8 Novembre 2009

Il flop del Parco del Mare: gli schei pubblici non salveranno Trieste – L’editoriale di Milič

A dispetto della crisi che succhia e succhierà voragini di denaro pubblico in interventi sociali, la leadership economica triestina non sa far altro che piangere il morto perchè mama no ghe meti i schei.

Il Piccolo di oggi, domenica, riporta le dichiarazioni di Antonio Paoletti, presidente della Camera dei Commercianti e degli altri imprenditori triestini, per cui il Parco del Mare «si farà comunque». Si farà anche senza le carrettate di soldi che Paoletti ha preteso dalla Regione come dovuti – e che Renzo Tondo ha giustamente negato. Paoletti non è pago di una mega intervista sul quotidiano locale ma fa comprare (qua coi soldi della Confcommercio) una paginona di pubblicità. Paoletti favoleggia di presunti ricavi fiscali per gli enti locali derivanti dal Parco del Mare. Sono ricavi fiscali tutti da provare. Come Bora.La ha raccontato, le stime sul numero di visitatori di Paoletti sono molto poco credibili e di conseguenza lo sono anche le sue stime sui ritorni per le casse degli enti pubblici locali.

Mentre il gioco di Paoletti è chiaro (punta alla nomination del centrodestra a sindaco nel 2011), non si vedono soluzioni politiche più interessanti a questa operazione di marketing personale. Il Pd suggerirebbe la crezione di un Centro Congressi come ‘alternativa’ e non si capisce dove possa mai portare un progetto del genere in termini di visibilità e incisività sui panorami euroregionale, italiano o globale.

Se mai possiamo attendere l’addavenì-rilancio di Trieste, evidentemente non sarà per mano di estemporanei e fumosi progetti che non solo gli enti pubblici ma anche gli imprenditori  reputano non rilevanti. Per esempio, Paoletti non si ricorda come fino a qualche tempo fa il suo Parco del Mare avrebbe dovuto godere di investimenti privati. Privati che sono scomparsi quando hanno avuto in mano le cifre economiche del progetto.

Non solo è il tempo di mirare gli investimenti pubblici su aziende innovative a livello regionale e globale. Soprattutto, è ora di smetterla di pensare e auspicare che qualche mega-investimento pubblico salverà Trieste.

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15 commenti a Il flop del Parco del Mare: gli schei pubblici non salveranno Trieste – L’editoriale di Milič

  1. jacum ha detto:

    come non esser d’accordo con l’articolo…

    sottolineo in piú che il sindaco Robert von Platz inveze de insister in sti mega progeti che xe difizili de realizar e difizilissimi de mantenir dopo che i entra in funzion, che el pensasi de piú a trieste come PORTO dato che lo gavemo za!!

    inveze de far rigasifigadori tav che costa un per de miliardi de neuro, e che xe ciaro a tuti che la popolasion no i li vol!, parché no se punta al potenziamento, restauro, rifacimento, mantenimento de quel che xe za?
    e parché no se fa un polo portual con koper per lo smistamento dele merci che vien su per l’adriatico per l’austri ungheria germania ed eu del est?

    volesi chieder a bora.la de far sul sito un referendum multiplo su cosa inteligentemente se pol far coi pochi bori che ghe xe per far diventar trieste autonoma sia aministrativamente che culturalmente:

    te vol el rigasifigador a zaule o nel golfo de trieste?
    te vol la tav che sbuxi mezo carso e che te porti a lubliana in 45 minuti?
    te vol l’aquario in centro citá o dove i lo volerá meter?
    te vol una partnership con koper per far diventar leader dello smistamento merci del nord adriatico?
    te vol rimeter i tram eletrici come che jera na volta in centro per far tornar trieste citá carateristica per invitar mejo i turisti a venir a trovarne?
    te vol un mejo raprexentar el polo de ricerca nel mondo e quindi un centro congresi come dio comanda e tuto quel che servi per dar una accoglienza e un benvenuto signorile?
    te vol rimeter man ai colegamenti feroviari che colega trieste con gorizia-udine, lubiana e koper-pola?

    e chissá quanti altri punti ne pol venir in a mente per contrastar von Platz e i fenomeni che tenta de governarne…

  2. arlon ha detto:

    El parco xe cocolo, i congressi xe utili (ma per quel saria za el carciotti e el silos, no?), le rive coi marciapie novi xe bastanza bele. Ne basta, per bon?

    La soluzion la gavemo soto man, la xe za meza-pronta e semo in teren fertile per mancanza de alternative.

