4 Novembre 2009

Il Wwf: perchè spendere 2,4 miliardi nella Tav quando basterebbe un collegamento ordinario fra Trieste e Divaccia?

trieste-divaccia tavDal notiziario del Wwf Friuli Venezia Giulia, che ringraziamo per la preziosa collaborazione.

Deludenti per un verso, interessanti per un altro le anticipazioni di stampa sul “nuovo” tracciato della linea TAV Trieste-Divaccia. Secondo quanto pubblicato (v. IL PICCOLO del 17 ottobre), infatti, le modifiche allo studio di fattibilità di RFI si limiterebbero a spostare di poche centinaia di metri le gallerie previste, per allontanarle un po’ dal sottosuolo della Val Rosandra.
Le gallerie medesime verrebbero così allungate da 35,6 a 38 km, con ovvio incremento dei costi di costruzione previsti. Costi già oggi a livelli stratosferici: circa 2,4 miliardi di Euro per la tratta Trieste-Divaccia, da aggiungere ai 1,93 miliardi stimati per la tratta Ronchi-Trieste (ma in base al vecchio progetto del 2003, in corso di revisione) e ai 4,2 miliardi per la Mestre-Ronchi, il cui tracciato è però ancora in alto mare. In totale circa 8,6 miliardi, destinati certo ad aumentare una volta definiti tracciati e progetti.

I miliardi com’è noto non ci sono e, se anche per qualche miracolo si trovassero, permetterebbero di andare soltanto da Mestre a Divaccia: la prosecuzione della TAV verso est (il “Corridoio 5”, com’è noto, dovrebbe in teoria arrivare al confine ucraino…) è infatti solo una vaga intenzione, non esistendo né studi né tanto meno progetti in merito.
Delude, quindi, che manchi il coraggio di rivedere radicalmente l’impostazione alla base dello studio di fattibilità di RFI che, peraltro, esegue direttive del Governo e continua perciò a prevedere la tripla mega-galleria e il “toboga” sotto il Carso, la stazione passante sotterranea a Roiano, ecc. Cioè le cose demenziali che anche il sindaco di Trieste, Di Piazza, ha dichiarato più volte inaccettabili.

La stampa riferisce però che si starebbe studiando anche il collegamento di soli 6 km – linea ferroviaria normale, non TAV – tra Trieste e Capodistria, e tra i relativi porti. Questo perché la posizione ufficiale slovena, finora contraria a questa ipotesi, si sarebbe ammorbidita. La delusione perciò si stempera: un po’ di ragionevolezza pare finalmente farsi strada.

Uno studio dell’anno scorso, commissionato dal WWF a uno dei migliori esperti italiani di ferrovie, spiega con dovizia di dati come non di TAV e di gallerie sotto il Carso abbiano bisogno il Friuli Venezia Giulia ed il porto di Trieste, bensì di alcuni interventi di ammodernamento e potenziamento sulla rete esistente. Tra questi, i famosi 6 km tra Trieste e Capodistria, che da un lato consentirebbero alle merci da e per il porto di Trieste di utilizzare anche la nuova linea Capodistria-Divaccia (strategica e irrinunciabile per la Slovenia), dall’altro permetterebbero di attivare un servizio passeggeri tra Trieste e l’Istria.
Accanto a ciò, gradualmente e a costi di un ordine di grandezza inferiori a quelli della TAV, bisognerebbe realizzare ulteriori interventi sulla rete esistente (raddoppio della Cervignano-Udine e della tratta Monfalcone-Bivio di Aurisina), per eliminare i “colli di bottiglia” e permettere di sfruttare al massimo le potenzialità delle linee attuali (Pontebbana in primis), sia per le merci, sia per i passeggeri, con notevoli benefici anche a breve termine per esempio in termini di riduzione dei tempi di percorrenza.

