27 Ottobre 2009

Iris in vendita: nove aziende interessate, ci sono anche Acegas Trieste e Amga Udine

iris vendita cartelloNove aziende sono interessate all’acquisto del settore energia di Iris. Scadeva infatti ieri il termine per la manifestazione di interesse volta alla futura cessione di parte della multiservizi isontina.
Le aziende interessate sono Enia, Amga Udine, Edison, Erogasmet di Brescia, Ascopiave, AcegasAps in associazionetemporanea d’impresa con Eni, Era in associazione temporanead’impresa con Bluenergy, Consiag di Prato e Dolomiti energia di Trento.
Si è aperta così la fase che porterà alla gara, per una cifra complessiva stimata in 90-100 milioni di euro. E nel frattempo lavoratori e sindacati tremano. Non bastano le rassicurazioni sul mantenimento del numero di dipendenti a sedare gli animi. Si teme infatti un drastico taglio al personale, soprattutto se ad aggiudicarsi l’asta saranno le vicine di casa: la triestina Acegas o la friulana Amga.

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4 commenti a Iris in vendita: nove aziende interessate, ci sono anche Acegas Trieste e Amga Udine

  1. Marisa ha detto:

    Sinceramente mi auguro che AMGA ne resti fuori e non sborsi euro per acquistare IRIS.

  2. Lucano ha detto:

    Una volta c’era l’AMG, che per la cronaca è stata fondata agli inizi del ‘900, e le cose funzionavano abbastanza bene i conti erano in attivo; poi alcuni politici hanno deciso ke si doveva fare l’IRIS, possiamo immaginarci per quale motivo. Il risultato oggi è ke IRIS ha i conti in rosso già da anni, e non riesce nemmeno a espletare le proprie funzioni. Ma tanto i politici ke hanno sbagliato non pagheranno, i Cittadini come al solito si.

  3. val ha detto:

    compra … vendi … ricompra e vendi di nuovo e avanti così.
    Intanto qualcuno (forse sempre quelli) ci guadagna e tantissimi (la massa) perdono … anche il posto di lavoro.
    E’ ora di cambiare solamente i vertici ed i politici fannulloni.
    Reset Reset Reset
    Era meglio … quando si stava peggio.

  4. Alessio ha detto:

    Allora ricapitoliamo:
    -chiusura della Banca d’Italia
    -Cassa di Risparmio di Gorizia inglobata a altre banche oramai da anni
    -ASS n°2 in deficit con prossimo accorpamento a Trieste
    -Provincia di Gorizia che dovrebbe essere cancellata se il Senato approverà il DDL Calderoli Brunetta già approvato dalla Camera
    -Soldi per il nuovo carcere cancellati
    -Tribunale in perenne crisi di organico e sempre più sul punto di scomparire
    -Svendita dell’unico ramo redditizio della municipalizzata
    -Basket morto
    -Calcio sparito oramai da troppi anni

    Certo, qui si vive meglio che in altri posti, però il carciofo è sempre più piccolo

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