5 Novembre 2009

Antonaci e Murgia (Udc) in prima fila per il crocifisso: la polemica sulla sentenza di Strasbugo arriva a Monfalcone

La politica continua ad aggrapparsi ai simboli. In questi giorni si assiste ad un continuo rincorrersi di dichiarazioni di contrarietà nei confronti della sentenza della Corte Europea per i diritti dell’ uomo. Sia a livello nazionale che regionale e provinciale.
Se il titolo di paladino della cristianità sembra doversi assegnare all’onorevole La Russa, molto esplicito sulla questione : “Possono morire, ma il crocifisso resterà nelle scuole. Possono morire, loro e quei finti organismi internazionali”, anche a livello regionale i difensori dei valori cristiani non mancano. Primo fra tutti il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, già molto chiaro sulla questione: “A casa nostra decidiamo noi cosa fare”, che si schiera ora dalla parte dei consiglieri regionali del Pdl Paolo Ciani, Paride Cargnelutti, Piero Tononi, Antonio Pedicini, che chiedono l’esposizione del crocifisso nell’aula del Consiglio Regionale .

A Monfalcone sono invece i duei consiglieri dell’Udc, Antonaci e Murgia a chiedere al sindaco Pizzolitto e al consiglio di “sostenere l’iniziativa del governo per opporsi a questa sentenza, che vorrebbe cancellare la storia di questo paese”. I consiglieri continuano poi a ribadire la necessità di “non incoraggiare quelle forme di estremismo che richiamandosi a fedi religiose incitano alla prevaricazione e al conflitto”, con riferimento alla comunità islamica.  A Monfalcone le polemiche di questi giorni sul caso moschea , si intrecciano così con le polemiche relative alla sentenza di Strasburgo.

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