A questi interventi andrebbero quindi, semmai, destinati i fondi europei (circa 50 milioni di Euro ai quali comunque l’Italia dovrà aggiungerne almeno altrettanti), che invece si stanno per sprecare solo per i progetti delle assurde linee TAV tra Mestre e Divaccia e che rappresentano – va detto – una torta decisamente appetitosa per tanti progettisti e consulenti…

Serve insomma un’intelligente politica dei trasporti, finora del tutto inesistente, che trovi poi un’indispensabile sponda nella politica estera, per superare le residue resistenze slovene e proporre ad esempio la partecipazione dell’Italia alla costruzione della nuova linea Capodistria-Divaccia, contestualmente ai 6 km della Trieste-Capodistria. Il tutto nell’ambito di un piano dei trasporti attento alla sostenibilità ambientale ed economico-sociale degli interventi. Ne guadagnerebbero tutti: tra questi il porto di Trieste, che potrebbe contare su adeguati miglioramenti infrastrutturali in tempi ragionevoli (e non – forse – fra 30 anni come con la TAV…). Non converrebbe che Frattini & co proponessero questo al Governo sloveno, piuttosto che cercare di fargli inghiottire il rospo del rigassificatore a Zaule, magari offrendo in cambio il sostegno italiano al raddoppio della centrale nucleare di Krško?

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24 commenti a Il Wwf: perchè spendere 2,4 miliardi nella Tav quando basterebbe un collegamento ordinario fra Trieste e Divaccia?

  1. arlon ha detto:

    concordo al 100%!
    Son favorevolissimo ala TAV (se fata con testa), ma questo no vol dir no veder le potenzialità enormi che una area metropolitana ben collegada da Ronchi a Portorose posi crear.

    E per questa, una ferrovia decente xe fondamental.

  2. lanfur ha detto:

    Mettici anche che il collegamento fra Trieste e Udine in direzione Nord avrebbe un’ottima infrastruttura già pronta ma abbandonata da anni come la sagrado – cormons vera opera-vergogna delle politiche trasportistiche in regione.

  3. massimiliano ha detto:

    beh, certo che per la sagrado-cormons saria de taiarse le vene…
    xe come se i volessi far una cabinovia rupingrande-ternova piccola

  4. Marisa ha detto:

    O.K. ma allora non chiamiamola più TAV ma solo “Corridoio 5 = ristrutturazione dell’esistente”. Ristrutturare l’esistente è possibile senza spendere cifre pazzesche e in tempi decenti.

    Ma come farà la politica a questo punto a soddisfare gli appetiti della lobby del cemento?

  5. jacum ha detto:

    soldi mal spexi

    http://www.bueker.net/trainspotting/map.php?file=maps/croatia—slovenia—bosnia-hercegovina/croatia—slovenia—bosnia-hercegovina.gif

    me sto vardando i giro ma no rivo a veder del ben in sta opera de piu’ de 9 miliardi de neuro!

    alora ricapitolemo:

    TAV
    centrale nucleare
    rigasifigador
    acuario

    ma no stemo esagerando in monade costoxissime?

    ma se sicuri che servi sta roba per trieste?

  6. arlon ha detto:

    Più che altro, mi no go ancora visto un klinz 😀
    (ok, la grande viabilità.. ma dopo quanto?)

  7. NoSePol ha detto:

    E’ come se da una parte si parlasse di fagioli e dall’altra si rispondesse chiodi.
    Il Corridoio 5 è una cosa che ha motivazioni precise, strategiche, di lungo respiro, su uno scenario europeo, anzi, continentale.
    Il tracciato del Corridoio, nei suoi micro ambiti, è un’altra cosa, che va vista certo con attenzione, ma che deve stare dentro a quel quadro di riferimento.
    Invece le proposte di ammodernamento dell’esistente hanno un’ottica più localistica e possono dare risposte più immediate. Ma sono un’altra cosa.

