli anni ci porta alla situazione di oggi…la via era frequentata quasi esclusivamente da acquirenti d’oltre confine e gioco forza i negoziante regolavano la loro attività in funzione di questo. Ad oggi avere un’attività commerciale a Gorizia significa fare la fame, averla nella zona di via Rastello o Questura..significa chiudere dopo due giorni d’apertura..Se limitiamo transito e parcheggio diciamo addio alla possibilità di vederla rivivere..da p.zza Vittoria a via rastello fino alla pizzeria lampione sono vie per lo più di transito che oramai fanno parte del dimenticatoio cittdino..le frequenti solo per andar oltre confine morta li

  21. abc ha detto:

    Gorizia ha avuto uno sviluppo urbanistico alquanto “disorientato”, ma non per colpa sua.
    La prima città medioevale si è espansa sotto il castello fino all’attuale via Morelli. Poi nel 1860 con l’apertura della ferrovia meridionale si è sviluppata verso la Stazione centrale e il nuovo ponte (attuale “8 agosto”).
    Quindi con la chiusura del confine e l’arrivo degli esuli, verso la Campagnuzza.
    Poi, con l’ arrivo degli acquirenti jugoslavi, di nuovo sulla direttrice Piazza Sant’Antronio-via Rastello-via Carducci.
    Ora il centro forse si trova fra Corso Italia e corso Verdi, grosso modo fra il palazzo della Provincia e quello della Posta Centrale e forse mai si unificherà con quello di Nova Gorica, troppo distante.
    Da notare che la Casarossa, che serviva per valicare la cortina di ferro, ora serve per andare da via Marconi alla adiacente piazza Duomo. E poi ci si meraviglia se qualche “bestemmiatore” deturpa momentaneamente le bellezze architettoniche di piazza Cavour.

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