    Me par a mi che sia queste do le robe de far con più forza posibile, anche con finanziamenti e agevolazioni publiche:

    1. – Insister sula ricerca e l’inovazion!!
    Parti intiere dela zona industrial – ma anche in periferia o in centro – pol esser votade a questo, nove aree de ricerca ga de cresser, no solo in Carso ma anche in cità.
    Far de la provincia un laboratorio interconnesso che scambia dati e informazioni, che collabora e cressi insieme.

    2. – Da questo ga de nasser nove aziende, spinoff, in grado de dir realmente qualcossa de novo. Queste va agevolade in tuti i modi!!
    (in Finlandia per esempio xe tanti modi per gaver affitti sociali a poco per qualche anno, benefici fiscali, etc)

    Trieste pol diventar grazie a un ragionamento de sto tipo un punto de riferimento europeo.

    Diventar un punto de atrazion per giovani con le idee, dal italia, dai paesi confinanti come dal altra parte del mondo, e – fondamentale – farli restar.

    Xe questo el miglior (se no l’unico?) modo per rinasser economicamente e no solo in una cità tropo statica; dado per scontado sto presupposto, el resto (vita citadina, eventi, etc) seguiria quasi automaticamente.

    (dal altro lato, me spetassi che el piano regolator del porto vignissi atuado, e che portassi cmq una richeza de base che sicuro mal no fa.)

  3. talponer ha detto:

    @jacum

    de la serie “no se pol”? 🙂

  4. jacum ha detto:

    el parco del mar xe cocolo ma costoxo nela realizazione e sopratuto nel mantenimento.

    preferiso un signor muxeo!!
    e qua gavemo cosa contar…..

    la rizerca pol eser uno dei punti de forza de trieste, ma non solo! el grande centro congresi come centro de avenimenti culturai sientifici e quantaltro.

    ma non solo sienza, mi penso anca al porto.
    svilupar la comunicazione su rotaia tra i due porti di trieste e koper e svilupar i porti per ricever più navi container e da crociera.

    penso ala zona de porto vecio, quanti ani e ani xe pasai e se lo vedi sempre cusì…
    e dal porto vecio fino a miramar una zona balneare pedonale con tuti i servizi e sopratuto neta, anzi de più!

    ridar un stilo austriaco a una cità in SEMI ABANDONO, cavar i lava colombi col porta cd e l’abeveratoio dei bovini, introdur più folclor, che no sia bandiere taliane…. ma per exempio i veci tram, invertir i nomi dele vie, cioè i veci nomi come primi e i nomi atuali in secondo pian. pensar a qualche festa triestin che pol eser de riciamo per i turisti. san nicolò va ben, ma dove xe el mercato che ga dà el nome antico ala cità…..

    lasar in paxe el carso con stravolgimenti teritoriali e svilupi industrialini…..e finalmente farlo parco naturalistico!

    introdur el bilinguismo nej cartej stradaj.

    cosa me servi un rigasifigador, se devo far el giro dei castelieri…

  5. enrico maria milic ha detto:

    aggiornamento:
    “Dalla Regione un milione per il Parco del Mare”
    http://trieste.bora.la/2009/11/10/dalla-regione-un-milione-per-il-parco-del-mare/

    non credo che questo contentino politico cambi la sostanza delle cose che ho scritto sopra.

    resta infatti l’impossibilità di mandare avanti il progetto ‘parco del mare’. resta soprattutto la voragine succhi-soldi pubblici che si aprirebbe, qualora qualcuno osasse far partire il progetto, scompariranno senza ritorno economico per i contribuenti, con scarsissimi ritorni concreti per trieste o il friuli venezia giulia.

  6. enrico maria milic ha detto:

    ha detto Tondo al Piccolo, in merito al milione di euro per Paoletti:

    «vogliamo avere certezze sulle condizioni che ci sono state presentate e che dovranno garantire la capacità dell’operazione di reggersi in piedi. A partire dalla reale partecipazione dei privati. Perché un concetto dev’essere chiaro: la Regione non fa economia, quella la fanno i privati che scelgono di investire».

