4 Novembre 2009

Dipiazza sul crocefisso: “A casa nostra decidiamo noi cosa fare”

Dipi

Robertin è sul piede di guerra. L’Ansa rilancia le dichiarazioni del sindaco triestino in merito alla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo sul crocefisso nelle aule della scuola pubblica.
Tuona Robertin: “Fintanto che rimarro’ sindaco di Trieste nessun crocefisso verra’ rimosso da alcuna scuola comunale, ne’ tantomeno dagli uffici municipali”.
E conclude con una frase cara alla Lega: ”Comunque vadano i ricorsi annunciati dal Governo contro Strasburgo – ha anticipato Dipiazza – manterro’ attuata questa decisione perche’ si tratta di un’imposizione che si scontra contro i valori e le tradizioni che appartengono alla storia millenaria del nostro Paese. A casa nostra decidiamo noi cosa fare”. Consenso alle stelle, s’immagina.

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57 commenti a Dipiazza sul crocefisso: “A casa nostra decidiamo noi cosa fare”

  1. cagoia ha detto:

    Credo che i valori del cristianesimo, più che in un toco de legno impiccado su un muro dovessi esser trovadi in queste parole:

    “Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato,
    nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.” (Mt 25,35 xe Vangelo – per chi pensa che xe propaganda comunista)

    Ma de solito le xe abastanza lontane da chi disi de voler difender le tradizioni cristiane del’Europa.

  2. lanfur ha detto:

    Paiazo.

  3. jacum ha detto:

    ma che fenomeno sto robertin….

    mi lo gavesi za cavado! e senza spetar che l’oiropa verzesi la scafa….

  4. maja ha detto:

    Forsi che Robi ga la memoria curta e el se ga dimenticà delle reazioni dei cittadini quando che el ga gavudo la splendida idea de impicar quel striscion de solidarietà col papa fora del municipio?

  5. Euroscettico ha detto:

    Oh perbacco! Cagoia e Jacum vanno a nozze con queste notizie… pane per i loro denti affilati da intelletualoidi fankazzisti di sinistra… Grandi! vi stimo fratelli! 😉

  6. cagoia ha detto:

    Xe l’ora de tornar in camera tua.
    El trenin te speta. ciuf ciufff

    E te ga finì de storpiar la lingua de Dante?
    “intellettualoide” xe con 2 T!! Analfabeta.

  7. effebi ha detto:

    “A casa nostra decidiamo noi cosa fare”
    !!!???

    embè go visto con menia e bandelli…. 🙂

  8. Euroscettico ha detto:

    …ma come, tu Cagoia ti fai paladino della lingua italiana!!
    EVVIVA IL MONDO STA CAMBIANDO!!!

  9. jacum ha detto:

    caro neuroscettico, no te ga intiva’ una.

    no go la tazadora afilada
    no son iteletual
    no son de sinistra
    no son grande
    no tu fradel

    comunque el crocefiso nele scole mi lo cavasi per liberarse del simbolismo religioxo, ma come anche quel politico.

    se i genitori vol insegnarghe i valori cristiani e magari comprarghe anca la colanina col cristo i fazi pur, no xe problemi. ma no miscemo i ruoli. scola e familia.

  10. Victor Bergman ha detto:

    Appunto a casa sua (domicilio privato), se proprio gli piace, Robertin si può mettere crocefissi quanti ne vuole.

    Nei luoghi amministrati pubblicamente, che sono di tutti, anche di chi non crede o crede ma no gli piace il crocefisso (troppo splatter), si dovrebbe esporre solo simboli che esprimono la sovranità popolare: alabarda, tricolore e le dodici stellette.

    Invece succede il contrario: a casa propria solo i cesoti più intransigenti hanno lo stomaco di appendere il simulacro di un cadavere, che invece deve pendere sulla testa di tutti negli edifici pubblici a ricordare forse che qui comandano i preti, altroché sovranità popolare!

  11. Italo ha detto:

    Il Cristianesimo è una ideologia totalizzante che non ammette repliche. Quindi è devastante come tutti i totalitarismi.
    Ma non si può sostituire un totalitarismo con un’altro totalitarismo!

