Trieste Venuto nel capoluogo giuliano per ritirare una laurea honoris causa in International Business conferitagli dalla MIB School of Management, Paolo Scaroni ha definito “logico” il progetto del rigassificatore di Zaule. L’amministratore delegato dell’ENI ha spiegato: ”Fare un rigassificatore a Trieste, ovvero nel Nord Italia, è una cosa logica perché il 70% del gas nel nostro Paese viene utilizzato nelle Regioni del Nord Italia”. E, in aggiunta, ha affermato: “Ormai di rigassificatori in Europa e Italia ce n’è più d’uno e di progetti per realizzarne di nuovi ce ne sono molti”.
Intanto continua l’attività degli ambientalisti per impedire che l’impianto venga costruito nel porto di Trieste. L’associazione Greenaction Trasnational,
presieduta da Roberto Giurastante, ha presentato al Tar (Tribunale Amministrativo Regionale) per il Friuli Venezia Giulia un ricorso contro il progetto del rigassificatore. Fonte interne all’associazione ambientalista chiariscono l’oggetto dell’impugnazione: ”E’ da considerarsi illegittimo il parere favorevole dato al progetto dalla Commissione di Via (Valutazione d’impatto ambientale) del ministero dell’Ambiente”.
+++ Rigassificatore: anche Wwf e Legambiente ricorrono al Tar
“è una cosa logica perché il 70% del gas nel nostro Paese viene utilizzato nelle Regioni del Nord Italia”
nel nord utilizzemo anche el gabinetto ma alla materia prima ghe pensemo noi, senza che vegni un del eni per…. 🙂
scaroni el ga roazon, xe una logica de drio…
quela de far bori!
con questa logica xe ovio a tuti che eni gavera’ un suo ritorno.
ma con i acordi recenti russo-sloveni su south steram che prevedi de portar el gas fin monfalcon tramite gasdotto tuta sta pantomina sul rigassificator che fine farà ?