Bora.La organizza un’intervista ‘social’ con uno dei responsabili del Wwf regionale, Dario Predonzan. I lettori potranno inviare le loro domande e la redazione sceglierà, tra queste, i dieci quesiti che reputerà più interessanti.
Predonzan è da tempo un attivista del territorio e si è schierato contro la costruzione del rigassificatore a Zaule. E’ il responsabile settore energia e trasporti del WWF Friuli Venezia Giulia e appare come direttore responsabile di Konrad, il mensile gratuito del “vivere naturale” che è distribuito a Trieste.
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Roberto pagnussat su
Comunità degli Italiani di Lussinpiccolo e Lussingrande in festa in questi giorni
Comunità degli Italiani di Lussinpiccolo e Lussingrande in festa in questi giorni
la mia domanda è:
– non teme che, di fronte all’opinione pubblica, le ragioni economiche a favore della costruzione del rigassificatore (benefici sui costi dell’energia, occupazione, royalties per il comune) siano più deboli delle ragioni ambientaliste di chi protesta contro lo stesso rigassificatore?
Io non ho capito la storia degli sversamenti di cloro in mare. E’ vero che il cloro inquina l’acqua? (Lo mettono anche negli acquedotti e nelle piscine) Potrebbe indicare uno studio ufficiale su questo tema?
La costruzione del rigassificatore a Zaule comporterebbe delle limitazioni all’attività del Porto? Quali? Sulla base di che valutazioni?
Se il rigassificatore fosse posto a Zaule, è stato detto che tutta l’acqua del bacino di Zaule passerebbe dentro l’impianto (e quindi verrebbe sterilizzata) per 2 volte l’anno. Nel caso del rigassificatore off-shore proposto da Endesa invece questo tipo di impatto sarebbe ovviamente minore. Sarebbe un impatto trascurabile o comunque costituirebbe un pericolo per l’ambiente marino?
Chiederei semplicemente di distinguere fatti certi e “opinioni e leggende”, una volta per tutte.
In versione interrogativa:
“Ci sono dei fatti o dati certi e documentabili che possano chiarire a tutti l’eventuale esistenza di pericoli per l’ecosistema marino, e la popolazione? Se sì, quali?”
Quando si trattava di costruire il rigassificatore della Snam al Lisert di Monfalcone, molti “circoli” triestini, capitanati da Turm und Taxis si opponevano con una lunga serie di argomenti. Hanno influito non poco sul risultato (che tutti conoscono) del referendum che l’Amministrazione di Monfalcone aveva indetto sul tema.
Le domande perciò sono tre:
1. Valgono gli stessi argomenti dell’epoca per Trieste?
2. C’è qualcuno a Trieste che intende chiedere il Referendum?
3. L’Amministrazione Comunale lo indirebbe?
Io vorrei dei chiarimenti sui possibili incidenti derivanti da fuoriuscita del gnl: statisticamente, quanto sono frequenti? E’ vero che, se il gas si incendia, possono coinvolgere un area nel raggio di 50 km dalla fuoriuscita? come si domano questi incendi?
Grazie
La mia domanda: esiste qualche possibilità “legale” (nel senso di “ricorrendo a qualche corte italiana o europea”) di bloccare il rigassificatore, oppure la strada principale da seguire è quella della mobilitazione popolare?
Luigi (veneziano)
La mia domanda:
E’ a conoscenza di precedenti incidenti avvenuti a rigassificatori nel mondo? Se si quali e possibilmente per quali cause. E soprattutto quali sono state le conseguenze.
domanda: perchè proprio zaule?
non possono farlo più in giù, non so verso venezia?
Risulta che nel mondo la capacità degli impianti di liquidificazione di gas metano esistenti è di molto inferiore alla capacità degli impianti di rigassificazione tanto che, come avviene a Panigalia (Livorno, impianto di GNL Italia spa unico in funzione in Italia da molti anni) gli impianti non riescono ad essere sfruttati a pieno per mancanza di metano liquido? Cioè c’è una sovracapacità di rigassificazione che renderebbe l’investimento a Trieste di dubbia utilità?