    Il Corridioio 5 è inteso come uno degli assi di collegamento orizzontale nel continente europeo. Non a caso porta il numero 5. E’ l’asse più a sud del continente. Barcellona – Kiev.
    Uno dei problemi relativi allo sviluppo economico e sociale dei territori più a sud dell’europa è dato dalla differente infrastrutturazione delle aree più meridionali. Mentre al nord già da tempo si sono sviluppate linee di transito che collegano i vari paesi fino alla Russia per persone e soprattutto merci, consentendo lungo il tracciato la nascita e lo sviluppo di aree economiche di tutto rilievo e confermando ad esempio la centralità dei porti anseatici, al sud si viaggia a velocità ridotta. Perchè c’è un Nord ed un Sud anche in Europa. Il Corridoio 5 infatti nasce per rispondere alle esigenze del Sud. Non è solo ferrovia, è ben di più: è autostrada, è linea di comunicazione, è linea di energia. E non nasce senza oppositori. Il Nord europa ha ostacolato più volte questa scelta, per esempio sui tempi e sui finanziamenti, e lo farà ancora perchè difende le sue prerogative (transnazionali com’è ovvio..).
    E’ chiaro dunque che si sta parlando di qualcosa di ben più grande e stategico per il sud europa di un semplice collegamento ferroviario. Forse da qui si capisce meglio il perchè si parla sempre di cifre faraoniche a disposizione. Ed anche i tempi non sono sicuramente quelli di un’asfaltatura delle rive.
    Il tracciato di strade e ferrovie deve rispondere a criteri di utilizzo che non sono quelli di oggi, ma di quelli che verranno.
    Per quanto riguarda la ferrovia, il tracciato più naturale sarebbe quello per la Val di Rose. Su questo non c’è alcun dubbio. Niente gallerie se non quella nei paraggi del Nanus. Il fatto che la si voglia far passare a tutti i costi per Trieste non ha alcun senso. Ma proprio nessuno. Le merci per i porti possono venir gestite in mille modi. L’alta velocità al nord mica passa per il porto di Anversa.. Solo qui da noi si continua a far confusione tra trasporto passeggeri e merci.

    Tutto questo per dire che le ipotesi che qui sono rese dal WWF, non riguardano il Corridoio 5, non rientrano in questo quadro strategico e parlano perciò di altro. In confronto, al massimo del giardino di casa. Niente in contrario, ma parlano d’altro, col rischio di alimentare ulteriore confusione.

  8. Marisa ha detto:

    CORRIDOIO 5, non è sinonimo di TAV!
    Perchè non si vuole capirlo?
    Il trasporto merci ha bisogno di ALTA CAPACITA’. La TAV è incompatibile con il trasporto merci ma ideale per i GRANDI AFFARI!

  9. stefano ha detto:

    Irrealizzabile. Vedremo tra 20 anni se ho ragione io che la Tav non si farà mai. Anche perché inutile. Ci sarà invece un gran parlarci intorno, una pioggia di promesse e soprattutto progetti faraonici, che ci ho messo 30 anni a capirlo, ma sono SOLO quelli a muovere l’economia triestina. Non so quanti progetti su carta e quanti plastici ho visto nella mia vita! Troppi. Naturalmente le opere utili, logiche, vantaggiose (vedi i 6km di binari da Noghere a Koper) non vengono nemmeno considerate.

  10. Bibliotopa ha detto:

    Io ho visto i TGV francesi e in pianura corrono veramente! ma per le città, tranne Parigi, ad esempio Lione, non si sognano di entrarci.
    Quindi non è tanto la TAV in sè da criticare, ma quel tracciato assurdo a ghirigori ( la negazione di una TAV) di concezione municipalista (e vala sia per Trieste che per Capodistria) che si preoccupa di farsela arrivare fin sotto il portone di casa propria. TAV su lunghe distanze, e trasporti ben organizzati sulle brevi, che si allaccino alla TAV. Troppo semplice, no?

