27 Ottobre 2009

Oggi il corteo regionale contro la legge leghista sul welfare

Corteo1

I manifestanti si concentreranno alle 14.30 in piazza Unità d’Italia, mentre una delegazione verrà ricevuta dal prefetto di Trieste, Giovanni Balsamo. Alle 15 il corteo di muoverà lungo le vie del centro per raggiungere la sede del Consiglio regionale, in piazza Oberdan, “dove si terrà un comizio – ha spiegato Renato Kneipp (Cgil) – che vedrà alternarsi agli interventi dei tre segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil le testimonianze di gente comune”. Dopo il comizio, gli organizzatori chiederanno un incontro con i capigruppo o con la terza commissione consiliare. Luca Visentini (Uil) ha comunque reso noto che «la manifestazione sarà solo un primo passo».

Pubblichiamo il comunicato del Coordinamento lavoratori contro la crisi del FVG:

La legge “Narduzzi” è una norma incostituzionale che vara politiche razziste e discriminatorie sia nei confronti dei cittadini italiani che nei confronti degli immigrati

Il Coordinamento Lavoratori Contro la Crisi, esprima il proprio sdegno nei confronti del provvedimento varato dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, che modifica i diritti d’accesso ai servizi socio-assistenziali locali per le persone straniere (comunitarie e non), ma anche italiane non autoctone, salvo dimostrare d’essere residenti in regione da almeno un anno e di una residenza di otto anni nel territorio nazionale se stranieri, norma assolutamente lesiva dei diritti minimi di cittadinanza.

Tale legge regionale che ha come primo firmatario il consigliere leghista Narduzzi, oltre contenere una chiara impostazione di carattere razzista e xenofobo, manca del tutto di buon senso, poiché non fa altro che marginalizzare i cittadini stranieri che lavorano e operano, pagando le tasse, in regione, aumentando i rischi e le tensioni sociali a discapito dell’intera comunità locale.

La maggioranza di centrodestra in FVG, dovrebbe badare di più alle necessità vere della popolazione regionale; al bisogno di lavoro e protezione sociale che decina di migliaia di cassaintegrati, disoccupati, precari e delle loro famiglie stanno chiedendo da mesi alle istituzioni locali, senza spendere tempo e risorse della collettività per attardarsi in battaglie ideologiche, ancorché discriminanti dei diritti universali dei cittadini.

Il CLCC, esprimendo condivisione per le critiche mosse al provvedimento assunto dall’assemblea regionale, che va peggiorativa i livelli di tutela del Welfare locale, aderisce alla manifestazione indetta da CGIL, CISL; UIL per il prossimo 27 ottobre a Trieste, davanti alla sede del Consiglio regionale.

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