  12. massimiliano ha detto:

    bergman dice una cosa vera: a casa propria pochi hanno il “coraggio” di appendere un crocifisso in luogo visibile.
    è una notazione molto, ma molto vera e profonda.

  13. lanfur ha detto:

    Cristianesimo = IDEOLOGIA TOTALIZZANTE è l’idiozia del giorno. clap clap.

  14. lanfur ha detto:

    Io, contrario alle uscite del sindaco e favorevole alla sentenza devo leggere stupidaggini come ‘cristianesimo ideologia totalizzante’ o ‘crocifisso simulacro di cadavere’…

  15. massimiliano ha detto:

    il crocifisso è un simbolo. sacro.
    può essere riconosciuto come punto di riferimento per alcuni.
    può essere ignorato da altri.
    ma è un simbolo sacro.

  16. jacum ha detto:

    bravo victor, ma no cascarme sul tricolor!!

    che po’ qual?

  17. jacum ha detto:

    scuxa neuroscetico,

    me son dimentica’ che no son fancazzista o fanullone come si suol dir.

  18. massimiliano ha detto:

    ok ragazzi, sondaggio:

    quanti di voi hanno un crocifisso appeso al muro (e visibile) in casa?

  19. massimiliano ha detto:

    per visibile leggasi non “in grandezza naturale” semplicemente vol dir che no ‘l se “drio l’armeròn o nela cassetta del contatòr…”

  20. jacum ha detto:

    mi no lo go.

  21. Victor Bergman ha detto:

    x Italo,
    totalitarismo?

    Se nel condominio nel quale vivo non posso esporre un quadro futurista sui muri condominiali perché alla vecchina del primo piano non piace, è totalitarismo della vecchina? No, è regolamento condominiale.

    La vecchina non mi proibisce di esporre il quadro a casa mia, ma sulla proprietà comune.
    Stessa cosa la sentenza sul crocefisso: una cittadina italiana si è appellata alla corte europea dei diritti del uomo perché riteneva violati i suoi diritti di “comproprietaria” della scuola pubblica.

    Ma in Italia il settore pubblico non è sentito come proprietà comune: è roba da sfruttare in cambio dell’obbedienza ai notabili e ai preti. In quest’ottica, il dibattito sul crocifisso evidenzia bene la divisione tra chi ha ancora la mentalità da suddito e chi da cittadino.

  22. chinaski ha detto:

    non c’ entra, ma pensavo che l’ italia e’ l’ unico paese del mondo in cui i carrozzieri in officina tengono la foto di un ministro appesa alla parete.

  23. matej ha detto:

    propongo l’obbligo dell’inginocchiatoio in tutti i lughi pubblici dove se fa la fila. e magari de stipendiar a spese de tuti un prete che ne spieghi qualcosa sui diritti delle donne, su come no discendemo dalla scimmia, sul metodo dell’astinenza sessuale etc etc

  24. massimiliano ha detto:

    @Victor:
    se ragioniamo così, domani esco col mitra e “chimistasulcazzolostendo…”
    dove sta la tolleranza? il rispetto? il multiculturalismo?

  25. matej ha detto:

    cmq casa tua te fa quel che te vol. la scola no xe solo tua ma de tuti !

  26. Euroscettico ha detto:

    le foto di Tito appese in ogni dove mi sembra che le avevate voi in Slovenia!

  27. Victor Bergman ha detto:

    X Jacum
    Il tricolor xe quello italian, ovviamente.
    Perché l’edificio pubblico funziona (o almeno dovrebbe) grazie alle TASSE pagate dagli cittadini italiani, che vengono rappresentati dal tricolore, indipendentemente dalla loro fede religiosa.

  28. Paolo Rovis ha detto:

    Il crocefisso è presente nelle aule scolastiche italiane da più di centocinquant’anni e non mi pare vi sia qualcuno che ne abbia avuto nocumento.

    Rappresenta “il simbolo della civiltà e della Cultura cristiana, nella sua radice storica, come valore universale, indipendentemente da specifica confessione religiosa”, come argomenta il Consiglio di Stato.

    Io ho la medesima opinione e pertanto va lasciato lì dov’è.

