4 Novembre 2009

Moschea di Monfalcone, parla un membro del Coordinamento immigrati: la politica si concentri sui veri problemi della gente

L’articolo è di Athena Tomasini e Riccardo Alessi

Il responsabile del Coordinamento degli Immigrati del Comune, Nourreddine Benhammouda

Nourreddine Benhammouda, membro del Coordinamento degli Immigrati di Monfalcone

«L’edificio di Via Duca d’Aosta non è una moschea, ma la sede della nostra associazione». Così  afferma Nourreddine Benhammouda, membro del Centro di coordinamento degli immigrati del Comune di Monfalcone. Contattato da bora.la, l’uomo ha precisato che la sala al centro delle polemiche in questi giorni è solo un luogo messo a disposizione di chi vuole un posto per pregare e non una moschea, che, come ogni luogo di culto, «deve osservare certe regole e potrebbe essere allestita solo nel rispetto della legge italiana».

Come chiarito oggi dall’assessore alle Politiche sociali Cristiana Morsolin in seguito all’interrogazione del consigliere Antonaci (Udc), il Comune garantisce il pagamento dell’affitto del locale dove ha sede l’associazione, e niente di più. Asssociazione che, come precisa Benhammouda, il quale afferma di essere laureato in ingegneria petrolchimica e residente da 17 anni in Italia, «aiuta la gente con iniziative concrete: come volontari assistiamo gli immigrati, di qualsiasi nazionalità, dal punto di vista linguistico, nell’accesso ai servizi e agli uffici pubblici, nei problemi di lavoro». E questo può avvenire ovunque sul territorio: «Spesso incontriamo la gente anche per strada, discutiamo dei loro problemi davanti a un caffè. È capitato anche che ci chiedessero aiuto cittadini immigrati di altre città e province della regione, e addirittura italiani in difficoltà. Siamo aperti a tutti».

La moschea per il momento non è certo una priorità per gli immigrati del monfalconese. «Bisogna lavorare per risolvere i problemi concreti della gente – afferma Benhammouda – come il precariato, le case, l’assistenza sanitaria, la legge regionale sul welfare che vuole negare certi diritti ad immigrati che lavorano e pagano le tasse. E questi problemi non riguardano solo la nostra comunità, ma tutti i cittadini che faticano ad arrivare a fine mese». Il membro del coordinamento sottolinea il clima di collaborazione instaurato con il Comune, in particolare con il sindaco Pizzolitto e l’assessore Morsolin: «Sono sempre disponibili a lavorare con noi per l’integrazione». Ma la situazione è positiva anche al di fuori selle istituzioni: con i monfalconesi con cui entrano in contatto ogni giorno, gli immigrati sostengono di avere in generale buoni rapporti. «Gli italiani sono un popolo lavoratore e che ha storia di emigrazione, i cittadini di Monfalcone capiscono la nostra situazione».

Riguardo al clamore creatosi in questi giorni attorno alla presunta moschea, Benhammouda dichiara che all’associazione non interessano le polemiche politiche: «Invitiamo tutti i politici a non nascondersi dietro ai giornali: piuttosto, vengano a parlare direttamente con noi. Siamo sempre aperti al dialogo costruttivo e non vogliamo essere strumentalizzati per fini elettorali».

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7 commenti a Moschea di Monfalcone, parla un membro del Coordinamento immigrati: la politica si concentri sui veri problemi della gente

  1. jacum ha detto:

    ma la digos xe za ndada a veder?

