10 Novembre 2009

“De Andrè canta De Andrè” fa tappa a Pordenone

“Ed arrivò un bambino con le mani in tasca ed un oceano verde dietro le spalle”, questa frase tratta dal brano Oceano di Fabrizio De Andrè, sembra quasi descrivere il figlio Cristano pronto a salire sul palcoscenico. Certo Cristiano non è un bambino, ma di certo si propone con umiltà al suo pubblico e altrettanto certa è l’immensa eredità di suo padre, che il giovane De Andrè si porta dentro. “Oceano” sarà uno dei brani previsti nella scaletta del concerto “Da Andrè canta De Andrè” del 13 novembre a Pordenone.

Cristiano De André, polistrumentista, compositore, cantautore, scava nelle pieghe del repertorio di Faber e parte per un tour che è un viaggio meraviglioso fra le canzoni che hanno consegnato alla storia della musica e della letteratura italiana il nome di De André.

Verrà riproposto anche Amico Fragile, dove Faber sceglie “Pensavo è bello che dove finiscono le mie dita debba in qualche modo incominciare una chitarra” per definirsi, un flusso di coscienza ispiratissimo e stra-autobiografico.

Noto per la sua sensibilità e per l’attinenza a volgere lo sguardo sulle persone spesso ai margini della società, ha raccontato alcune storie che possono essere definite delle poesie. Ne dà un esempio con la sua dolcezza ne La Canzone di Marinella “e c’era il sole e avevi gli occhi belli lui ti baciò le labbra ed i capelli, c’era la luna e avevi gli occhi stanchi, lui pose la mano sui tuoi fianchi”.

Nonostante sia stato rapito insieme alla moglie, scontratosi con il fascismo fin dalla giovane età, travolto dalla contrapposizione tra cattolici e comunisti nel dopoguerra, Fabrizio De Andrè non ha mai esitato a schierarsi, a prendere una pozione ben precisa nella sua vita, ad avere amici di tutte le estrazioni culturali e sociali.

La sua volontà e i suoi pensieri, rivolti a tematiche soprattutto sociali, non mancano nei suoi testi “Sullo scandalo metallico di armi in uso e in disuso a guidare la colonna di dolore e di fumo che lascia le infinite battaglie al calar della sera la maggioranza sta la maggioranza sta recitando un rosario di ambizioni meschine di millenarie paure di inesauribili astuzie” come in Smisurata Preghiera.

Cristiano attraverso la sua conoscenza di Fabrizio come padre, intraprende un viaggio musicale sulle sue orme, ri-interpretandolo in un omaggio unico e personalissimo. Dopo un’estate all’insegna di continui sold out con folle entusiaste che lo hanno applaudito emozionate, dopo ad aver accolto una risposta non sempre favorevole dal pubblico, il 13 novembre Cristiano salirà sul palco di Pordenone per una tappa del tour “De Andrè canta De Andrè”.

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