    Stupisce piuttosto che oggi vi sia chi, anche su questo blog, si scagli contro l’ultracentenaria tradizione solo perché venuto a conoscenza della decisione di una Corte europea.

    Non ci fosse stata la casalinga finlandese, tutti avrebbero continuato beatamente a dormire sonni tranquilli, sarebbero stati presi da ben altre faccende ed argomenti, i nostri figli avrebbero continuato – e continueranno – a frequentare aule con la foto del presidente della Repubblica e con il crocefisso appesi.

    Senza nemmeno lontamente immaginare che una delle due, familiari figure, secondo qualcuno stia togliendo libertà e ledendo diritti.

  29. chinaski ha detto:

    ma la carfagna e’ piu’ gnocca di tito.

  30. massimiliano ha detto:

    concordo con rovis.

  31. lanfur ha detto:

    Paolo Rovis: qui lunico che si scaglia mi pare sia il sindaco.

  32. Victor Bergman ha detto:

    X massimiliano

    NULLA di quel che ho scritto induce al “chimistasulcazzolostendo”.
    La tolleranza è ipocrisia.
    Il rispetto si deve solo a chi ha rispetto.
    Il multiculturalismo è una parolona che non significa niente: o si è acculturati o si è ignoranti, non si può essere “multiculturati”.

    X ES
    Vero, le foto di Tito stavano a dire che li comandavano “Lui” e la sua cricca. Ma era anche il simbolo vivente della sovranità nazionale (lasciamo stare come ci è riuscito e se ciò era lecito, è OT).

    Il crocefisso è simbolo della sovranità nazionale italiana o comunale triestina?
    Da quando?

  33. lanfur ha detto:

    Ho visto abbastanza alunni prendere a fiondate crocefissi nelle aule scolastiche per goliardia che preferirei sinceramente venisse tolto per rispetto nei confronti della religione che rappresenta. Meditate.

  34. Victor Bergman ha detto:

    Nelle scuole al posto del crocifisso starebbe bene anche la foto del ministro dell’istruzione. Quello attuale è molto carino (poco tempo fa, qualcuno più esperto di me ha fatto notare che è meglio della stessa Carfagna) e molti studenti sarebbero allietati dal suo dolce sorriso.

  35. Diego ha detto:

    Io ho una posizione ambigua:
    se bisognasse partire da zero e votare se metterlo o meno sarei decisissimo sul no (per esempio la mozione per esporlo in consiglio regionale ha tutta la mia contrarietà).
    Toglierlo invece, dopo 150 o indifferente quanti anni che è lì, è un gesto dal significato più netto che mi vede indeciso.
    Comunque, penso che la maggioranza delle persone ha problemi più pratici da affrontare che non il crocifisso si o no. In classe mia non c’era, nella classe vicina c’era e ha fatto una brutta fine, il presidente della repubblica non era aggiornato…alla fine son sempre tante parole a cui poi non seguono i fatti.

  36. Uno ha detto:

    Un compromesso: anzichè rimuovere il crocefisso, lasciamolo là ma mettiamolo a rovescio.

  37. Bibliotopa ha detto:

    se avete l’occasione, fate un giro per le aule delle scuole triestine e ditemi se veramente c’è un crocefisso in ogni aula… e se c’è pure il ritratto del Presidente della Repubblica… magari che il giro lo faccia pure il Sindaco..se i miei ricordi sono esatti..

  38. Richi ha detto:

    E’ un non-problema.
    Se ne sono fregati tutti per decenni, che ci fosse o meno. Solo che ora per colpa di pochi e isolati elementi un po’ fanatici di una certa religione, alcuni nostri politici vogliono cavalcare l’onda in stile “Io ce l’ho piu’ duro di voi”, giusto per esaltare gli elettori che si guardando troppe puntate di Walker Texas Ranger.

    Basti pensare ai leghisti, che erano i piu’ laici e anti-vaticanisti tra i partiti, come difendono ora il crocifisso e le tradizioni cattoliche…….ipocrisie elettorali.

  39. arlon ha detto:

    Mi ale superiori no gavevo nè un nè l’altro, e stavo sai ben..

