26 Ottobre 2009

Manifestazione contro la legge sul welfare, domani il grande giorno

Operaio-300x211Trieste. Scende in piazza la protesta di Cgil, Cisl e Uil contro le modifiche alle legge sul welfare, approvate dal Consiglio regionale lo scorso 6 ottobre. Il provvedimento legislativo prevede l’inserimento della clausole di residenza o di svolgimento di attività lavorativa in regione, per l’accesso ai benefici pubblici.

A causa del diverso trattamento degli immigrati, la legge, proposta dal consigliere Narduzzi (Lega Nord), è stata definita “razzista e incostituzionale” dalle sigle sindacali. Già in sede d’aula l’opposizione aveva espresso il suo pensiero: “Vergogna” era la scritta apparsa in uno striscione esposto dai rappresentanti del Pd durante la discussione in Consiglio Regionale.

Così, accanto ai sindacati (Cgil, Cisl e Uil), alla manifestazione di domani ci saranno anche diversi partiti politici. Oltre al Pd – rappresentato da Sergio Lupieri, Franco Codega e Paolo Menis – si uniranno al corteo i comunisti italiani e sloveni, guidati rispettivamente dal rifondarolo Roberto Antonaz (Prc) e da Igor Kocijancic (Sa). Presente anche la vice presidente del Consiglio regionale Annamaria Menosso. Una ventina le associazioni che hanno già aderito all’iniziativa, tra cui il “Centro Balducci” di Pierluigi Di Piazza.

Ad irrobustire le fila della manifestazione, “aperta a tutti i cittadini”, è previsto l’arrivo di circa una trentina di pullman da tutta la regione. Giovanni Fania (Csil) si aspetta la presenza di molti pensionati: “Sono stati tirati per la giacca dalla Lega Nord, ma non si lasceranno trascinare in una guerra tra poveri, in un giochino che li vuole mettere contro gli immigrati regolari nel percepimento di beneficio”.

I manifestanti si concentreranno alle 14.30 in piazza Unità d’Italia, mentre una delegazione verrà ricevuta dal prefetto di Trieste, Giovanni Balsamo. Alle 15 il corteo di muoverà lungo le vie del centro per raggiungere la sede del Consiglio regionale, in piazza Oberdan, “dove si terrà un comizio – ha spiegato Renato Kneipp (Cgil) – che vedrà alternarsi agli interventi dei tre segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil le testimonianze di gente comune”. Dopo il comizio, gli organizzatori chiederanno un incontro con i capigruppo o con la terza commissione consiliare. Luca Visentini (Uil) ha comunque reso noto che «la manifestazione sarà solo un primo passo».

Secondo Cgil, Cisl e Uil ad essere “ingiustamente colpiti” dal provvedimento, che verrà pubblicato nei prossimi giorni sul Bur (Bollettino ufficiale della Regione), saranno anche i cittadini italiani provenienti da altre Regioni e le persone non autosufficienti. “Insomma – hanno evidenziato – le categorie più fragili, ancora più in difficoltà in questo momento di crisi”.

(fonte: il Messagero Veneto))

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