  11. Mauro Franza ha detto:

    Il corridoio 5 continua da Venezia, passando per Cervignano verso Gorizia, non perché la città ha bisogno di un collegamento AV/AC, ma perché da lì entra nella valle del Vipacco per proseguire verso Lubiana, Zagabria, Budapest ecc. Un corridoio dev’essere il più possibile diretto, senza curve e deviazioni per accontentare l’uno o l’altro. La stazione AV di Trieste e Udine diventa Gorizia, collegata con gli altri capoluoghi di provincia (tranne Pordenone che farebbe riferimento a Venezia) con treni regionali cadenzati. Con un miglioramento delle linee esistenti, sarebbe possibile raggiungere Gorizia in trenta minuti da Trieste, mentre ce ne vogliono venticinque da Udine già oggi.

  12. NoSePol ha detto:

    @Franza

    La stazione del Corridoio per le merci è lo scalo di Cervignano, non Gorizia. E’ li che dovrebbero arrivare dai porti, ed è da li che ai porti dovrebbero andare. E’ li c’è anche lo svincolo per l’Austria. Poi certamente il percorso dovrebbe andare ad Est per la valle del Vipacco.

    L’AV per le persone invece, da Cervignano può anche andare verso Trieste, ma si deve tener conto che una AV non può fermarsi ogni 50km. Sarebbe la negazione di Alta Velocità.

  13. Marisa ha detto:

    @ NOSEPOL

    Scrivi che la TAV serve al trasporto passeggeri. O.K. E non ti pare sufficiente la ristrutturazione delle attuali linee? Dov’è questa grande ressa di persone da trasportare? Ma se hanno anche tolto il Trieste-Lubiana per mancanza di passeggeri; idem l’Udine-Vienna…..

    Cerchiamo di chiamare le cose con il loro nome: GRANDI OPERE = GRANDI AFFARI.

  14. Mauro Franza ha detto:

    @NoSePol – parlavo oviamente de persone. Per le merci gavemo za la megacattedrale in tel deserto a Cervignan.

  15. NoSePol ha detto:

    @Marisa

    Si, la TAV è passeggeri. Le attuali linee non sopportano l’alta velocità, a partire dalla massicciata fino ad arrivare agli scambi sul percorso. Devi immaginarla come una monorotaia. L’AV “passa” per Trieste, non è un collegamento da e per Trieste. Non si formano convogli, non si staccano vagoni. In una parola, pensare di mettere mano e trasformare le attuali linee per trasformarle in AV, significa rinunciare al traffico locale. E ciò non è possibile.
    Resto comunque del parere anch’io che il tracciato sotto al carso è una follia.

  16. Dario Predonzan ha detto:

    A “nosepol” farei osservare che se la TAV è solo per i passeggeri (come in Francia e Spagna), non ha alcun senso continuare a dire e scrivere – come fanno i sostenitori del “Corridoio 5” – che la linea AV/AC progettata da RFI servirà “soprattutto per le merci”, cioè per togliere i TIR dalle autostrade.
    Quanto alla proposta WWF che parlerebbe “al massimo del giardino di casa”, inviterei a consultare la versione integrale dello studio sui “Lineamenti strategici per lo sviluppo del trasporto ferroviario in Friuli Venezia Giulia” (redatto su incarico del WWF da uno dei maggiori esperti italiani di trasporti), di cui il comunicato riportato in questo blog riporta in estrema sintesi soltanto alcuni spunti. Lo si trova nel nostro sito: http://www.wwf.it/friuliveneziagiulia nella sezione “documenti”, sottosezione “trasporti e grandi opere”.
    Poi se ne potrà riparlare…

  17. stefano ha detto:

    @ Marisa

    Hanno tolto il Ts-Lj? Quando? Sono come minimo 10 anni che non esiste un collegam feroviario, se non notturno da Opicina. Vada che per me Opicina potrebbe benissimo diventare la ns stazione di collegam internazionale, ma dacché la Slo è in Schengel non è stato fatto un passo per legare le 2 città. Si facesse adesso, e poi ne riparliamo!