    INOLTRE, TONDO E’ SCETTICO SULLA COLLOCAZIONE DEL PARCO DEL MARE SULLE RIVE:

    «È giusto lasciare accesa la speranza, come chiesto dal presidente Paoletti. Detto questo – continua il presidente andando al nocciolo della questione – io ho forti dubbi sulla localizzazione scelta per il Parco del mare. Mi sembra una soluzione estremamente sacrificata dal punto di vista dei parcheggi. Non sono un tecnico, ma penso non serva esserlo per capire che il successo di un’operazione come questa dipende dalla possibilità di far arrivare rapidamente e comodamente i visitatori, compresa la famigliola che si sposta con i bambini. Il sito attuale non consente di farlo. La soluzione migliore, a mio parere, sarebbe prevedere il Parco in Porto vecchio, un’area sicuramente più accessibile. Di questo, comunque, potremo discutere. »

  7. stefano ha detto:

    L’ho detto da subito che sto parco del mare (che poi sarebbe solo un grande acquario) non fa per noi. La promozione di quello di Genova era dovuta alle colombiadi e al giubileo, se ben ricordo, inoltre è situata in posizione super favorevole vicina a Mi, To, la Francia, e ben collegata a queste realtà. se già lì sono in difficoltà non so cosa accadrebbe da noi, senza un bacino così grosso di potenziali visitatori e SOPRATTUTTO senza collegamenti!

    Quindi, per Ts, in favore di qualsiasi candidatura a sindaco, le cose principali da fare sono tre:

    1)creare una rete di trasporti che colleghi la città all’hinterland (non mi stancherò mai di ripeterlo, finché qualche politico non sposerà coi fatti la mia tesi)

    2)sfruttare le realtà già esistenti con un progetto di ampio respiro che faccia della scienza e della ricerca e innovazione tecnologica il punto fisso. Anche in pescheria (perché no?) un grande museo interattivo con esperimenti scientifici e curiosità che rendano il visitatore protagonista di un’esperienza unica. così, anche senza grandi promozioni, il passaparola potrebbe essere sufficiente a far interessare la gente su una realtà che esiste solo in poche altre parti del mondo.

    3)potenziarte, sostenere, stimolare, sviluppare, finanziare tutti quei progetti di piccola imprenditoria volti a far della città (e soprattutto di ciò che le sta intorno) una meta per il turismo naturalistico e sportivo. Ho provato a stimolare l’interesse col mio sito http://www.trieste4fun.it Bisogna fare MOLTO di più, creare una rete e far conoscere (La Barcolana in questo potrebbe aiutare) che la città è una bella meta per l’escursionismo. il trekking, l’arrampicata, il deltaplano, la vela, il surf, ecc… certo che finché avremo piste ciclabili così, ben poco appeal potremo avere. Non so se ho reso l’idea.

    Che ci si occupi di progetti faraonici solo per un tornaconto politico è uno scandalo a dovremmo essere vaccinati.
    Spero che nessuno ci ricaschi e vada a votare tal de tali solo per le belle parole.

  8. effebi ha detto:

    @jacum: sondaggio te vol te vol te vol…

    poderia anche eser dacordo conti su diversi “te vol” ma… a sto proposito no doveria esser l’oposizion a farse carico de alternative ?

    femo un sondagio in più alora

    “secondo ti, esisti oposizion a trieste ?”

    (legemo quotidianamente forsi sul picolo de idee geniali alternative ? mah ! le xe portade avanti da chi, politicamente e economicamente ? buh !?)

  9. arlon ha detto:

    Quoto in piena i punti 1° e 2° de Stefano.
    I DEVI eser priorità fondamentali per evolverse.

  10. effebi ha detto:

    arlon e stefano

    gaveè quelche politico o gruppo ecomonico de riferimento che sostien queste iniziative ?

    voio dir , idee le gavemo tuti…

    servi un politico e un gruppo de imprenditori che in sinergia se movi, e dopo, noi, popolo bue, li votemo.

  11. arlon ha detto:

    Purtropo, tako je 😀

    El popolo bue nel fratempo pol far “muuu” al infinito, me par mi.

  12. effebi ha detto:

    yes ! 🙂

  13. stefano ha detto:

    dopo anni de ste discussioni su internet (arlon testimone: su altri forum semo attivi da troppo tempo) sto pensando seriamente a una partecipazione disemo cussì più attiva… solo a livello de ipotesi, idee che va e vien. anche perchè abito a roma, per cui un impegno ora come ora saria ssai difficile. Certo se dovessi gaver un punto de riferimento saria una roba intorno ai grillini o a Idv.

  14. arlon ha detto:

    e questo (2° in quela classifica) par un signor parco
    http://uk.futuroscope.com/attraction.php

    Anche se tecnicaente no go ben capido cos’ che sia..

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