  40. bubez goriziano ha detto:

    Essendo ateo, che ci sia il crocifisso oppure no non mi fa né caldo né freddo. Piuttosto, che cosa faremo quando i genitori degli alunni di fede musulmana, cittadini italiani e pagatori di tasse, chiederanno di appendere in classe un quadretto con un versetto del Corano? A me non farebbe né caldo né freddo, ma i paladini della croce, oggi tanto attivi, che diranno? Per questo motivo la soluzione migliore è rimuovere il crocifisso, e ogni altro simbolo religioso, da scuole e tribunali. Comunque non scaldatevi troppo, perché tanto non succederà nulla: tra due giorni si saranno tutti dimenticati di questa faccenda.

  41. massimiliano ha detto:

    @Bergman:
    Ogni cultura è “multiculturale” perchè in essa sono riscontrabili sedimenti provenienti da luoghi e da popoli diversi. Nell’esempio in questione, il cristianesimo è un elemento significativo nella costruzione dell’identità italiana ed europea, va però giustamente ricordato che questo insegnamento religioso ha “radici” nel vicino Oriente, un’area abitata da una popolazione prevalentemente semitica. Con il termine “multiculturalismo” possiamo indicare quindi la coabitazione tra diversi gruppi linguistici, culturali, religiosi che vivono nel medesimo spazio territoriale. Non ci vedo nulla di malvagio…

  42. euroscettico ha detto:

    stasera ho deciso di buttarmi dalla finestra.

  43. massimiliano ha detto:

    Questo per dire che non dobbiamo farci accecare nè dall’odio, nè dall’indifferenza. E se domani si vuole un quadretto con l’immagine cara a qualsiasi altra professione religiosa.. non vedo il problema.
    O qualcuno preferisce veramente le foto delle ministre-ballerine?? suvvia…

  44. etabeta ha detto:

    Capisco il disappunto per la tradizione cristiana (sono credente poco praticante).Ma non vi sembra un argomento a DOC per sviare altri problemi al momento più delicati?
    Porca miseria,che disastro sarà per l’economia del Paese…… 🙂

  45. chinaski ha detto:

    chiuderanno le fabbriche di crocefissi.

    p.s. a pinerolo una volta ho visto un negozio che si chiamava cleromarket. giuro.

  46. Richi ha detto:

    Il punto e’ che l’Italia e’ sotto lo strapotere Vaticano (e questo lo sa anche un bambino dell’asilo, ok).

    Fateci caso: non c’e’ partito, movimento o singolo politicante che a una dichiarazione del clero avesse mai detto una frase del genere “Va benissimo, possono pensarla come vogliono, ma io francamente del Vaticano me frego alla grande”.

    Possiamo pensare alla Lega che ora bacia gli anelli di sua santita’ dopo anni di anticlericalismo (sceneggiato), o ai politici di estrema sinistra -anche quelli ben piu’ in la di Rifondazione- che nel migliore dei casi stanno zitti, se non riscoprono addirittura le proprie origini cristiane, all’ex laico di ferro Rutelli, che ancora un po’ diventa il capo dei ciellini…..hai voglia, si fa notte.

    La vecchia balena bianca non c’e’ piu’, ma il Vaticano e piu’ attivo che mai. Purtroppo, aggiungo.

  47. Mauro ha detto:

    Vi dovreste vergognarvi di come che parlate, quel crocifisso era li prima che voi nasciavate, ed e un segno di pace e di rispetto che voi dovete ristettarlo e nemmeno permettervi di scrivere in questi forum, se non vi intaressa non dovreste nemmeno nominarlo. E chi siete per poter giudicare.
    Solo persone ignoranti e cafoni.

  48. Marcus ha detto:

    A parer mio xe poco de discuter, se a Strassburgo hanno decretato che el crocifisso no ga de esser esposto in loghi pubblici vol dir che questo xe legge e no xe niente de inventarse de novo nemeno dal sindaco.

    Le leggi esisti perché le ga un senso e perciò le va rispettade.

  49. NoSePol ha detto:

    @Rovis

    ” Rappresenta “il simbolo della civiltà e della Cultura cristiana, nella sua radice storica, come valore universale, indipendentemente da specifica confessione religiosa”, come argomenta il Consiglio di Stato.”