  18. NoSePol ha detto:

    @Pedronzan

    La TAV è solo passeggeri, ma sulla stessa linea l’alta capacità merci ci può viaggiare.
    Non è vero invece il contrario.
    Guarderò senz’altro l’intera documentazione, ma posso già dire che in relazione alla linea per Pontebba un problema c’è, e cioè che andando in Austria, si collegherebbe di fatto ad un altro Corridoio, sul quale stanno lavorando e che taglia fuori la Slovenia. Non è più il Corridoio 5 Europeo.

  19. Oblivion ha detto:

    Per chi volesse capirne un po’ di più su questa questione, ho trovato fonti riprese dalla UE. Sono su Wikipedia, ma per farsene un’idea non sono niente male:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Reti_trans-europee

    http://it.wikipedia.org/wiki/Reti_di_trasporto_trans-europee#cite_note-8
    Mappa n°9

    http://it.wikipedia.org/wiki/Corridoi_paneuropei

  20. jacum ha detto:

    grassie oblivion,

    proprio la mappa nove te mostra che a triest xe el GROPO!!!

    tuto drito tuto bel tuto scori…ma a trieste ghe xe la ROTONDA 🙂

  21. stefano ha detto:

    Come mi sembra dicano oggi sul Piccolo: il Ministro vuole un progetto x un tracciato Go-Lj. Ottima idea, digo mi, perché si possono risparmiare soldoni e disinvertigolar il groppo Ts-Kp. Ronchi diventerebbe la stazione TAV di Trieste-Aeroporto e da lì servizio metropolitano fino a Kp. da lì raddoppio x Divaccia, mentre Opicina diventerebbe staz passante per Lj e Fernetti interporto (con terminal regionale a Cervignano). Così i conti tornassi con investimenti decisamente minori rispetto adesso, con salvaguardia del territorio, potenzialmento delle reti esistenti e vantaggi per l’area metropolitana. speremo ben!

  22. arlon ha detto:

    Me pol andar ben una megastazion Ronchi-Trieste a patto che:
    – ghe sia progeti seri e pratici de metro regional intorno a Trieste.
    – sia riativada la linea local per Lubiana, con o senza pasar per Ronchi (quel che se fa prima): xe assurdo che ancora no la esisti
    – se attivi anche KP e dintorni a riguardo, e che ghe meti anche lori del suo per colaborar a far un progeto meio posibile (cossa so mi, preveder de slongar fin a Portorose, etc).

    Fin che no sento parlar de ste robe, continuo a pensar che el buso soto el Carso sia meio. In qualsiasi caso, oviamente, saria de puntar per Divaca driti, senza quela curva assurda.

  23. stefano ha detto:

    se i ga previsto i curvoni no credo che sia solo per witz, xè ovvio che cussì se volessi cior 2 colombi con 1 fava: portar la TAV a Ts e Kp in contemporanea. Se invece la TAV no riva a Ts anche Kp podessi farse una ragion e quindi ripensar al progetto nel suo complesso. Se noi taliani dovemo pensar a una AV-AC in funzion anche dei interessi sloveni me par che il progetto in essere xè il SOLO percorribile. Forsi adesso (spero) i sta pensando che passando per Go se fa soprattutto gli interessi nazionali (anche sacrificando apparentem Ts, ma gavemo visto che no xè cussì essenziale che la TAV rivi DENTRO la città: più i disagi che i vantaggi).
    Natural la sopression del progetto TAV dovrà esser vincolada all’adeguam infrastrutt dell’area. Ma raddoppiar un paio de binari, costruir un paio de stazioni e aggiunger 6km verso Kp xè ssai più economico che scavar per 50km sotto il carso con ben 10 cantieri aperti intorno alla città (senza contar le montagne de terra de riporto da risistemar e portar in giro coi camion)…

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