  2. ISLAM ha detto:

    Noi da parte della comunita del Bangladesh a Monfalcone vogliamo dire soltanto due cose.
    Prima che Questo Benhamouda Noureddin di origine Algerino non e’ assolutamente niente di Coordinamento degli Immigrati di Comune di Monfalcone con la sede in Via Duca D’Aosta 28. Piano terra. Lui ad inizio di nascita di presente Coordinamento era un membro soltanto e quasi un’anno e mezzo fa ha dimesso. Uno che non lavora e fa informatore agli sbirri passa informazione alla polizia di tutti chi sono intorno a se. Seconda cosa che lui non e’ un ingegnire un chi hafrequentato forse 10 anni di scuola. questo abbiamo saputo tramite i suoi connazionali e proprio suoi concittdini. Non aiuta mai gratuitamente nessuno. Quindi prima di far diventare qualsiasi vagabondo un Eroe pensateci e andate a fondo della verita’. Grazie.

  3. Athena Tomasini ha detto:

    Il numero di telefono a cui risponde il Signor Nourreddine è indicato sul sito del Comune di Monfalcone per il Centro di Coordinamento Immigrati, per questo non abbiamo dubitato della sua identità. Quando ci siamo recati alla sede in via Duca d’Aosta 28, abbiamo provato a contattare tutti i numeri telefonici dell’Associazione Bimas ma non abbiamo ricevuto risposta, i numeri erano quasi tutti disattivati. Andremo a parlare con il Comune. Voi di che associazione fate parte? potete indicarci i vostri contatti?
    Athena Tomasini

  4. Athena Tomasini ha detto:

    L’assessore alle Politiche Sociali Cristiana Morsolin ha confermato che Nourreddine Benhammouda è un membro del Coordinamento degli immigrati di Monfalcone, ma non può essere definito responsabile in quanto al momento il coordinamento non ha eletto un presidente, in vista dell’imminente creazione della Consulta degli immigrati che assorbirà l’istituzione. Ci scusiamo per l’iniziale imprecisione.

  5. ISLAM ha detto:

    Grazie per la sua interessa di approfondire la situazione. Dunque noi siamo dell’associazione BIMAS in abbreviazione (Bangladesh Immigrants Associazione) nostro associazione e’ la prima piattaforma rappresentativa degli Immigrati del Bangladesh livello comunale e regionale. Abbiamo fondato BIMAS in 2001 con la sede centrale a Monfalcone in Via Duca D’Aosta 28. Grazie a nostro ex-segretario e presente Presidente Mohammad Hossain Mukter detto Mark chi e’ anche Presidente di Coordinamento degli Immigrati del comune di Monfalcone. Sul sito comunale i numeri telefonici che ha trovato sono suoi. In 02a Settembre 2009 lui e’ sotto l’arresto domiciliare per l’accuso di favoreggiamento dell’ingresso dei clandestini in Italia. (Che in realta’ da vedere se le accuse sono vere o no perche’ quanto sappiamo noi lui ha aiutato alcuni suoi connazionali per venire in italia tramite le quote riservate ai Bengalesi usufruendo l’opportunita’ di Flussi 2007 e 2008 quindi i bengalesi non sono entrati clandestinamente. In piu’ alcuni nostri connazionali ha fatto dei dichiarazioni falsi nei suoi confronti perche’ Mark era gia’ ammirino dei suoi concorrenti, rivali, invidiosi nemici da tanto tempo. Quindi molto molto probabile che lui e’ sotto trappola. Dunque per il vice presidente Islam Munshi Shafiqul sta sostituendo il Presidente. Se voi volete sapere certe cose riguardo Immigrazione, Detto Moschea, etc contattateci al momento o qui o tramite nostro mail soppraindicato. Noi siamo semore a completa disposizione per tantissimi chiarimenti. Grazie.

  6. Mattei gilberto ha detto:

    Un progetto politico, sociale ed economico per una nuova Italia.

  7. Michèle Rahman ha detto:

    Buongiorno, io vorrei sapere se a Trieste o Monfalcone c’è una persona sufficientemente qualificata e preparata, per dare lezioni di lingua BENGALI- Parte della mia famiglia è del Bangladesh e io vorrei imparare un pò la lingua. Se potete darmi qualche informazione utile, Vi ringrazio.

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