    Si, ma chi argomenta è il Consiglio di Stato italiano. L’intera Europa ha le stesse radici ed il Vaticano ha fatto di tutto affinchè ciò venisse scritto nella “costituzione europea”. Ma non c’è riuscito. Sull’argomento c’è infatti solo un richiamo nel preambolo. In Germania hanno appena nominato una donna, divorziata e con quattro figli, a capo della chiesa. In Inghilterra è la Regina il capo. Tutti cristiani, mica extraterrestri. E in nessun altro Stato europeo il simbolo religioso sta a segnare i luoghi pubblici.
    La Costituzione Italiana è una costituzione laica, il tribunale europeo non ha fatto altro che confrontare ciò che sta in Costituzione con ciò che sta nella prassi, ed ha dato ragione ad un cittadino. Non ad un’altra confessione religiosa.
    E soprattutto non ha abolito il crocefisso! Infatti non ha smentito il Consiglio di Stato italiano. Il crocefisso è, e rimane, il simbolo della civiltà e della cultura cristiana, nella sua radice storica, come valore universale, ma ciò non ha niente, ma proprio niente a che fare col fatto che sia esposto “per norma” negli edifici statali.

  50. Richi ha detto:

    @ Nosepol e tutti i altri muloni:

    Tutto giusto, ma ripeto: troveme un politico italian che se gabi messo sul serio contro el Vaticano e i sui vescovi.
    Altroche’ “I valori imprenscindibili del Cristianesimo”, qua se parla de politica.
    Ergo de voti, favori e poter. E niente ne fornissi piu’ che el clero roman: chi xe cussi’ mona de darghe ‘dosso?

  51. NoSePol ha detto:

    Il clero roman deve cominciar a far i conti coi luterani, coi anglicani, coi calvinisti, coi valdesi, coi ortodossi, con quei de Geova e perfin coi mormoni. In più xe anche le chiese libere. Tuti cristiani. Tuti col crocefisso. Ma anche il clero roman xe in Europa, e la Corte Europea xe de formazion e cultura cristiana anche quela. Ze solo i picoli politici che no la ga ancora capida questa..

  52. Bibliotopa ha detto:

    *Il clero roman deve cominciar a far i conti coi luterani, coi anglicani, coi calvinisti, coi valdesi, coi ortodossi, con quei de Geova e perfin coi mormoni. In più xe anche le chiese libere. Tuti cristiani. Tuti col crocefisso. *
    i quali, pur de farghe rabbia al vaticano, me sa che saria felici de cavar el crocefisso in giro. No volessi far paragoni irriverenti, ma come quel marì..

  53. effebi ha detto:

    Più che di simboli ci sarebbe bisogno di esempi:
    Gesù Cristo non girava con una bandiera o un totem ma era lui stesso esempio vivente del suo messaggio.

    « Et lui dovemo adorare et non questo legno »
    (Lando di Pietro, iscrizione all’interno della testa di un crocefisso ligneo, 1337)

  54. Gollum ha detto:

    Il capo del Vaticano ogi xe un pastor tedesco e lui li conose ben quei altri. Se i vol farghe dispeto vol dir che i gavrà argomenti.
    Magari perchè il riabilita quei de Lefevre.

  55. Mauro Franza ha detto:

    Semo in Italia fioi e siccome gran parte dell’elettorato xe cattolico no troverè sai politici (tipo el Rovis sora, al quale no ghe faria nianca governar le scarpe) che dirà de eser dacordo col cavar i crocifisi.

  56. ser Paolo ha detto:

    I più veceti forse ricorderà che, dopo la guera,i catolici fazeva in tuta Italia (e anche a Trieste) processioni con la Madona Pelegrina, contro el pericolo comunista e per far votar democrazia cristiana (“mentre voti Dio ti vede”). In quele elezioni i rapresentanti de lista comunisti domandava de cavar el crocifisso nelle aule scolastiche e tanti presidenti de segio li contentava.

  57. Oblivion ha detto:

    Ma va? E la scomunica del Vaticano per chi iera comunista no se la ricorda nesun?

    http://it.wikipedia.org/wiki/Scomunica_ai_comunisti

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